FERRI: “NEL MIO ROMANZO HO VOLUTO RESTITUIRE VITA E FAR VIBRARE UNA STORIA LONTANA”

Scrivere è il suo lavoro ma passare dalla scrittura giornalistica al genere letterario non è stato automatico. Non mi vedrete più con un’arma in mano è il primo romanzo di Mauro Ferri, giornalista piacentino, socio fondatore della cooperativa sociale Officine Gutenberg che edita Piacenzasera.it sito di informazione on line di cui è stato direttore.

Un lavoro nuovo, la stesura di questo romanzo, animato dalla volontà di dare vita ad una storia personale che Mauro ha avuto il piacere e l’onore di conoscere, quella del partigiano Abele, Renato Cravedi, scomparso lo scorso autunno. Una storia di 80 anni che ha voluto riportare in vita attraverso il personaggio di Delio, un 20enne partigiano che si è trovato a combattere la resistenza sulle nostre colline. Lo ha fatto per scongiurare il rischio di trasformare quel pezzo di storia in archeologia. La storia di Delio si intreccia con quella di Giulio, non è un caso che i nomi di somiglino, con un salto di mezzo secolo.

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