A TUTTO TONDO, MEDICINA DEMOCRATICA E IL CASO BUZZI UNICEM

Bruciare i rifiuti è pericoloso per la salute, perchè vengono rilasciate nell’aria sostanze altamente inquinanti. La conferma arriva dal vice presidente di Medicina Democratica, Marco Caldiroli che, insieme ai due comitati della Val d’Arda e a Legambiente, ha depositato alcune osservazioni in merito alla possibilità che la Buzzi Unicem bruci Carbonext all’interno dello stabilimento di Vernasca. Gli unici vantaggi, secondo le osservazioni presentate, sarebbero economici.

Parlare di sessualità ed educazione affettiva divide. Lo ha fatto anche nel caso dell’opuscolo W l’Amore distribuito alla scuola media Calvino di Piacenza. Il progetto porta la firma della Regione Emilia Romagna e degli spazi giovani delle Asl (consultori). Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure una visione di affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore così come ha sottolineato Il Giornale che si è occupato del caso? Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Politiche Giovanili Giulia Piroli.

Il rettore dell’Università di Parma Loris Borghi lo ha annunciato senza indugi: costituire la facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza. Formalizzare cioè, anche sulla carta, una collaborazione che di fatto esiste già. L’ospedale di Piacenza infatti rientra nella rete formativa dell’Università di Parma. L’annuncio in occasione della presentazione della nuova sede del corso di laurea in infermieristica e fisioterapia al primo piano del collegio Morigi di via Taverna.

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ASSESSORE CASELLI ALLE COOP: “MENO BUROCRAZIA E PIU’ AGGREGAZIONE”

Valorizzare le progettualità e i sistemi tra le aziende, per affrontare la sfide del mercato in modo più competitivo e snellire la burocrazia. Sono le richieste che l’Alleanza Italiana delle Cooperative, che da qualche mese si è costituita anche a  Piacenza, ha rivolto all’assessore regionale Simona Caselli. All’interno del mondo cooperativo il comparto agroalimentare è fortemente rappresentato anche a livello locale dal settore lattiero caseario a quello dell’ortofrutta. “Il registro unico dei controlli – ha detto l’assessore – va proprio nella direzione di facilitare le cooperative negli aspetti burocratici. L’aggregazione invece ha un ruolo centrale nel nuovo piano di sviluppo rurale: negli anni la frammentazione eccessiva dell’offerta non ha aiutato. Nei nuovi bandi, l’aggregazione sarà un elemento che verrà premiato”. Piacenza nel settore dell’agricoltura, si sa, ha molto da dire, a partire dal comparto dei vini e dei salumi. “Occorre sapere promuovere e raccontare queste eccellenze – ha detto l’assessore – così come parlare del territorio per creare un percorso enogastronomico che porti benefici all’intera economia”.

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ZUAVI, CGIL SU CARREFOUR: “L’AZIENDA HA LASCIATO PIACENZA IN STATO DI ABBANDONO”

Dopo Mercatone Uno anche un altro marchio della grande distribuzione rischia di abbassare la saracinesca e lasciare senza lavoro 22 piacentini. Si tratta del supermercato Carrefour di via Atleti Azzurri d’Italia. “Non è un fulmine a ciel sereno – commenta Giuliano Zuavi segretario provinciale Filcams Cgil – da anni questo negozio perde centinaia di migliaia di euro all’anno, almeno negli ultimi 8 anni è stato un crescendo. Sicuramente l’azienda ha lasciato in quasi totale abbandono il punto vendita di Piacenza. Il 31 marzo abbiamo avuto il primo incontro formale dopo la comunicazione della chiusura, l’azienda si è resa disponibile ad un eventuale accordo di mobilità ma il punto centrale ora è la discussione sulle possibili ricollocazioni su territori che vanno da Lodi, Pavia e Cremona. La Cgil e la Filcams sono al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori” conclude Zuavi.

