RECLUSE: DONNE DETENUTE INVISIBILI

Recluse non solo perchè sono dietro le sbarre, ma anche perchè costrette a vivere nell’invisibilità. La popolazione carceraria femminile è solo il 4% del totale, per lo più formata da uomini. Un universo spesso in ombra anche per la politica che dovrebbe amministrarlo. Recluse è una narrazione di storie di detenute che le autrici, Grazia Zuffa e Susanna Ronconi, hanno raccolto nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa. Una presentazione che l’associazione Verso Itaca Onlus ha voluto fare proprio nella giornata internazionale dedicata ai diritti umani; un libro sul carcere femminile che esce dopo anni dall’ultimo testo indagine su questo argomento datato 1992. Un racconto, in forma narrativa lasciato alla donne stesse che hanno consegnato pezzi di storie a Susanna Ronconi, detenuta lei stessa negli anni 80. Il bisogno più forte che emerge dai racconti, per altro spesso dolorosi ma dignitosi, è una ricerca del rispetto.

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PALAZZO FARNESE SU RAI STORIA

Ci sarà anche Palazzo Farnese nel documentario Potere e bellezza in onda lunedì 14 dicembre sul canale 54 di Rai Storia. Il documentario composto da otto episodi di 50 minuti ciascuno, è dedicato alle mura farnesiane: accanto a Roma e Parma ci sarà anche Piacenza con le riprese di Palazzo Farnese, girate a settembre. L’iniziativa culturale, coprodotta dalla Rai e da Ballandi Multimedia, vuole raccontare la storia di otto famiglie regnanti che si sono contraddistinte in ogni parte d’Italia dal Piemonte alla Sicilia. Una bella vetrina per Piacenza che, troppo spesso, non valorizza a dovere quello che possiede, faticando a mettere in mostra reperti ed esemplari unici. Speriamo che la visione solletichi curiosità e attenzione del grande pubblico.

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DAVERIO: “LA CITTA’ IDEALE? VIVE QUANDO VIENE SMONTATA”

Il tema della trasformazione urbana è al centro del dibattito tra amministrazioni, enti ed associazioni da mesi anche sul nostro territorio. Soprattutto oggi che, a livello locale, si stanno liberando enormi spazi di proprietà dello stato cui la città diventerà propritaria. Ecco qui che si apre un altro grande tema, ovvero come riempire questi contenitori, dando loro una veste che sia il possibile pubblica, nonostante il contributo dei privati sarà fondamentale. Come riunire tutte queste opportunità perchè una città diventi ideale? Ne ha parlato qualche giorno fa lo storico dell’arte Philippe Daverio, volto noto al grande pubblico per alcune trasmissioni da lui stesso condotte in tv. Daverio è intervenuto all’università di Pavia insieme al sindaco di Matera in un interessante incontro incentrato sul caso di questa città nominata città europea della cultura, che da oggi al 2019 accoglierà la sfida di diventare un vero e proprio laboratorio culturale. Un’occasione ghiotta quella di incontrare un personaggio come Daverio per allargare il discorso anche ad altre realtà italiane, quelle di provincia, come Piacenza, se hanno le carte in regola per diventare città ideali.

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RICCI ODDI, ARIA DI RINNOVAMENTO?

Chissà che alla Ricci Oddi l’ingresso di Laura Bonfanti porti quel rinnovamento da più parti auspicato. La nomina nel cda della 31 enne piacentina da parte della Prefettura, in sostituzione del dimissionario Giuseppino Molinari, ha reso più concreta l’idea che, forse, un rinnovamento è possibile. Non foss’altro per la giovane età ma anche per “l’esperienza artistica e culturale attinente al settore specifico dell’arte moderna nonché uno spiccato senso di intervento finalizzato alla promozione, nel rispetto delle risorse patrimoniali della Galleria stessa” secondo il criterio disposto dal Prefetto di Piacenza. Le ultime vicende della galleria di via San Siro sono note: all’inizio di ottobre, proprio nel giorno in cui si doveva eleggere il nuovo presidente, Giuseppino Molinari si dimette ed emerge ancora una volta il nodo che riguarda la natura dell’ente, privato da statuto datato 1930, ma di fatto pubblico perchè l’unico sovventore è il comune di Piacenza. Da una parte Molinari che non voleva snaturare la galleria, dall’altra il sindaco Dosi che rimarcava “una contraddizione intrinseca allo statuto stesso, che si è sempre prestata a dubbi interpretativi pur essendo stata più volte oggetto di approfondimenti”, come aveva scritto in una nota. Speriamo che il nuovo ingresso porti equilibrio e la forza alla galleria per spiccare il volo.

