GNOCCHI, CIVICA: “SPERO CHE IL CENTRO SINISTRA CONVERGA UNITO”

Ha fatto suoi quei meccanismi della politica che prima le parevano faragginosi, soprattutto per i tempi che le hanno creato all’inizio un po’ di spaesamento. Oggi Claudia Gnocchi, che siede da consigliera nei banchi della civica Tarasconi, ha le idee schiarite rispetto all’inizio dell’avventura politica.
Talmente schiarite da dimettersi dalla carica di capogruppo della civica in occasione della discussione sull’accordo operativo sull’area ex Camuzzi, l’unico rimasto in piedi, in coerenza con la posizione di sempre, stop a nuovo suolo occupato da centro commerciali o supermercati.
Nonostante ciò non si sente ai margini per le sue scelte ed auspica che il centro sinistra converga unito in particolare sui temi dirimenti per la città.

DAGNINO: “DIALOGANTE E AUTENTICA. ECCO LA NOSTRA APP”

Dialoganti pur restando autentici. E’ da queste solide basi che Sergio Dagnino spiega come si pone Alternativa per Piacenza nei confronti della maggioranza di governo della città. Perché dopo l’ultimo consiglio comunale, in cui sono state approvate le due mozioni sulla logistica a firma di ApP emendate dal PD, in molti se lo sono chiesti.

E guardando alla città del futuro, da rivedere seriamente ci sarebbero la rete del trasporto pubblico locale, la consegna delle merci in centro storico, oltre che lo stesso centro storico, e poi avere il coraggio di mettere in pratica quello che già esiste ma di cui finora poco o nulla è stato realizzato, come il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. E poi ci sono quei nodi, quelli storici, come il parcheggio di piazza Cittadella su cui “occorre marcare stretti”.

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TARASCONI-CUGINI DIVISI VERSO LE ELEZIONI. “DOPO IL PRIMO TURNO SE NE RIPARLA”

Si è concluso con un reciproco “in bocca al lupo” l’incontro informale tra Katia Tarasconi e Stefano Cugini, entrambi candidati sindaco di Piacenza alle comunali della primavera prossima. «E’ stato un incontro sereno tra persone che si conoscono da tanti anni» hanno detto entrambi mentre erano ancora insieme dopo una passeggiata sul Facsal durante la quale si sono confrontati per la prima volta dopo l’ufficializzazione delle rispettive candidature, entrambe inserite nel panorama del centrosinistra. Ed è proprio su questo aspetto che hanno puntato: «Abbiamo l’obiettivo comune di sconfiggere la destra a Piacenza – hanno detto – ed è quello che faremo, ognuno seguendo il percorso che ha iniziato e che ormai è avviato». Al momento nessun “ricongiungimento”, dunque, ma «apertura e dialogo». E concludono: «Dopo il primo turno, se ne riparla».

 

 

ELEZIONI, CENTRO SINISTRA: DAVVERO SI PUO’ ANCORA SPERARE NELL’UNITA’?

Formalmente mancano l’ok dell’assemblea provinciale e dell’intera coalizione, quello del circolo cittadino è già arrivato forte e chiaro. Katia Tarasconi quindi, a giorni, dovrebbe essere la candidata del PD alla corsa a palazzo Mercanti. Il partito è convinto che sia la scelta giusta da contrapporre alla sindaca Barbieri, per grinta e preparazione. Il suo mettersi a disposizione è arrivato per spirito di servizio, perché “non ci si poteva voltare dall’altra parte”, il PD aveva fortemente bisogno di stabilità e certezze dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto Massimo Castelli, Tarasconi è la figura giusta anche perché, è il ragionamento del PD, sarebbe in grado di intercettare anche quell’elettorato di centro-moderato che non si riconosce nell’esperienza di ApP.

