TARASCONI: “ORA L’ENTE HA UN ORGANICO ADEGUATO. SIAMO A PIENO RAGIME”. A MORFASSO ANCHE I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

Si è conclusa la tre giorni del ritiro di giunta nel segno del confronto e dell’approfondimento. Così la sindaca ha riassunto il momento divenuto tradizionale, a fine estate, che si ripete ormai da quattro anni; “é’ un momento per noi fondamentale – ha detto – che ci aiuta a mettere in fila i vari temi, dialogando in modo produttivo e franco, tutti insieme nello stesso luogo. E anche la condivisione del tempo dopo il lavoro è davvero utile a consolidare lo spirito di squadra del nostro gruppo; un gruppo di cui sono davvero orgogliosa, ogni anno di più”. Come a volere sottolineare il clima perfettamente in sintonia con la sua squadra che si trova a guardare ai progetti realizzati alla fine del mandato tra due anni. In particolare oggi la sindaca ha tirato le fila e fatto il punto con i consiglieri di maggioranza arrivati in tarda mattina. Non tutti per la verità hanno deciso di partecipare al pranzo, tuttavia Tarasconi nel suo concentrato il suo intervento sul personale e sulla riorganizzazione dell’ente: “grazie al gran lavoro degli ultimi anni, particolarmente complesso e articolato, si è ora arrivati ad avere un organico adeguato e in grado di far fronte alle molteplici esigenze dell’ente, anche e soprattutto sul fronte dei servizi al cittadino. Ora si è pieno regime, ma naturalmente – come ha sottolineato la sindaca – il percorso è in costante evoluzione. Ma grazie alla formazione e a una rinnovata organizzazione delle funzioni, si è dato il via a un nuovo corso”.

La mattinata si è aperta con la relazione di Mario Dadati, assessore allo Sport e alla Scuola, che ha toccato vari argomenti di notevole rilievo, poi ripresi anche dalla sindaca nel suo intervento conclusivo durante il quale è stato fatto il bilancio dei tre giorni di ritiro in alta Valdarda.

Prima di tutto si è parlato dello stato di avanzamento delle pratiche relative alla riqualificazione della piscina Farnesiana e del Polisportivo Franzanti: opere sulle quali l’amministrazione punta molto per consentire a Piacenza di poter beneficiare in futuro di un polo di impianti moderni e funzionali, non solo dal punto di vista sportivo ma anche aggregativo e sociale.

Sempre sul fronte opere, si parlato a lungo dell’Arena Daturi: il Comune ha vinto il bando ministeriale Sport Illumina grazie al quale ha ottenuto un finanziamento di 320mila euro che consentirà di riqualificare la parte ad uso sportivo dell’arena e di installare un’altra area di fitness outdoor che andrà ad arricchire il parco di quelle già allestite dall’amministrazione in varie zone della città. Un finanziamento, quest’ultimo, che si somma al progetto comunale dello skate park e ai lavori di riqualificazione che renderanno il Daturi un fiore all’occhiello di Piacenza, un luogo inclusivo e accessibile di sport, di grandi eventi e di aggregazione giovanile per eccellenza. Da non dimenticare l’imminente bando per il “naming” dell’arena con il quale il Comune intende trovare un partner di rilievo e avviare così un nuovo corso per il Daturi. E tornando alle aree fitness, l’assessore Dadati ha parlato di quella che sorgerà sul Pubblico Passeggio finanziata dal bando Sport nei Parchi.

Sul fronte servizi, si è parlato del progetto dello Sportello dello Sport che prevede di aprire un punto fisico in città che metterà in comunicazione le realtà sportive con i vari ordini professionali: un’esigenza particolarmente sentita dalle società e dalle associazioni sportive per varie necessità.

Per quanto riguarda la scuola, si è arrivati alla formalizzazione del percorso che porterà, dopo tanti anni di attesa, alla riforma del Primo ciclo di istruzione del Comune di Piacenza. Da settembre 2026 la proposta prevede che si arrivi a costituire 8 istituti comprensivi basati su criteri territoriali, che andranno a sostituire le attuali 9 autonomie scolastiche.