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“LA RINASCITA DELLA DONNA”, FOTOGRAFIE PER GUARDARE AL FUTURO

Una mostra per ricordare che oggi l’abuso e la violenza sulla donne sono una realtà. Una realtà spesso perpetrata e reiterata tra le mura domestiche. Sono numerose le iniziative organizzate dal comune in occasione del 25 novembre giornata contro la violenza sulle donne. Fino a domenica è visitabile la mostra fotografica “La rinascita della donna”, allestita al piano terra del Municipio nella sala Cattivelli. L’iniziativa, promossa dalla Commissione delle Elette, rientra tra gli eventi in calendario per celebrare la ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza alle donne: una raccolta di istantanee che aiuti a riflettere sul tema mettendo in evidenza, in particolare, la speranza che può emergere grazie al coraggio e alla dignità di chi riesce, nonostante gli abusi subiti, a ricominciare e guardare di nuovo al futuro.

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“IO NON AVEVO L’AVVOCATO”, UNA STORIA DI MALAGIUSTIZIA ITALIANA

“Guardia di finanza, apra subito”. Erano le 5 del mattino del 23 febbraio 2010, e da quel giorno la vita di Mario Rossetti è completamente cambianta. Dallo sbigottimento iniziale, alla presa di coscienza che quella che si accingeva a vivere sarebbe stata un’esperienza lunga, dolorosa e soprattutto ingiusta. Mario Rossetti, milanese, ex direttore finanziario di Fastweb è stato coinvolto nell’inchiesta Fastweb – Telecom Italia su una maxi frode da due miliardi di euro. Ma Rossetti, che all’epoca dei fatti è ormai lontano dal mondo della telecomunicazioni da tre anni, in tutto questo non c’entra nulla. Il libro è stato presentato alla Fondazione in un incontro organizzato con l’autore dall’Associazione Verso Itaca onlus.

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IL GIARDINO MAI REALIZZATO DI PALAZZO FARNESE

Ci sarebbe stato anche un giardino a completare la mole di Palazzo Farnese secondo i desiderata della duchessa Margherita e degli elaborati progettuali di Vignola. Un giardino che, nella realtà, non fu mai realizzato molto probabilmente a causa della partenza della duchessa per le Fiandre e del suo successivo ritiro in Abruzzo. Secondo le ricerche degli architetti Roberta e Lucio Morisi, autori della ricostruzione compiuta in base alla osservazioni di piante storiche della città e di giardini coevi realizzati per altre ville, il giardino di Palazzo Farnese era stato pensato con una prima parte sviluppata all’italiana con parterres geometrici e simmetrici definiti da basse siepi e pavimentazioni di inerti . Il fondale scenografico d’architettura vegetale avrebbe mostrato fontane, specchi d’acqua, statue e rampe di scale, atte a superare il dislivello che ancora oggi interessa quest’area, quella che scende verso il campo Daturi. Come in altre ville e palazzi progettati dal Vignola, Palazzo Farnese doveva essere intrinsecamente connesso all’ambiente circostante e la progettazione dell’edificio era quindi strettamente legata a quella del giardino. Il progetto di ricostruzione è inserito tra le proposte realizzate per la promozione della città in occasione di Expo 2015. Domenica 6 dicembre, alle 16.30, a Palazzo Farnese, l’architetto Roberta Morisi illustrerà al pubblico l’ipotesi di ricostruzione del progetto.

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“VISIONE ULTIMA” IL PREMIO GIORNALISTICO DEDICATO A GIANLUCA PERDONI

