FONDAZIONE: ARRIVANO A 5,3 MILIONI LE RISORSE PER IL 2025

Sono già 5,3 milioni di euro le risorse stanziate nel 2025 dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano sul territorio. Con la chiusura della seconda delle tre sessioni erogative annuali, avvenuta nei giorni scorsi con la delibera del Consiglio di Amministrazione, ulteriori 1,5 milioni di euro sono stati assegnati a 77 nuovi progetti. Risorse, queste, che si aggiungono ai 3,8 milioni già deliberati nel maggio scorso.

Trasversali gli ambiti di intervento: 29 sono riconducibili al settore Arte e Cultura, 22 all’Educazione e Ricerca, 20 progetti al Welfare (che comprende Volontariato, Anziani e Famiglia); i restanti progetti sono multisettoriali o riferibili ad Altri settori.

Le risorse ricadranno sui territori secondo una ripartizione che prevede 1.330.454 euro a sostegno di 66 interventi da realizzarsi a Piacenza e provincia e 221.000 euro per 11 iniziative proposte dal territorio di Vigevano.

Commentando gli esiti della seconda sessione, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi sottolinea come l’ente di via Sant’Eufemia stia lavorando, negli ultimi anni, a un sistema di erogazioni sempre più basato sui bandi, nell’ottica di favorire la creazione di reti e di indirizzare su obiettivi prioritari le energie progettuali presenti sul territorio: «In questo contesto rimane tuttavia prezioso lo spazio dedicato all’attività istituzionale ordinaria – precisa –. Le così dette ‘sessioni erogative’ intercettano una grande varietà di progetti, fungendo da finestra di dialogo permanente con gli enti proponenti e da osservatorio sulle iniziative emergenti, anche in vista di sviluppare in seguito progettualità più ampie e di sistema. Ringrazio le commissioni, e gli uffici che le affiancano, per il grande lavoro necessario alla valutazione e alla selezione degli interventi».

PROGETTI FINANZIATI A PIACENZA

Con l’ultimo via libera del CdA, nell’ambito dell’Educazione sono stati stanziati 186 mila euro, per 18 interventi in tutto. A supporto del protocollo Atenei attivato fra le Università piacentine e il Comune di Piacenza, è inteso il sostegno a Piacenza città delle università, programma mirato a consolidare iniziative a favore della popolazione universitaria e l’integrazione fra la comunità e gli studenti locali e fuorisede. Nel segno dell’educazione alla cittadinanza attiva, sono confermati il supporto a Io cittadino consapevole (percorsi di conoscenza del territorio pensati da un’ampia rete di scuole primarie e secondarie) e quello alle borse di studio per il Quarto Anno Liceale a Rondine, per consentire a due studenti o studentesse piacentine di trascorrere la quarta superiore alla Cittadella per la Pace di Arezzo. Nella direzione di ampliare l’offerta educativa per bambini dai 24 mesi agli 11 anni e incrementare i posti nei nidi della città in un’area poco servita, si colloca infine il via libera al progetto Casa del Fanciullo + Eureka = scuola infanzia.

Circa 440mila euro sono invece le risorse destinate a 22 iniziative in area Welfare e multisettoriale. Nell’ottica di sostenere le famiglie nei mesi estivi, sono stati finanziati i Grest parrocchiali con Toc toc! Estate in Oratorio, e il progetto Centro estivo minori disabili di Rottofreno. In vista della ripresa dell’anno scolastico, è invece confermato il sostegno alla Omi Academy, il doposcuola che integra supporto ai compiti, attività sportiva e culturale a Pontenure.

L’innovazione tecnologica al servizio della cura della persona è al centro del progetto Insieme per il Benessere: l’Intelligenza Artificiale, che svilupperà un sistema di monitoraggio non invasivo, basato sull’intelligenza artificiale, per migliorare l’assistenza nella comunità alloggio ‘Piuma’ all’interno della Casa di Riposo Gasparini: un contesto di cohousing psichiatrico che non sempre prevede la presenza di operatori.

Le novità legate al tema dell’inclusione sono il progetto #Orizzonti di Fondazione La Ricerca, che intende favorire i processi di socializzazione spontanea fra i giovani, e il progetto Sitting Volley con cui Volley Academy Piacenza, in collaborazione con la Cip, Fipav e Coni, ha attivato la prima squadra a Piacenza.

Per il settore Arte e attività culturali sono stati infine approvati 28 progetti che corrispondono a circa 700 mila euro di deliberato. Nel segno della continuità, va il supporto a rassegne consolidate come Bascherdeis, Summer Opera Valley e Cinema sotto le stelle di Piacenza, mentre fra le ‘iniziativa speciali’ meritano una menzione le celebrazioni per i 20 anni dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, guidata dal Maestro Riccardo Muti. Tra i progetti anche il Calendasco Hub Culturale, con cui il Comune intende strutturare programmi, eventi e iniziative che concorrano alla rivalorizzazione del castello del paese.

