SANITA’ REGIONALE IN PERDITA DI QUASI UN MILIARDO. AUSL DI PIACENZA IN ROSSO PER 69 MILIONI

Il bilancio preventivo dell’Ausl di Piacenza è in negativo di oltre 69 milioni, una perdita ancora maggiore rispetto a quella dello scorso anno di quasi 54 milioni, in crescita del 28%. Il tema sarà l’oggetto della prossima Conferenza Territoriale Socio Sanitaria in programma mercoledì 16 luglio. La situazione di Piacenza è inserita all’interno di un quadro che vede tutte le Ausl regionali in perdita, per un totale di 985,9 milioni di euro.

C’è di più – dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Valentina Castaldini e Pietro Vignali -gli introiti dei ticket sanitari, parte sostanziale delle nuove tasse recentemente introdotte dalla giunta de Pascale con la stangata fiscale di questa primavera, sono già contabilizzate come entrate. Questo ci fa riflettere sulla reale sostenibilità del sistema e su un paradosso evidente: nonostante le tasse siano aumentate, i conti non tornano e i servizi per i cittadini non migliorano. Questa settimana i bilanci preventivi vanno al voto nell’ambito delle Conferenze territoriali sociosanitarie (Ctss), composte da tutti i sindaci dei Comuni che rientrano nel territorio di competenza dell’azienda Usl di riferimento. I sindaci hanno la responsabilità di votare dei bilanci che hanno ricevuto solo pochi giorni prima, molte volte a scatola chiusa, senza poter entrare nel merito e approfondire. Un compito molto difficile da assolvere, in un contesto economico così grave. È una responsabilità enorme, assunta spesso senza strumenti e su politiche che sono in capo alla giunta regionale. Inoltre, questi bilanci sono la riprova di ciò che ha attestato la Corte dei Conti con il giudizio di parifica per il rendiconto 2024, per cui sussistono delle difficoltà strutturali sulla sanità regionale sulle quali la giunta de Pascale non sta intervenendo». Di seguito la tabella con le cifre, azienda per azienda, dei conti in rosso delle aziende sanitarie emiliano-romagnole nei bilanci preventivi 2025.

PIAZZA CITTADELLA ANCORA TUTTO FERMO, CHIESTA COMMISSIONE SPECIFICA

Altro che automezzi in uscita, da mesi nel cantiere di piazza Cittadella di mezzi non si vede neanche l’ombra. I lavori fermi e il provvedimento di monitoraggio prefettizio sono stati al centro delle comunicazioni in consiglio da parte dei consiglieri. In particolare l’ex sindaca Patrizia Barbieri ha annunciato la richiesta di una commissione specifica da parte dell’opposizione di centro destra.

Su piazza Cittadella anche la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha pesantemente infierito arrivando a sostenere che la nomina della Responsabile Unica di Procedimento, nella persona dell’architetto Schiaffonati vicina a Sinistra italiana, sia servita all’amministrazione per silenziare le critiche sulla gestione del cantiere proprio da parte di coloro che hanno sempre attaccato il progetto. “Questo è un po’ il vostro metodo – ha accusato Soresi- incarichi, nomine, relazioni e in cambio il silenzio e il consenso”. Accuse che il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha definito infamanti.

Forti critiche anche sulla gestione della vicenda che ha visto indagati numerosi dirigenti Ausl, tra cui anche la dg Bardasi; nel mirino della guardia di finanza ci sono la gestione di denaro pubblico e fondi Pnrr, per questo la consigliera Barbieri chiede alla regione una assunzione di responsabilità.

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GARE D’APPALTO AUSL TRUCCATE PER 7 MILIONI DI EURO: VENTI INDAGATI TRA DIRIGENTI E MANAGER,

Una maxi indagine della Guardia di Finanza ha riguardato l’Ausl piacentina; la Procura ha notificato avvisi di conclusioni delle indagini a venti persone tra dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici oltreché manager di alcune società private, anche multinazionali altamente specializzate e operanti nel settore delle forniture di strumenti medico-diagnostici e di ausili ortopedici.

“Sono stati contestati – si legge in una nota delle Fiamme Gialle – a vario titolo, i reati di peculato, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, esercizio abusivo di una professione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, in relazione all’aggiudicazione di molteplici gare di appalto, del valore complessivo di 7 milioni di euro e alla gestione corretta di fondi europei Pnrr per un totale di 17 milioni di euro, erogati per la realizzazione e l’ammodernamento di strutture sanitarie territoriali locali”.