 

BERZOLLA, PIANO DEL VERDE E PIANO URBANO DEL TRAFFICO: IN FASE OPERATIVA GIÀ DALL’AUTUNNO

Dal prossimo autunno entreranno nel vivo i lavori all’ex Berzolla, per cui sono già stati aggiudicati i lavori. La conferma è arrivata dal vice sindaco Matteo Bongiorni al ritiro di giunta a Morfasso. “Si tratta di un’opera di particolare rilevanza per la città – ha spiegato il vicesindaco – che prevede la riqualificazione strutturale e il completamento funzionale di una prima porzione di quella che nelle nostre intenzioni sarà la futura sede dei Servizi sociali. 

Non meno importante il secondo progetto a cui ha fatto riferimento Matteo Bongiorni: il  Piano di gestione del verde che nelle prossime settimane vedrà una fase di proposta e discussione sulla base della bozza finora elaborata che ha già “incamerato” il grande lavoro di censimento di recente completato oltre al piano del rischio. “E’ la proposta di una programmazione di gestione complessiva del patrimonio verde pubblico che finora non era mai stata fatta – ha detto Bongiorni – e che ha come obiettivo quello di mettere a regime buone pratiche di manutenzione”.

Il terzo progetto di cui si è discusso è il Piano urbano del traffico: altra partita di fondamentale importanza per la città. A settembre è già calendarizzata una seduta di consiglio comunale sul tema e prima ancora una commissione.

Il tema abitativo è stato l’argomento dell’assessora al welfare Nicoletta Corvi che ha parlato della risposta da parte del Comune all’azione programmatoria avviata dalla Regione sia per il recupero e la ristrutturazione di immobili da destinare ad ERP e ad ERS e dell’avviamento del progetto Mandala. Ha inoltre illustrato altri interventi di housing nei cantieri che sono in corso per poter rispondere alla domanda abitativa con una pluralità di opzioni a seconda delle richieste della popolazione. Inoltre spiega l’assessora “abbiamo ragionato sul complesso dei servizi e degli interventi di servizio sociale soprattutto in riferimento alla conclusione dei progetti Pnrr – ha spiegato – e quindi alla strutturazione definitiva degli interventi di housing sociale rivolti a persone anziane e con disabilità, e alla stazione di posta e all’housing first come sedi definitive dei servizi a sostegno della povertà e della grave marginalità”.

L’assessora all’Ambiente Serena Groppelli si è poi concentrata sul complesso e articolato percorso di costituzione della prima Cers a Piacenza, ovvero la Comunità energetica rinnovabile e solidali. Si tratta di una partita di rilevanza cruciale in tema di sostenibilità ambientale che, da due anni, sta vedendo il costante impegno dell’amministrazione nel valutarne ogni aspetto, nella formazione del personale interno e nel mettere a terra le pratiche coinvolgendo i portatori di interesse sul territorio. A breve, il 17 settembre, un primo incontro con alcuni di loro.

L’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini ha concentrato la gran parte della sua relazione illustrando la recente catalogazione delle osservazione al Pug arrivate agli uffici poche settimane fa. Osservazioni che riguardano istanze di aziende, di privati, di associazioni e “che in parte – ha spiegato – sono di carattere generale, per la gran parte sono di carattere puntuale, ovvero esigenze di singoli con interessi particolari”. Come spiegato dall’assessora, ciò che emerge dalle numerose osservazioni è un quadro veramente molto variegato, con esigenze diversissime tra loro e delle quali è necessario tenere conto. Ben 150 osservazioni sono infatti di natura prettamente tecnica, sulle quali quindi ci saranno istruttoria di natura appunto tecnica. Per quanto riguarda le 57 osservazioni di natura più “politica” verranno invece aperti tavoli di confronto approfondito.

