LA DESTRA ATTACCA: “LA PRATICA DEL POLISPORTIVO NON E’ QUELLA VOTATA A SETTEMBRE. MUTUO AUMENTATO DI 800MILA EURO”

La principale variazione al documento unico di programmazione che non ha convinto gran parte della minoranza è stato l’aumento del mutuo contratto per la riqualificazione del Polisportivo, dopo l’accordo con la società Glaukos sulla variante del progetto, che di fatto prevede la demolizione dell’attuale struttura. “Un aumento di 800mila euro – denuncia il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi – che cade sulle spalle del Comune; a settembre, quando abbiamo votato il progetto era ben diverso: oggi si è passati dalla ristrutturazione dell’immobile all’abbattimento. Perché non portate questa modifica in consiglio – ha chiesto Trespidi rivolgendosi alla giunta – ve lo dico io, per i mal di lancia che avete in maggioranza rispetto a questo progetto”.

Rincara la dose la consigliera di FdI Sara Soresi “il progetto non mi ha mai convinto – ha detto – la società che lo redatto non è mai venuta sul posto, mi è giunta voce che abbia studiato la situazione su Google Maps”. “L’amministratore delegato di Glaukos – ha denunciato la consigliera Patrizia Barbieri – ha annunciato su Linkedin che la variante era stata approvata dalla giunta, prima ancora che lo sapesse la stampa o altri”.

“Le amministrazioni saranno sempre più costrette a ricorrere al partenariato pubblico privato, perché in tagli che vengono fatti a livello centrale costringono gli enti locali a fare da soli. L’oggetto della pubblica utilità non sono gli 800mila euro in più del mutuo, ma dare alla città un servizio sportivo adeguato alle richieste dei più giovani”. “Quello che abbiamo contestato – ha risposto la consigliera Barbara Mazza – non è il project financing – ma aver votato un progetto a settembre che oggi non è più tale”.

Dal consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi sono arrivate forti critiche riguardo all’aumento delle spese per gli incarichi esterni all’avvocatura comunale: “continuiamo a scontare l’effetto del trasferimento dell’avvocato Vezzulli, per i piacentini un vero salasso e la cosa mi indispettisce tantissimo. Oggi nel DUP vediamo che la spesa è passata da 10mila euro inizialmente previsti a 50mila euro. Una situazione inaccettabile, perché questo denaro potrebbe servire ai piacentini per altro. Sulla pratica Polisportivo – conclude Rabuffi – trovo sbagliato che le amministrazione contraggano mutui perché generano spesa corrente”.

“Al di là delle visioni che legittimamente ognuno di noi ha – è intervenuta un chiusura la sindaca Tarasconi – io non ritengo che accendere mutui non sia un modo di governare non dignitoso, anzi. Se serve per migliorare le strutture, è virtuoso andare in quella direzione. È chiaro che i conti devono essere in ordine. Nessuno fa investimenti su un’opera se questa non viene ritenuta di interesse pubblico. Mi lascia l’amaro in bocca far sembrare che abbiamo cambiato le carte in tavola per fare qualcosa d’illecito. Quale sarebbe stata l’alternativa, lasciarlo come è oggi? Per noi è sbagliato, abbiamo la volontà di dare ai piacentini un bel luogo dive fare sport e quegli spazi meritano una riqualificazione. Oggi – conclude la sindaca – è partita la convocazione per la conferenza dei servizi decisoria per il Polisportivo”.

Al termine della discussione generale la variazione è passata con 19 voti favorevoli, sei contrari, un astenuto e quattro non partecipanti.

 

 

“UNA CITTA’ ATTRATTIVA, CHE TUTELI AMBIENTE, LAVORO E SICUREZZA”. QUESTA E’ LA PIACENZA DESCRITTA NEL PIANO URBANISTICO GENERALE

E’ stato illustrato, per la prima volta , ai consiglieri della commissione 2 (urbanistica e territorio) l’articolato e complesso documento del PUG, il Piano Urbanistico Generale, del Comune di Piacenza, lo strumento di pianificazione urbanistica della città dei prossimi anni. E’ stato l’architetto Fabio Ceci a descrivere ai consiglieri gli aspetti più macroscopici e generali del documento: “ogni piano – ha detto – ha sempre come innesto altre sfide della comunità, tradotte dal mandato politico – precisando come – l’assunzione del PUG non fermerà il flusso della pianificazione. Tra gli obiettivi ci sono costruire una città aperta anche dal punto di vista ambientale, oltre che rendere strategico il rapporto con il grande fiume, da sempre problematico. Un’altra sfida è quella di far evolvere la logistica in termini di intermodalità più che di estensione”.