Per l’ufficializzazione però non è ancora tempo. Tarasconi, nel suo intervento al circolo cittadino, ha parlato di unità, di sostegno unanime, di candidatura più ampia possibile, appellandosi a Stefano Cugini candidato di ApP, ma anche a Paola De Micheli e Paola Gazzolo, come a dire, insomma, che l’unità deve essere prima di tutto all’interno del PD stesso.

Saranno fondamentali i prossimi giorni per capire se il centro sinistra potrà davvero ri unirsi e in che modo.

 

CENTRO SINISTRA VERSO LE ELEZIONI: “CI SIAMO E RILANCIAMO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA CITTA’ “

“Volontà di rilanciare senza alcun timore  le proprie proposte per la Città. La coalizione di centrosinistra è dunque in campo con la decisa volontà di offrire alla Città un progetto riformista concreto e sfidante sui temi più urgenti che migliorino la qualità della vita dei piacentini, dopo cinque anni difficili ma soprattutto inconcludenti”. Sono alcuni dei passaggi della nota a firma Partito Democratico, Art. 1, ER Coraggiosa, PSI e Piacenza Più dopo l’inchiesta sugli appalti truccati che hanno coinvolto anche Massimo Castelli, indicato come il candidato sindaco ideale e unitario per questa coalizione.

Una nota in cui c’è la volontà di reagire e di dare risposte che “infondano fiducia in un elettorato disorientato e deluso nei confronti di un sistema, quello della politica e di una parte delle Istituzioni, ancor più provato dalle gravi notizie che emergono dell’indagine giudiziaria in corso nella nostra provincia”.

“Nessun colpo di spugna ma anzitutto un appello al rigoroso garantismo sia da parte di chi ha il delicato compito di appurare la verità dei fatti con auspicabile  celerità sia di chi ne rilancia e diffonde gli esiti necessariamente provvisori e inevitabilmente approssimativi”.

Anche in un contesto così difficile, duro e gravoso, prosegue e si rafforza l’impegno delle forze civiche e progressiste “senza tentennamenti e nella massima coesione e chiarezza”.

In un passaggio del comunicato si fa riferimento ad un’apertura a nuovi compagni di viaggio “disponibili a condividere il comune obiettivo di competere e prevalere nelle  urne all’amministrazione Barbieri”. Un appello all’unità non rivolto a coloro che sono rimasti in ApP, che proprio oggi hanno ufficializzato la candidatura a sindaco di Cugini, ma alle altre forze civiche di stampo riformiste e progressista.

“Centralità al programma e individuazione della leadership migliore in grado di rappresentarlo e soprattutto realizzarlo. Questi gli obiettivi che nei prossimi giorni, nei luoghi e con gli strumenti più aperti alla partecipazione, che verranno indicati, consentiranno a tutti coloro che vorranno di offrire contributi di idee e disponibilità all’impegno.
Altre iniziative che rischiano di esaurirsi in un ennesimo scontro polemico che incrinerebbe ancora di più la credibilità degli Organi Istituzionali del nostro Comune non sono condivisibili.
La debolezza politica dell’attuale Amministrazione è sotto gli occhi di tutti ma non la si contrasta con gli strumenti della propaganda e gli elettori lo sanno”.

 

STEFANO CUGINI SCENDE IN CAMPO, E’ IL CANDIDATO SINDACO DEL CENTRO SINISTRA

Stefano Cugini è il primo candidato a scendere in campo per le amministrative della primavera. L’annuncio è arrivato su facebook da Sergio Dagnino che, insieme a Cugini e Rabuffi, è uno dei fondatori di Alternativa per Piacenza. Cugino è il candidato del centro sinistra di Piacenza , si legge nel post. E ancora “ApP è ripartita nel segno che ci eravamo prefissi quando l’abbiamo pensata. Inclusione, partecipazione, entusiasmo, coraggio, sogno ….” Parole che lasciano sottintendere quanto gravosi e pesanti siano stati gli ultimi mesi, nei quali le contrapposizioni soprattutto con il PD sono risultate all’ordine del giorno.