GIUNTA IN RITIRO A MORFASSO: SUL TAVOLO PUG, CITTADELLA E LE PROSSIME ELEZIONI

Partenza di buon mattino da Piacenza direzione agriturismo Del Conte a Rocchetta di Morfasso. E’ cominciato oggi e fino a domenica il tradizionale ritiro dí giunta che si concluderà con il pranzo a cui saranno, come di consueto, invitati anche i consiglieri comunali di maggioranza.
Proprio un anno fa, al termine della tre giorni, la sindaca Tarasconi aveva annunciato le dimissioni di Marco Perini e l’ingresso di Gianluca Ceccarelli.
Il ritiro servirà a fare il punto sui progetti in corso con uno sguardo alle elezioni del 2027. Prima di tutto sarà fondamentale capire se la sindaca scioglierà le proprie riserve per candidarsi al secondo mandato; i ben informati dicono ormai la decisione è presa e che l’intenzione è quelle di riprovarci.
Ma da qui al 2027 ci sono un bel po di nodi e questioni più che aperte: i prossimi mesi saranno fondamentali per la consegna alla città del Piano Urbanistico Generale che ad ottobre tornerà in consiglio comunale per essere adottato, una volta raccolte le controdeduzioni.
Un’alta questione scottante, che imperversa ormai da un anno, é piazza Cittadella: il Comune ha ricevuto da Piacenza Parcheggi le risposte in merito alla diffida, ritenute “evasive”; intanto il giudice Fazio ha accolto l’istanza di sospensiva di GPS Piacenza Parcheggi contro la penale comminata dal comune per i ritardi sul cronoprogramma,

 

 

A PONTENURE ARRIVA UN COMMISSARIO: SFIDUCIATO IL SINDACO CARINI

E’ durato quasi tre ore il consiglio comunale che ha decretato la sfiducia, e quindi la caduta, del sindaco di Pontenure Giuseppe Carini , eletto un anno fa. Per il comune si profila un commissario nominato dalla prefettura di Piacenza in attesa di poter tornare a votare al prossimo turno elettorale della primavera.
Come era nell’aria da parecchie settimane è stata approvata la mozione di sfiducia presentata a luglio da quattro membri della maggioranza di Voi con Noi, tre consiglieri Vergilio Claudio Sponga, Matteo Merli, Romina Rossi e l’assessora Ornella Cristalli, e da tre della minoranza Angela Fagnoni, Roberto Modenesi e Marco Caminati di Pontenure nel Cuore.

Una mozione che aveva già fatto discutere in primavera e che aveva portato alla luce dissidi e contrasti proprio all’interno della maggioranza, portando a ciò che la minoranza di Pontenure nel Cuore ha definito una paralisi amministrativa da cui era necessario uscire.
Alla base del malcontento, che ha dominato per mesi nel gruppo di maggioranza, pare che ci fossero una modalità non condivisa di prendere le decisioni e una scarsa condivisione delle proposte.
Da segnalare che a sostegno del sindaco Carini, da un paio di settimane, un gruppo di cittadini aveva deciso spontaneamente di raccogliere le firme; una forma di appoggio anche in vista del delicato periodo che si aprirà tra qualche settimana con la chiusura, per almeno sei mesi, del ponte sul Nure.

Tornando all’ultima seduta del consiglio, dai presenti è stato riferito un clima particolarmente teso tanto che i consiglieri di minoranza sono stati scortati dai carabinieri fino all’esterno del comune. “E’ stata una serata davvero triste – ha detto il consigliere di Pontenure nel Cuore Marco Caminati- che mi segnato profondamente. La mia esperienza politica, iniziata nella precedente legislatura, finisce qui”.

CENTRODESTRA: “POVERA PIACENZA! LA SINDACA PRENDA MENO CAFFE’ E PIU’ CAMOMILLA”

Le segreterie provinciali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia intervengono a seguito delle parole del Sindaco di Piacenza Katia Tarasconi: “Prendiamo atto della risposta del Sindaco: un concentrato di arroganza, maleducazione e scarso senso istituzionale, che facciamo giudicare ai piacentini. E’ evidente che, per provare a salvare la faccia, il Sindaco accusa altri di non voler bene alla città, quando in realtà gli unici a non volergliene – visto quanto sta, o non sta, realizzando – è questa amministrazione che la sta devastando irreparabilmente, partendo proprio dal progetto relativo a Piazza Cittadella. Progetto per il quale, se proprio si vuole guardare al passato come spesso fa Tarasconi per cercare di assegnare delle colpe, il Sindaco è stato complice fin dagli esordi della sua carriera politica, visto il suo ruolo da assessore sia nella giunta Reggi che in quella Dosi, le amministrazioni principalmente responsabili di quello che viviamo oggi.