A rispetto al consumo di suolo zero, Ceci ha precisato che nel piano non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. “Occorre inoltre accompagnare – ha chiarito – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

“Un piano costruito dal basso – lo ha definito nel suo intervento politico l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini – da una comunità che chiede equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo. Più di 30 occasioni di confronto e ascolto: 12 convegni con dibattiti, 3 workshop guidati da esperiti facilitatori, un questionario dedicato alle richieste per il PUG, somministrato a più di 900 cittadini, 6 incontri in consulta Ambiente e Territorio per dibattere, tra l’altro, delle questioni più spinose della rigenerazione urbana. Cinque audizioni in Commissione Consigliare delle varie compagini sociali”.

Quattro sono le sfide che l’amministrazione ha posto agli estensori del PUG: ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. “Quattro sfide – ha spiegato Fantini – che abbracciano in modo settoriale tutti gli ambiti della città. Qui è entrata in gioco la visione della città. Abbiamo chiesto di tradurre tecnicamente nel Piano la prospettiva nuova che la comunità di Piacenza chiede a gran voce”.

Logistica e innovazione temi di primaria importanza, che “prevedendo uno sviluppo non superiore al 50% nei prossimi dieci anni della quota di espansione del 3% prevista dalla legge regionale – ha spiegato l’assessore – Eventuali nuovi insediamenti verranno adeguati e integrati al polo esistente, seguendo principi di pubblica utilità e garantendo una governance efficace, sicurezza degli accessi, autosufficienza energetica e servizi adeguati per i lavoratori. Il piano esclude l’adozione della perequazione territoriale con altri Comuni e garantisce una rigorosa valutazione delle espansioni consentite. Si sottolinea la necessità di scelte coraggiose e coerenti per il futuro della città, con il PUG come strumento strategico per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

I prossimi passaggi prevedono l’assunzione della risposta di piano da parte della giunta, il deposito delle osservazioni (60gg, più altri 60 gg), l’adozione della proposta di piano da parte del consiglio, la trasmissione al CUAV (120 gg), e infine l’approvazione del piano da parte del consiglio comunale.

NUOVO REGOLAMENTO DI ACCESSO AI NIDI: L’OK UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ha ottenuto l’unanimità dei consensi dal consiglio comunale il nuovo regolamento per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, nella fattispecie gli asili nido. L’assessore Nicoletta Corvi ha illustrato le principali novità, già anticipate in commissione Servizi Sociali: domande semplificate, punteggi più equi con la possibilità di ottenere il posto, ampliamento del ventaglio delle scelte passate da 3 a 6. Tra le novità anche l’equiparazione del lavoro dipendente rispetto a quello autonomo dei genitori rispetto al punteggio per la scelta della struttura. “In tutto 620 posti, 30 unità in più da inizio mandato – ha sottolineato il consigliere di Piacenza Coraggiosa Borsi Infantino – che aumenteranno di 180 unità quando termineranno i lavori a Vallera e Borgotrebbia”.

“E una bella modifica del regolamento – ha detto il capogruppo di ApP Stefano Cugini – che dimostra di avere ragionato sui singoli punti, attento anche alle condizioni dei precari, grazie al calcolo dei punteggi per le scelte”. Proprio Alternativa per Piacenza ha presentato un ordine del giorno, relativo alle provenienze dei Comuni diverso dal capoluogo, che ha creato un vivace dibattito tra i consiglieri, ma anche alla fine ha ottenuto voto favorevole. Nell’odg si chiedeva che “l’amministrazione si faccia parte attiva
valutando l’opportunità di avviare interlocuzioni con gli altri Comuni della provincia, specie quelli di cintura, per affrontare il tema in un’ottica di area vasta e considerare la possibilità di convenzioni con il sistema dei servizi educativi per l’infanzia della nostra città, così da alleviare i disagi alle
famiglie pendolari in difficoltà”.

Contrario all’ordine del giorno tutto il centro destra; in particolare il consigliere della civica Barbieri-Liberi Massimo Trespidi ha sottolineato come sia “innegabile che il problema esista ma non è così che si risolve, a mano  che il comune in questione ci metta il 100% dei soldi. State usando bandierine politiche su un odg che non risolve il problema”.