PROGETTI FINANZIATI A VIGEVANO

Al termine di questa seconda sessione erogativa, al territorio vigevanese sono stati destinati un totale di 221.000 euro, volti alla realizzazione di quattro progetti in area Welfare (66mila euro), quattro iniziative sul tema dell’Educazione (26mila euro) e tre progetti multisettoriali e in ambito Arte e Cultura (129 mila euro). L’intervento più significativo risulta il sostegno alla stagione teatrale del Teatro Cagnoni (Emozioni in scena), per la composizione di un programma articolato di spettacoli orientato a diversificare e ampliare il pubblico del teatro.

Tra sport e cultura si inserisce il sostegno a Serata Olimpica, ‘Racconti d’oro verso l’Olimpiade di Milano Cortina 2026’, evento che lancerà il percorso di avvicinamento al passaggio della fiaccola olimpica a Vigevano, previsto per il prossimo gennaio.

Nell’ambito dell’educazione delle categorie fragili si conferma il sostegno al progetto Bella Storia, la mia, che dal 2022 adotta la scrittura autobiografica come strumento di autoconsapevolezza, grazie alla collaborazione fra una casa editrice e la Fondazione Madre Amabile, che accoglie minori e giovani adulti allontanati dai nuclei familiari.

Tra i progetti finanziati in ambito Welfare, merita infine una menzione Impariamo a vivere la Casa, con cui si intende offrire una risposta continuativa ai bisogni delle persone con disabilità residenti a La Casa del Filéremo, anche nei momenti in cui manca il supporto dei servizi ordinari, come nei fine settimana e nei festivi.

LE COMMISSIONI RINNOVATE: LETIZIA ANELLI NUOVO MEMBRO DI ‘ARTE E CULTURA’

Questa seconda sessione erogativa ha visto per la prima volta riunirsi ed esprimersi le nuove commissioni consultive della Fondazione, aggiornate a seguito del recente rinnovo degli organi. Alla guida delle Commissioni – istituite dal Cda su temi prioritari e ambiti di intervento e composte dai membri del Consiglio generale più eventuali membri esterni – sono stati confermati tutti i precedenti coordinatori. Luca Groppi alla Commissione Educazione e Ricerca ora composta da Luigi Cavanna, Vincenzo Cerciello, Francesca Colla, Robert Gionelli, Mario Magnelli, Mauro Monti, Anna Muselli e Luigi Salice. Della Commissione Welfare, coordinata da Elena Uber, fanno parte Valter Bulla, Cristina Dodici, Robert Gionelli, Fabio Leggi, Giovanna Palladini, Maria Grazia Sabato e Luigi Salice.

Al servizio della Commissione Investimenti, sempre coordinata dal consigliere generale Carlo Marini, sono Luca Groppi e Anna Muselli, con il presidente Reggi in veste di uditore, mentre alla Commissione Arte e Cultura, guidata da Mario Magnelli, contribuiscono Leonardo Bragalini, Enrica De Micheli, Ivano Fortunati, Robert Gionelli, Giovanna Palladini e Maria Grazia Sabato. Membro esterno permanente di questa commissione, su invito del Consiglio di Amministrazione, è Letizia Anelli, architetto libero professionista esperta, fra l’altro, in ambito paesaggistico-ambientale e nel restauro di beni storico-artistici vincolati.

La Commissione Attività istituzionali a Vigevano, infine, rimane sotto la guida del vicepresidente Luigi Grechi con Daniela Boffino, Rossella Buratti e Elena Sisaro.

Dopo l’istruttoria di ammissibilità tecnica effettuata dagli uffici, alle Commissioni consultive compete l’attività istruttoria di valutazione dei progetti, nonché l’espressione del parere sugli stessi (con efficacia consultiva) che viene poi sottoposto al Consiglio di Amministrazione, che ha il compito di deliberare sulle erogazioni.

RABUFFI APP, SU CASO VEZZULLI: “OGNI EURO DEI PIACENTINI ANDREBBE SPESO CON PARSIMONIA, IL CONTRARIO DI QUANTO STA AVVENENDO CON QUESTA VERTENZA”

Il consigliere comunale di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi interviene su caso Vezzulli, in particolare dopo l’ultima sentenza del 4 agosto in cui il Tar di Parma ha accolto il ricorso dell’avvocatessa.