Forse tanta rabbia e nervosismo non derivano solo dalle opposizioni, ma dal clima che si respira dentro la sua stessa coalizione: consiglieri tenuti all’oscuro di decisioni importanti, notizie apprese dai giornali e persino comunicati diffusi a nome della maggioranza senza che tutti ne fossero a conoscenza. È comprensibile che un metodo così possa indispettire anche i suoi stessi alleati. Quindi, anziché prendersela con l’opposizione, che svolge come può il suo lavoro – nonostante i numerosissimi accessi agli atti negati o dilazionati, alla faccia della democrazia e della trasparenza più volte sbandierata – dovrebbe rispondere delle sue azioni ai cittadini, perché molti – anche suoi elettori, oltre che diversi consiglieri di maggioranza – non sono affatto soddisfatti, per usare un eufemismo. Noi ci limitiamo a dire: povera Piacenza. Speriamo che le cose migliorino, perché così non va. Al primo cittadino un consiglio semplice: meno caffè e più camomilla. Noi, invece, continueremo a lavorare con serietà e rispetto per la città e per i piacentini e non ci abbassiamo al livello di un Sindaco poco istituzionale e molto arrogante”.

APP: “LA SINDACA DIA AL CONSIGLIO COMUNALE E AI CONSIGLIERI IL RUOLO CHE MERITANO”

Alternativa per Piacenza già nel 2023 levò forte la propria voce a difesa delle prerogative del Consiglio Comunale e del ruolo fondamentale dei Consiglieri eletti. Esprimemmo sin da allora la nostra forte preoccupazione sullo svilimento dell’organo centrale di amministrazione e governo della città, appunto il Consiglio Comunale, le cui avvisaglie si erano intraviste già dalla seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale, dove la doverosa e rispettosa forma istituzionale era stata bollata come inutile “Liturgia” da parte del primo cittadino.

Attraverso l’intervento dei nostri Consiglieri, si è più volte ricordato che il Consiglio Comunale non è un organo al servizio dell’esecutivo, bensì un organo dotato di totale autonomia, con prerogative e regole di funzionamento consolidate e modificabili solo dallo stesso.
Evidentemente gli ultimi avvenimenti su Piazza Cittadella hanno preoccupato anche alcuni Consiglieri di maggioranza che, meglio tardi che mai, si accorgono della poca considerazione che questa Amministrazione riserva anche a loro oltre che a quelli di minoranza.
Purtroppo, oggi ci si accorge, colpevolmente, dell’opera di “disintermediazione” nei rapporti con i cittadini, che la Sindaca in primis ma in realtà tutta la propria giunta ha rivendicato sin dall’inizio del proprio mandato.
È storia di questa Amministrazione anticipare temi e decisioni della Giunta alla stampa e ai cittadini senza che vengano preventivamente sottoposti all’attenzione e al dibattimento in Consiglio Comunale, così come sono purtroppo evidenti agli occhi di tutti i silenzi e le omissioni che più volte sono state frapposte alle domande dei Consiglieri e che poi trovavano il loro seguito sulle notizie di cronaca. Beh, inutile dire che lo avevamo denunciato, inascoltati, in epoca non sospetta e al di fuori di qualunque polemica su situazioni contingenti.

Bene, comunque, che oggi qualche voce di fastidio si levi anche dai banchi della maggioranza. Voci che ci auguriamo non rimangano solo semplici distinguo ma impegno a pretendere che al Consiglio Comunale e ai suoi membri venga finalmente ridato il ruolo che gli spetta.
Anche perché, i fatti lo dimostrano una volta di più, la linea della donna/uomo soli al comando lede il rapporto dei cittadini con la politica, rischiando di far passare quel che si crede decisionismo come nient’altro che arroganza. È ora che la politica, quella bella, fatta di confronto, discussione e trasparenza torni a farla da padrona.
Per il bene dei partiti, dei cittadini e di Piacenza tutta.
Visto anche il prossimo appuntamento elettorale, ce lo auguriamo di cuore.