“Noi diremo no – ha fatto eco la collega Patrizia Barbieri – ApP ha posto un tema che è quello di aprire ai non residenti. Questo odg parte dal presupposto che pur non pagando le tasse a Piacenza queste persone danno il loro contributo al sistema produttivo cittadino, contemplando la possibilità di convenzione. Non siamo d’accordo che il Comune di Piacenza sopperisca alle famiglie che non risiedono nel capoluogo. Non creiamo false aspettative ai non residenti, perché non possiamo permetterci neppure la certezza del servizio per i residenti”.

“Se avessimo voluto cambiare il regolamento avremmo presentato un emendamento non un ordine del giorno” ha precisato il consigliere Luigi Rabuffi; favorevoli all’ordine del giorno anche il gruppo della civica Piacenza Oltre e Tarasconi.

Approvati anche gli emendamenti presentati da Alternativa per Piacenza, riguardante il tempo di rientro da una ipotetica situazione debitoria; da Sara Soresi e Gloria Zanardi riguardanti le tariffe nel periodo estivo.

“Grazie a tutta l’aula per il dibattito costruttivo – ha concluso la sindaca Tarasconi – questo è un tema cruciale e fondamentale; sapere che nella città ci sono servizi che vengono incontro quando una famiglia è in difficoltà nella gestione dei figli piccoli, credo sia un valore in più.
Abbiamo scritto una bella pagina sul valore del servizio dell’asilo nido del Comune di Piacenza”.

SI COBAS: IN CORTEO PER IL DIRITTO DI MANIFESTARE

Dignità e diritti sono stati i principi che hanno ispirato la manifestazione organizzato dal sindacato Si Cobas che si è raccolto ai giardini Margherita, fino in Piazza Cavalli, passando per via Roma. Circa 200 i partecipanti, tra cui anche alcuni membri di Alternativa per Piacenza. Al centro della mobilitazione richiamare l’attenzione sui richiedenti asilo che, in piena notte, stazionano davanti alla questura per il giorno successivo E poi il tema della repressione, che vede oggi oltre mille procedimenti penali nei confronti di lavoratori o attivisti sindacali.

https://fb.watch/xOHs92-o5G/

POLISPORTIVO: RIPARTE L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE. OK ALLA VARIANTE GLAUKOS. PISCINA COPERTA DA DEMOLIRE

“Riparte l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica”. Così recita la nota dell’amministrazione in cui viene annunciato la scelta della variante proposta da Glaukos e lo scarto della proposta del Consorzio Leonardo.

“La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

“Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali”.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria”.

SENSO UNICO NEL PRIMO TRATTO DEL CORSO: LA GIUNTA STA VALUTANDO. PASSA LA MOZIONE DI APP

Ha ricevuto parere favorevole dell’assessore Bongiorni e il voto favorevole da parte della maggioranza la mozione, presentata da Alternativa per Piacenza ormai 30 mesi fa, in merito alla viabilità sicura e mobilità dolce nel primo tratto del Corso, per intenderci dalla statua di Sant’Antonino al Dolmen.

L’attuale condizione del tratto oggi vede una pista monodirezionale molto ridotta “una fettuccia” l’ha definita il consigliere Rabuffi, particolarmente pericolosa per i ciclisti che devono fare i conti con i pedoni, le bici elettriche, i monopattini e i dehors delle attività commerciali. “Una scelta – ha spiegato il consigliere di ApP – al tempo dell’amministrazione Barbieri dopo un confronto con i commercianti della zona. Oggi la situazione è profondamente cambiata. Per questo chiediamo di ripristinare il senso unico per le auto (come istituì l’amministrazione Dosi) e una pista bidirezionale più sicura di quella attuale; oppure di creare due piste ciclabili monodirezionali oltre che rendere riservato a pedoni e ciclisti, quindi libero dalle auto, nei week end”.

Orientamento favorevole alla mozione da parte della giunta, espresso, come si diceva dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni “è in atto una valutazione che deve prendere in considerazione una serie di complessità proprie di quella zona, comprese le esigenze di residenti e attività commerciali. Siamo cercando di considerare anche vicolo Edilizia oltre che il tema degli autobus. Sono un sostenitore dei sensi unici – ha detto Bongiorni – questo è uno di quelli più controverso, ma non vorrei diventasse una contesa tra pro e contro”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta “quello in questione è un tratto pericoloso per le biciclette e complicato, ma non si può pensare di avere una pista a doppio senso, dehors e parcheggi senza l’introduzione del senso unico per le auto, da valutare se in entrata o in uscita”.