“Le indagini – spiegano gli inquirenti – delegate dalla Procura ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, sono state condotte anche mediante l’esecuzione di mirate attività tecniche di intercettazione telefonica e video ambientale, analisi dei tabulati telefonici, servizi di osservazione, controllo e pedinamento, perquisizioni, riscontri documentali ed esami di persone informate sui fatti, oltreché attraverso la consultazione dei dati del sistema ReGiS, messi a disposizione del Corpo nell’ambito di una strategia antifrode coordinata con la Ragioneria Generale dello Stato, consentendo di rilevare un complesso e capillare quadro di anomalie, irregolarità, condotte abusive e omissive nella gestione, da parte dei responsabili dell’Azienda Sanitaria, di diverse procedure per l’acquisto e l’affidamento di beni e servizi e per la realizzazione di strutture di comunità. Le irregolarità si sono sostanziate nell’adozione di procedure inidonee (acquisti in economia, reiterato ricorso agli affidamenti diretti, proroghe) con la contestuale ideazione di stratagemmi giuridico-amministrativi volti ad eludere l’adozione della corretta procedura pubblica di gara in favore di un eccessivo ricorso all’affidamento diretto”.

L’attività di monitoraggio investigativo estesa ad ampio raggio tra gli uffici sanitari interessati ha inoltre permesso di constatare la commissione di plurime condotte irregolari, che hanno anch’esse assunto contorni penalmente rilevanti, soprattutto in ordine alla gestione delle risorse pubbliche assegnate all’Azienda Sanitaria in occasione di molteplici gare d’appalto, del valore complessivo di circa 7 milioni di euro, finanziati con risorse nazionali, per l’affidamento di incarichi professionali e per la fornitura di beni e servizi. In merito, sono stati accertati frequenti incontri diretti tra i dirigenti implicati proprio con le società private fornitrici ai fini dell’adozione “guidata” di procedure finalizzate all’acquisto di macchinari sanitari di rilevante valore”.

“È stato inoltre appurato l’impiego, da parte dei vertici aziendali, di procedure non corrette in relazione a quattro progetti del Pnrr, relativi ad un investimento di 17 milioni di euro nella realizzazione e ammodernamento di strutture sanitarie territoriali. Nello specifico, pur di non perdere il massimo dei fondi erogabili per la realizzazione delle opere richieste, i responsabili delle strutture incaricate, attraverso la sottoscrizione di appositi verbali di validazione hanno in alcuni casi attestato falsamente la conformità dei progetti definitivi ai progetti di fattibilità oltre che la coerenza e completezza del complessivo quadro economico di ciascun progetto, nonostante la sussistenza di elementi critici, sotto il profilo della congruità».

Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai reati commessi dai pubblici ufficiali, a tutela della legalità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché per salvaguardare il settore degli appalti pubblici, in particolare quelli relativi al Pnrr, garantendo le condizioni di una sana concorrenza tra le imprese, a vantaggio della qualità dei servizi offerti e delle opere realizzate.

Strigata la nota dell’Ausl piacentina che “prende atto della conclusione delle indagini preliminari che riguardano anche propri dipendenti. L’Azienda ribadisce la propria fiducia nell’operato della Magistratura e conferma la piena collaborazione con gli organi competenti, come sempre fatto”.

La nota della sindaca Tarasconi

“Di fronte all’avviso di chiusura di una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica in merito a presunte attività illecite che coinvolgono, tra gli altri, funzionari, dirigenti e dipendenti dell’Azienda Usl di Piacenza, prendo atto e resto in attesa degli sviluppi con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, certa che il prosieguo delle attività giudiziarie e gli eventuali processi in tutti i gradi di giudizio consentiranno di far piena luce sull’intera vicenda in ogni suo aspetto. E se verranno riconosciute responsabilità, confido che vengano presi provvedimenti adeguati, e così sarà senza dubbio.

Colgo l’occasione per ribadire altrettanta fiducia e stima nei confronti dei vertici Ausl, del personale, sanitario e non, e dei professionisti che ogni giorno e ogni notte lavorano con onestà e fanno del loro meglio per prendersi cura di tutti noi. A loro, che rappresentano la stragrande maggioranza di chi opera nella sanità piacentina, va tutta la mia vicinanza in un periodo particolarmente complicato”.

