L’assessore Luigi Gazzola smorza le tensioni intorno allo sciopero della Polizia Municipale per la festa del patrono proclamato dal sindacato Diccap_Sulpl. Lo fa attraverso una nota in cui si dice fiducioso che per un rientro della protesta. “Ciò perché insieme al nuovo Comandante – si legge – sono state ricercate e trovate soluzioni organizzative che vanno incontro alle richieste di tutte le sigle sindacali, che favoriscono uno sviluppo professionale del Corpo e soprattutto vanno nella direzione di offrire un servizio maggiore alla cittadinanza, senza pesare sui diritti dei lavoratori”. Le nuove modalità organizzativa vanno dal riconoscimento di un turno di riposo per chi lavora nelle giornate delle festività infrasettimanali, all’adeguamento della polizza assicurativa anche per il conducente dei veicoli comunali e alla prosecuzione delle procedure per reclutare nuovi agenti di Polizia Municipale e ausiliari della sosta, “implementando ulteriormente – sottolinea l’assessore – il Piano occupazionale triennale”. Sono stati sanciti il riconoscimento e la regolamentazione delle missioni di servizio per gli agenti di Polizia Municipale, così come la rimodulazione dei giorni di recupero in riferimento all’orario di lavoro settimanale, svolto su 36 ore anziché sulle 35 previste, con 4 giorni annui di recupero. A questi punti, si aggiunge il ripristino del turno lavorativo 7 giorni su 7, con la prevista maggiorazione per il turno festivo e con la previsione, per coloro che saranno in turno la domenica, di fruire del riposo in un altro giorno della settimana. Infine, l’introduzione del servizio di pronta reperibilità per calamità naturali nelle ore notturne quando il servizio non è presente, con la prevista retribuzione contrattuale. “L’Amministrazione – conclude Gazzola – ritiene che le soluzioni individuate possano soddisfare entrambe le parti, offrendo al contempo un giovamento del servizio per l’intera cittadinanza. In attesa dei passaggi legati al confronto tra organizzazioni sindacali e lavoratori, l’auspicio è che la festa del Santo Patrono possa svolgersi regolarmente, come da tradizione”.
APP PIACENZA, QUANDO IL TURISMO SI INTRECCIA ALLA TECNOLOGIA
Piacenza si visita attraverso una app. Un’applicazione che permette di seguire percorsi, di cercare luoghi, di orientarsi attraverso una mappa proprio come un navigatore. Si chiama app Piacenza, i colori e i simboli sono quelli classici: bianco, rosso e la lupa. Bastano pochi gesti per scaricare sul proprio smartphone o tablet l’applicazione gratuita disponibile sugli store Apple e Android. L’attivazione è immediata e pronta per cominciare il tour. L’ha realizzata Ultraviolet, attraverso i beacons, piccoli trasmettitori bluetooth in grado di localizzare la posizione attraverso, appunto, i sensori dei beacons. Il principio è lo stesso utilizzato ai musei civici di Palazzo Farnese, oggi però il campo di applicazione è enormemente più grande; comprende percorsi tematici e possibilità di usufruire in tempo reale dei servizi al cittadino. Palazzo Mercanti, Palazzo Gotico, i cavalli del Mochi, due passi in via Calzolai per arrivare all’auditorium della Fondazione. Ecco uno dei possibili itinerari del turista 3.0 che intreccia tecnologia a cultura.
[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/app piacenza.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/app piacenza.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/06/APP-PIACENZA.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]
CONTRO IL CARBONEXT, SIT-IN IN PROVINCIA
La marcia contro il Carbonext prosegue. Dopo il successe della marcia dei 1000, comitati, associazioni ambientaliste e cittadini hanno organizzato per martedì 9 giugno alle 9.30 un sit-in davanti alla Provincia per esprimere le ragioni del proprio dissenso nei confronti del progetto in discussione, anche e proprio alla luce del largo consenso nell’opinione pubblica piacentina dimostrato dalla grande partecipazione alla Manifestazione di Lugagnano. Martedì è in programma la Conferenza dei Servizi; all’ordine del giorno è stata inserita la richiesta, da parte delle Amministrazioni di Morfasso e Castell’Arquato di essere ammesse a partecipare alla Conferenza dei servizi, come già avvenuto per Lugagnan. Il Sit-In è anche un modo per appoggiarne la richiesta e chiedere che le tre Amministrazioni, chiaramente coinvolte dagli effetti del progetto, sia a livello ambientale che sanitario, possano partecipare alla Conferenza dei servizi a pieno titolo, al pari del Comune di Vernasca, per ora unico Comune della Vallata a poter esprimere un parere in Conferenza. Nell’occasione verranno consegnate le 5ooo firme raccolte contro il progetto al Presidente della Provincia Francesco Rolleri.