GIORNATA DEL RICORDO, SORESI SI SCAGLIA CONTRO ANPI. CUGINI “PAROLE FASCISTE”. TARASCONI “ATTACCO PRETESTUOSO”

Scontro in consiglio sulla Giornata del Ricordo, dedicata alla vittime delle foibe. Ad accedere la miccia la consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi; in modo un pò inaspettato, per la verità, dal momento che la cerimonia avvenuta questa mattina ai giardini di via Trivioli è stata caratterizzata da grande partecipazione  oltre che delle autorità anche di associazioni e bambini delle scuole primarie della città. Ma la capogruppo di Fratelli d’Italia ha messo nel mirino delle critiche l’incontro organizzato sabato da Anpi Piacenza in Fondazione “un all’insegna del giustificazionsimo e del revisionismo storico, accusando ingiustamente il fascismo del martirio della popolazione giuliano-dalmata”. Un  incontro definito “scandaloso”. Aspre critiche anche all’indirizzo dell’assessore Serena Gropelli che detiene la delega alla Memoria “cultura della memoria o cultura delle memoria selettiva? – domanda Soresi – forse che l’assessore intende fare cultura di una sola memoria”.

A stretto giro arriva, con una nota, la risposta della sindaca Tarasconi “usare una giornata come quella del Ricordo per attaccare pretestuosamente l’amministrazione dai banchi del Consiglio comunale, credo sia davvero ciò che di più lontano possa esistere dal mio modo di vedere la politica. La Giornata del Ricordo ci vede tutti partecipi in modo sincero, al di là delle distinzioni”.

La prima cittadina era al parco dedicato ai martiri delle foibe insieme alle associazioni, autorità civili e militari, ai bambini delle scuole. “C’ero io e c’era l’assessora Serena Groppelli che tra le sue deleghe ha appunto la “Cultura della memoria” e che, poco prima della cerimonia, era a portare i saluti dell’amministrazione nell’ambito dell’iniziativa “Andremo via anche noi. Istria, ricordi di un esodo” dedicata alle scuole secondarie di secondo grado e organizzata dall’Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri in collaborazione con il Comune”.

Tarasconi ricorda che al Giardino del Ricordo erano presenti i rappresentanti del centrodestra e il ministro Tommaso Foti. “Tra l’altro è stato proprio il ministro a farmi i complimenti per le parole che, con il cuore, ho rivolto ai presenti. E mi ha fatto davvero piacere – fa sapere la sindaca – in questo contesto di unità, nel giorno di una ricorrenza così sentita da tutti, l’attacco frontale contro l’assessora Groppelli da parte della consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi mi ha davvero stupito. Anche perché si basa su informazioni non vere. Qualche esempio sul lavoro di squadra che ci vede tutti coinvolti: l’inaugurazione della panchina nel giardino della Besurica intitolato a Norma Cossetto, martire delle foibe, è stato frutto del suo lavoro. Così come lo è stato, con l’assessore Christian Fiazza, lo spettacolo teatrale “Adio, vecia Pola” dedicato alla tragedia delle foibe che si è tenuto al Farnese. E ancora, fa parte del suo lavoro occuparsi dei tanti eventi dedicati alla Memoria e al Ricordo che vengono proposti da enti, associazioni e scuole e per i quali vengono richiesti la collaborazione o il patrocinio del Comune. Fa tutto parte di un impegno più che tangibile. Le persone coinvolte lo sanno bene. E probabilmente lo sa bene anche la consigliera Soresi, che tuttavia ha scelto di gettare benzina su un fuoco che in realtà oggi non era nemmeno acceso”.

Anche il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha risposto all’intervento di Soresi “un attacco inqualificabile all’Anpi che cerca di fare memoria di ciò che è accaduto”. E rivolgendosi alla capogruppo di Fratelli d’Italia “parole fasciste dalla prima all’ultima. Il presidente di Anpi si è limitato a dire una verità storica . Repetti non può ricordare cosa c’è stato prima della tragedia delle Foibe? Non venite a farci la morale. Studiate la storia.”