INCENDIO BORGOFORTE, ARPAE E AUSL “NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE DELLE PERSONE”

Nessun pericolo per la salute delle persone. E’ quanto emerge dalle rilevazioni e dai riscontri di Arpae e Ausl comunicati al Comune di Piacenza in seguito all’incendio che si è sviluppato alle prime ore di domenica 8 giugno, all’interno dell’area Iren adibita allo stoccaggio rifiuti a Borgoforte.
In attesa del rapporto dettagliato e definitivo di Arpae che arriverà nei prossimi giorni, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi – che ha voluto essere presente l’altra notte sul luogo dell’incendio – tranquillizza la cittadinanza e, sulla base delle informazioni ricevute dal personale competente e confermate oggi, ribadisce l’assenza di rischi legati alla qualità dell’aria dopo l’episodio: “Le autorità preposte agli accertamenti ci dicono che i valori delle sostanze tossiche sono inferiori al limite di rilevabilità”.

Con riferimento alle possibili cause dell’incendio invece, al momento il Comune non è in possesso di alcuna informazione da parte dell’Autorità giudiziaria che si basa sugli accertamenti dei vigili del fuoco, tuttora in corso.
E proprio ai vigili del fuoco va il ringraziamento della sindaca: “Hanno gestito in modo impeccabile un’emergenza tutt’altro che banale, mettendo in sicurezza l’area, domando le fiamme nell’immediato e impedendo lo sviluppo di ulteriori focolai nelle ore successive. Vederli in azione in una situazione del genere mi ha fatto rendere conto ancora meglio, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto sia indispensabile e prezioso il loro servizio per la comunità”.

LETTERA DEI DIRETTORI AUSL:”L’AZIENDA È FATTA DI MIGLIAIA DI DONNE E UOMINI PER BENE. NON VOGLIAMO CHE VENGA MENO LA FIDUCIA”

In queste ore difficili, come dirigenti dell’Azienda sanitaria di Piacenza, sentiamo il dovere di ribadire con fermezza la nostra posizione e la nostra vicinanza a chi è stato colpito da una vicenda dolorosa e inaccettabile.
Siamo profondamente scossi da quanto emerso dalla ricostruzione delle indagini: fatti gravissimi che ci lasciano attoniti, come persone prima ancora che come professionisti. La nostra solidarietà va innanzitutto alle colleghe che hanno subito violenze e soprusi e a tutti i colleghi del reparto che sono finiti loro malgrado alla ribalta delle cronache.
Sappiamo che il dolore e lo sconcerto sono condivisi da molti: tra i quasi 4.000 dipendenti che ogni giorno lavorano con dedizione nella nostra Azienda, oggi prevale un senso di sgomento e ci chiediamo come sia potuto succedere tutto questo.  Questi atti non rappresentano chi siamo e come operiamo ogni giorno al servizio della comunità. Né tantomeno come collaboriamo tra noi quotidianamente.
La responsabilità dei fatti gravissimi emersi è in capo a chi ha sbagliato e non devono degenerare in giudizi sommari.
L’Azienda è fatta da migliaia di donne e uomini per bene, che si prendono cura, ogni giorno, di questa comunità. Che si riconoscono nei valori di rispetto, responsabilità e dedizione. Che vogliono dissociarsi da ogni comportamento che tradisce la fiducia delle persone e danneggia la dignità della nostra professione.

Non vogliamo che questo impegno venga oscurato da un caso isolato e gravissimo.
Siamo consapevoli che la fiducia si costruisce lentamente e si può perdere in un attimo. Per questo, oggi più che mai, dobbiamo ribadire chi siamo.
Va detto, con altrettanta forza, che la direzione in questi anni ha agito con determinazione, assumendosi la responsabilità di cambiare assetti consolidati, anche con fatica. Proprio a loro dobbiamo dare atto di aver avuto il merito di aver innescato un percorso di riorganizzazione profonda, un cambio di rotta che ha permesso di far emergere situazioni che preesistevano. Come dirigenti, ci impegniamo a proseguire nella strada della trasparenza, del rispetto e della cura. È nostro dovere vigilare, tutelare e reagire, affinché episodi come questi non abbiano più spazio.
Non vogliamo che l’intera comunità sanitaria piacentina venga confusa con chi ha tradito i propri doveri più elementari. Essere un’Azienda pubblica significa anche questo: non nascondere, ma agire. Non difendersi, ma migliorare. Non lasciare sole le persone. Continueremo a lavorare con coscienza e responsabilità, insieme a una direzione medica e generale che ha accolto le denunce e si è attivata per sradicare comportamenti e reati nel segno della fiducia che i cittadini ci affidano ogni giorno.
Antonella Antonioni
Daniela Aschieri
Raffaella Bertè
Giacomo Biasucci
Giovanni Maria Cattaneo
Filippo Celaschi
Ruggero Massimo Corso
Rino Frisina
Giuliana Lo Cascio
Lucio Luchetti
Giuseppe Marchesi
Fabrizio Micheli
Marco Maserati
Massimo Rossetti
Giampietro Scaglione
Daniele Vallisa