 

BISOTTI, PD: “UNO SFORZO DI COMUNICAZIONE AVREBBE EVITATO MALCONTENTI IN MAGGIORANZA”

Si definisce un osservatore interessato alle vicende di Cittadella perché, nel 2012 era assessore all’urbanistica nella giunta Dosi, la stessa da cui ebbe origine la formalizzazione del contratto della piazza con il progetto del parcheggio interrato. E, pur non drammatizzando (non è certamente nel suo stile), Silvio Bisotti, figura di spicco del Pd piacentino, si sarebbe aspettato che l’amministrazione comunicasse, almeno alla maggioranza consiliare, l’impugnazione di Piacenza Parcheggi della diffida del comune. Si dice sorpreso per la mancata comunicazione, che ha creato malcontento in maggioranza ma anche tra alcuni iscritti; un piccolo scivolone del tutto inconsapevole e in buona fede, per Bisotti, che però si sarebbe potuto e dovuto evitare; probabilmente sottostimato, dovuto anche al periodo feriale di metà agosto.

E tornando al 2012, quando rivestiva il ruolo di assessore all’urbanistica non nega un certo evidente rammarico per non aver insistito con maggior determinazione sulla bontà della pratica. Quel “non battere palla” di cui scrive la sindaca Tarasconi nell’ultima nota, è anche in parte rivolto alla giunta di centrosinistra, di cui per altro anche lei stessa faceva parte.

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TARASCONI ATTACCA IL CENTRODESTRA: “NON CI FINGIAMO OPOSSUM, COME LA SCORSA AMMINISTRAZIONE. MORTA PER CINQUE ANNI PER POI RISORGERE ALL’OPPOSIZIONE”

A prendere la parola, su piazza Cittadella, questa volta è la sindaca Tarasconi tirata in ballo, solo ieri, dai capigruppo di centrodestra che hanno definito la situazione “inaccettabile, con la possibilità di rivolgersi alla prefetta”. La lunga nota firmata dalla prima cittadina, oltre a ribadire la necessità assoluta di riqualificare la zona nord della città di cui Cittadella fa parte, mandato che le hanno consegnato i cittadini nelle elezioni di tre anni fa, pone l’accento sulle differenza tra “fare e bloccare”.

“Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma abbiamo messo ordine dove c’era confusione, recuperato risorse che erano state lasciate per strada e riattivato un percorso che altri avevano abbandonato. E l’abbiamo fatto perché non si trattava solo di un ritardo: l’immobilismo degli anni precedenti ha prodotto un danno reale alla città, bloccandone le opportunità e lasciando irrisolto un problema che non poteva fare altro che ingigantirsi”. Ecco la differenza tra “fare” che apparterrebbe all’attuale amministrazione e “bloccare” caratteristica invece della precedente.

“Chi è eletto – prosegue Tarasconi – ha il dovere di rispettare la parola data ai cittadini. Anche quando sarebbe più comodo fare il contrario. Ci accusano di essere stati “troppo caparbi”,  di esserci intestarditi. La verità è un’altra: la pratica era – ed è – talmente complessa che qualsiasi amministrazione seria, se avesse voluto davvero affrontarla, avrebbe dovuto affrontare serie difficoltà. Noi abbiamo scelto di provarci, perché il dovere di chi governa non è girarsi dall’altra parte, ma affrontare i nodi irrisolti, anche quando sono difficili; anche quando non conviene sul piano elettorale. Ma se si governa pensando alla poltrona, le scelte difficili spariscono, e con loro l’interesse collettivo”.

La nota prosegue con un pesante affondo rivolto alla precedente amministrazione, forse più duro che in precedenti occasioni: “Piazza Cittadella era una delle pratiche rimaste in un limbo per un tempo vergognosamente lungo. Per noi era inaccettabile, e siamo convinti che lo sia per ogni cittadino responsabile. Abbiamo assunto il nostro incarico di amministratori trovandoci un contratto di concessione valido che lega il Comune a Piacenza Parcheggi. In uno Stato civile, i contratti o si onorano o si risolvono. Non ci sono terze vie, non ci sono scuse. Abbiamo valutato ogni possibilità e ci siamo mossi di conseguenza; il concessionario aveva titolo a operare come tale, e abbiamo consegnato l’area. Via al cantiere quindi, come prevede il contratto stesso. Ma non certo a tutti costi, e l’abbiamo detto fin da subito; il cantiere è privato, l’opera è pubblica e il controllo è del Comune: se fossero venute meno le condizioni che gli uffici ritenevano e ritengono indispensabili, saremmo andati nella direzione della risoluzione. Così è sato. Avendo però fatto prima tutto quel che andava fatto”.

