COVID: IL VIRUS RALLENTA ANCHE A PIACENZA

Si conferma, per la seconda settimana consecutiva, una rallentamento dei nuovi contagi da Covid, che scendono del 14.2%. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl di Piacenza (https://www.covidpiacenza.it/situazione-covid-19-a-piacenza) evidenzia un decremento a quota 1798 dei nuovi contagi rispetto ai 2155 della scorsa settimana.

L’andamento dei contagi piacentini è in linea con una situazione più generale ma registra una diminuzione più lenta rispetto alla media regionale (-22,1%), nazionale (-26,1%) e lombarda (-27%).

Analizzando i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (633 casi) è in linea con la media italiana (644) e inferiore a quello emiliano-romagnolo (688) ma superiore a quello lombardo (494).

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 7093 tamponi (in diminuzione rispetto ai 7727della scorsa) con una percentuale di positivi che scende da 27,9% a 25,3%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 64 nuove diagnosi tra gli ospiti e 14 tra gli operatori. Si tratta di casi generalmente asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Analizzando le fasce d’età delle nuove diagnosi si evidenzia un decremento in tutte le fasce in particolare per gli over 80 che passano da 845 a 630.  Rimane invece quasi stazionario il numero di nuovi positivi ogni 100mila abitanti per i minori di 18 anni.

Il numero delle persone in isolamento passa da 3030 a 2572.

Diminuisce ancora l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere passano da 37 a 27,7 con 194 segnalazioni complessive contro le 259 della settimana scorsa.

La situazione della rete ospedaliera segue il trend in discesa del numero dei nuovi casi. Gli accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono in media 16, mentre la settimana precedente erano 18. Il 31 luglio i ricoverati con Covid erano 91, mentre la domenica precedente erano 113. La media settimanale è di 107. In Terapia intensiva il 31 luglio erano presenti 3 pazienti positivi; la media settimanale è di 1 paziente.
Nella settimana si sono registrati cinque decessi.

Restano stabili i dati delle vaccinazioni con 1745 somministrazioni in una settimana (erano 1983 nei sette giorni precedenti), soprattutto in funzione dell’ampliamento delle categorie per cui è possibile la richiesta della quarta dose.
Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle cinque sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.

COVID: POSITIVI ANCORA IN CRESCITA. INCREMENTO DI NUOVI CASI NELLE FASCIA 65/79 ANNI

Per la sesta settimana consecutiva, Piacenza registra una crescita nella curva dei nuovi contagi da Covid19 che porta a quota 2319 i nuovo positivi rispetto ai 1970 della scorsa settimana, con una percentuale di aumento del 17,7%.

L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+12,5%), nazionale (+11,5%) e lombarda (+8,2%).

Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (817 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (877), alla media emiliano-romagnola (1132) e italiana (11197).

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 8096 tamponi (in aumento rispetto ai 6921 della scorsa) con una percentuale di positivi in lievissimo aumento: dal 28,5% a 28,6%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra un aumento tra gli ospiti – con 38 nuove diagnosi – e 12 casi tra gli operatori. Si tratta di casi generalmente asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Analizzando le fasce d’età delle nuove diagnosi è evidente un incremento in tutte le categorie: in particolare nelle fascia 65 e 79 anni che passa da 675 casi ogni 100mila abitanti a 892 e in quella da 41 a 64 che passa da 767 a 927.

Il focus sull’analisi dei dati relativa la fasce di età scolare evidenzia un calo nelle fasce 0-5 anni (da 461 casi a 383 casi) e 14-18 anni (da 519 a 489) e un aumento nelle fasce 6-10 anni (da 337 a 486 casi) e 11-13 anni (da 571 a 714 casi).

Il numero delle persone in isolamento passa da 2793 a 3160.

In aumento anche l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere passano da 30,9 con 216 segnalazioni complessive a 40,3 con 282.

La situazione della rete ospedaliera resta stabile con aumenti di lieve entità: si registra una media di 16 accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid (la settimana precedente erano 15). Il 17 luglio i ricoverati con Covid erano 110, mentre la domenica precedente erano 101. La media settimanale è di 103; in Terapia intensiva non c’è nessun paziente positivo. Nella settimana si sono registrati sette decessi.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è assistito a un netto aumento della richiesta di prenotazioni, soprattutto in funzione dell’ampliamento delle categorie per cui è possibile la richiesta della quarta dose. Le  somministrazioni della settimana scorsa sono state 467.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’ infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.