PATELLI SULL’ARRESTO DEL PRIMARIO: “COLPEVOLE ANCHE CHI SAPEVA E HA TACIUTO. MA NON STRUMENTALIZZIAMO POLITICAMENTE IL FATTO. IL TERRITORIO SIA UNITO A SOSTEGNO DELL’AZIENDA”

E’ la Presidente della Conferenza Socio Sanitaria Monica Patelli a commentare l’arresto del primario arrestato per violenza sessuali e atti persecutori. Lo ha fatto al termine della trattazione del bilancio dell’azienda sanitaria nel corso della CTSS convocata con i sindaci della provincia.

“Mi sento di rimarcare – ha detto Patelli – che sicuramente debba essere fatta piena luce rispetto al profilo penale e a quello disciplinare su questa situazione individuando davvero, senza alcun tipo di reticenza, eventuali complicità e connivenza o comunque corresponsabilità. Credo che vadano davvero ritenute colpevoli anche tutte quelle persone che sapevano e non hanno dichiarato però penso che questo ruolo di analisi, di decisione, spetti alla magistratura e non alla politica”.

La presidente Patelli ha posto l’accento sul fatto che quanto avvenuto non venga strumentalizzato ” mi spiace molto che questo episodio venga strumentalizzato politicamente da un partito piuttosto che da un altro, perché questo caso singolo, che riguarda una singola persona all’interno di una struttura di 4 mila dipendenti, non può essere preso come un esempio di malasanità per la nostra azienda e quindi di fronte a quanto è accaduto l’intero nostro territorio deve rimanere unito, compatto, a sostegno della nostra azienda che sicuramente sta subendo un danno d’immagine, però – ha concluso la Presidente – un danno d’immagine per una singola persona che ha compiuto atti vergognosi e che non è la politica a dover giudicare”.

 

SCREENING MAMMOGRAFICO ALLE NOVATE: OTTIMA ADESIONE. L’EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE NON HA BARRIERE

Hanno aderito una ventina di detenute, praticamente la totalità, e 37 donne tra personale di polizia  90penitenziaria e amministrative. La prevenzione oncologica arriva anche in carcere grazie ad un proficua sinergia tra ausl, direzione circondariale, polizia penitenziaria e associazioni, in particolare Armonia e Lilt.
Un’adesione molto significativa preceduta da momenti di informativi e formativi tra personale e detenute legate alla sensibilizzazione della prevenzione oncologica. In una fase successiva, il camper della Lilt è arrivato in carcere e il personale addetto ha eseguito ecografie e mammografie.
Per alcune delle ospite della sezione femminile delle novate è stato il primo contatto con la sanità pubblica. Un progetto che ha portato l’educazione alla salute dove solitamente non arriva, superando le barriere ideologiche e culturali, ribadendo che la salute è un diritto fondamentale da garantire ovunque e a chiunque.

Dagli screening non è emersa alcuna patologia; preoccupante invece il numero dei tumori maligni rilevati, in un anno, al Centro Salute Donna, 444. “Un dato che conferma – ha detto la dottoressa Stefania Calza – come una donna su otto si ammali di tumore alla mammella. La prevenzione è fondamentale per la cura del tumore in uno stadio iniziale”. La percentuale dei casi che si risolvono positivamente è del 90 per cento.

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BARDASI, AUSL: “IN UN ANNO TRENTA NUOVI DIRETTORI. IL PROBLEMA E’ IL SOTTOFINANZIAMENTO”

Trenta nuovi direttori nell’ultimo anno, tutti con altissime competenze; tra questi anche il nuovo direttore di chirurgia vascolare, in servizio proprio da oggi, arriva dal Maggiore di Bologna, poi altri due da Reggio Emilia e Mantova. A breve arriverà il nuovo direttore di chirurgia generale e di oncologia che andrà a sostituire il dottor Luigi Cavanna.