Ho atteso qualche giorno nel commentare la notizia relativa alla sentenza del TAR Emilia-Romagna n. 348/2025 del 4 agosto scorso “Avv. Vezzulli vs. Comune di Piacenza” (o viceversa), per evitare dichiarazioni “di pancia”, notoriamente avventate. Oggi, con serenità, desidero esprimere – come rappresentante di una forza politica (Alternativa per Piacenza) che crede fermamente nel rispetto delle Istituzioni e dei lavoratori – il fastidio assoluto per quanto sta avvenendo. In particolare, per il comportamento del Comune di Piacenza.
Ma facciamo un pò d’ordine…
Il resoconto (tralasciando tutto il pregresso) ci riporta al 14 luglio scorso, quando il Consiglio Comunale è stato chiamato a votare l’ennesimo debito fuori bilancio riguardante la “vertenza” Vezzulli.
Un debito di € 7.299,36 derivante dalla sentenza del TAR di Parma n. 106/2025 (pubblicata il 14/03/2025) che sul tema “Avvocatura” ha condannato il Comune di Piacenza al pagamento delle spese di lite a favore della ricorrente.
Come noto, sull’argomento “Avvocatura” sono sempre stato molto critico. Lo sono da quando il Comune di Piacenza ha deciso (questa è una mia sensazione) di individuare nella storica Dirigente Coordinatrice dell’Avvocatura Comunale, Avv. Elena Vezzulli, il “capro espiatorio” di tutti i mali del mondo. E ciò, per strana coincidenza, proprio a valle della scoperta della fidejussione falsa prodotta a copertura dei canoni dei parcheggi di superficie. Con il Consiglio Comunale, e in particolare la Commissione Consiliare n. 5, trasformati in un ring dialettico, dove i “colpi bassi” fra le parti non sono certo mancati. Nell’ambito di questo scontro le mie critiche hanno sempre riguardato – in particolare – l’aspetto economico. Più puntualmente: il dispendio di risorse comunali sperperate per sostenere tesi difficilmente comprensibili. Risorse comunali che naturalmente provengono dalle tasche dei piacentini. E quindi, anche dalle mie. Non solo. Ancor più fastidioso e inaccettabile, mi è apparso il comportamento del Comune di Piacenza nel momento in cui l’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (UNAEP) ha preventivamente messo in guardia l’Amministrazione dagli errori che la stessa si accingeva a compiere, facendo leva sul buon senso istituzionale.

ALLERT e “buon senso” colpevolmente ignorati.
Il finale della vicenda processuale si è quindi tradotto in una sentenza del TAR contro il Comune di Piacenza che ha avuto un’ampia eco nazionale. Sentenza pubblicata – quale importante fonte giurisprudenziale – sui principali canali informativi giuridici.
Sentenza che – a detta di UNAEP – “restituisce dignità e giustizia riconoscendo i principi cardine dell’intera categoria degli avvocati dipendenti”.
Nonostante la evidente “batosta” il Comune di Piacenza ha insistito deliberando in “men che non si dica” di proporre appello al Consiglio di Stato (con Delibera di Giunta n. 70 del 01/04/2025), così prevedendo una nuova spesa per gli incarichi esterni di difesa pari a € 31.783,39 oltre a € 975,00 di
contributo unificato.
Peccato che in attesa dell’appello, la vicenda ha avuto nuovi sviluppi. E li ha avuti perché – se sbagliare è umano e perseverare è diabolico – continuare a insistere nell’errore è masochistico.
E così, a fronte di scelte organizzative difficilmente comprensibili da parte del Comune di Piacenza, il 4 agosto scorso il TAR Emilia-Romagna, con sentenza n. 348/2025, ha NUOVAMENTE dato ragione all’Avv. Vezzulli (e torto al Comune), per di più utilizzando – nella prosa utilizzata – termini davvero pesantissimi. Veri e propri macigni.
Il Collegio giudicante ha infatti dichiarato espressamente che “… gli atti censurati, … sono elusivi di quanto disposto nella sentenza di questa Sezione n. 106/2025, e ciò in quanto, pur provvedendo formalmente a dare esecuzione alle statuizioni della sentenza, in realtà l’Amministrazione ha perseguito l’obiettivo di aggirarle dal punto di vista sostanziale ed è in tal modo giunta
surrettiziamente allo stesso esito già ritenuto illegittimo.”

Scontata la condanna del Comune, che pertanto viene obbligato dalla sentenza a provvedere in tempi brevi ad adottare le misure organizzative necessarie a garantire autonomia e indipendenza all’Avvocatura civica, nel rispetto di quanto statuito dalla precedente pronuncia n. 106/2025 e di
quanto ribadito nell’ultima sentenza. Con l’aggravante che la nomina di un Commissario “ad acta”, in caso di eventuale inerzia dell’Amministrazione, viene prevista espressamente dal Collegio giudicante su rituale richiesta della ricorrente.

