ECCO I TANTI MODI DI VIVERE IL TREBBIA

Riflettori puntati sul Trebbia, sui suoi antri nascosti e sulle potenzialità da scoprire. Lo scorso week end, la manifestazione Il Richiamo del Trebbia, organizzata dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia, ha portato sul fiume centinaia di cittadini che lo hanno vissuto in modo diverso: in canoa tra i meandri dal Brugneto fino a valle, in bicicletta e a piedi sui sentieri adiacenti al fiume. Ogni anno l’attenzione è puntata su una tematica, quest’anno sul progetto di centrale idroelettrica che trasformerebbe i meandri di San Salvatore in un lago artificiale impiantandovi una costruzione industriale. In seguito al NO dato al progetto da parte di tutti gli organi competenti e contro il quale sono state raccolte oltre 8000 firme ed ottenuto il No da parte di tutti i Consigli Comunali della Val Trebbia , del Consiglio Provinciale e Regionale, il progettista si è rivolto al Tribunale Superiore delle acque a Roma, un organo amministrativo che si occupa solo di questioni legate al regolamento delle acque, per impugnare la decisione. Ci sono state durante il 2014 diverse udienze ed a Maggio 2015 si è tenuta l’ultima udienza di precisazione delle conclusione ed ora si attende la sentenza del Tribunale, che potrebbe arrivare anche nel 2016. Ma il Richiamo del Trebbia è stato anche divertimento, cibo e musica, come si vede dalle fotografie che pubblichiamo.

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QUANDO LA VIOLENZA E’ DI UN FIGLIO VERSO LA MADRE. 32ENNE ARRESTATO

Quando la violenza nasce tra le mura domestiche. Questa volta non tra marito e moglie, ma tra un figlio e sua madre che, al culmine dell’ennesima violenta lite, ha detto basta. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla periferia della città; protagonista una donna di 56 anni e il figlio di 32. Una convivenza scandita da ripetute violenze e soprusi da parte di un giovane sempre alla ricerca di soldi nei confronti della madre che ha deciso, tra le lacrime, di denunciarlo. A contattare la Polizia Municipale, al termine dell’ennesimo diverbio degenerato in un’aggressione, è stata proprio la donna vittima dei maltrattamenti. A scatenare la furia del figlio sarebbe stato il rifiuto della madre, a fronte dell’ennesima richiesta di soldi. La risposta dell’uomo non si è fatta attendere: prima l’ha colpita con alcuni pugni, poi l’ha fatta cadere a terra con un violento calcio al fianco. Alcuni vicini di casa, allarmati dalle urla, sono riusciti a chiamare gli altri figli della donna, che hanno tentato di bloccare il fratello. Il 32enne, però, è riuscito ad afferrare un coltello che aveva precedentemente nascosto. Ad evitare il peggio sono arrivate la pattuglie della sezione Giudiziaria e di Pronto Intervento della Municipale che hanno immobilizzato e arrestato l’uomo per maltrattamenti in famiglia.

POL MUNICIPALE ARRESTO

MADRE CANOPI: “VI PORTO NEL CUORE, C’E’ ANCORA POSTO PER TUTTI”

L’innata riservatezza si manifesta anche dalla postura. Sorridente ed emozionata con lo sguardo basso quasi a fuggire obiettivi e telecamere, ma anche gli sguardi della gente. Madre Anna Maria Canopi, badessa fondatrice del monastero benedettino Isola di San Giulio, ha ricevuto l’Antonino d’Oro 2015 dalla mani del vescovo Gianni Ambrosio al termine della cerimonia solenne nella basilica di Sant’Antonino. Originaria di Pecorara dove ha vissuto solo i primi sei anni della sua vita, madre Canopi ha consacrato l’esistenza alla preghiera e alla clausura. Una condizione che oggi, a 84 anni, la stare nascosta in disparte, come nel corso della massa che ha seguito defilata per mostrarsi ai fedeli solo alla fine. “Rispondo con una sola parola – ha detto visibilmente emozionata e con un filo di voce – grazie. Ricambio tutto l’affetto che ho ricevuto lo porterò nel mio cuore in cui c’è posto anche per voi, c’è ancora tanto posto”. Un segno di riconoscimento e di stima verso una piccola grande donna di origini piacentine, riservata a tal punto da essere estranea ad ogni forma protagonismo personale. L’Antonino d’oro consegnato a lei – ha spiegato il parroco della basilica don Giuseppe Basini – significa anche riportare l’attenzione dei piacentini alle numerose congregazioni religiose presenti in città, tra cui due comunità femminili di vita claustrale, come una bella risorsa a disposizione di tutti, credenti e non. Dalle parole e dal volto di Madre Canopi emerge chiaramente come la ricerca di Dio è sempre sorgente di libertà e bellezza”. “E’ doveroso ricordare tutte le donne che si sono dedicate al bene di tutti – ha detto il vescovo Ambrosio nell’omelia – Le suore consacrate e le monache dedite alla vita contemplativa sono un esempio per tutti noi. Nel silenzio ci indicano la strada da seguire come Madre Anna Maria Canopi alla quale va il mio più sentito grazie”.