Le novità in materia di personale sono arrivate dalla direttrice generale dell’Ausl Paola Bardasi, in audizione in consiglio comunale su richiesta della civica di centro destra di Patrizia Barbieri.
Ci tiene la dg a specificare che se fino a pochi mesi fa i piacentini andavano a Parma per farsi curare, oggi scelgono Piacenza. Cresce la mobilità attiva del
2 per cento, in particolare per la PET.
Eppure Piacenza è una realtà di confine, per cui è fisiologica la mobilità dei cittadini verso la Lombardia; ma qualcosa è cambiato, ci tiene a ribadire Bardasi: non si percepisce più un sistema di competizione ma di integrazione;  le realtà vicine non sono competitor ma una ricchezza.

Capitolo criticità: tempi di attesa per le visite dermatologiche (77 giorni) e visite oculistiche (sotto i 30 giorni), poi c’è delicato tema dei consultori;
Bardasi ammette che non è un periodo facile, prima di tutto perché il sistema è sottofinanziato. Una criticità sottolineata anche dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi.

Positivi invece i dati che riguardano i ricoveri cresciuto dell’1,4 per cento, day hospital del 3,6 per cento, le sedute operatorie del 12,6 per cento.
52 anestesisti, compresi i contrattisti, hanno migliorato di molto la situazione in reparto, prima definita “da spavento” da Bardasi; più 49 per cento dei ricoveri in oculistica; 35 mila visite ambulatoriali in più; i Cau aperti a Piacenza, Bobbio, Fiorenzuola e Podenzano hanno registrato 48.275 accessi.

Capitolo nuovo ospedale; entro il 7 aprile verrà emesso il nuovo bando per la scelta del promotore tra le nove candidature arrivate. Entro l’anno sarà individuato l’operatore economico che dovrà costruirlo. La modalità sarà un partenariato pubblico privato light, dove al privato verrà demandata solo la costruzione, la gestione impiantistica e dei muri.

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MENOPAUSA E CUORE: L’OPEN DAY SUL CARDIOVASCOLARE DELLE DONNE

La menopausa è un periodo naturale della vita di una donna; un periodo di trasformazione, di cui essere consapevoli per affrontarlo nel migliore dei modi.
L’impatto di questo cambiamento può agire in modo significativo anche sul sistema cardiovascolare; il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare nelle donne post-menopausa è superiore del 30-50% rispetto alle donne in età fertile. Inoltre, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte femminile al mondo.

Menopausa e Cuore è l’open day di prevenzione, dedicato alle donne tra i 45 e 65 anni, che vedrà operativo u team multidisciplinare di professioniste al femminile che aiuteranno le donne in questa delicata fase di passaggio. La giornata è in programma sabato 8 marzo presso la sede della Croce Bianca, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. sarà inoltre possibile effettuare una valutazione completa del rischio cardiovascolare con Capsula, una sofisticata tecnologia di diagnosi con intelligenza artificiale messa a disposizione dall’associazione Progetto Vita.

L’evento è organizzato fino ad esaurimento posti, per questo occorre prenotarsi esclusivamente telefonando al numero 392.7308035 dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16.

DIAGNOSI PIU’ PUNTUALE PER I TUMORI DEL SANGUE: LA FONDAZIONE SOSTIENE IL PROGETTO DELL’AUSL PER L’UTILIZZO DELL’ANALISI AVANZA DEL DNA

L’Azienda Usl di Piacenza, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha avviato un importante progetto che utilizza l’analisi avanzata del DNA per migliorare ulteriormente la presa in carico dei pazienti con
linfomi, leucemie e mielomi.
La tecnica Next Generation Sequencing (NGS) permette di leggere con grande
precisione il materiale genetico delle cellule. Questa tecnologia è fondamentale per identificare la malattia minima residua (MRD), ovvero la piccolissima quantità di cellule tumorali che possono rimanere nell’organismo dopo un trattamento, anche quando gli esami tradizionali non riescono più a rilevarle. Grazie al NGS, i medici possono individuare queste micro tracce con estrema precisione, prevenire ricadute e monitorare meglio il
percorso di guarigione dei pazienti.

Il progetto punta a potenziare l’uso della tecnologia NGS, con un percorso in più fasi. Prima di tutto, verranno rafforzate le competenze del personale sanitario e formato un nuovo biologo specializzando, con un focus su bioinformatica e genetica molecolare. Poi, la metodica NGS sarà sottoposta a una verifica di qualità a livello internazionale. Il centro è già riconosciuto dall’ERIC, un’organizzazione europea che promuove il miglioramento
delle cure per la leucemia linfocitica cronica, garantendo così affidabilità e qualità nelle diagnosi.

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