PIACENZA E I SUOI TESORI, NASCOSTI. A TUTTO TONDO
Piacenza riuscirà a levarsi di dosso quella sindrome del bassotto che le impedisce di uscire allo scoperto mostrando al mondo le sue potenzialità? Parafrasando il famoso film della Walt Disney 4 bassotti per un danese, in cui il danese si comportava come i bassotti con i quali aveva vissuto, ci siamo chiesti come Piacenza sfrutta i suoi tesori, alcuni di questi unici al mondo, quale ruolo ha la cultura e come può fruttare da un punto di vista economico. La nostra riflessione è partita da Palazzo Farnese, un gioiello al cui interno si nascondono altri gioielli, racchiusi tra le mura dei musei. Un contenitore eccezionale per la cui gestione si spendono oltre 700 mila euro e le entrate raggiungono a mala pena i 30 mila euro all’anno. Cosa manca? La cultura della cultura? Una comunicazione più efficace? Un rilancio vero? Cominciamo dal Fegato Etrusco un unicum mondiale che possiede solo Piacenza, oggi contenuto in un nuovo allestimento e in attesa di una originale implementazione.
[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata24.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata24.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/01/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]
“LE CITTA’ DI FIUME”: PIACENZA E ALTRE SEI PROVINCE A CONFRONTO SUL PO
Piacenza insieme a Lodi, Alessandria, Mantova, Pavia e Cremona si confronteranno sulle strategie di rilancio del grande fiume e come valorizzare i progetti ad esso collegati. Uno scambio di esperienze e un confronto in cui ognuno ha da imparare qualcosa dall’altro. L’appuntamento è per sabato 13 giugno dalle 9.30 alle 13 alla Società Canottieri Vittorino da Feltre. L’evento “Città di fiume” è organizzato dall’Ordine degli Architetti delle sei città che si affacciano sull’asse medio del Po. “Ogni città porterà la propria testimonianza – spiega l’architetto Giuseppe Baracchi Presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza – Alessandria, ad esempio, del suo rapporto con il Panaro, Mantova con il Mincio, Lodi con l’Adda. Il Consorzio di Bonifica traccerà per Piacenza ciò che è ed è stato per noi il Po, tracciando una disamina molto attenta”. Un convegno che porterà a riflettere ciò che solo 40 anni fa il Po rappresentava per i piacentini. “Il contatto tra il Po e la città si è disperso negli anni – ha spiegato Baracchi – renderlo balneare non è più possibile, ma il suo recupero da un punto di vista turistico è possibile”.
I BAMBINI IN PRIMA LINEA PER L’AMBIENTE
Una città sostenibile passa anche attraverso i bambini. In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, Piazza cavalli è stata invasa da migliaia di bambini delle scuole elementari della città che hanno partecipato al progetto “Raccogliamo Miglia Verdi” concorso a premi del Ceas Infoambiente che quest’anno compie dieci anni di attività. Il progetto, riformulato rispetto gli anni passati, ha visto gareggiare per un mese intero gli studenti aderenti (e, a ricaduta, le relative famiglie) in azioni di sostenibilità quali il risparmio energetico ed idrico, la corretta gestione dei rifiuti, l’impegno per una mobilità sostenibile. All’edizione 2015 a Piacenza hanno partecipato 12 istituti con 68 classi e i loro 1440 studenti che si sono impegnati in eco-azioni, raccogliendo così bollini verdi. Ogni bollino verde equivale a meno emissioni in atmosfera dell’anidride carbonica, il gas serra responsabile del riscaldamento globale le cui conseguenze sono evidenti anche a livello locale. Quest’anno i bambini e le bambine piacentine hanno aiutato a ridurre effettivamente 13,4 tonnellate di anidride carbonica. I loro risultati saranno presentati insieme al Climate Alliance of Frankfurt alla prossima Conferenza Mondiale sui Cambiamenti Climatici che si terrà a dicembre a Parigi.
Tempo di bilanci anche per gli altri progetti del Ceas Infoambiente tra cui quello di punta, il “Pedibus”. Gli istituti Pedibus coordinati dal Ceas Infoambiente quest’anno sono aumentati a 6 (Pezzani, Caduti sul Lavoro, Mazzini, Giordani, don Minzoni, XXV Aprile) con 283 bambini-passeggeri iscritti e circa 140 autisti, accompagnatori volontari in rete con l’Ufficio Partecipazione (bando Attiviamoci per Piacenza!). Durante la mattinata le referenti degli istituti Pedibus hanno consegnato delle cartol-one al Comune, riportanti pensieri, proposte, suggerimenti e bisogni dei bambini riguardo a una mobilità sicura in una Piacenza sostenibile.