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FIERA DEL PATRONO SEGNATA DALLO SCIOPERO. DOSI “NESSUN DISAGIO”

Il giorno del patrono per la città è anche una festa di profumi e sapori d’estate. All’esterno della basilica il tradizionale serpentone di bancarelle a cui di quasi quattro chilometri, a cui si sono aggiunti il mercato del sabato e la sera precedente i venerdì piacentini. Una concentrazione di eventi su cui è pesato lo sciopero degli agenti della polizia municipale. Sindaco e assessori non hanno indossato le pettorine, ma si sono limitati al consueto tour tra le bancarelle dal Facsal a Piazza Sant’Antonino. In strada è stato garantito il corretto svolgimento della fiera con gli agenti che non aderito alla mobilitazione. Certo un braccio di ferro quello che si sta consumando tra amministrazione e polizia municipale particolarmente duro che si sta portando avanti ormai dai parecchi mesi. “L’assessore Gazzola ha fatto oltre 30 incontri con le sigle sindacali – ha detto il sindaco Dosi – da parte nostra c’è stata massima collaborazione e ci sembra che le domande avanzate abbiano avuto una risposta adeguata. Nei prossimi giorni, se ci sarà bisogno, ci siederemo ancora intorno al tavolo”. Per ora le posizioni sembrano ancora viaggiare su binari distanti.

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KRONOS SI SVELA ALLA CITTA’

Dopo oltre dieci anni di gestazione il Museo della Cattedrale vede la luce. Piacenza finalmente mette a disposizione della città un pezzo di storia. Kronos, questo il nome del museo, costituisce un importante tassello che si va ad aggiungere all’offerta museale, spesso sconosciuta, del patrimonio artistico piacentino. Questo nella fattispecie è un “patrimonio di fede di cultura – l’ha definito mons. Ambrosio nel corso della presentazione – un patrimonio della nostra storia di artisti locali e non solo”. Citando Sant’Agostino il vescovo ha paragonato il Museo ad un libro che si apre alla città, “un libro che oggi è finito – ha detto – di cui i piacentini possono conoscere ed assaporarne l’essenza”. Dieci stanze per 250 metri quadrati in cui è racchiusa un’arte raffinata e fruibile per tutti, grazie a collaborazioni e sostegni economici importanti. Prima fra tutte quella della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, con il suo presidente Massimo Toscani, conferma ancora una volta la forte vocazione culturale. “Si collabora in modo produttivo quando si riconoscono le potenzialità di ciò che si promuove – ha detto il sindaco Dosi riferendosi all’ottimo rapporto di collaborazione con l’ente di via Sant’Eufemia – la vitalità degli ultimi mesi deve essere da stimolo per il futuro”. “Non so se sarà un grande museo – ha detto Massimo Toscani – sicuramente darà emozioni e per questo ha già raggiunto il suo obiettivo”. All’interno di Kronos, a cui si accede dalla cripta del Duomo, sono racchiuse un numero contenuto di opere ma di grande qualità che raccontano la fede e la storia della città.

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PRETE INDAGATO PER MOLESTIE SESSUALI. IL VESCOVO AMBROSIO: “CONFIDO NELLA MAGISTRATURA”

Il vescovo Gianni Ambrosio interviene con una nota in merito alla notizia di un prete piacentino indagato per molestie sessuali su minori. Sul caso la Procura della Repubblica di Piacenza ha avviato un’indagine. Queste le parole di Mons. Ambrosio:

“Ho appreso con grande sconcerto e con immensa sofferenza la notizia che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza ha sottoposto ad indagine un prete piacentino. Dichiaro che confido nell’operato della Magistratura e attendo che venga fatta completa chiarezza. Appena appresa la notizia, ho subito avviato l’indagine a livello canonico, dopo aver preso contatto con la Congregazione per la Dottrina della Fede, competente per la disciplina canonica. In attesa dei chiarimenti e della decisione della Magistratura, desidero innanzi tutto rivolgere il mio primo pensiero ai giovani. Anche per la mia vita che ho trascorso con i giovani, so quanto grande sia la loro vulnerabilità e quanto dolorose siano le ferite. Il secondo pensiero lo rivolgo al prete, stimato e apprezzato. Spero che possa chiarire il suo comportamento. Il terzo pensiero va alle comunità: condividiamo insieme il grande dolore. Invito tutti a non scoraggiarci e a confidare nell’aiuto del Signore: anche le prove più dure possono essere un’occasione per crescere. Voglio ribadire la mia stima per i sacerdoti, gli animatori e gli educatori laici che si impegnano nella pastorale e nel campo educativo. La loro passione e la loro dedizione non possono essere intaccate o offuscate: meritano la nostra gratitudine e fiducia.
Chiedo a tutti la preghiera, la vicinanza, il sostegno reciproco. Vi affido tutti al Signore con la speranza che la nostra Chiesa di Piacenza-Bobbio, attraverso questa difficile prova, trovi la forza che viene dal Signore risorto”.

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TEATRO ANTICO DI VELEIA: GIANNINI, FERRARI, SANDRELLI E ODIFREDDI

Miti classici affidati alla sensibilità di star come Giancarlo Giannini, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. Sono i grandi nomi del Festival di Teatro Antico di Veleia edizione 2015. La poesia e il mito greco, ovvero le radici e l’essenza stessa della comune cultura e civiltà occidentale, sono affrontati attraverso due doppi percorsi letterari che si articolano a chiasmo: il dittico sul più grande poema di tutti i tempi, l’Odissea, la cui rivisitazione è affidata a Piergiorgio Odifreddi (il 21 luglio) e a Giancarlo Giannini (il 29) e il dittico su Ghiannis Ritsos, uno dei più importanti poeti greci del ventesimo secolo, di cui sono presentate, nella bellissima traduzione di Nicola Crocetti, Fedra (il 16 luglio) ed Elena (il 24), a cui prestano voce, rispettivamente, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. Un cartellone d’eccezione composto da appuntamenti preziosi, per la maggior parte creati in esclusiva per il festival. Ecco il programma: Giovedì 16 luglio, ore 21.30 ISABELLA FERRARI in Fedra di Ghiannis Ritsos;  Martedì 21 luglio, ore 21.30 PIERGIORGIO ODIFREDDI in Odissea – un racconto mediterraneo (Canto XII) – Il problema dei buoi di Archimede Progetto e regia di Sergio Maifredi;  Venerdì 24 luglio, ore 21.30 STEFANIA SANDRELLI in Elena di Ghiannis Ritsos Regia di Giovanni Soldati Musica eseguita dal vivo al pianoforte dal M°. Guido Scano;  Mercoledì 29 luglio, ore 21.30 GIANCARLO GIANNINI Il mio nome è Nessuno Musica eseguita dal vivo da in Da Omero Gianni Cuciniello (violoncello) e Roberta Procaccini (arpa celtica). La manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Piacenza, Comune di Lugagnano, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio, Regione Emilia Romagna, Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna e Ministero per i beni e le attività culturali. La direzione artistica è affidata a Paola Pedrazzini.

Tutte le informazioni su www.veleiateatro.com

Odifreddi Piergiorgio, matematico, mano © 2005 Giliola CHISTE'

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ACQUA E RIFIUTI AI PRIVATI. M5S: “SPAZZATO VIA L’ESITO DEL REFERENDUM”

Dopo il voto dei sindaci della Provincia che hanno detto sì alla gara per l’affidamento dei servizi idrici e della gestione dei rifiuti, le reazioni della politica non si sono fatte attendere. In particolare è il Movimento 5 Stelle a rompere il silenzio che in una nota, il capogruppo in consiglio comunale Mirta Quagliaroli scrive “Spazzato via l’esito referendario dai sindaci, largo ai privati nella gestione dei servizi di acqua e rifiuti. Abbiamo buttato tre anni, abbiamo buttato tempo, denaro, abbiamo illuso i cittadini che votare serva ad esprimere la democrazia. Quella democrazia tanto declamata in campagna elettorale, quanto tradita nell’operato politico dei partiti. Come faranno i partiti a chiedere ancora fiducia ai cittadini e aspettarsi che gli stessi gliela concedano? L’astensionismo crescerà e la credibilità di queste classi politiche andrà sempre diminuendo.A cosa servono le intenzioni espresse nei programmi elettorali?” si domanda la capogruppo M5S. La nota prosegue: “Ho sentito cose all’assemblea di Atersir che voi umani non potete immaginare. E ve ne elenco qualcuna in modo che tutti possano trarre le dovute conclusioni: ll solo pensiero della gestione pubblica mi fa venire la pelle d’oca, Mai più gestioni pubbliche dei servizi, Diciamocelo il pubblico è inefficiente,  I comuni non hanno validi strumenti di controllo, ma percorreremo la strada della gara. Credo che i cittadini si sentano beffati e inutili, così come una beffa e inutile è stato il loro voto”. La decisione è stata fortemente criticata anche dal Comitato Acqua Bene Comune che ha definito la decisione presa dal consiglio locale di Atersir un “tradimento verso i cittadini che si sono espressi un modo opposto attraverso il referendum”.