Carrefour

MEDICINA DEMOCRATICA INTERVIENE SUL CASO CARBONEXT-BUZZI UNICEM

“Bruciare i rifiuti è dannoso per la salute, perchè si utilizza una tecnologia obsoleta che rilascia sostanze pericolose e non distrugge la materia”. Marco Caldiroli vice presidente di Medicina Democratica, non usa giri di parole e va dritto al punto: che si tratti o meno della Buzzi Unicem e del Carbonext, bruciare i rifiuti è dannoso per la salute, perchè vengono rilasciate nell’aria sostanze altamente inquinanti. Venendo al caso specifico, Caldiroli ha incontrato i cittadini in una serata molto partecipata al palazzetto di Castell’arquato, per spiegare le osservazioni che i due comitati sorti in val d’Arda, Legambiente e Medicina Democratica hanno depositato in risposta allo studio presentato da Buzzi Unicem per giustificare la richiesta di bruciare css. “I dati utilizzati per giustificare la richiesta di bruciare il combustibile Carbonext, seppur piuttosto limitati – spiega – dimostrano paradossalmente che se danno un senso corretto alla modifica delle caratteristiche, dall’altra parte però non ci sono benefici sotto il profilo ambientale. I cementifici in realtà, dovrebbero ridurre le emissioni come stabilito dalle normative europee vigenti”. In sostanza l’unico vantaggio sarebbe quello di una riduzione dei costi di produzione. Medicina Democratica, nata nel 1976, è una onlus, da sempre attivamente impegnata su vari fronti per ribadire l’importanza della tutela nella salute nei luoghi di vita e di lavoro.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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STRISCIA LA NOTIZIA ARRIVA ALL’OSPEDALE DI PIACENZA

Striscia la Notizia è arrivata all’ospedale di Piacenza per chiedere chiedere informazioni sulla presenza i farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana.

Riportiamo la nota dell’Asl in merito alla visita della troupe di Striscia

Nella mattinata odierna, sono state richieste informazioni all’Azienda Usl di Piacenza da parte di un’emittente nazionale in relazione alla presenza in ospedale di farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana. In particolare, la richiesta di informazioni riguardava due specifici medicinali: un farmaco utilizzato in anestesia e un antibiotico, destinati principalmente a un uso ospedaliero e solo in alcuni casi forniti in distribuzione diretta con tutte le istruzioni del caso.  Si tratta di medicinali di uso comune e consolidato, che gli operatori sono abituati a somministrare regolarmente ai pazienti, essendo in commercio da alcuni decenni. Le informazioni contenute nel foglietto illustrativo sono a disposizione di tutto il personale sanitario che prescrive, utilizza e somministra tali farmaci attraverso i sistemi informatici e le banche dati presenti nei reparti.  La loro consultazione è immediata: all’atto della prescrizione o somministrazione, attraverso il pc portatile dedicato a tale attività, è possibile visualizzare tutte le indicazioni necessarie (posologia, effetti collaterali, controindicazioni, interazioni ecc.). Si ricorre all’acquisto di farmaci sul mercato europeo quando insorgono temporanee indisponibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di determinate patologie. In questi casi la procedura è regolarmente autorizzata da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per gli ospedali pubblici e i privati accreditati. Nelle autorizzazioni, abitualmente l’Agenzia prescrive che in ogni struttura ricevente il farmaco venga fatto pervenire almeno un foglietto illustrativo in lingua italiana.  L’Azienda ricorda che gli acquisti di medicinali per uso ospedaliero o distribuzione diretta ai pazienti avviene oggi attraverso Aven, l’Area Vasta Emilia Nord, che comprende le aziende sanitarie e ospedaliere delle province da Piacenza a Modena. Le gare di appalto si svolgono nella maggior parte dei casi in ambito regionale, tramite IntercentER, l’Agenzia regionale per gli acquisti. Anche se acquistati all’estero, questi farmaci sono esattamente come quelli venduti in Italia e il loro utilizzo è sicuro quanto quello dei lotti provenienti dal nostro Paese. Sull’argomento il direttore di Presidio unico Guglielmo Delfanti ha rilasciato un’intervista all’inviato della tv nazionale per fornire le indicazioni del caso.

striscia la notizia

W L’AMORE, L’OPUSCOLO CHE DIVIDE

W l’Amore ha fatto scintille. Accade spesso quando si parla di affettività e di educazione sessuale. Era accaduto l’anno scorso quando venne distribuito tra gli studenti delle scuole superiori un questionario contro l’omofobia, è accaduto quest’anno per l’opuscolo distribuito nelle classi della scuola media Calvino che hanno aderito al progetto. Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure visone di un’affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore, come ha sottolineato in un articolo anche Il Giornale? L’intento sembrava essere in realtà quello di far prendere coscienza gli adolescenti, tra i 13 e 14 anni, di tutto ciò che le tematiche legate all’affettività producono comprese le relazioni tra persone dello stesso sesso. Il progetto porta la firma della regione Emilia Romagna, degli spazi giovani delle Asl (consultori) e della consulenza dell’Università di Bologna. Alla scuola  media Calvino, previo incontro informativo per il consenso preventivo da parte dei genitori, hanno aderito 259 studenti solo 17 hanno preferito non prendere parte al progetto; a breve partirà anche alla scuola media di San Nicolò. Tematiche che scottano forse, ma che occorre affrontare, secondo l’assessore alla politiche giovanili Giulia Piroli anche perchè i dati forniti dai consultori non sono confortanti. “A livello regionale a Piacenza si registra la più alta percentuale di interruzioni volontarie di gravidanza – spiega l’assessore – i dati si riferiscono al 2012. Secondo noi c’è l’esigenza di affrontare questa tematica. Da un’indagine recente emerge che il 60% degli adolescenti non parla di sessualità con i propri genitori, dall’altra parte le scuole di genitorialità sono in aumento”.