BUS: I SINDACI CONTRO IL PATTO “SIAMO SOTTO MINACCIA”
“E’ evidente che siamo sotto minaccia” così il sindaco di Cadeo Marco Bricconi risponde all’ipotesi di tagli del servizio di trasporto pubblico locale nel caso il suo comune, insieme a Lugagnano, Cortemaggiore e Coarso, non aderisca al Patto della mobilità. Tagli che sarebbero dietro l’angolo già a partire dal 1° luglio nel caso non arrivi il dietro front dei sindaci entro il 15 giugno. “Ma i tagli sono già in programma indipendentemente dalla volontà o meno di aderire al patto della mobilità – fa eco il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi – da oggi incomincia il tour della Provincia nelle valli per illustrare il piano dei nuovi tagli, anche in quei comuni che hanno aderito da subito al Patto. Quello che chiediamo – spiega il sindaco – è di sederci intorno ad un tavolo per arrivare ad una riorganizzazione del servizio. E’ un discorso di buona gestione”. “Continuo a pensare che questa situazione sia assurda – continua il sindaco Bricconi – dovrebbe essere un piano sovracomunale ad occuparsi del Tpl, a partire dalle Province e Regioni. Questa minaccia che pende sui cittadini è inqualificabile. Porterò l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera e valuteremo insieme cosa fare. Nonostante la disponibilità dei colleghi che hanno accolto da subito il Patto, temo che coi saranno ugualmente nuovi tagli sui comuni”. Il comune di Cadeo dovrebbe stanziare 18.170 euro; Lugagnano 12.408; Caorso 14.630; Cortemaggiore 6.836 euro.
PIACENZA E LA “SINDROME DEL BASSOTTO”
Piacenza e i suoi musei, Piacenza e le sue potenzialità, Piacenza e i suoi tesori. Tesori spesso nascosti. Abbiamo voluto riflettere sul ruolo che la cultura occupa nel nostro territorio dal punto di vista sociale ed economico, perchè grazie ad una comunicazione adeguata, che colpisce nel segno, il capitale culturale può fruttare. La nostra riflessione è partita da Palazzo Farnese, un gioiello al cui interno si contano altri gioielli, racchiusi tra le mura dei musei. Un contenitore eccezionale per la cui gestione si spendono oltre 700 mila euro all’anno e le entrate, attraverso la vendita dei biglietti, si fermano a poco meno di 30 mila euro. Una condizione, è vero, comune a tante realtà museali italiane, ad esclusione probabilmente delle grandi città. Ma Piacenza, pur nel suo piccolo, ha le potenzialità per essere grande, possiede, per capacità o per fortuna, elementi unici che la connotano nel mondo, tanto per citarne qualcuno il Tondo di Botticelli, il Fegato Etrusco e l’Ecce Homo.
L’auspicio di tanti è che Piacenza riesca a scrollarsi di dosso quella “sindrome del bassotto”, come il titolo del famoso film della Walt Disney, che la porta, nonostante abbia le potenzialità per essere di razza, a non uscire allo scoperto.
Ne abbiamo parlato con gli architetti Franz Bergonzi e Matteo Faroldi. Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo.
PROGETTO “ATTESA PROTETTA” , AUMENTA L’OFFERTA DI POSTI LETTO
Dopo la bagarre che si è scatenata qualche settimana fa intorno alla gestione della casa per anziani Vittorio Emanuele da parte delle due cooperative, l’amministrazione a giorni firmerà un protocollo con la Fondazione e la Consulta Diocesana per dare sollievo alle famiglie in attesa di un posto pubblico in Casa Residenza Anziani. Lo ha approvato oggi la giunta comunale. In pratica, grazie al protocollo verrà incrementata l’offerta di disponibilità alle famiglie già in lista per un posto accreditato pubblico in Casa Residenza Anziani. 11 posti letto sono disponibili alla casa di riposo Maruffi, 7 alla casa di riposo Giuseppe Gasparini e 7 alla pia casa Mons. Castagnetti.
UN LUNGO TRICOLORE PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA
La Festa della Repubblica nel luogo simbolo della piacentinita’. Piazza Sant’Antonino e la sua basilica hanno ospitato la cerimonia tradizionale per il 69esimo anniversario della Repubblica Italiana. In apertura l’Alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e del Preefetto Anna Palombi. Quest’anno un lungo tricolore sorretto da tanti giovani ha occupato la piazza. Nel pomeriggio la cerimonia in Prefettura e la consegna di 7 onoreficenze.