Dello stesso tenore l’intervento del  consigliere del PD Salvatore Scafuto “Atto di vergognoso revisionismo. Chi tenta di riscrivere la storia non fa altro che alimentare pericolosi rigurgiti. È nostro dovere ricordare tutti i morti, non ce ne sono di serie A e di serie A. La verità storica è complessa e non può essere dato in pasto alla politica di oggi”.

TAGLIO DELL’IMU PASSA ANCHE CON IL VOTO DEL CENTRODESTRA. APP CONTRARIA. TARASCONI: “AVREMO MENO ALLOGGI SFITTI E PIU’ CANONI AGEVOLATI”

Per la maggioranza si tratta di un’azione concreta per rispondere alla crescente emergenza abitativa, per l’opposizione, invece, è mero opportunismo politico; ma alla conta dei voti, il provvedimento del taglio dell’Imu per i proprietari di case, compresi enti del terzo settore e Onlus, è passato con il parere favorevole di tutto il centrosinistra, dei Liberali e pure del centrodestra, contraria solo Alternativa per Piacenza.

Il provvedimento, illustrato con enfasi dall’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli, prevede un abbassamento l’Imu (Imposta Municipale Unica) per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del Terzo settore e le Onlus; “una scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul “benessere” della comunità – ha spiegato Ceccarelli – non solo affitti ridotti, soprattutto per studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo”.

A Piacenza l’aliquota Imu a canone concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è 1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86. Esempi portati dall’assessore per dimostrare che “il Comune di Piacenza si attesterà, con questo provvedimento, tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso”.

La manovra, che vale 439mila euro in meno per le casse comunali, dovrebbe favorire gli affitti calmierati oltre che rimettere sul mercato gli alloggi sfitti a fonte della domanda sempre più elevata; una somma che per il centrodestra è “poco coraggiosa”  e che per ApP finisce per danneggiare i più poveri come una “patrimoniale al contrario”.

“Si è arrivati a questa misura dopo un’attenta e difficile analisi sull’impatto del bilancio comunale che non consente ampi margini – ha spiegato la sindaca Tarasconi – non risolveremo il tema case ma abbiamo dato un indirizzo politico, andare su un canone concordato che è uno dei più bassi in Italia segna un indirizzo. Non centra il coraggio, ma solo i numeri, i conti per capire se possiamo permetterci questo passo: speriamo così che ci siano più immobili sul mercato a canone concordato e meno sfitti”.

“Un provvedimento che strizza l’occhio a quella parte del mondo liberale che vi ha aiutato a vincere le elezioni – ha bollato così la manovra il consigliere della Lega Luca Zandonella – non vi è alcun regalo per i piacentini; questa amministrazione brilla per gli aumenti, non ci dimentichiamo l’aumento dell’Irpef, i fatti parlano chiaro”.

“Difficile comprendere il senso di questa delibera, se non un opportunismo politico – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi che ha riportato alcuni dati – a Piacenza ci sono 113 mila alloggi, di questi 57.994 ad uso abitativo. Le famiglie censite dal Comune sono 49007. Quindi c’è una differenza 8800 (quasi 9 mila) immobili non occupati da nuclei familiari. Chi ci sta dentro? Si tratta di affitti in nero a studenti universitari, operatori della logistica? Dentro a questo Comune dovremmo trovare una risposta – è la dura esortazione del consigliere Rabuffi – e magari troveremmo quote di Imu e Irpef non pagate. Il Comune cosa sta facendo per cercare di capire chi abita quegli alloggi?”

“Ogni misura che non aumenta le tasse per i cittadini è positiva, però non è merito di questa amministrazione se siamo tra quei comuni con le aliquote Imu tra le più basse – è la posizione della capogruppo di FdI Sara Soresi – non è giusto cadere nella propaganda o negli slogan facili. Il paragone con l’aumento dell’Irpef non regge: chi ha pagato di più con l’Irpef non è detto che oggi stia tra i beneficiari di coloro che godono della diminuzione dell’Imu. Gli importi in gioco sono imparagonabili. È solo una mossa di opportunità politica per accaparrarsi le simpatie dei liberali, una marchetta elettorale. Questa amministrazione si sta per forza preparando al 2027. All’inizio de mandato ha alzato l’Irpef, oggi, a metà del mandato, cerca di addolcire la pillola con un piccolo contentino”.

