ALBERGO ROMA, SINDACO E GIUNTA IN TOUR

Ecco come si presenta il Grande Albergo Roma. Dopo i due mesi di lavori l’hotel di via Cittadella ha aperto qualche giorno fa le sue porte al pubblico. Oggi la visita della giunta con sindaco e assessori accolti dalla famiglia Incerti che gestisce la struttura dopo i fratelli Prati che a giugno hanno cessato l’attività dopo 29 anni. La giunta ha visitato la hall, le camera e la terrazza del settimo piano recentemente rinnovata, non ancora aperta al pubblico. La formula che la nuova gestione vuole introdurre è quella di rendere la terrazza accessibile al pubblico per eventi convention o presentazioni. Anche l’apertura del ristorante Piccolo Roma è rimandato a tra qualche mese, il tempo per espletare le pratiche burocratiche. Un luogo elegante e raffinato in linea con tutto quello che l’hotel Roma ha rappresentato negli anni. Prosegue a pieno ritmo invece il servizio pernottamento e prima colazione; giovedì e venerdì si registra tutto esaurito.

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ALBERGO ROMA: ACCORDO RAGGIUNTO PER I 14 LAVORATORI

Il cerchio si è chiuso attorno alla vertenza  dell’Albergo Roma. 14 lavoratori su 25 saranno riassunti dalla nuova gestione della famiglia Incerti alle stesse condizioni economiche. La nuova proprietà entrerà nella struttura di via Cittadella a partire dalla seconda settimana di agosto e non è escluso che già da quella data possa riaprire le porte al pubblico. L’accordo è stato raggiunto al termine di un vertice durato alcune ore tra i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la nuova proprietà e Cementirossi. L’obiettivo principale delle parti sociale era garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti della struttura: “i livelli retributivi sono stati garantiti per i 14 dipendenti – ha spiegato Francesca Benedetti della Cisl – per i restanti, che non erano assunti a tempo indeterminato ma avevano collaborazioni in scadenza si è arrivati ad un accordo consensuale tra le parti per la risoluzione del contratto. E’ stato un risultato eccellente – lo ha definito Benedetti – per come erano le premesse non si poteva sperare nulla di buono, le variabili erano troppe per sperare in un risultato come questo”. Per garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociale dal 30 giugno alla nuova riapertura, in Provincia è stata firmata la cassa integrazione in deroga.

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ALBERGO ROMA, ARRIVANO GLI INCERTI. RIAPERTURA A SETTEMBRE

L’Albergo Roma resterà chiuso un paio di mesi per riaprire a settembre. O almeno queste sembrano le intenzioni dei nuovi gestori. L’incontro di oggi tra amministrazione e sindacato sul futuro della struttura ha segnato una svolta. Per la prima volta si è fatto il nome di coloro che dovrebbero gestire l’albergo a partire dall’autunno. Si tratta della famiglia Incerti, ad un passo dalla firma dell’accordo. Di origine parmense, gli Incerti proprietari di sette alberghi in Emilia Romagna, hanno manifestato un forte interesse nei riguardi della struttura. “Siamo ad un chilometro dal traguardo – ha detto Fiorenzo Molinari della Cgil – ora si tratta di capire che tipo di organizzazione del lavoro la nuova gestione vorrà adottare”. L’obiettivo dei sindacati è quello di mantenere intatta la forza lavoro che ad oggi comprende 25 dipendenti. Da qui alla fine dell’estate si cercherà la soluzione ottimale salvaguardando i posti lavoro, magari ricorrendo nei casi specifici, al prepensionamento di alcuni. Nel frattempo l’albergo verrà sottoposto a lavori di manutenzione e tinteggiatura. I prossimi incontri in calendario sono il 24 giugno in Provincia e il 25 in Comune.

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ALBERGO ROMA, NODO OCCUPAZIONALE. PRATI: “SALVARE POSTI DI LAVORO E’ LA PRIORITA’ PER UN IMPRENDITORE”

Piero Prati dell’albergo Roma come di una sua creatura, che ha cresciuto insieme al padre prima, e alla sorella Elena da 29 anni.  È passato dal Croce Bianca al Roma, la sua vita è questa. Oggi a tre mesi dall’uscita di scena le parole sgorgano libere, nessun rimpianto ma solo un auspicio verso coloro che prenderanno in mano la gestione della struttura, che si tratti di una grande catena alberghiera o di un imprenditore locale. “Vorrei che questo albergo – risponde Prati – venisse gestito con lo amore e con la stessa cura con cui l’abbiamo gestito noi. Auguro a chi entrerà tutto il bene e la fortuna del mondo e spero nel buonsenso di rispettare i dipendenti fondamentali per la gestione di un’azienda”. Costi di gestione fissi troppo alti in rapporto ai prezzi variabili. Affitto, tasse, balzelli vari che a fine anno ammontano a svariate migliaia di euro, hanno costretto a dire basta. Oggi il pensiero va ai 22 dipendenti che vedono il loro futuro lavorativo appeso ad un filo e temono le scelte di una nuova gestione. I fratelli Prati, verso di loro, sono stati chiari fin dal primo giorno, da quando cioè hanno saputo che avrebbero terminato la gestione il 30 giugno prossimo. “E’ giusto che lo sapessero fin dal primo giorno – ha spiegato – la salvaguardia del posto di lavoro, secondo me, è la priorità per un imprenditore”. Amore e cura nella gestione di una struttura, proprio come un padre parla rivolto ad un figlio. Conservare l’anima di questa struttura costruita nel 1958 dall’architetto Magistretti di proprietà della Cementirossi. Un edificio compatto, con molti servizi, compresi due seminterrati per i posti auto, in pieno centro, una struttura che in molti vengono a visitare proprio per queste caratteristiche. Certo il periodo sfavorevole, il commercio che soffre hanno condizionato moltissimo la scelta di Piero ed Elena; l’albergo Roma non è altro che un’azienda che offre servizi alle persone. Niente da recriminare rispetto alle amministrazioni che si sono succedute, ma un’idea ben precisa di come dovrebbe cambiare la parte nord della città, Piero Prati ce l’ha, in particolare sull’utilizzo del campo Daturi e sui parcheggi. “La crisi ha influito moltissimo sulla moria del commercio locale, il Roma non è altro che un grosso negozio che offre servizi, siamo nel settore del commercio. Anche la mancanza di un parcheggio in Piazza Cittadella è assurdo. E’ un’assurdità scavare quando si potrebbe pensare di utilizzare il campo Daturi per un parcheggio. Lo hanno fatto in altre città, dobbiamo sempre essere l’ultima ruota del carro?” Intanto la trattativa sindacale prosegue: il grande albergo Roma continuerà ad essere tale, ma con una nuova gestione, su cui però gravano ancora parecchie incognite. Le voci che parlavano di una grande catena alberghiera non sono affatto confermate, così come l’interessamento di alcuni imprenditori locali. La prossima partita ora è tutelare in toto l’aspetto occupazionale. “L’auspicio è consegnare questa squadra al nuovo imprenditore o alla catena che subentrerà all’attuale gestione ” spiega Fiorenzo Molinari della Filcams Cgil. “Stiamo facendo pressioni sia sulla proprietà che sulle amministrazioni comunale e provinciale – conferma Vincenzo Guerriero della Uiltucs Uil – affinchè vengano stabiliti paletti e condizioni ben ferme per conservare in toto il gruppo di lavoratori”.

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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