Non vado oltre. La sentenza è pubblica e chiunque può leggerla.
E’ chiaro che molto probabilmente il comportamento del Comune comporterà, vista la durezza della sentenza, ulteriori costi a carico dei piacentini, in quanto la decisione sulle spese di lite resta riservata alla sentenza definitiva, che seguirà. Auguriamoci almeno che il Comune ammetta i propri errori e non ricerchi, testardamente, un ulteriore appello in Consiglio di Stato risparmiandoci un ulteriore salasso. Salasso che si aggiungerebbe ai tanti soldi già spesi e a quelli che si spenderanno per la difesa dell’Ente nelle cause collaterali e, presumibilmente, per l’eventuale risarcimento dei danni professionali, morali, materiali, di immagine, etc… che saranno definiti prossimamente a favore della ricorrente.
Chiudo qui la puntata di oggi.
Spero proprio, da piacentino e da rappresentante delle Istituzioni, che questa Amministrazione cominci davvero a fare politica a favore dei piacentini e non continui a perseverare, per partitopreso, nei costosi errori.
A meno che, chi siede sulle poltrone più ricche di Palazzo Mercanti, non decida di pagare di tasca propria.
Ma questo, mi sarà detto, non rientra tra le possibili opzioni…

ESPLOSIONE ALLA PERTITE: IL RICORDO CHE SI RINNOVA. PIACENZA MAGLIA NERA PER LE MALATTIE PROFESSIONALI

Era l’8 agosto 1940 quando la seconda esplosione, nel Laboratorio Caricamento Proiettili della Perite, fu devastante. 47 morti e 800 feriti. In quella data, come ogni anno, Piacenza e le sue istituzione si fermano per ricordare il sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno perso la vita nella fabbrica di via Emilia Pavese.
Sotto le arcate di palazzo gotico, due targhe in marmo, riportano i nomi delle vittime delle due esplosioni avvenute nel laboratorio: la prima il 27 settembre del 1928 e la seconda, quella più grave, l’8 agosto del ’40, di cui oggi ricorrono gli 85 anni.

A distanza di 85 anni morire sul lavoro è ancora una piaga incessante; come la cronaca ci ha riportato anche negli ultimi giorni. A Piacenza gli infortuni denunciati nel periodo gennaio-maggio 2025 sono 1810 in calo del 5,8% rispetto allo scorso anno; sono stati 3 gli infortuni mortali; è maglia nera in regione per le malattie professionali, cresciute in un anno dell’11,3%.

Presente alla cerimonia anche il Comitato Amici Parco Pertite che chiede, da anni, che l’area diventi un parco della memoria alle vittime del 1940 e che possa aprirsi alla città come area verde. Per questo il comitato ha apportato delle osservazione al Piano Urbanistico Generale in corso di discussione in questi mesi. Da una tabella, approvata nell’aprile del 2017, ai lati dell’area risulterebbe possibile l’edificazione, ipotesi a cui il comitato si oppone strenuamente.

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A PIACENZA LA CASSA INTEGRAZIONE CRESCE DI PIU’ CHE IN REGIONE E IN ITALIA

La cassa integrazione cresce, a Piacenza, ad un ritmo superiore a quello regionale e nazionale; nel primo semestre del 2025 le ore sono arrivate a 800mila unità, 290mila in più rispetto al primo semestre del 2024, con una variazione complessiva del 56%, superiore a quella regionale e nazionale. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza.

L’utilizzo della CIG ha riguardato per la maggior parte la cassa ordinaria, cioè quella a supporto delle crisi congiunturali, che con 589mila ore (i tre quarti del totale) cresce del 41% a livello tendenziale, mentre la cassa straordinaria (relativa a situazioni di crisi strutturali e a riconversioni aziendali) passa da 96mila a 213mila ore (+121%), rimanendo invece a zero per il terzo anno consecutivo la cassa in deroga (ampiamente utilizzata durante la pandemia da turismo e commercio). Nei confronti territoriali, Piacenza si distingue in particolare per il significativo aumento della cassa straordinaria, decisamente più elevato di quello sperimentato mediamente in Emilia- Romagna (+38%) e in Italia (+46%).

A livello settoriale, nel corso dei primi sei mesi del 2025 è stata sempre l’industria manifatturiera ad assorbire la quota più elevata di CIG, 628mila ore pari a circa l’80%, e, in quest’ambito, il comparto metalmeccanico con 400mila
ore autorizzate (di queste, 124mila sono relative alla cassa straordinaria). Segue l’edilizia/costruzioni con oltre 92mila ore, poi le industrie estrattive (74mila ore, tutte in regime di cassa straordinaria) e a molta distanza il settore dei trasporti e della logistica con circa 3mila e quello dei servizi con 4mila.

