GRANDE SUCCESSO PER CANTIAMO PIACENZA LIVE

Grande successo per il concerto CantiAmo Piacenza LIve al teatro Municipale. 26 formazioni sono salite sul palco e hanno proposto la loro musica. Ampio il repertorio musicale e i generi che si sono alternati, dalla lirica al blues, dal dal rock al jazz. A chiudere la serata Noi il brano ufficiale racchiuso nel cofanetto CantiAmo Piacenza.

Il concerto è stato interamente trasmesso in diretta streaming sui siti www.piacenzasera.it e sulla web tv www.zerocinque23.tv.

Per tutti coloro che volessero rivedere a serata abbiamo creato una pagina dedicata all’indirizzo cantiamopiacenza.zero523.tv

 

CANTIAMOPIACENZA

COBAS, PRONTI A BOICOTTARE IKEA

Non si fanno attendere le reazioni dei  lavoratori Ikea dopo i provvedimenti disciplinari presi dalla coop San Martino nei confronti dei 33 facchini aderenti al Si Cobas. Al momento il sindacato comunica che i licenziamenti risultano undici e annuncia l’avvio di una campagna di boicottaggio nei punti vendita del marchio svedese per sabato e domenica prossimi.

Qui di seguito riportiamo il testo completo della nota del Si Cobas.

Dopo aver ignorato l’accordo sottoscritto in Prefettura, esautorandola di fatto, la Cooperativa San Martino ha preso tempo per rafforzare la campagna antisindacale e giungere alla formulazione di numerosi licenziamenti colpendo il SI.COBAS e la struttura dei delegati nel Deposito IKEA.

Entro oggi dovremmo conoscere il numero esatto dei lavoratori licenziati. Al momento ce ne risultano 11 e voci di corridoio parlano di circa 20.
Licenziamenti politici in piena regola con IKEA a dirigere l’orchestra repressiva ed i reparti antisommossa, ospitati all’interno del Deposito della multinazionale, pronti ad uscire in caso di blocchi.
Nella fortezza IKEA, rimpinguata anche di decine di nuove “leve mutualistiche” a fare i facchini, l’aria è pesante ed il controllo sui lavoratori associati al nostro sindacato è pressoché marziale.

Intanto, nel gioco tra le parti, CGIL e FILT di Piacenza scoprono il tema dell’”applicazione integrale del contratto nazionale” badandosi bene dal denunciare che retribuzioni ed istituti erogati del “sistema delle cooperative” sono calcolati non in base alle ore contrattualmente previste, ma sulle ore effettive di lavoro ordinario, con una pesante erosione salariale che rappresenta la vera fortuna della lobby del mutualismo made in Italy e, al tempo stesso, la miseria della condizione del lavoratore, apparentemente socio ma sostanzialmente supersfruttato. 

Una CGIL che vede la soluzione attraverso “un vero tavolo di trattativa coordinato dalle istituzioni locali nel quale tutti i soggetti coinvolti (Ikea, San Martino, Sindacati Confederali) facciano due passi in avanti” attendendo fiduciosa, nel segno della legalità, “tutti quelli che ci vogliono provare insieme a noi”, ed una San Martino che gli fa eco dichiarandosi “disponibile a confronti che abbiano lo scopo di migliorare il clima aziendale”.

Questo balletto di buoni propositi e cortesie avviene proprio mentre sulle teste di decine di operai si è abbattuta la scure padronale dopo un’intensa campagna che li ha voluti bollare come “facinorosi e violenti”, quindi illegali, ed alla quale hanno partecipato attivamente proprio i cosiddetti soggetti coinvolti: ikea, San Martino, Istituzioni, Sindacati Confederali.
Operai da sacrificare alla “democratica dialettica” del profitto che pretende lavoratori ricattati e sottopagati, silenziosi e sottomessi. Il blocco sociale messo in piedi per questa “operazione chirurgica” è emblematico di un sistema corrotto e marcio che vuole soffocare ogni espressione di autonomia ed indipendenza dei lavoratori per salvaguardare lo status quo.

Nelle ultime settimane, mentre IKEA aveva spostato i volumi a Lione, la solidarietà ai lavoratori in lotta all’IKEA ha iniziato ad estendersi sul territorio nazionale con decine di iniziative davanti ai punti vendita.
Con un Deposito senza merce ed in attesa dei pronunciamenti sulle 33 sospensioni (del tutto prevedibili), negli ultimi giorni l’assemblea dei lavoratori ha deciso di sospendere lo sciopero ad oltranza per far rientrare i volumi, lasciando aperto lo stato di agitazione.
Ora che i volumi sono tornati ed il verdetto del boia è stato formalizzato, la risposta a questi licenziamenti politici non avverrà solo sul territorio piacentino.