acqua bene comune

SINDACO E GIUNTA PRONTI PER FIERA. E PER LO SCIOPERO DELLA MUNICIPALE

Sindaco e assessori programmano il giorno del patrono come da tradizione: ritrovo alle 9.30 alla statua di Sant’Antonino, classico tour tra gli stand della Fiera, accompagnati dal comandante della Polizia Municipale, fino alla piazza della Basilica dove alle 11 si svolgerà la cerimonia e la consegna dell’Antonino d’Oro. Certo, tutto come da tradizione. Ma quest’anno forse qualcosa non andrà come al solito. Sulla fiera pende lo sciopero proclamato dai sindacati Diccap-Sulpl e Ugl per le 24 ore, dalle 18 del 3 luglio fino alla stessa ora del 4 luglio. Dalle prime stime sembra che gli agenti che aderiranno alla mobilitazione saranno certamente oltre una sessantina, il numero solitamente impiegato per la fiera del patrono. Alcuni agenti pare abbiano manifestato la volontà di aderire al doppio sciopero, venerdì e sabato. Come l’amministrazione intenderà garantire comunque il corretto svolgimento della giornata, che dal punto di vista organizzativo entra nel vivo da questo pomeriggio con l’assegnazione dei posti agli ambulanti provenienti da tutta Italia? Scenderanno davvero in strada sindaco e assessori? Impiegheranno i volontari e tutto ciò che è consentito, nei termini di legge, per garantire uno svolgimento sicuro della kermesse? Staremo a vedere. Sicuramente saranno ore delicate per studiare a tavolino il “piano B di sopravvivenza allo sciopero”.

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LEGA: “CENTRODESTRA APPIATTITO AL PD. COSI’, MAI CON LORO”

“Se questo è il centrodestra piacentino, appiattito sulle posizioni del Pd, la Lega se ne sta orgogliosamente da sola, rivendicando il proprio ruolo egemone. Ancora una volta ci confermiamo l’unica alternativa al Pd”. E’ tranciante la segretaria provinciale del Carroccio nel denunciare, a suo dire, le posizioni troppo livellate al PD del centrodestra su alcuni temi caldi per il territorio come Carbonext, Statale 45 e Saipem. “Il morbo NCD – si legge nella nota – sta pericolosamente inquinando pezzi di centrodestra piacentino, a partire da Forza Italia, che si sta appiattendo sulle posizioni del centrosinistra e, troppe occasioni, sta abdicando al proprio ruolo di alternativa credibile o di opposizione critica”. Nel mirino della Lega soprattutto Forza Italia “sembra che forzisti, e anche qualche illustre esponente  – si legge – che sta più a destra, preferiscano elemosinare briciole dal centrosinistra piuttosto che far valere le proprie posizioni e proporre alternative e proposte. “L’auspicio è che il centrodestra non si riduca a fare l’utile idiota di una sinistra che ha perso ogni credibilità”. Ce n’è anche per il Presidente della Provincia Rolleri in merito alla richiesta della Buzzi Unicem di bruciare Css, “la Provincia a guida Rolleri l’unica cosa che ha fatto è stata quella di scaricare sui Comuni il costo del trasporto pubblico locale. Sul Carbonext attendiamo ancora di sapere quale sia la posizione del Pd. Imbarazzante il consigliere Molinari che a Lugagnano non ha saputo dire una parola di chiarezza in difesa dei cittadini della Valdarda e della salute pubblica”. La nota si conclude con un cenno alla Saipme di Cortemaggiore e alla situazione di incertezza che stanno attraversando i lavoratori: “lo sforzo congiunto a difesa dei posti di lavoro è auspicabile e sempre apprezzabile – si legge – ma le promesse fino ad oggi fatte dal Pd si stanno dimostrando solo fumo. E mentre il Pd si spertica in annunci e il centrodestra rincorre, decine di lavoratori rischiano il posto e un polo d’eccellenza rischia la chiusura. Noi mai ci presteremo a fare propaganda sulla pelle dei lavoratori: o si inizia a fare le persone serie o ai tavoli non ci sediamo. Meglio la protesta, anche gridata, che la complicità”.

lega nord piacenza

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