L’incremento della CIG nel semestre è imputabile al maggior ricorso fatto dall’industria manifatturiera da un lato, 230mila ore in più rispetto ai primi sei mesi del 2024 (+58%), delle quali 180mila riconducibili alla metalmeccanica (metallurgia e prodotti in metallo, apparecchi meccanici) e 31mila all’alimentare, e dall’industria estrattiva dall’altro (+74mila ore).
Segna al contrario una riduzione della Cassa Integrazione il settore edilizio e delle costruzioni (-14%), così come quello dei trasporti e della logistica, (-58%, partendo comunque da livelli iniziali molto bassi).

CHIUSURA DEL PONTE SUL NURE: RESTRIZIONI AI MEZZI PESANTI. COME CAMBIA LA VIABILITA’ ORDINARIA

In vista della chiusura del ponte sul Nure, la Prefettura, nel corso del comitato operativo per la viabilità, ha predisposto alcuni provvedimenti per la gestione della circolazione: il traffico sarà vitato ai messi pesanti oltre le 26 tonnellate lungo la SS 9 via Emilia, nel tratto sotteso alla viabilità autostradale tra gli
svincoli di Fiorenzuola d’Arda e Piacenza Sud, ad esclusione di quelli di massa superiore, con carico e scarico nei comuni di Piacenza, Pontenure, Cadeo e Cortemaggiore, vietando a quest’ultimi la fascia oraria 7:00-9:30 e 16:00-18:30; emissione di un’ordinanza da parte della Provincia di Piacenza di limitazione al transito dei mezzi pesanti di massa superiore alle 26 tonnellete, lungo la SP 462 tra l’intersezione con la SS 10 “Padana Inferiore” e l’intersezione con il casello di Fiorenzuola d’Arda  ad esclusione di quelli di massa superiore, con carico e scarico esclusivamente lungo o attraverso la predetta viabilità nei comuni di Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e Cortemaggiore, nella fascia oraria 9:30-12:30, 13:30-16:00, 18:30- 07:00; emissione di un’ordinanza da parte della Provincia di Piacenza di limitazione al transito dei mezzi pesanti di massa superiore alle 26 tonnellate lungo la SP 587, tra l’intersezione con la SS 10 “Padana
Inferiore” e l’intersezione con la SP 462 nel centro abitato di Cortemaggiore, ad esclusione di quelli di massa superiore, con carico e scarico esclusivamente lungo o attraverso la predetta viabilità nei comuni di Piacenza, Pontenure, Cadeo e Cortemaggiore, nella fascia oraria 9:30-12:30, 13:30-16:00, 18:30- 07:00; monitoraggio ed eventuale presidio da parte della Polizia Locale dell’intersezione tra la SS 10 “Padana Inferiore” e la SP 587 (da e verso loc. Roncaglia), nelle fasce orarie di punta del mattino e della sera; divulgazione di un piano di informativa all’utenza mediante canali stampa e social, anche preventiva, ovvero mediante il ricorso a messagistica su PMV autostradali; esenzione del pedaggio autostradale per tutti i veicoli che transiteranno lungo la autostrada A1 per le sole percorrenze con ingresso al casello di Piacenza Sud e uscita al casello di Fiorenzuola d’Arda e viceversa; potenziamento a partire dal prossimo 18 agosto dei servizi ferroviari dai comuni di Pontenure e
Cadeo a Piacenza e viceversa che effettueranno la fermata nei precitati comuni, per i quali sono in aggiornamento i canali di vendita; Anas provvederà ad installare tutta la segnaletica provvisoria per indicare i percorsi alternativi alla strada statale ed inoltre provvederà a realizzare due rotatorie provvisorie la viabilità provinciale SP6 di connessione con la SS 725 “Tangenziale di Piacenza (sv. Farnesiana), al fine di migliorare la fluidità del traffico.

 

PONTE SUL NURE: DUE ROTATORIE PROVVISORIE ALLA FARNESIANA PER SMALTIRE IL TRAFFICO

In vista della chiusura del ponte sul Nure, i cui lavori di manutenzione straordinaria cominceranno tra l’8 e il 158 settembre, saranno realizzate due rotatorie provvisorie, sulla tangenziale di Piacenza, all’altezza dell’uscita Farnesiana, ritenuta critica sotto il profilo della sicurezza, soprattutto per alcune manovre che, con l’aumento dei flussi di traffico, risulterebbero troppo difficili e pericolose.

