CASE POPOLARI, GLI INQUILINI: “SPESE TROPPO ONEROSE”

Canoni di affitto troppo alti, gestione e suddivisione delle spese poco eque. L’ultima fattura per le spese condominiali da pagare entro il 29 aprile arriva a 93 euro. Gli inquilini delle case Acer chiedono di fare chiarezza. Se ne è fatta portavoce la capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Lucia Girometta con una interrogazione urgente. “Acer richiede ogni anno ai propri utenti di produrre la documentazione riguardante il reddito e la situazione patrimoniale del nucleo familiare ( attestazione ISE-ISEE) – si legge nel testo dell’interrogazione – Al fine di evitare dichiarazioni non veritiere per ottenere un canone di locazione più basso, l’ACER ha attivato un programma di verifiche incrociate tra i dati dichiarati dagli utenti all’Azienda e quelli dichiarati dagli stessi all’Anagrafe Tributaria e all’Ufficio del Territorio. Diversi residenti hanno chiesto di eseguire accertamenti “in merito ai canoni di affitto e alla gestione e suddivisione delle spese, in quanto i medesimi non sono soddisfatti degli importi assegnati e lamentano altresì irregolarità e iniquità”.

Case-popolari

GIROMETTA, F.I. “MEDIATORE SOCIALE ACER, CHE FINE HA FATTO?”

La figura del mediatore sociale di Acer sembra non avere pace. Dopo le dimissioni di Giulio Merli, nel giugno scorso, venne nominato Fabio Marchetti; anche in questo caso non mancarono le polemiche sulle modalità di selezione. Ad oggi pare che anche Marchetti si sia dimesso. Il tutto dev’essere avvenuto nella massima riservatezza dal momento che la capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Lucia Girometta ha presentato un’interrogazione urgente a sindaco e giunta per chiedere chiarimenti rispetto alla vicenda, dal momento che il mediatore sociale è una figura di massima utilità e prevista dal regolamento regionale. Ecco il testo:

Premesso che:

Presso l’ACER di Piacenza è in funzione il servizio di mediazione sociale, utile a dirimere le controversie tra condomini e a favorire armonia e coesione; Già nel mese di giugno avevo presentato un’interrogazione chiedendo la motivazione del perché non si provvedesse alla nomina di un nuovo Mediatore Sociale,  in seguito alle dimissioni del dott. Merli. Poco dopo era stato nominato il dott.Fabio Marchetti, quale Mediatore Sociale, che, da quanto mi è stato riferito, si è dimesso nei primi giorni di febbraio.

 

Considerato che:

Tale figura è di grande importanza ed è insostituibile per i residenti, e non,  delle abitazioni dell’Acer. Tale nomina credo sia un atto dovuto, soprattutto in base ai regolamenti regionali.

Chiede

Se corrisponde al vero che anche il nuovo Mediatore Sociale si è dimesso e le motivazioni di questa decisione;Per quanto tempo il servizio rimarrà ancora scoperto e quali siano i tempi previsti per l’assegnazione di un nuovo incarico.

Sede-Acer-1024x683

 

INFOHANDICAP E INFORMASOCIALE, UNICA SEDE. VITA FACILE PER I CITTADINI

Informasociale e Infohandicap in un’unica sede per accogliere la cittadinanza e offrire servizi maggiormente integrati. Il trasferimento dalla vecchia sede di via Colombo è avvenuto da pochi giorni in via 24 Maggio, al terzo piano delle sede Acer. Un accorpamento che va nell’ottica di una razionalizzazione degli spazi per semplificare la vita ai cittadini. “Questo – ha detto l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini – è di accorpare più servizi mantenendo inalterata, anzi rafforzando, la qualità degli stessi. A breve l’ufficio abitazioni, oggi in via Taverna, verrà trasferito negli uffici di Acer. I numeri dell’Infohandicap si attestano intorno alle 2700 prestazioni annue, 7mila sue due sportelli quelle dell’Informasociale. Inalterato lo staff dal punto di vista occupazionale che è stato riassorbito nella nuova collocazione.

informahandicap

ASILO INTERNAZIONALE E SOCIAL HOUSING AL QUARTIERE SAN GIUSEPPE

Un asilo che ospita bambini da 1 a 5 anni, l’utilizzo intensivo della lingua inglese e degli spazi esterni in modo sperimentale. Sono le tre linee guida del nuovo asilo, in fase di realizzazione, che sorgerà al quartiere San Giuseppe. Un progetto nato dall’idea lanciata da Confapi Piacenza durante l’assemblea annuale del giugno scorso e accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale. All’interno del nuovo asilo verranno ospitati bambini da 1 a 5 anni a cui verrà insegnato la lingua inglese in modo intensivo, come negli asili internazionali,  in un contesto di housing sociale. Il progetto prevede il coinvolgimento delle fasce più deboli, il recupero totale del quartiere potenziando le aree verdi per arrivare ad standard abitativi di qualità. L’apertura della struttura è prevista per l’anno scolastico 2016/2017, i posti disponibili per la fascia d’età da 1 a 3 anni saranno tra i 12 e i 14, ancora da stabilire le fascia successiva. Vicino al nuovo asilo, che verrà realizzato completamente in legno, troveranno spazio anche importanti servizi Acer come il quartierato sociale e lo sportello di mediazione sociale. Nei mesi scorsi il quartiere San Giuseppe era stato al centro di alcune polemiche da parte dei residenti che lamentavano cattive frequentazioni, schiamazzi e sporcizia soprattutto nelle aree verdi. Questo progetto unitario, che vede la compartecipazione del pubblico (Comune e Acer) e del privato (Confapi), sembra andare nella direzione di smorzare le polemiche nell’ottica del social housing con una particolare attenzione alle fasce deboli, in questo caso i bambini.

piantinapiantina 2

IL PD CERCA UNA NUOVA CASA?

Partito Democratico da una parte, Acer dall’altra. E la distanza tra i due sembra destinata a farsi sempre più evidente. Per la verità tutto è accaduto nel giro di pochi giorni, da quando cioè è emerso dalla stampa che il Pd piacentino, con sede in un locale di proprietà di Acer in via Martiri della Resistenza, è moroso di cinque mensilità,  pari a 7500 euro. Ebbene, il segretario del pd Gianluigi Molinari ha reso noto, in conferenza stampa, che se Acer non accetterà la proposta di ridurre gli spazi occupati attualmente dal partito in via Martiri cercherà una nuova sede. Molinari trova curioso che questa “polemica” così la definisce lui stesso, sia nata proprio quando il Pd aveva già presentato un piano di rientro che prevede di tornare con i conti in regola in 10 mesi. Spazi ridotti e riduzione dell’affitto,  sembrano le condizioni per far tornare a dialogare direttamente il Partito Democratico e Acer.

2014-06-28-13-56-27--1402021189