Argomenti che dividono, come quello del registro dele coppie civili che Piacenza non possiede, attorno al quale si erano creati non pochi mal di pancia proprio tra la stessa maggioranza di centro sinistra. “Credo che arriverà prima il Governo Renzi a fare una legge sulle unioni civili – sorride l’assessore Piroli. Io da consigliere avevo firmato la proposta di delibera per il registro delle coppie civili a Piacenza. E’ un percorso difficile, ci sono in modo trasversale criticità e resistenze che devono essere superate”.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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DISOCCUPAZIONE RECORD: 12 MILA PERSONE SENZA LAVORO, 5 MILIONI DI ORE DI CASSA INTEGRAZIONE

Numeri allarmanti che testimoniano che la crisi occupazionale esiste eccome. Il quadro è chiarissimo, come dimostrano questi dati: 12 mila disoccupati nel 2014 tra Piacenza e provincia, 9 mila in più rispetto al 2009 anno di inizio crisi; disoccupazione giovanile al 24% e popolazione tra 35 e 55 anni fuori dal mercato del lavoro; oltre 5 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio provinciale del lavoro. Nel 2014 le imprese piacentine hanno realizzato 47.410 avviamenti (+2mila unità rispetto al 2013, +4%). La dinamica crescente degli avviamenti è stata trainata dal forte incremento dei contratti a tempo determinato (+2.665 unità, +10%), mentre i rapporti a tempo indeterminato sono in netta flessione (-16%). Sotto il profilo settoriale  la crescita della domanda di lavoro risulta particolarmente forte nel terziario (+1.535 avviamenti, +5%) e nell’agricoltura (+511 avviamenti, +9%), mentre il secondario si registra una riduzione di -122 movimenti (-2%). Il bilancio occupazionale del 2014 è negativo: le cessazioni hanno superato gli avviamenti, e ne è derivata una contrazione di -1.248 posizioni di lavoro. La dinamica era già negativa nel 2012 (saldo: -1.849) e nel 2013 (-872).

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FACOLTA’ DI MEDICINA DI PARMA E PIACENZA, BORGHI: “SI PUO’ FARE”

Un maestoso scalone d’onore porterà gli studenti a frequentare i corsi nei 13 ambienti egregiamente restaurati al primo piano del collegio Morigi di via Taverna. E’ qui che dopo la pausa pasquale troverà sede il corso di laurea in Infermieristica e in Fisioterapia dell’Università degli studi di Parma, oggi collocati alla sede di Tutor. Una collocazione decisamente prestigiosa, che apre la strada a proficue, si spera, forme di collaborazione con l’ateneo ducale. A motivare questo auspicio ci ha pensato il rettore dell’Università di Parma Loris Borghi con l’annuncio di voler costituire una nuova facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza. L’ospedale Guglielmo da Saliceto, a due passi dalla nuova sede della facoltà di infermieristica e fisioterapia, di fatto fa già parte della rete formativa dell’università di Parma. Si tratterebbe quindi di formalizzare questo passaggio, e il rettore Borghi, pare abbia tutte le intenzioni di attuarlo, al di la di semplici annunci. “A un certo punto – spiega – noi abbiamo pensato non solo ad aggiungere, ma anche medicina e chirurgia con una scuola di specializzazione. La Gelmini ce l’ha impedito. Però abbiamo trovato il modo di aggirare in parte, anche per quanto riguarda la facoltà di medicina e chirurgia, questo impedimento. L’ospedale di Piacenza fa parte infatti della rete formativa della nostra università”. Quello che emerge è che il modello del futuro non sarà una visione parcelizzata, ma più unita per portare vantaggi ai pazienti e agli studenti, e se allarghiamo il discorso anche alla città di Piacenza che, nonostante gli sforzi di implementazione, non è ancora riconosciuta come città universitaria.