Facendo appello alla solidarietà di classe, i lavoratori in lotta presso il Deposito Ikea ed il Sindacato SI.Cobas lanciano una CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO alla multinazionale IKEA invitando alla mobilitazione ed al sostegno attivo contro i licenziamenti politici

SABATO 24 e DOMENICA 25 maggio sviluppiamo iniziative di denuncia, controinformazione e boicottaggio presso i negozi portando a conoscenza della clientela cosa IKEA intenda per “stile di vita positivo verso le persone e l’ambiente”.

ikea cobas

 

PSC, SI PUNTA ALLA FRUIBILITA’ DEGLI SPAZI ESISTENTI

Pensare alla città del futuro. Sembra un compito estremamente astratto ma in realtà non è cosi, anzi non deve essere così. È il piano strutturale comunale ad imporlo. Quella che si sta avviando è la fase più importante, quella cioè delle proposte operative, quella dove a parlare e presentare i progetti saranno cittadini, associazioni e ordini professionali.  Gli architetti avranno un ruolo fondamentale; Giuseppe Baracchi presidente dell’ordine degli architetti di Piacenza ha puntato l’attenzione sull’esistente, ai 5mila alloggi vuoti in città. L’obiettivo ambizioso è dunque riempire e rendere fruibile ciò che già esiste senza pensare al nuovo ma al contrario favorendo i cittadini attraverso incentivi a livello centrale.  L’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti ha annunciato che a breve verrà presentato il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall comprensivo dell’area da barriera Roma alla stazione grazie alla recente concessione del piano caricatore da parte del ministero della Difesa.

MOLINAROLI:” SE IL COMUNE HA UN ASSO NELLA MANICA LO TIRI FUORI”

“Se il Comune ha un asso della manica io non ne so nulla”. Guido Molinaroli, presidente del Copra Elior, è in attesa che qualcuno manifesti intenzioni serie per salvare la pallavolo maschile a Piacenza. “Imprenditori segnalati tanti, di reali pochi – conferma tranchant Molinaroli – certamente qualche imprenditore locale farà la sua offerta ma non sarà quella che salverà la squadra. Se c’è qualcun’altro, come sostiene il Comune, in grado di rilevare la società io non ne sono al corrente”. Intanto lunedì il presidente ha iscritto la squadra alla Champions con il rischio di pagare una penale nel caso di ritiro.

E sul dietrofront di patron Cerciello? Molinaroli risponde con  una battuta: “la prossima volta che qualcuno mi vuole portare sul palco per uno spettacolo, almeno mi avvisi per tempo in modo da potermi preparare bene la parte da recitare”

MOLINAROLI

 

IN DIRETTA STREAMING DAL MUNICIPALE IL CONCERTO CANTIAMO PIACENZA

Giovedì 22 maggio il concerto CantiAMO Piacenza verrà trasmesso in diretta streaming su www.zerocinque23.tv . Il palco del teatro Municipale ospiterà 26 formazioni musicali che proporranno la loro musica per l’evento che gli organizzatori, tra cui spicca l’ex assessore Giovanni Castegnetti, hanno chiamato CantiAMO Piacenza Live. La serata che sarà presentata da Gianni Azzali è dedicata a tutti i gruppi musicali che hanno partecipato alla realizzazione del brano Noi cantata da 210 voci tra cantanti e musicisti. Appuntamento quindi giovedì 22 maggio a partire dalle 20.30 con la diretta streaming del concerto che porterà Piacenza nel mondo. Tra gli obiettivi del progetto CantiAMO Piacenza infatti c’è la volontà di rafforzare il legame tra i piacentini all’estero e la loro città, valorizzare la ricchezza musicale del nostro territorio e recuperare risorse per l’occupazione giovanile.

Potrete vedere tutto il concerto live anche da blog, cliccando qui sotto a partire dalle 20.30 di questa sera.

CASO IKEA, PARLA MARIO SPEZIA

A pochi giorni dall’incontro con i soci lavoratori della coop San Martino al Palabanca e dal nuovo sit in davanti al comune per chiedere di poter lavorare senza minacce, abbiamo raccolto l’intervista del presidente della coop Mario Spezia con cui abbiamo ripercorso le tappe più di questa vicenda alla luce degli ultimi provvedimenti presi nei confronti di alcuni dei 33 facchini aderenti al comitato Si Cobas. 

La San Martino conta 350 soci lavoratori all’interno dello stabilimento, per lo più magazzinieri e facchini. 280 di questi sono stati assorbiti dal precedente appalto. “Con loro – spiega Mario Spezia presidente della coop San Martino – non abbiamo avuto modo, in passato, di costruire un rapporto. I nostri capi reparto, quelli con più esperienza, hanno lavorato in profondità per introdurre una nuova cultura e nuove regole trovando molta difficoltà nei rapporti con le persone. Regole – prosegue Spezia – che stanno alla base del documento redatto al termine dell’incontro con la base associativa che ha sfiorato le 800 presenze. Un documento improntato alla legalità e al rispetto delle persone che vogliono lavorare. Abbiamo deciso di procedere secondo gli ordinamenti della cooperativa, nel rispetto delle regole che determinano giustizia sociale, altrimenti il più forte vince”. 