Si fa poi cenno all’iter da seguire e in attesa di nuovi sviluppi, come ha precisato, anche ai nostri microfoni, il vicesindaco Bongiorni https://www.zerocinque23.com/attualita/piazza-cittadella-potrebbe-slittare-il-termine-del-25-agosto/ 

Poi un altro attacco all’opposizione:” invece di un confronto costruttivo, l’opposizione ha scelto la strada dell’attacco quotidiano, spesso contraddicendosi: prima chiedeva di risolvere il contratto di concessione che lega dal 2012 il Comune a Piacenza Parcheggi, e oggi critica la decisione di muoversi in questo senso se non verranno rispettati i termini. È la dimostrazione che non si vuole costruire ma soltanto ostacolare lucrando politicamente sulle difficoltà di un percorso che si sapeva essere complesso; tanto complesso che la stessa opposizione, quando era al governo della città, non è stata in grado nemmeno di mettere le basi per una possibile soluzione di qualsiasi tipo: niente chiusura del tavolo tecnico, niente incasso dei canoni arretrati, niente consegna delle aree, niente risoluzione del contratto. Niente di niente. Ma oggi picchia duro ogni giorno accusandoci di sbagliare tutto, sempre e comunque. E’ una sorta di tifo da stadio contro ogni nostra iniziativa, che poi si traduce in un tifo contro Piacenza, contro i piacentini. E a pagarne il prezzo sono, per l’appunto, i piacentini.

Siamo stati anche accusati di scarsa trasparenza, se non peggio: c’è chi ha buttato lì dubbi su interessi non meglio precisati da parte di questa amministrazione nel veder realizzata un’opera come il parcheggio. Illazioni gravissime, irricevibili, che continuano sotto traccia, incessantemente. E’ tutto falso. Ogni passo è stato compiuto nel pieno rispetto delle regole e delle strategie per tutelare l’ente, che è la nostra priorità.

La verità è semplice: coloro che oggi criticano senza tregua sono le stesse persone che hanno governato senza risultati, bloccando Piacenza. Se si resta immobili, se si dice no a tutto la città non cresce. Cresce con le idee, con il coraggio, con la responsabilità di chi decide e agisce”.

E’ sul finale che arriva l’attacco più pesante: “il vero male della politica è anteporre l’interesse di parte a quello della comunità. Noi continueremo con serietà e coerenza, dando conto di tempi e risultati. E se ci sono difficoltà, le affrontiamo. Non facciamo certo gli opossum come la scorsa amministrazione che su questa partita si è finta morta per cinque anni, salvo risorgere con rinnovata grinta una volta all’opposizione. Invitiamo tutte le forze a misurarsi sui fatti e sui dati: Piacenza viene prima di qualsiasi bandiera. Piacenza merita una politica che guarda avanti, non una che si compiace delle difficoltà”.

“GOVERNARE NON SIGNIFICA FARE I PROFETI DEL GIORNO DOPO”: LA STOCCATA DEL CENTROSINISTRA AI COLLEGHI DELL’OPPOSIZIONE

E’ un botta-risposta, per altro non nuovo, quello tra centrodestra e centrosinistra quando l’argomento è la scottante pratica di Cittadella. Alle accuse dei primi, rispondono i secondi. Ecco la nota firmata dalla maggioranza consiliare.

L’attuale amministrazione, fin dal suo insediamento, si è trovata di fronte ad una pratica complicata, trovando il coraggio di affrontare seriamente la questione.

Noi abbiamo scelto la via della legalità, della trasparenza e della responsabilità:
abbiamo intrapreso i passaggi obbligati previsti dalla normativa e dal contratto ed abbiamo messo nero su bianco ogni atto per tutelare il Comune e i cittadini.

Il centrodestra oggi critica, ma dimentica che proprio il loro non agire in passato ha reso la vicenda ancora più difficile. La città sa bene chi ha lasciato l’ex biglietteria abbandonata e degradata per anni.

Quanto alla trasparenza, ricordiamo che commissioni consiliari e atti pubblici hanno più volte illustrato lo stato della pratica. Nessuno è stato escluso: chi oggi grida allo scandalo era presente a quegli incontri e conosce bene le difficoltà oggettive della partita.