“L’ipotesi inizialmente formulata – spiega il vice sindaco Matteo Bongiorni – è stata quella di chiudere completamente le rampe di svolta a sinistra all’uscita dalla Tangenziale, ossia quelle più rischiose in quanto prevedono l’attraversamento di corsia, il che avrebbe però depotenziato l’efficacia di un’arteria stradale fondamentale. Per questo, come Comune di Piacenza, in accordo con la Provincia, abbiamo richiesto ad Anas la realizzazione di due rotatorie provvisorie, per una migliore gestione delle intersezioni che favorisca un sensibile incremento della sicurezza stradale, prima ancora di essere funzionale a garantire la fluidità del traffico”.

In queste settimane l’impegno congiunto degli Uffici Tecnici dei diversi Enti “ha prodotto – rimarca Bongiorni – una collaborazione decisamente positiva ed efficiente, che ha permesso l’inizio dei lavori in tempi strettissimi. Il completamento delle due opere provvisorie è assolutamente in linea sia coi tempi, sia con la minimizzazione degli impatti viabilistici dovuti alla chiusura del ponte sul Nure. È quindi doveroso un ringraziamento ad Anas e alla Provincia per la loro disponibilità, così come a tutti i Tecnici che si sono prontamente attivati”.

L’intervento in questione permette inoltre di sperimentare una soluzione da tempo immaginata, che potrà essere misurata in modo oggettivo nei suoi effetti. “In particolare – aggiunge l’assessore – l’Ente provinciale stava già lavorando all’ipotesi di una delle due rotatorie anche in senso definitivo, e questa misura credo possa accelerare tutta la fase di valutazione dell’efficacia. Più in generale penso che il metodo di confronto, coordinato dalla Prefettura in ambito istituzionale e adottato anche in sedi più tecniche, abbia condotto a buoni risultati, soprattutto perché si è cercato di farsi carico, ognuno per le proprie competenze, di quanti più aspetti gli Enti locali avevano rilevato come potenziali criticità. Fatto salvo che la manutenzione del ponte da parte di Anas è fondamentale, e che inevitabilmente le limitazioni temporanee alla viabilità potranno generare qualche disagio, penso si debba riconoscere che l’approccio e il sistema integrato delle misure messe in campo tengono conto delle diverse istanze. Credo sia una prova importante di maturità territoriale, indubbiamente accompagnata e sostenuta in modo attivo a più livelli – fino ai nostri Parlamentari locali – a prescindere dalle rispettive appartenenze politiche”.

Saranno progressivamente rese note tutte le informazioni relative ai piani viabilistici dettagliati e l’elenco delle azioni previste per la mitigazione dei disagi conseguenti alla chiusura per la manutenzione del ponte sul Nure lungo la Statale 9. A questo proposito, a partire dal 25 agosto sarà approntato il piano di segnalamento su tutto il territorio interessato, portando nel frattempo a regime tutte le altre iniziative di supporto: le ordinanze che regolano il transito dei mezzi, la convenzione tra Società Autostrade e Anas per la gratuità del pedaggio nel tratto tra Piacenza Sud e Fiorenzuola e il potenziamento del servizio ferroviario.

CITTADELLA, TRESPIDI: “LODETTI RIFIUTA IL CONFRONTO IN COMMISSIONE 5” CHE RISPONDE “PROVVEDIMENTI RISOLUTIVI INFONDATI E STRUMENTALI”

“Con grande rammarico devo informare che Filippo Lodetti Alliata, rappresentante di Gps – Piacenza Parcheggi, società concessionaria incaricata di realizzare il parcheggio interrato di piazza Cittadella, ha declinato l’invito a partecipare ai lavori della commissione consiliare permanente n. 5 da me presieduta, rinunciando a un’occasione importante di confronto pubblico e istituzionale”. Lo dichiara Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi e presidente della commissione consiliare “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”, dopo lo scambio formale avvenuto nei giorni scorsi.

“Si tratta di un’occasione persa – prosegue Trespidi – per fare chiarezza su una vicenda ormai cruciale per il presente e il futuro della nostra città. Il progetto del parcheggio interrato non è solo un’opera urbanistica, ma un’operazione con profonde implicazioni sul piano dell’interesse pubblico, della trasparenza amministrativa e della legittimità delle scelte compiute”.
“Mi colpisce – aggiunge – che il concessionario rifiuti il confronto proprio con chi è stato eletto per rappresentare la cittadinanza, in una sede istituzionale che ha il compito di vigilare su legalità, trasparenza e corretto utilizzo delle risorse pubbliche”.

Trespidi ricorda che “il concessionario che dovrebbe realizzare il parcheggio è lo stesso soggetto privato che gestisce anche le aree di sosta a pagamento (le cosiddette strisce blu) e il servizio di rimozione forzata dei veicoli in divieto, servizi per cui ha incassato ingenti somme dalle tasche dei piacentini”.
“Resta il dispiacere – conclude Trespidi – per l’assenza di un confronto diretto in commissione, che avrebbe rappresentato un momento utile e doveroso di trasparenza verso tutta la cittadinanza. Confermo la mia disponibilità qualora, in futuro, il concessionario volesse accettare l’audizione”.