La struttura restaurata al primo piano del palazzo Scotti da Fombio di circa 1000 metri quadrati, ospiterà le tre classi del corso di laurea in Fisioterapia per un totale di 60 studenti, circa 20 per anno di corso, e le tre classi del corso di laurea in Infermieristica, che ha un’utenza di 240 studenti, circa 80 studenti all’anno. In tutto 13 ambienti fra aule, uffici e locali di servizio; di particolare importanza il recupero di tre grandi sale che fungeranno da aule didattiche e il recupero/restauro di affreschi in due sale del complesso. I lavori di restauro, appaltati su una base d’asta di oltre 487.mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta Ceap. 

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DIPENDENTI MERCATONE UNO: “VOGLIAMO CHIAREZZA SUL NOSTRO FUTURO”

Mercoledì primo aprile sciopero nazionale dei dipendenti del Mercatone Uno. I lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro lavorativo per questo hanno organizzato due momenti di protesta: il primo alle 9 davanti allo store di Fiorenzuola  sulla via Emilia, chiuso per sciopero. I 30 dipendenti saranno davanti al negozio e distribuiranno volantini per sensibilizzare la popolazione. Nella seconda parte della mattina si sposteranno davanti al Municipio di Fiorenuzola d’Arda per chiedere di poter parlare con il sindaco Compiani. Il segretario della Filcams Cgil, Giuliano Zuavi ha detto:” i lavoratori e le lavoratrici vogliono avere chiarezza attorno al loro futuro, l’azienda non dà informazioni”.

mercatone uno

PIACENZA EXPO: APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE

Via libera da parte dei soci all’aumento di capitale per Piacenza Expo. L’Assemblea Straordinaria ha approvato il Piano Industriale della Società per il triennio 2015/2017 e un aumento di capitale pari a 1.500.000 euro da sottoscrivere entro il 30 giugno 2015 e da versare in tre rate entro il 30 giugno di ciascun anno fino al 2017. L’Assemblea ha anche deliberato la variazione dello statuto della Società, per adeguarlo alle recenti normative sulle pari opportunità. Prima dell’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato il bilancio d’esercizio 2014, che chiude in attivo e che sarà portato all’approvazione dell’Assemblea nella prossima adunanza.

Ecco la nota e il commento del Presidente Manfredini

“La discussione è stata costruttiva – ha dichiarato il presidente Angelo Manfredini -. I Soci sono consapevoli del ruolo di sviluppo del territorio che il quartiere fieristico riveste e dell’indotto che lo stesso quartiere genera a livello locale. C’è un generale apprezzamento dello sforzo in atto per mettere a valore la Società.” Piacenza Expo sia nel 2013 che nel 2014 ha promosso 29 eventi. Nel 2015 sono 35 le iniziative in programma, in un periodo di forte crisi economica. Dal 2011 al 2014 sono stati inseriti 12 nuovi eventi in calendario. I giorni di utilizzo del quartiere fieristico nel 2014 sono stati 145. Considerando il fermo complessivo di tre mesi dell’offerta fieristica (comprendendo la pausa natalizia e il periodo da giugno ad agosto), tipico di tutti i quartieri, possiamo affermare che Piacenza Expo è occupata per eventi più della metà dei giorni effettivamente disponibili. Nel 2014 sono stati organizzati 70 convegni e seminari. Il trend degli espositori e dei visitatori segna importanti progressi. 1.322 espositori nel 2011, 1.018 nel 2012, 1.773 nel 2013 e 1.734 nel 2014. I dati risentono della biennalità di alcune fiere. É significativo che dal 2011 al 2014 il totale degli espositori sia aumentato di 412 unità. I dati dei visitatori sono ancora più lusinghieri: 75.540 nel 2011, 101.513 nel 2012, 116.122 nel 2013 e 147.197 nel 2014. Il totale dei visitatori è quasi raddoppiato rispetto al 2011. Nel 2014 i visitatori stranieri provenivano da 71 Paesi esteri. “Sono numeri che confermano il potenziamento della nostra offerta – riprende Manfredini -. Ma ribadisco che un quartiere fieristico per competere sul mercato non può limitarsi ad essere (se mai lo è stato) un semplice contenitore di eventi. Deve svolgere un ruolo di driver per il marketing territoriale. Potenziamento dell’offerta fieristica e acquisizione di nuovi ruoli a servizio del territorio: sono le due linee guida su cui Piacenza Expo sta consolidandosi. Un patrimonio da salvaguardare, anche in nome del Bilancio Sociale, che attesta un significativo indotto economico a livello locale, pari nel 2014 a quasi € 5.400.000.Per tutto questo va un sentito ringraziamento a tutti i Soci, agli Amministratori, al Collegio Sindacale, ai dipendenti e ai collaboratori.”

piacenza expo