Oggi la sfida è guardare avanti: restituire Piazza Cittadella ai piacentini, liberandola dal degrado e trasformandola in un luogo vivo e sicuro. Su questo continueremo a lavorare, convinti della bontà dei nostri atti e consapevoli che certe reazioni erano prevedibili e attese.

E francamente troviamo stucchevole che ad ogni passaggio la risposta del centrodestra sia sempre la stessa: “noi l’avevamo detto”, il solito ritornello che nasconde l’assenza di soluzioni concrete. Del resto, non è possibile nemmeno risolvere un contratto sulla base di un presentimento. Governare non significa fare i profeti del giorno dopo, ma assumersi responsabilità e trovare soluzioni. Noi lo stiamo facendo.

CENTRODESTRA: “SU CITTADELLA SITUAZIONE INACCETTABILE. OPPOSIZIONE ESCLUSA, CI RIVOLGEREMO AL PREFETTO”

I capigruppo del centrodestra in Consiglio Comunale, Sara Soresi (Fratelli d’Italia), Patrizia Barbieri (Lista Civica Barbieri e Liberi) e Luca Zandonella (Lega), intervengono nuovamente sulla vicenda di Piazza Cittadella.

“Purtroppo – dichiarano – si è avverato ciò che avevamo previsto e denunciato con largo anticipo. Non solo avevamo sottolineato che non c’erano i presupposti per la consegna delle aree e che il contratto andava in ogni caso risolto prima, ma avevamo anche messo in guardia sul fatto che, con queste premesse, l’avvio della procedura di risoluzione non avrebbe portato ad alcun esito positivo, bensì avrebbe determinato costose battaglie legali a carico dei piacentini.

A causa di tutti gli errori consapevolmente commessi dalla maggioranza e dell’addendum sottoscritto da questa Giunta, non solo il Comune non è stato messo ‘in sicurezza’ come spesso sbandierato da questa Amministrazione ma, al contrario, è stato lasciato esposto , in piena incertezza e fragilità. Proprio l’addendum ha di fatto reso la procedura di risoluzione un terreno minato, e oggi la realtà è sotto gli occhi di tutti: la piazza è devastata, con un contenzioso in atto, e senza prospettive concrete per il futuro. Altro che la storiella narrata il mese scorso all’assessore Bongiorni quando in commissione sosteneva che il Comune da ottobre avrebbe potuto tornare nella piena disponibilità dell’area. Il bello (si fa per dire) è che neppure a fronte delle nostre fondate contestazioni si registra il minimo dubbio: si va avanti imperterriti, dritti contro il muro.

Ci stupiamo anche del fatto che, nonostante fosse nota la difficoltà di risolvere oggi il contratto, il Comune con la solita superficialità abbia avviato questa procedura senza tenere conto dei rischi, esponendo così l’Ente ad ulteriori costi. A questo punto, è evidente che sarebbe stato meglio lasciare l’Avvocatura con la Dirigente Vezzulli a sovrintendere gli aspetti legali delle partite comunali, visto che con il suo allontanamento questa Giunta arrogante sta solo collezionando disastri .

A rendere il tutto ancora più grave è la totale mancanza di trasparenza. I consiglieri comunali non sono stati avvisati di nulla: né dell’avvio della procedura di risoluzione – che abbiamo scoperto solo dai giornali – né dell’applicazione delle penali. Su queste ultime, a precise domande in aula, ci è sempre stato risposto in modo vago o evasivo, salvo poi apprendere dalla stampa che le penali sarebbero state effettivamente quantificate.

Ad oggi, nonostante le nostre richieste, non abbiamo ancora contezza della lettera di avvio del procedimento, perché l’accesso agli atti ci è stato nuovamente differito. Un fatto gravissimo: non solo veniamo tenuti all’oscuro di ogni decisione relativa al Comune, ma ci vengono costantemente negati anche i documenti necessari per esercitare il nostro ruolo di controllo, ruolo che ci è stato affidato dai cittadini che ci hanno votato.

Per queste ragioni – concludono Soresi, Barbieri e Zanonella – non escludiamo di rivolgerci al nuovo Prefetto. Non riteniamo accettabile che, su una vicenda così delicata e con conseguenze tanto impattanti e negative per la città, l’opposizione venga sistematicamente esclusa e messa di fronte al fatto compiuto”.