Nella sua risposta a Trespidi, infatti, Lodetti Alliata scrive che si vede “costretto a declinare, pur avendo confermato direttamente per le vie brevi” la sua originaria volontà di partecipazione. “Purtroppo, però, eventi nuovi e inaspettati, rappresentati dalla imprevista ed ingiustificata presa di posizione dell’amministrazione comunale piacentina nei confronti della società che rappresento, non mi consente, in questa fase, di poter partecipare ai lavori della commissione. Non ritengo, infatti – prosegue Lodetti Alliata nella sua email formale -, che si possa avere in questo momento un confronto pacato e produttivo, scevro da prese di posizione preconcette, con la nostra amministrazione concedente in pendenza di provvedimenti potenzialmente risolutivi che risultano, a nostro avviso, talmente infondati da apparire addirittura strumentali e su cui, evidentemente, ci si riserva ogni più opportuna azione”.

PONTE SUL NURE, POSTICIPATA ANCORA LA CHIUSURA AI PRIMI DI SETTEMBRE. PEDAGGIO AUTOSTRADALE GRATUITO DA FIORENZUOLA A PIACENZA SUD

Pedaggio gratuito del tratto Fiorenzuola- Piacenza sud e viceversa per tutte le tipologie di mezzi, confermato potenziamento, già dal prossimo 18 agosto, della mobilità ferroviaria dai comuni di Pontenure e Cadeo a Piacenza e viceversa con 23 treni giornalieri in più che effettueranno la fermata nei comuni, rispetto ai 7 attualmente previsti, per un’offerta totale di 30 treni per la quale sono in corso di aggiornamento i canali di vendita.

Sono le principali decisione emerse dalla seduta del Comitato Operativo per la Viabilità in relazione al piano dei lavori straordinari da eseguire lungo il ponte sul Nure a cura di Anas sulla statale 9 via Emilia che richiederà la chiusura totale del tratto interessato.

L’incontro, presieduto dal Prefetto Patrizia Palmisani, ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, della Provincia di Piacenza, dei Sindaci di Piacenza, Pontenure, Podenzano, Carpaneto Piacentino, Cortemaggiore, Cadeo, del Responsabile Gestione Rete Anas per l’Emilia Romagna, oltre che dei vertici delle Forze dell’Ordine, del II° Reggimento Pontieri, della Polizia Stradale, dei Vigili del Fuoco, del 118, dell’Agenzia Regionale Sicurezza del Territorio e Protezione Civile di Piacenza, della
Polizia Stradale, 118, nonché degli enti concessionari autostradali e del Trasporto Pubblico Locale, registrando la piena collaborazione istituzionale.

Condivisa da tutti i presenti la necessità di attuare uno stretto monitoraggio sulle misure definite al fine di individuare gli eventuali interventi correttivi.
I dettagli del piano di viabilità alternativa saranno oggetto nei prossimi giorni di
un’adeguata campagna informativa sugli organi di stampa.
In considerazione di quanto sopra Anas ha annunciato la chiusura del Ponte sul
Nure nei primi dieci giorni di settembre, preventivamente si darà seguito alle attività preliminari.

Nel corso della riunione, il servizio 118 dell’Ausl di Piacenza ha confermato il
potenziamento dei propri servizi al fine di garantire gli attuali livelli d’intervento in emergenza anche attraverso la collaborazione con l’Ausl di Parma.
Gli enti del Trasporto Pubblico Locale hanno analogamente assicurato
l’adeguamento della propria programmazione al piano di viabilità alternativa a partire dalla data della chiusura del ponte.

EX SCUDERIE: AL VIA I LAVORI CON L’ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI. INSORGE UN GRUPPO DI MANIFESTANTI

I lavori alle ex Scuderie di Maria Luigia sono iniziati stamattina con il taglio dei cinque piante nell’area antistante, il cui abbattimento era stato confermato dal vice sindaco Bongiorni anche nell’ultima commissione, su piazza Cittadella, la scorsa settimana. Una conferma che ha allarmato il gruppo di ambientalisti che si erano battuti, un anno fa, contro il taglio dei tigli sul retro di Cittadella.

Già dalle prime ore di stamattina un gruppo di loro si è radunato nei pressi del cantiere dove, da qualche giorno, è stato spostato anche il gazebo come punto di ritrovo e presidio simbolico contro i lavori. Proprio poche ore fa era stata lanciata anche una raccolte di firme on line https://chng.it/5yrKm8tZQq contro l’abbattimento degli alberi. Qualche tensione si è registrata quando gli operai hanno iniziato il lavoro, l’arrivo di una pattuglia della municipale ha riportato la calma.