Con il patrocinio dell’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna (e per iniziativa della moglie Silvia Tiozzo) viene bandita la prima edizione del premio intitolato alla memoria di Gianluca Perdoni, giornalista professionista piacentino scomparso il 9 aprile 2014 all’età di 44 anni. Il Premio è istituito con lo scopo di stimolare i giovani giornalisti impegnati nelle redazioni dei giornalini scolastici di Piacenza e provincia su tematiche di diverso genere. Vuole essere un omaggio allo stile e al modo che Gianluca Perdoni aveva nel praticare questa professione con competenza, rigore, sintesi, completezza di contenuti, chiarezza di linguaggio, capacità di ricerca. “Visione ultima” è il tema ispiratore della prima edizione del concorso. Una traccia che impone una duplice interpretazione: contenutistica e metodologica. Perdoni prestava particolare attenzione a coloro che non hanno voce, alle persone che faticano a trovare spazio ed espressione sociale. Dunque, “visione ultima” è da riferirsi agli “ultimi”, cioè a tutti coloro la cui “visione” o prospettiva viene sistematicamente trascurata. Gli studenti non avranno quindi nessun vincolo quanto alla forma dell’elaborato (reportage, inchiesta, intervista, articolo) se non quello di affrontare un tema, una notizia, di valenza sociale. Affrontandolo con equilibrio, ma a partire dall’ottica di chi si trova a subire una situazione sgradevole, una vessazione, un disagio o una condanna sociale senza poter dar corpo alla propria opinione. Quanto all’aspetto metodologico, “visione ultima” evoca la necessità di approfondimento, l’impossibilità di accontentarsi di ciò che è più visibile e più superficiale. Gli studenti saranno dunque chiamati a uno sforzo analitico e di approfondimento che renda il loro elaborato in sintonia con lo stile di un professionista che riteneva profondità, equilibrio e onestà intellettuali veri capisaldi del giornalismo.La partecipazione al Premio è gratuita e riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti di Piacenza e provincia che operino nelle redazione dei giornalini scolastici iscritte all’iniziativa e che, alla data del 1° gennaio 2016, non abbiano ancora compiuto il 21° anno di età. Possono concorrere al concorso solo gli studenti/redattori delle testate giornalistiche studentesche aderenti all’iniziativa.
Le testate che aderiranno dovranno restituire il modulo d’iscrizione (riportato qui di seguito)entro il 31 ottobre 2015 all’indirizzo mail premiog.perdoni@gmail.com.

MODULO PER L’ISCRIZIONE (da restituire entro il 31 ottobre 2015 all’indirizzo premiog.perdoni@gmail.com )

Io sottoscritto __________________________________ responsabile della
Testata giornalistica studentesca _____________________________________________
della scuola ______________________________________________________________
COMUNICO L’ISCRIZIONE DELLA REDAZIONE SCOLASTICA CHE RAPPRESENTO
al Premio Giornalistico Gianluca Perdoni per l’anno scolastico 2015/2016, attenendomi al regolamento del bando di cui ho ricevuto copia.
Luogo ________________
Data ________________
Firma ____________________________

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TOPOGRAFIE, LA MOSTRA ISPIRATA AL MONDO DEI FUMETTI

Carte geografiche e visioni ispirate ai mondi di Topolino e Paperino. Questa è Topografie, la mostra di Dino Maucci allestita al primo piano del polichirurgico fino al 5 novembre. L’idea nasce dalla passione che l’autore ha coltivato fin da bambino per i fumetti e dalla necessità di trovare una collocazione alle storie che hanno nutrita un’intera infanzia. Le mappe hanno come punto di partenza autentici nomi dei luoghi del mondo fantastico dei personaggi di Walt Disney; ecco allora che nel percorso si incontrano Topolinia, Paperopoli, Zukkerville, completate dal talento dell’autore che ha realizzato geografie immaginarie ed inedite. Maucci racconta le sue opere come un gioco, ma in realtà un gioco non sono, perchè dietro si nascondono studio e dedizione a partire dall’idea e dalla tecnica. Ferrierese doc, il designer Dino Maucci si è formato all’Università del Progetto di Reggio Emilia; disegna a mano libera scrive e raccoglie immagini sviluppando la sua personale ricerca sul linguaggio anche nel cinema: assistente alla regia con Gian Vittorio Baldi, come filmaker indipendente ha girato alcuni lungometraggi e diversi documentari.

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CANTA CON IL CUORE, RACCOLTI 1178 EURO PER IL COMITATO “DI NUOVO BETTOLA”

Sono stati raccolti 1178 euro destinati al Comitato Di Nuovo Bettola. Il concerto Canta con il Cuore in cui si sono esibiti sette cori della provincia e il soprano Eva Grossi ha fatto centro, offrendo un segno di solidarietà concreta agli alluvionati di Bettola, in particolare destinando la somma alla ricostruzione degli impianti sportivi sul Nure completamente distrutti dopo l’alluvione. I cori che hanno reso possibile tutto questo sono: San Michele, Monastero di Morfasso, Fontana Fredda, Santimento, Obolo di Gropparello, Sariano e coro dell’Eremo.

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