E se la consigliera della civica di centrodestra Barbara Mazza parla di “toni trionfalistici fuori luogo da parte dell’assessore Ceccarelli”, il collega Massimo Trespidi lo definisce “un provvedimento frutto di una scelta politica che vuole diminuire la pressione fiscale, e che quindi si incammina nella giusta direzione. Ma non si tratta di un provvedimento lungimirante perché nel documento delle linee di mandato di questa amministrazione non se ne fa cenno, né si parla di locazioni o affitti. Definirlo “lungimirante” è coraggioso. La vera sfida politica è tornare alla precedente aliquota Irpef, i piacentini allora sì che vi ringrazieranno. Noi non siamo per fare le moine ai portatori di interesse, e non  dovreste esserlo neppure voi” rivolgendosi alla maggioranza.

E se per il consigliere del PD Salvatore Scafuto questo provvedimento “porta Piacenza a diventare uno dei comuni con la più bassa aliquota in regione, incentivando a mettere sul mercato il patrimonio abitativo esistente e a ridurre il costo dell’affitto”, per la consigliere della civica di centrodestra Patrizia Barbieri “è un provvedimento debole, un provvedimento fuffa. La scelta coraggiosa sarebbe quella di portare l’Irpef come era nel 2022, se riuscirete a fare questo inciderete in modo importante”.

“Ho visto il centrodestra un po’ in difficoltà – ha detto il capogruppo del PD Andrea Fossati – perché questo è in provvedimento concreto. Vi porto un esempio: molte famiglie a Piacenza hanno un secondo immobile, magari da destinare ai figli. Queste seconde case potrebbero essere vuote, perché vecchie e da ristrutturare. Con questo provvedimento si cerca di dare una scossa per quanto riguarda gli immobili sfitti. E’ pur sempre una riduzione della tassazione”.

“Le politiche della sinistra si connotano per essere redistributive – ha detto la parlamentare del PD Paola De Micheli – ed è quello che è successo anche a Piacenza nei primi anni di amministrazione Tarasconi. Sappiamo quanto sia importante avere una casa; la manovra di oggi punta anche a dare uno stimolo a questo, per mettere sul mercato qualche immobile in più rispetto a prima. La manovra di oggi va a braccetto con la riduzione dell’irpef. La riduzione dell’Imu non è in contraddizione con l’incremento dell’Irpef accompagnato all’innalzamento della fascia di esenzione totale, in una città come la nostra con un reddito pro capite al di sopra della media. Questo percorso si completa oggi e si capisce la logica di una serie di misure che abbiamo preso fino ad oggi. È abbastanza? No, ma questo è un primo passo”.

 

E’ SCONTRO SUL BOLLINO ANTIFASCISTA. “PURA IDEOLOGIA”. “TUTELA DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE”. TRESPIDI SI ASTIENE IN DISACCORDO CON LA MINORANZA

C’era da aspettarselo che la dichiarazione sul bollino antifascista avrebbe portato, ancora una volta, alla scintille. E così è stato; al termine della discussione, il nuovo regolamento per la concessione delle sale comunali e del patrocinio degli eventi è stato approvato con il voto della maggioranza e di ApP, il voto contrario della minoranza e l’astensionismo del consigliere Massimo Trespidi che, nel suo intervento, ha marcato dai colleghi dell’opposizione, in particolare dalla consigliera Soresi.

“Io sono antifascista e non ho nessun problema a dichiararlo – ha detto Trespidi – non è vero che il fascismo è morto, c’è ancora. Così come il nazismo, rinascono sotto forme diverse. La mia posizione è molto diversa da quella dei colleghi. La parola fascista, inserita nel nuovo regolamento, non da nessun disturbo, ma è incompleta, perché se l’ideologia è una male, tutte le ideologie sono un male. Per cui l’elenco deve essere completo, altrimenti mancano dei pezzi”. Un intervento che arriva dopo quello della capogruppo di FdI Sara Soresi “questo articolo del regolamento è una pagliacciata con cui sperata di recuperare consenso dopo piazza Cittadella, un bollino sovietico, una pagliacciata che ci ha messo in imbarazzo pure a livello nazionale. Così come mi sono rifiutata di esibire il green pass per entrare in quest’aula, io non mi dichiaro antifascista, non saprei cosa è il fascismo oggi”.