Ripercorrendo le tappe di questa vicenda che ancora non si è conclusa, viene da domandarsi quanto questo “caso” sia stato oggetto di strumentalizzazione politica. “Per alcuni sindacati che vogliono imporre il loro simbolo sugli altri – risponde Spezia – la copertura politica è fondamentale, come in questo caso. Per recuperare tre voti ne distruggono molti di più. Deve essere il territorio ad emarginare quelle forze incapaci di fare politiche che favoriscano la crescita sociale”.   

CASERMA DI VIALE DANTE VERSO IL RECUPERO. SI PARTE CON IL PARCHEGGIO

La vecchia caserma dei Vigili del Fuoco di viale Dante verrà, in parte, restituita alla città. In che modo? Per il momento con la concessione a titolo gratuito al Comune da parte della Provincia del cortile interno che verrà a giorni adibito a parcheggio in concomitanza dei lavori stradali sulla via. L’operazione è stata possibile perchè la caserma è uscita dal piano di alienazioni della Provincia. Ecco a disposizione della città un centinaio di posti auto. Ma nei progetti degli amministratori locali, c’è dell’altro. L’idea è di un riutilizzo dell’intera area dividendola per lotti. Di certo c’è che per metà settembre verrà resa nuovamente agibile la palestra a disposizione delle scuole e delle associazioni cittadine nelle ore serali. La parte che ospitava gli uffici potrebbe essere destinata ancora a questo uso sia pubblico che privato, la parte opposta rispetto all’ingresso potrebbe essere adibito a servizi educativi o centro diurno per anziani all’insegna del social housing. Sulla carta un’ottima idea che va nella direzione di un riutilizzo di spazi e luoghi che diversamente sarebbero dimenticati. Certo occorre fare due conti: a quanto ammonterebbero gli investimenti per un riutilizzo di questo tipo, anche considerato che attualmente l’intero edificio non versa in condizioni ottimali? Al momento è impossibile avere una risposta precisa, per ora accontentiamoci delle certezze, parcheggio e palestra. Tutto sommato cose non da poco di questi tempi.

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CERCASI IMPRENDITORE PER SALVARE LA SANDVIK

Oggi seduto al tavolo istituzionale c’era anche il vice presidente di produzione Goran Bjorkman. Stiamo parlando del secondo incontro per scongiurare la chiusura della Sanvik di San Polo. In Provincia si sono riuniti i rappresentanti dell’ente, Comune di Podenzano, Confindustria e un rappresentante dell’azienda.

Pare si sia aperto uno spiraglio per la possibile futura scissione, da parte di Sandvik, di un blocco di produzione – che diventerebbe dunque autonomo- in sostituzione di quello che verrà a mancare. Uno spiraglio ancora una volta ancorato al sistema produttivo e in particolare ad eventuali imprenditori interessati alla prosecuzione di un’attività nel sito di San Polo.

Parallelamente proseguirà l’iter sindacale volto a garantire la tutela ai lavoratori dello stabilimento.

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DIETROFRONT DELLA REBECCHI NORDMECCANICA, OK CAMPIONATO E CHAMPIONS

Dopo alcuni giorni di attesa il presidente della Rebecchi Nordmeccanica  e’ tornato sui suoi passi e con un comunicato ufficiale annuncia che la squadra verrà iscritta al campionato e alla Champions. In realtà non si specifica se la proposta del comune sia stata accettata, anche se la condizione sembra imprescindibile. Questo il comunicato: ll presidente onorario della Rebecchi Nordmeccanica Antonio Cerciello con i figli Vincenzo e Alfredo, dopo una valutazione con il vicepresidente Giovanni Rebecchi, risponde positivamente agli appelli dei tifosi, degli sponsor, delle Istituzioni locali e nazionali compresa la Federazione e la Lega volley con il suo presidente Mauro Fabris.

In particolare la Società è rimasta positivamente colpita dalle manifestazioni di stima dell’on. Pierluigi Bersani che ci ha spinto a continuare nella nostra attività sportiva a favore della città di Piacenza. Abbiamo, pertanto, deciso di continuare – dopo i successi di questi anni – il nostro impegno nello sport partecipando con la Rebecchi Nordmeccanica alla Champions e al Campionato Volley A1 2014-2015 puntando sempre a grandi obiettivi sia in Italia che in Europa.

 

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IKEA, IN 300 CONTRO I BLOCCHI

“Non dobbiamo avere paura a chiedere di lavorare perché è un nostro diritto” . Gianni Lorenzetti rappresentante sindacale e dipendente Ikea da 10 anni ha chihso con questa parole il sit in in piazza Mercanti sotto il comune. Il sindaco Dosi li ha nuovamente incontrati confermando la piena solidarietà e l’appoggio delle istituzioni.

Il paradossale braccio di ferro tra i 33 lavoratori aderenti al Si Cobas e il resto delle maestranze che chiede ssemplicemente di tornare al lavoro continua e sembra lontano dal concludersi. “Fuori i violenti dai magazzini Ikea” e “siamo orgogliosi di lavorare in Ikea” erano alcuni degli striscioni esposti dai lavoratori che ben descrivono la distanza tra le parti.

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