Oggi ApP è “libera” di sognare una “città nuova, un modo di fare politica diverso, furi dalle stanze di partito, fra la gente e per la gente” scrive Dagnino. “Decidere assieme è più complicato che prendere atto, ma infinitamente più bello e più entusiasmante”, conclude.

La decisione della discesa in campo è arrivata ieri sera nel corso dell’assemblea delle forze che hanno deciso di proseguire il percorso di Alternativa per Piacenza dopo l’uscita del PD, Art., Piacenza Coraggiosa e alcune civiche.

ALTERNATIVA PER PIACENZA SI RICOMPATTA, PASSA LA MOZIONE UNITARIA. MA UNA PARTE DEL PD VOTA CONTRO

La mozione per ricompattare ApP è passata a larga maggioranza: 44 voti a favore e 16 contrari. Formalmente dunque Alternativa per Piacenza è nuovamente un progetto politico a tutti gli effetti che gode della maggioranza dei pareri favorevoli dei suoi componenti. Tutto si è svolto nel corso di quella plenaria del 3 febbraio carica di aspettative, indicata dal PD e da una parte di AaP come l’assemblea decisiva per ricucire lo strappo dei “dissidenti” rappresentati da Cugini, Dagnino e Rabuffi. Invito che questi hanno accolto dopo una settimana vissuta intensamente, c’è da immaginare, condita dalla chiamata di Massimo Castelli a rivestire il ruolo di candidato ideale per una parte di ApP. Ma non per tutti evidentemente. Perché l’altra parte ha lanciato una raccolta firme per Stefano Cugini candidato sindaco per il centro sinistra. Risultato 300 firme raccolte.

Ora la cosa più ovvia da pensare è che essendoci due aspiranti candidati sindaco, le primarie siano la prosecuzione ideale del percorso. Ma potrebbe non essere così lineare dal momento che tra i 16 contrari alla mozione unitaria (che prevede il ritorno alle primarie) ci sono per lo più esponenti di spicco del Partito Democratico. Sembra che ad infiammare l’assemblea di giovedì sia stato un emendamento proposto proprio dai “dissidenti” in cui si chiedeva di tornare a dare voce all’assembla oltre che al tavolo politico, che al momento risulta sciolto.

E adesso come andrà a finire? Quale sarà la prossima mossa? Logica vorrebbe che si dettassero i tempi per le primarie, perché il tempo stringe. Ma nulla è mai stato così incerto.

CENTRO SINISTRA: SU FACEBOOK L’APPELLO PUBBLICO PER STEFANO CUGINI

Da una parte la raccolta firme per la partecipazione alle primarie da parte di Massimo Castelli, dall’altra un appello pubblico per Stefano Cugini. Sembra delinearsi così uno scenario più che verosimile in casa centro sinistra. La plenaria di ApP di giovedì 3 febbraio dovrebbe essere decisiva per il da farsi: vi parteciperà, per la prima volta, anche Castelli e, in quella sede, i nove usciti dal movimento prenderanno una posizione netta. Già domani sera dovrebbe svolgersi un’assemblea tra i tavoli (ricordiamo che quello politico si è sciolto) probabilmente in vista della plenaria.

Stando così le cose le conclusioni sembrano, in parte, scritte: Massimo Castelli che a quanto pare gode del favore di gran parte del centro sinistra, in testa il Partito Democratico, ma anche Emilia Romagna Coraggiosa per cui il sindaco di Cerignale si era candidato alle regionali del 2020, e Stefano Cugini sostenuto dalla parte più a sinistra del movimento.