“Sentire Soresi oggi dire queste parole ci fa capire quanto serva questo bollino, anzi servirebbe un bollone – ha replicato il consigliere di ApP Luigi Rabuffi –  la Costituzione è antifascista, non è anticomunista, perché i comunisti hanno fatto la Resistenza, ed erano parte dell’assemblea costituente”. E ancora “il bollino sarebbe superfluo in un modo normale, ma purtroppo normale non é dove rigurgiti dell’estrema destra stanno tornando in auge a causa del malessere diffuso e dell’ignoranza. Noi amministratori abbiamo una responsabilità”.

Voto contrario al nuovo regolamento anche dalla ex sindaca Patrizia Barbieri che “rappresenta una vera offesa alla libertà di pensiero. Il bollino antifascista diventa una iniziativa fascista. Bastava che parlaste di ideologie totalitarie, invece avete voluto evocare sessismo, fascismo e razzismo.
Volete mettere qualcosa che non è pertinente con la nostra costituzione.
Concentriamoci su quelli che sono i valori della Costituzione al di là dell’essere di sinistra o destra”.

“Una specifica aggiuntiva dopo la Costituzione – ha detto Tiziana Albasi PD – significa che ci sono in corso manifestazioni ed eventi che disattendono le regole e le leggi”. “Quella sull’antifascismo – ha aggiunto Salvatore Scafuto PD – è una dichiarazione forte in un regolamento che ribadisce i valori della Costituzione”.

“A volte mi domando perché sia così difficile dichiararsi antifascisti – ha detto nel suo intervento Matteo Anelli, Pc Coraggiosa – il vero pericolo è la naturalezza con cui si parla di fascismo. Chissà cosa direbbero partigiani…
in un modo perfetto sarebbe abbastanza scrivere A favore della costituzione, ma perfetto non è, quindi si rende necessaria una specifica”.

“Non ritengo divisivo ritenersi e dirsi antifascista – è intervenuto il consigliere Jonathan Papamarenghi –  ma non mi sento tutelato da un regolamento come questo. Insieme a fascismo vanno condannati gli altri drammi che le ideologie totalitarie hanno portato con sé. Questo è un provvedimento a metà”.

“Perché concentrarsi su fascismo, razzismo e sessismo e non su omofobia  e xenofobia?” domanda la consigliera Gloria Zanardi FdI – questo articolo del regolamento è liberticida, contraddittorio e fascista. Il bollino è solo un modo per recuperare qualche consenso da parte dell’amministrazione, oltre che per aggraziarsi ApP in lento avvicinamento alla maggioranza dopo alcune aperture. Gli unici a non aver fatto conti con la storia siete voi”.

 

 

VERSO IL PIANO URBANISTICO GENERALE: APP AVVIA I TAVOLI DI LAVORO

Alternativa per Piacenza, mantenendo la promessa fatta a dicembre in sede di presentazione della nuova Segreteria, ha avviato i cantieri tematici “Lavoro”, “Inclusione”, “Ambiente”. L’idea è sempre la stessa: creare occasioni per stare insieme, soci e non, facendo politica dal basso. Abbiamo scelto argomenti su cui si possano sviluppare proposte da consegnare ai nostri consiglieri comunali ed elementi di possibile convergenza con l’Amministrazione, per indirizzi e azioni da inserire nello strumento urbanistico (PUG) in via di definizione.
Le recenti aperture della maggioranza, di cui una parte sembra davvero convinta del bisogno di una svolta radicale sui temi a noi cari, non ci lasciano indifferenti, tuttavia occorrerà verificare quanto siano effettive.
Ci sforziamo di cogliere anche piccoli segnali, dopo due anni di chiusura pressoché totale. D’altronde sul tavolo c’è il futuro della nostra città e delle generazioni che verranno.
Restiamo dell’idea che serva ricostruire un clima di maggior fiducia e rispetto tra cittadini e forze politiche di sinistra-centrosinistra, perché l’avanzata delle destre, sempre meno camuffate, è sotto gli occhi di tutti, confermata a ogni tornata elettorale. Guardare in casa nostra e farci un esame di coscienza collettivo è un dovere politico al quale non ci sottraiamo.
Invitiamo tutti i cittadini interessati a dar vita con noi ai cantieri di ApP, per provare insieme a mettere nero su bianco idee concrete per una visione ampia e davvero progressista di Piacenza. Non è richiesto alcun tesseramento, tantomeno contributi economici, basta la voglia di far politica insieme.
Per aderire o chiedere informazioni: alternativaperpiacenza@gmail.com