Gli alberi sono stati abbattuti perché in quell’area troverà posto il dehors della caffetteria al piano terreno della struttura. Ricordiamo che negli spazi delle ex Scuderie verrà trasferito il mercato coperto di piazza Casali che verrà abbattuto. L’esecuzione dei lavori è stato affidato al raggruppamento temporaneo delle imprese piantine Cogni Spa (capofila) e Impredima Srl, e della milanese Magistri Srl., per l’importo di 2.868.970,93 euro, a seguito di un ribasso pari all’11,870%. Il recupero e la restituzione alla città dell’immobile – aveva spiegato il Comune – rientrano nel più ampio piano di rigenerazione urbana avviato da tempo dall’Amministrazione comunale, sulla base del finanziamento ottenuto con la candidatura al cosiddetto “Bando Periferie” del 2016, finalizzato alla creazione di uno spazio aperto in continuità tra piazza Casali e piazza Cittadella che consenta, nel contempo, di mettere in connessione i profili monumentali di Palazzo Farnese, sede dei Musei Civici, e del complesso del Carmine che oggi ospita il Laboratorio Aperto. Il progetto definito redatto dallo studio Policro di parma prevede l’intervento di recupero e consolidamento strutturale, con l’obiettivo di una nuova destinazione d’uso funzionale, nel rispetto di tutti gli aspetti di valenza storica.

Al piano terra verrà trasferito il mercato coperto cittadino; qui sarà sviluppata una parte di promozione e vendita dei prodotti enogastronomici tipici, in considerazione del fatto che Piacenza è l’unica provincia in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento di tre salumi DOP. Proprio contro questa destinazione si era opposto il comitato Piacenza Mosaico che avrebbe voluto uno spazio museale o comunque un luogo dedicato alla cultura.

 

 

 

 

 

IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DI VEZZULLI SULLA DIRIGENZA DELL’AVVOCATURA. “POSSIBILE NOMINA DI UN COMMISSARIO AD ACTA”

E’ arrivata la sentenza del Tar di Parma in merito al ricorso presentato dall’avvocato Elena Vezzulli contro il Comune di Piacenza in merito all’assunzione della nuova dirigente del servizio Avvocatura. Il ricorso è stato accolto facendo così saltare la dirigenza.

Riavvolgendo il nastro di qualche mese, torniamo al 2 aprile 2025 quando l’amministrazione indisse “un interpello interno, rivolto ai dipendenti dell’ente di qualifica dirigenziale e appartenenti all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, per l’assunzione a tempo determinato, di durata triennale, di un dirigente abilitato allo svolgimento della professione forense da assegnare, in via esclusiva, al servizio Avvocatura”. Da quella data, c’erano cinque giorni per presentare la domanda. Fu l’avvocata Emilia Bridelli a passare la selezione per il ruolo di dirigente dell’avvocatura comunale. Bridelli assunse l’incarico in applicazione all’art. 110 del TUEL (testo Unico Enti Locali) ovvero legato al mandato del sindaco (2027).

Questi i fatti contro cui Vezzulli face ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale; oggi è stata emessa la sentenza che accoglie, di fatto, la sua istanza e quella dei suoi legali Sandro Mainardi e Marco Sgroi. Nella corposa sentenza di trenta pagine si ripercorre tutto l’iter della vicenda che vede Vezzulli e il Comune su fronti opposti e, in particolare, si evidenzia come il carattere fiduciario dell’art. 110 del TUEL sia in contrasto con le garanzie imposte dalla Legge professionale (stabilità, continuità, autonomia ed indipendenza); pertanto “gli atti censurati, nella misura in cui predispongono ed affidano l’incarico dirigenziale suddetto, sono elusivi di quanto disposto nella sentenza di questa Sezione”. Spetta quindi al “Comune di Piacenza adottare le misure organizzative necessarie a garantire autonomia e indipendenza all’Avvocatura civica, nel rispetto di quanto statuito dalla sentenza n. 106/2025 e di quanto ribadito in questa sede” si legge.

Inoltre la sentenza, essendo esecutiva, obbliga il Comune a provvedere “in tempi brevi per fronteggiare la situazione di urgenza venutasi a determinare”, facendo pure riferimento alla possibilità di istituire un commissario ad acta nel caso di “incombente eventuale inerzia dell’amministrazione su richiesta della ricorrente” a sanare la situazione che vige ad oggi. Ricordiamo che il commissario ad acta ha il compito di emanare i provvedimenti che l’amministrazione avrebbe dovuto adottare, ma non ha fatto, assicurando così l’esecuzione della decisione del giudice. 

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