Per Massimo Castelli è in corso da qualche giorno una raccolta firme per la candidatura alle primarie che ha raggiunto quota 200. Da oggi, come a fare da contraltare, si è mossa anche l’altra “ala”, quella pro Cugini con un post sul profilo Facebook di Daniel Bozzarelli. “APPELLO PUBBLICO per STEFANO CUGINI alla guida della coalizione del Centro-Sinistra nelle elezioni comunali di Piacenza nella primavera del 2022”. Nel lungo post, che si chiede di condividere o sottoscrivere, Bozzarelli spiega perché Cugini sarebbe il candidato ideale della sinistra “persona seria, coerente e allo stesso tempo rappresenta il più indipendente e il più “atipico” dei possibili candidati, pronto ad assumere posizioni anche scomode pur di difendere i valori in cui crede e di cui si fa interprete”. Bozzarelli fa riferimento anche al risultato ottenuto alle ultime elezioni e al ruolo di capogruppo in consiglio comunale del PD. Un vero e proprio appello al sostegno che si conclude con “Un futuro Sindaco pronto a lavorare a tempo pieno e con lo “zaino in spalla”, capace di dare una svolta e risposte concrete ai tanti bisogni urgenti nei settori dei servizi alle persone, all’ambiente” “Non solo un Sindaco del “fare”, ma del “fare bene”!

Due nomi, due storie, due provenienze che, sembra quasi scritto, si fronteggeranno nelle primarie. La decisione, sta volta, è nelle mani di Cugini e dei suoi “compagni”.

 

ALTERNATIVA PER PIACENZA: DALL’AFFONDO ALLA RISALITA? IPOTESI PRIMARIE SEMPRE PIU’ VICINA

Dall’affondo alla risalita. Potrebbe essere questa l’immagine che oggi caratterizza Alternativa per Piacenza? Chissà, sembrerebbe decisa l’assemblea del prossimo 3 febbraio in cui sul tavolo ci sarà soprattutto un nome, quello di Massimo Castelli, rivelato dal quotidiano Libertà, che potrebbe ricomporre il clima costruttivo andato in frantumi solo la settimana scorsa. Basterà un nome? O sarà proprio lui per le caratteristiche che incarna, uomo di sinistra che piace anche ai più moderati, ad aprire di nuovo il cantiere in vista delle elezioni? Certamente c’è da correre perché i tempi stringono.

Castelli, che si detto a disposizione in attesa di un’offerta credibile e unitaria, potrebbe addirittura essere l’unico candidato di ApP se l’assemblea lo indicasse come tale. Sullo sfondo invece ecco ricomparire le primarie che, stavolta, potrebbero piacere anche ai nove che, la scorsa settimana, sono usciti da ApP. E potrebbe essere proprio Stefano Cugini, capogruppo PD in consiglio comunale, l’altro nome a contendersi il titolo di candidato sindaco con Castelli. E’ opportuno pensare, a questo punto, che potrebbero esserci altri nomi a concorrere alla corsa. Resta da capire quali saranno le regole definitive per la celebrazione delle primarie e se la partita sarà nuovamente giocata da tutte le anime di ApP.

 

DA PD E CENTRO SINISTRA APPELLO ALL’UNITA’. E LA PALLA PASSA AI “DISSIDENTI” DI APP

L’esperienza della plenaria di Alternativa per Piacenza è troppo importante per finire in nulla, pur prendendo atto delle differenti vedute soprattutto su alcuni temi chiave per la città. È da queste premesse che il centrosinistra piacentino fa un nuovo passo avanti di apertura verso i nove che hanno lasciato il gruppo la scorsa settimana. Una nuova apertura, l’ultima, dopo la quale ognuno prenderà la sua strada. A prendere la parola, per primo, Silvio Bisotti, segretario del Pd, che ha posto l’accento su tre ordini di problemi per trovare la strada comune insieme ai cosiddetti “dissidenti”: regole, contenuti e confronto con la città.

Alla plenaria di giovedì 3 febbraio il pd e gli altri componenti di ApP, proveranno a ricomporre la frattura, se entro la metà del mese non si convergerà sui contenuti e sul nome del candidato, allora si riproporranno le primarie e, c’è da pensare, ognuno andrà per la sua strada.