DA MERCOLEDI’ 13 LUGLIO ANCHE A PIACENZA E’ POSSIBILE PRENOTARE LA QUARTA DOSE

Anche a Piacenza, come in tutta l’Emilia-Romagna, da domani (mercoledì 13 luglio) sono aperte le prenotazioni per le vaccinazioni destinate alle nuove categorie che possono accedere alla seconda dose di richiamo o “second booster” della campagna anti SARS-CoV-2/COVID-19 secondo quanto previsto dalla recente circolare ministeriale.
A seguito delle indicazioni ricevute dalla Regione, l’Azienda sanitaria ha potenziato l’offerta vaccinale di tutte le proprie sedi: a Piacenza, Bettola, Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola. I posti disponibili sono stati incrementati, in attesa dell’adesione dei Medici di Medicina generale alla nuova fase della campagna vaccinale. Tutte le specifiche informazioni sono disponibili sul sito www.covidpiacenza.it

Per prenotare un appuntamento è quindi possibile:
– chiamare il Cuptel 800.651.941
– recarsi a uno sportello Cup
– andare in Farmacia
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico, www.cupweb.it o l’app ER-Salute

Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.

Come specifica la stessa circolare ministeriale, per la somministrazione della seconda dose di richiamo deve essere trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (fa fede la data del test diagnostico positivo), sia nel caso degli over 60, sia per i fragili dai 12 anni in su, cioè con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti.

Nei prossimi giorni l’Azienda invierà un sms alla platea di persone interessate da questa nuova fase vaccinale con l’invito ad aderire alla campagna.

La seconda dose booster è raccomandata tenendo conto “sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata all’aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid 19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti”.

Nella circolare ministeriale è ribadita anche la priorità assoluta della campagna vaccinale, cioè mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di protezione primaria, né la prima dose di richiamo.

COVID: CRESCONO ANCORA I POSITIVI + 26.9 PER CENTO. COLPITE TUTTE LE FASCE D’ETA’

Per la quinta settimana consecutiva, crescono a Piacenza i nuovi contagi da Covid19. Il pubblicato dall’Ausl ( registra un nuovo aumento del 26,9%. I nuovi contagi passano da 1552 a 1970.
L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+2,2%), nazionale (+10,9%) e lombarda (+4%).
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (694 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (810), alla media emiliano-romagnola (1006) e italiana (1074).

Negli ultimi sette giorni i tamponi effettuati sono aumentati: passano da 5996 a 6921. Cresce anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 25,9% al 28,5%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 16 nuove diagnosi tra gli ospiti e 11 tra gli operatori. I casi sono generalmente asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento è quella tra 0 e 18 anni (da 265 casi ogni 100mila abitanti a 460).Il numero delle persone in isolamento passa da 2054 a 2793.

L’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, sono pressoché stazionarie: le richieste medie giornaliere passano da 30,1 a 30,9 con 216 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 211).

La situazione della rete ospedaliera comincia a registrare numeri più altigli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 15 al giorno (erano 11 la settimana precedente). La media dei ricoveri è in netto aumento: domenica 10 luglio erano 101, mentre la media settimanale è 67 (la settimana scorsa erano 47). In Terapia intensiva non è ricoverato alcun paziente positivo. Nella settimana si sono registrati sette decessi.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è assistito negli ultimi giorni a un aumento della richiesta di prenotazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 198 somministrazioni.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate.
Sulle novità rispetto al target, l’Azienda è in attesa della indicazioni regionali per recepire le novità della circolare ministeriale emanata nelle scorse ore.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.

COVID: CASI QUASI RADDOPPIATI IN UNA SETTIMANA, AUMENTATI DEL 74 PER CENTO

Settimana caratterizzata da un nuovo deciso aumento: i casi passano da 888 a 1552, con una crescita del 74.7%. L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+57,3%), nazionale +(61%) e lombarda (+46,5%).
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (547 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (779), alla media emiliano-romagnola (984) e italiana (969).

Negli ultimi sette giorni i tamponi effettuati sono aumentati: passano da 5248 a 5996. Cresce anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 16,9% al 25,9%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 11 nuove diagnosi tra gli ospiti e 1 tra gli operatori. I casi sono generalmente asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento è quella degli over80, che passa da 186 positivi ogni 100mila abitanti a 509.

Il numero delle persone in isolamento passa da 1288 a 2054.

L’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, registra un aumento: le richieste medie giornaliere passano da 26,6% a 30,1 con 211 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 186).

