BRIANZI: “BISOGNA OFFRIRE OPPORTUNITA’ AI GIOVANI”. ATTIVO LO SPORTELLO PROGETTAZIONE EUROPEA

Obiettivo lavorare in sinergia con gli altre assessorati, in particolare sui temi iù delicati. Francesco Brianzi, musicista e insegnante di professione, assessore alle Politiche giovanili, università e ricerca, non teme né la mole di lavoro né le responsabilità ad essa connesse, perché performare, come ci dice lui stesso, fa parte della sua esperienza di vita. Certo poi la macchina amministrativa sta imparando a conoscerla ma lo spirito di condivisione con sindaca e giunta è quello che ci vuole per non sentirsi soli.
Intervenire sul disagio giovanile, che negli ultimi tempi è da più parti evidente, è necessario: in particolare collaborando con la regione al progetto Crescere in sicurezza guardando al 2023.

FANTINI: “PENSO ALLA CITTA’ NEL LUNGO PERIODO, NON TRA CINQUE ANNI”. SULLA LOGISTICA? “ABBIAMO GIA’ DATO”

Saper progettare, ecco la visione della città del futuro dell’assessore Adriana Fantini che si esplica nelle sue stesse deleghe: rigenerazione urbana e urbanistica in primis, riassunte nella pianificazione per lo viluppo urbano, sostenibile e senza barriere. Ci saranno inaugurazioni sì, ma quello a cui punta la giunta è porre le basi per una città nuova, coinvolgendo il più possibile i cittadini. “Dobbiamo innescare un meccanismo virtuoso”. Sulla logistica? “Abbiamo già dato abbastanza. Mi impegnerò perché arrivino aziende diverse sul territorio”.

APP: “IL COMUNE FACCIA CHIAREZZA SUL CANONE PARCHEGGI DI PIAZZA CITTADELLA. LA SOCIETA’ NON PAGA DAL 2020”

Spieghiamo per bene ai piacentini e smettiamo di raccontarla. È da questa premessa che i consiglieri di Alternativa per Piacenza hanno richiesto un accesso agli atti sulla questione parcheggi di piazza Cittadella. Sollecitati, ultimamente, dalla prudenza con cui la sindaca è tornata sull’argomento parcheggio interrato, quel “Se si potesse fare, vorremmo farlo” con cui ha presentato le linee di mandato.
Nella sostanza, dagli atti, è emerso che ci sono canoni di concessione non onorati, ovvero non incassati dal comune di Piacenza.
In particolare nel 2020 il canone è stato ridotto, causa Covid, a 660 mila euro, nel 2021 è di 1 milione 200 mila euro e nel 2022, anche se ancora in corso, si presuppone la stessa cifra, più il 10 per cento delle eccedenze.

DADATI: “UNA CARTA ETICA PER PROMUOVERE I VALORI DELLO SPORT”

Riportare al centro i valori dello sport grazie ad una carta etica che verrà sottoposta alle società sportive piacentine. Un tema che si lega anche alla sfera educativa. Ecco uno dei progetti che intende realizzare l’assessore Mario Dadati che ci racconta in questa intervista.

I suoi interlocutori sono, oltre le scuole, le società sportive che hanno in sé un grandissimo potenziale ma, per certi aspetti, hanno difficoltà a dialogare e relazionarsi. Compito dell’amministrazione fornire strumenti e luoghi per mettere in comune, andare oltre il proprio ristretto orticello e pensare in grande.

GROPPELLI: “TORNEREMO ALLE CONSULTE TERRITORIALI, COME LABORATORI DI QUARTIERE”

La vera sfida, per l’amministrazione, nel macro capitolo delle politiche ambientali è trovare un giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e le potenzialità di sviluppo economico della città. Due temi che devono diventare uno solo, una sfida non facile se si pensa che questi sono strettamente legati al consumo di suolo e al tema della rigenerazione urbana. Lo sa bene l’assessore Serena Groppelli che gestisce deleghe molto disperate tra le loro, politiche ambientali, partecipazione e identità culturale. Sulla partecipazione annuncia “reintrodurremo le consulte territoriali come laboratori di quartiere”.

PASSA IL DOCUMENTO SULLE LINEE DI MANDATO. PER L’OPPOSIZIONE: MANCA DI CONCRETEZZA E CORAGGIO

E’ finita dopo otto ore la seduta di consiglio comunale che aveva come oggetto l’approvazione delle linee programmatiche del mandato, in sostanza la città che ha in mente la sindaca Tarasconi e la sua giunta. Alla fine il documento è stato approvato a maggioranza, con l’astensione del centro destra e di App e la scontro tra Stefano Cugini e la presidente Paola Gazzolo che ha respinto la discussione dei quattro emendamenti presentati da Alternativa per Piacenza.

Ecco come è andata

JACOPO VENEZIANI E VALERIA POLI NEL CDA DELLA RICCI ODDI: I NOMI DEL COMUNE

Il nome di Jacopo Veneziani, fin da subito, è entrato nel novero delle personalità più adatte per sindaca Tarasconi e assessore Fiazza ad entrare nel cda della galleria Ricci Oddi, in sostituzione del professor Mazzocca. Sul secondo nome invece c’erano un pò più di dubbi. L’intenzione pareva quella di nominare una donna, probabilmente in nome della parità di genere, ma nulla era certo. La scelta è caduta sulla professoressa Valeria Poli, docente del Liceo Cassinari, autrice di numerose pubblicazioni sulla storia e architettura locali, da sempre legata alle iniziative culturali della Banca di Piacenza. Il suo nome era uno di quelli che fin dall’inizio era circolato tra i papabili. E’ stata l’insegnante di storia dell’arte proprio di Jacopo Veneziani negli anni del liceo Gioia, oggi si trovano fianco a fianco nel consiglio di amministrazione della galleria di via San Siro.

Veneziani ha 26 anni, originario di Lugagnano, esperto di arte, divulgatore e scrittore, dottorando in storia dell’arte alla Sorbona di Parigi, è docente allo Iulm di Milano ed è noto al grande pubblico per le partecipazioni ad alcuni programmi televisivi sulla Rai.

“Auguriamo al neo costituendo Cda della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi – hanno dichiarato il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore alla cultura Christian Fiazza – di lavorare unito e in sinergia con gli enti locali per e nell’interesse della città di Piacenza che Giuseppe Ricci Oddi tanto amava. Questo sarà il Cda che avrà la grande responsabilità di traghettare la Galleria verso la forma giuridica della Fondazione quale “ente del terzo settore” e così facendo riuscire, finalmente, a inserirla in quel posto di primo piano nel panorama culturale nazionale ed internazionale, che la attende di diritto ormai da troppo tempo”.

PUG: AL VIA IL PERCORSO PARTECIPATIVO CON I CITTADINI

Il primo incontro che darà al via al percorso partecipativo è fissto per giovedì 10 novembre alle 17 a Palazzo Farnese. Stiamo parlando del PUG, il piano urbanistico generale, che ha l’ambizioso compito di disegnare la Piacenza del futuro. E perché questo non sia solo uno slogan, l’amministrazione ha deciso di avviare un percorso di partecipazione di cittadini, associazioni e portatori di interesse affinché possano portare contributi concreti e non essere solo spettatori.

BARACCHI: “RESTRINGERE LA ZTL PER UN CENTRO STORICO DAVVERO PEDONALE”

A Vicenza avviene che la grande distribuzione percorre il centro a bordo di risciò a pedali, o elettrici o alimentati con piccoli pannelli solari. La suggestione arriva dall’architetto Giuseppe Baracchi che ricorda quando sei anni, era il 2016, con un’assessore dell’allora giunta Dosi, si parlava di riduzione del traffico del cosiddetto “ultimo miglio” attraverso l’utilizzo di mezzi dolci proprio come questi, magari utilizzando per il loro deposito aree dimesse. Chi si oppose furono proprio i grandi marchi della distribuzione.

Ma il discorso resta in piedi eccome se si guarda al PUMS, il piano urbano della mobilità sostenibile a cui è strettamente collegato il tema della qualità dell’aria e della vita in generale.

La proposta del Pums del comune di Piacenza prevede un allargamento della zona a traffico limitato. L’architetto baracchi e i giovani dello studio hanno pensato ad una riduzione della ztl alle quattro piazze cittadine, con pedonalizzazione totale, parcheggi in prossimità della zona traffico limitato e le mura e allargamento delle aree utili a parcheggio oltre le mura.

ALTERNATIVA PER PIACENZA. “PUG FERMO AL PALO, MA PER L’AMMINISTRAZIONE NON C’E’ FRETTA!”

I consiglieri di ApP, Cugini e Rabuffi, tornano sulla questione Piano Urbanistico Generale che ha occupato gran parte dell’ultima seduta di consiglio comunale; in particolare sulla bocciatura della mozione Percorso PUG partecipato depositata da Alternativa per Piacenza nel luglio scorso.

Ecco il testo del comunicato

Come Alternativa per Piacenza non possiamo rimanere silenti di fronte al quadro preoccupante emerso ieri in consiglio comunale durante il dibattito sulla mozione urgente, presentata dai nostri due rappresentanti, circa lo stato del percorso per la redazione del Piano Urbanistico Generale che
ricordiamo essere, come riconosciuto da tutti, lo strumento strategico di disegno del volto della città dei prossimi anni.
Sorprendente, in primis, la critica dell’assessore all’Urbanistica e di qualche consigliere di maggioranza sul carattere di urgenza attribuito alla mozione, specie quando per voce dello stesso assessore si è appreso che il percorso partito nel 2019 e che doveva oggi essere avviato alla sua conclusione, si trova invece “allo stato embrionale”.
Anziché cogliere l’occasione per inchiodare la precedente giunta alla responsabilità di non essere nemmeno riuscita a produrre il c.d. “quadro conoscitivo”, ovvero la fotografia attuale della città, si è preferito riversare su ApP il risentimento per la lesa maestà di doversi confrontare.
Meglio sarebbe stato, per esempio, chiedersi se si è pagato qualcosa al gruppo incaricato nel 2019 di redigere il PUG e se sì, a fronte di quali obiettivi raggiunti, dato che parliamo di soldi pubblici.
Imbarazzante, altrimenti non si può definire, la bocciatura della richiesta di opporsi a eventuali perequazioni per il consumo di terreno, vale a dire la possibilità fra Comuni, compensandosi a vicenda, di pianificare utilizzi di suolo superiori al limite imposto dalla legge regionale, che ribadiamo essere uno dei temi maggiormente critici. Sappiamo bene che la questione si decide sul
piano provinciale, ma era una chiara indicazione politica quella che chiedevamo di esporre ai cittadini. Che dire poi del richiamo fatto più volte da giunta e maggioranza al coinvolgimento dei portatori di interesse nell’ambito del percorso partecipato, da tutti riconosciuto dover essere non
solo a parole? In tema di VALSAT (Valutazione Strategica Ambientale e Territoriale) abbiamo sentito parlare molto di sviluppo economico e solo in seconda battuta di salvaguardia ambientale, che dovrebbe invece essere la priorità assoluta, non solo un efficace bandierina da campagna elettorale. Vaga anche la risposta sui termini di decadenza degli accordi operativi, che valgono certo per i progetti autorizzati e da convenzionare, ma non per quelli rigettati, che quindi devono decadere, come del resto evidenziato nella mozione. Sembra noiosa burocrazia, inutili tecnicismi per addetti ai lavori. Ma dal PUG dipende molto del futuro di Piacenza.

Ricapitolando, l’intera maggioranza ha bocciato l’atto presentato da Luigi Rabuffi e Stefano Cugini, in uno strano equilibrio tra i punti condivisi, la conferma che il documento ricalca le indicazioni di legge e il problema di un voto favorevole, che avrebbe fatto “dettare l’agenda” da ApP, come specificato dal capogruppo del Partito Democratico e rinforzato dall’assessore, con il suo “non ho colto nella mozione l’urgenza e il senso di dettare il ritmo alla giunta. Lasciateci lavorare per arrivare alla nuova scadenza in modo più sereno”.
Peccato, il senso della mozione era, al contrario, quello di appoggio e sostegno. L’invito a non disturbare il manovratore, è la seconda volta che ci tocca farlo notare, contrasta con il ruolo dei consiglieri comunali eletti dai cittadini, che meritano rispetto per il loro impegno e la dovuta considerazione delle loro sollecitazioni quando sono, come in questo caso, argomentate e di
enorme interesse generale.

La sensazione di una stroncatura politica perché la proposta è arrivata
dalla minoranza di Alternativa per Piacenza lascia davvero l’amaro in bocca