Anche situazione della rete ospedaliera cominciaa registrare numeri più altigli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 11 ingressi al giorno. La media dei ricoveri, invece, è in aumento: domenica 3 luglio erano 51, mentre la media settimanale è 47 (la settimana scorsa erano 34). In Terapia intensiva è ricoverato 1 pazienti positivo. Nella settimana si sono registrati tre decessi, tutti di persone over 80 anni.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di crescita minima. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 342 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 6.027).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.
Si ricorda che la terza dose (booster) può essere fatto per tutte le persone che abbiano compiuto 12 anni, dopo almeno 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’infezione.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.

LA SINDACA TARASCONI POSITIVA AL COVID “SEGUIRO’ DA CASA TUTTE LE PRATICHE URGENTI”

Il sindaco Tarasconi è positiva al Covid 19, la conferma stamattina dopo aver eseguito un ulteriore controllo. “Pur attribuendo il mio malessere alla stanchezza dettata dal periodo intenso e frenetico della campagna elettorale, ho voluto comunque sottopormi agli accertamenti per cautela e rispetto nei confronti di tutte le persone con cui sono venuta in contatto nelle ultime  settimane. Purtroppo, oggi è sopraggiunta la febbre e la conferma del virus”.
“Con molto rammarico – sottolinea – dovrò trascorrere in isolamento questi primi giorni del mio mandato, seguendo da casa tutte le pratiche alla mia attenzione, in costante contatto con gli uffici comunali. Purtroppo non potrò partecipare ai tanti appuntamenti che erano già in calendario, a cominciare dalla festività patronale, con il tradizionale passaggio sulla fiera e la celebrazione religiosa nella basilica di Sant’Antonino, per il rito solenne dell’offerta del cero. Sarebbe stato un momento importante, di grande valore simbolico, poter iniziare questo percorso in una ricorrenza così significativa per la nostra comunità, incontrando tanti concittadini, ma sono certa che non mancheranno le occasioni non appena mi riprenderò”.

COVID: CASI ANCORA IN SALITA NELLA FASCIA 41-64 ANNI

Crescono ancora i contagi a Piacenza per la seconda settimana consecutiva. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl registra un aumento del 39,1% dei nuovi contagi, che passano da 486 a 676.
L’incremento dei contagi piacentini è in linea con una tendenza generalizzata: la media regionale è +53,2%, quella nazionale +53,2% e quella lombarda +57,5.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (238 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (322), alla media emiliano-romagnola (408) e italiana (383).

Negli ultimi sette giorni i tamponi effettuati sono pressoché stazionari: passano da 4744 a 4776. Cresce invece la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 10,2% al 14,2%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 19 nuove diagnosi tra gli ospiti e sei tra gli operatori. I casi sono per la maggior parte asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento è quella tra 41 e 64 anni.

Il numero delle persone in isolamento passa da 679 a 918.

L’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, rimane pressoché stazionaria, registrando solo una lieve flessione: le richieste medie giornaliere passano da 15,1 a 14,1 con 99 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 106).

La situazione della rete ospedaliera è invece stazionaria: gli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimangono immutati a 5 ingressi al giorno. La media dei ricoveri, invece, è stabile: domenica 19 giugno erano 31 (il 12 giugno erano 30).
In Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo. Nella settimana non si è registrato nessun decesso, una circostanza che non si verificava da molti mesi.

“Mi unisco – commenta il direttore generale Giuliana Bensa – all’invito diramato in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità. I casi in Italia stanno aumentando dappertutto. È auspicabile che i nostri cittadini siano prudenti. È comprensibile che l’estate porti con sé la voglia di riguadagnare la normalità perduta da più di due anni. Come Azienda sanitaria, non possiamo che invitare la popolazione alla massima attenzione possibile: in alcuni contesti la mascherina, il distanziamento e la corretta igiene delle mani possono essere ancora fondamenti per limitare la circolazione del virus che, come dimostrano i dati di queste due settimana, è ancora ben presente e molto contagioso, pur dando origine, nella maggior parte dei casi, a una sintomatologia non grave”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 428 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 5.591).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, è possibile chiamare il numero 800.651.941, rivolgersi a uno sportello Cup, utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico o  andare in farmacia.

COVID: CASI IN AUMENTO NELL’ULTIMA SETTIMANA. DA DOMANI DECADE L’OBBLIGO DELLA MASCHERINA

Settimana in controtendenza rispetto alle precedenti per quanto riguarda i nuovi contagi da Covid 19: i nuovi casi passano da 331 a 486.
L’incremento è in linea con una tendenza generalizzata: la media regionale è +40,5%, quella nazionale +25,9% e quella lombarda +42,8%.  Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (171 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (205), alla media emiliano-romagnola (267) e italiana (250).

Negli ultimi sette giorni si registra anche un aumento dei tamponi effettuati, che passano da 4313 a 4744, proprio in funzione del maggior numero di casi. In rialzo c’è anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 7,7% al 10,2%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 26 nuove diagnosi tra gli ospiti e cinque tra gli operatori. I casi sono per la maggior parte asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture. Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, raddoppia per gli over 80.

Il numero delle persone in isolamento passa da 578 a 679.

Anche l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, ha subito un aumento: le richieste medie giornaliere sono quasi raddoppiate, passando da 7,9 a 15,1, con 106 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 55).

Per quanto riguarda la situazione della rete ospedaliera, si assiste a un incremento degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid, che sale da 4 a 5 ingressi al giorno. La media dei ricoveri, invece, è in calo: domenica 12 giugno erano 30.
In Terapia intensiva non sono ricoverati pazienti positivi. Nella settimana si è registrato un decesso.

“Domani, 15 giugno – commenta il direttore generale Giuliana Bensa – decade l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione personale come le mascherine. Accogliamo tutti questo passaggio come importante per riguadagnare un altro tassello di normalità. Ma, a nome di tutti i sanitari ancora impegnati a gestire i casi Covid in ospedale e sul territorio, invito i cittadini alla massima attenzione: in alcuni contesti la mascherina, il distanziamento e la corretta igiene delle mani possono essere ancora fondamenti per limitare la circolazione del virus che, come dimostrano i dati di questa settimana, è ancora presente”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 524 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 4.957).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può: chiamare il numero 800.651.941, rivolgersi a uno sportello Cup, utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico, recarsi  in farmacia.

COVID: SI ARRESTA LA DISCESA. IL VIRUS CIRCOLA TRA GLI OVER 80

Dopo quattro settimane di calo neo contagi, l’ultimo report dell’Azienda Usl indica una ripresa dei contagi del +0.6%, portando i nuovi casi a 881.

La situazione piacentina è paragonabile a quella lombarda, dove si registra un +1,8%. La media regionale e quella nazionale continuano invece a scendere, rispettivamente a -9,5% e -12%.

Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (310 casi) è sempre decisamente inferiore alla media emiliano-romagnola (473), italiana (439) e lombarda (379).

I tamponi effettuati la scorsa settimana si sono ridotti, passando da 6.709 a 6.186. Risale invece la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 13,1% al 14,2%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana ha permesso di far emergere 16 nuove diagnosi tra gli ospiti e 14 fra gli operatori. I casi sono per la maggior parte asintomatici e sono stati individuati solo grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi; salgono gli indicatori per i più piccoli >18 anni, per gli adulti (41-64 anni) e per tutta la terza età (over 65) con un incremento più ampio per i grandi anziati (over80). Come già ipotizzato nelle scorse settimane, è molto probabile che questa situazione sia dovuta a una riduzione dell’efficacia della copertura vaccinale.
Per questo l’Azienda rinnova l’invito a procedere con la quarta dose per le categorie per le quali è previsto: ultra 80enni e persone fragili tra i 60 e i 79 anni.

Il numero delle persone in isolamento passa da 1499 a 1419.

Per quanto riguarda le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, si registra un aumento del numero di richieste medie giornaliere da 22 a 24,6 con 172 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 154).

Per quanto riguarda la situazione della rete ospedaliera, la media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimane attestata a 7 ingressi al giorno. La media settimanale dei ricoveri è in discesa: da 110 a 73.
In Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo. I decessi della settimana sono stati 11.

Per quanto riguarda la vaccinazione, l’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 905 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 3475).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’. Nelle Cra, per esempio, dove le infezioni recenti sono state diverse, la somministrazione sta procedendo lentamente proprio in attesa che per molti anziani trascorrano i 120 giorni successivi al contagio.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, è possibile chiamare il numero 800.651.941, rivolgersi a uno sportello Cup, utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico o andare in farmacia.

 

COVID: NUOVI CASI TRA GLI OVER 65. PER GLI ANZIANI RACCOMANDATA LA IV DOSE

 

Lieve diminuzione dei nuovi contagi da Covid19: il trend dei positivi si attesta a -2,9% negli ultimi sette giorni. I nuovi contagi sono 1338; erano 1378una settimana fa, con una diminuzione in valore assoluto di 40 casi.

Il decremento dei casi è generalizzato nella nostra area geografica: in Emilia-Romagna la media scende del -3,4%, mentre in Lombardia del -6%. La media nazione si attesta a +0,9%.
Se però si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, si può notare che Piacenza ha un tasso di incidenza più basso rispetto alla Lombardia (471 a fronte di 515), decisamente inferiore alla media regionale (668) e a quella nazionale (715).
I tamponi effettuati la scorsa settimana sono stati 7.065, numero inferiore ai 7.962 precedenti: la diminuzione dipende dalle giornate di festività;  aumenta invece la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 17,3% al 18,9%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana ha permesso di far emergere 40 nuove diagnosi tra gli ospiti e 5 fra gli operatori. Gli anziani sono in grande maggioranza asintomatici: solo tre hanno registrato sintomi lievi. La situazione è costantemente monitorata dall’Azienda, in stretto raccordo con le direzioni sanitarie delle strutture e in collaborazione con le Usca, che possono essere attivate in caso di necessità.

Un altro dato significativo riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi: “Diminuiscono i contagi nelle fasce al di sotto dei 64 anni, mentre aumentano quelli del target 65-79 e sono stabili quelli nelle persone degli over80. È molto probabile che questa situazione sia dovuta al fatto che la popolazione degli ultra65 è stata la prima ad aver ricevuto la terza dose di vaccino. È quindi presumibile che ora si sia ridotta l’efficacia della copertura vaccinale per questa fascia. Di contro, tra bambini, giovani e adulti, il virus ha circolato maggiormente negli ultimi mesi e probabilmente questi gruppi oggi risultano più immunizzati”.
Sulla base di queste considerazioni, il direttore generale Giuliana Bensa commenta: “Abbiamo oggi a disposizione di tutti gli ultra 80enni e delle persone fragili tra i 60 e i 79 anni una nuova arma di difesa: la quarta dose di vaccino anti Covid19. La somministrazione nelle Rsa e nelle Cra è in corso. È essenziale che le persone che possono sottoporsi a questo livello ulteriore di protezione non aspettino e vadano a fissare il loro appuntamento. Abbiamo mantenuto attivi cinque punti di somministrazione sul territorio proprio per favorire al massimo l’adesione di questa fascia della popolazione. La lotta al virus non è finita, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri anziani e le persone più fragili”.

La diminuzione dei casi positivi non si ripercuote, questa settimana, sul numero delle persone in isolamento, che passa da 2054 a 2153.
Si conferma in riduzione, come già la scorsa settimana, il ricorso alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale. Le chiamate medie giornaliere sono 33,1, con 232 cittadini che hanno richiesto l’intervento delle squadre: la settimana scorsa erano stati 257.

La situazione della rete ospedaliera è stazionaria. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid è di 8, a fronte dei 9 della settimana scorsa. La media settimanale dei ricoveri è 127, uno in più della settimana precedente. I numeri non decrescono: negli ultimissimi giorni sono anzi aumentati: oggi i ricoveri sono 141. In Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo, come la scorsa settimana. I decessi della settimana sono 2, tutti ultraottantenni.

“Sicuramente, come abbiamo già avuto modo di evidenziare – continua il direttore generale – i nuovi casi sono caratterizzati da una bassa intensità assistenziale ma siamo convinti che serva ancora la collaborazione di tutti per limitare la circolazione del virus. Manteniamo alta l’attenzione nei nostri comportamenti nella vita quotidiana, per preservare quella normalità di vita conquistata a così duro prezzo”.

Per quanto riguarda la vaccinazione, l’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 1.240 somministrazioni. La percentuale dei vaccinati rispetto alla popolazione vaccinabile over 12 continua a rimanere attestata sul 90,3%.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali. Si segnala che dal 24 aprile le attività di vaccinazione a Bettola si sono spostate dalla Sala polivalente alla Casa della Salute.

Le sedute dedicate alla fascia 5-11 anni sono in programma il 27 aprile e 5 maggio, al mattino in Arsenale.
Per quanto riguarda il vaccino Novavax, sono previste due mattine di somministrazione il 27 aprile e 4 maggio in Arsenale.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Al momento sono state somministrate 1.171 IV dosi e ne sono attualmente prenotate 1563.
La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia