SEI GIORNI DELLE ROSE, STASERA GRAN FINALE IN DIRETTA

Sta per concludersi la 20 esima edizione della Sei Giorni delle Rose al velodromo Attilio Pavesi di Fiorenzuola.
Sei pomeriggi e altrettante serate in cui hanno corso gli atleti più importanti del ciclismo su pista internazionale. 36 le nazioni rappresentata in questa competizione che negli anni ha acquistato sempre più una valenza internazionale, confermata anche dal successo di pubblico.
Il programma dell’ultima serata prevede vede in pista i grandi campioni che si daranno battaglia per eleggere il re della gara a coppie che succederà ad Elia Viviani e a Michele Scartezzini.
Spazio anche al paracycling con le gare di hand bike, mentre tra quelle di classe 1 Uci c’è la corsa femminile a punti che vedrà scendere in pista la piacentina Giorgia Bronzini, reduce dal Giro Rosa su strada.
La serata sarà arricchita dal concerto di Povia e dai fuochi d’artificio che daranno l’appuntamento all’edizione 2018.
Come per tutte le serate, anche oggi tutte le gare verranno trasmesse in live streaming su vari canali web: pagine Facebook Veledromo Attilio Pavesi (Fiorenzuola), Zerocinque23; fiorenzuolatrack.zero523.tv, youtube Sei Giorni delle Rose, dailymotion canale 0523tv.
Non solo gare ma anche interviste, impressioni a caldo, ospiti: Andrea Dossena da bordo pista raccoglierà anche per l’ultima serate le interviste dei protagonisti facendovi entrare direttamente nel clima del Velodromo Pavesi. I contributi raccolti nel corso della Sei Giorni sono visibili nella sezione Live Streaming & Video del sito http://www.fiorenzuolatrack.it.
Anche stasera, dalle 20.30, la gara verrà trasmessa sul canale 95 Telesolregina.

SEI GIORNI DELLE ROSE AL VIA: TUTTE LE SERATE LIVE SUL WEB E IN TV

E’ tutto pronto per l’edizione numero 20 della Sei Giorni delle Rose, la manifestazione internazionale di ciclismo su pista che quest’anno ha numeri da record. Saranno 240 gli atleti che gareggeranno al velodromo Attilio Pavesi, tra tradizionale gara a coppie e corse di classe 1 Uci, che mettono in palio punti per classificarsi a Mondiali e Olimpiadi. 36 le nazioni rappresentate, un risultato mai raggiunto dalla Sei Giorni.
Si parte stasera, giovedì 6 luglio, fino a martedì prossimo 11 luglio; non solo ciclismo ma anche un ricco programma di spettacoli e iniziative collaterali, intrattenimento e aggregazione.
Anche il nostro staff tecnico è in prima linea per questo evento con dirette live per tutta quanta la manifestazione. Ogni serata verrà ripresa e messa in onda in diretta in tv e sul web. Dalle 20.30 si parte con la diretta su Facebook alle pagine Velodromo Attilio Pavesi (Fiorenzuola d’Arda), Zerocinque23, sul sito fiorenzuolatrack.zero523.tv, su youtube 6 Giorni delle Rose e, da quest’anno, anche in tv sul canale 95 Telesolregina.
Tutte le serate saranno accompagnate dal commento tecnico di Stefano Bertolotti, speaker ufficiale della Sei Giorni, e dal giornalista Andrea Dossena che raccoglierà i commenti a caldo del post gara ma anche del pubblico presente al velodromo Pavesi, per entrare, in diretta, nell’atmosfera della manifestazione.

AUSL: “PER FAR SOPRAVVIVERE L’UNITA’ SPINALE E’ NECESSARIO IL TRASFERIMENTO”

“Siamo dalla parte dei malati, tutti siamo concordi sul fatto che l’Unità spinale ha sempre offerto un servizio ottimo, ma mantenerla così com’è oppure procedere per lievi miglioramenti significa decretarne la chiusura nel giro di pochi anni”. In altre parole così come è oggi l’unità spinale non è in grado di  grado di adottare quelle modalità innovative di cura dei pazienti mielolesi che altre strutture quali il Niguarda di Milano e l’ospedale di Montecatone hanno già fatto proprie e che rappresentano il nuovo standard di riferimento. Ne è convinto Guido Pedrazzini, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Piacenza. Il tema del trasferimento dell’unità dal comparto di Villanova al nuovo polo ospedaliero di Fiorenzuola continua a tenere banco, oggi ancora di più dopo la visita in mattinata del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Per far sopravvivere l’Unità spinale dunque, l’unica strada possibile è quella di potenziarla e renderla davvero competitiva, secondo l’ausl. “Devo ricordare che oggi, se un paziente paraplegico deve essere sottoposto a Tac o risonanza o se improvvisamente ha bisogno di una consulenza specialistica o di cambiare il livello di intensità di cura per un peggioramento delle sue condizioni, deve essere spostato di 17 chilometri in ambulanza a Fiorenzuola, dove sono presenti tutte le opportunità diagnostiche e un reparto, com’è di Medicina sub-intensiva, in grado di garantire un monitoraggio costante del paziente”. A Fiorenzuola il malato potrà contare, 24 ore su 24, su un team di specialisti (urologo, pneumologo, anestesista ed educatori professionali, come anche il chirurgo , il gastroenterologo o l’ortopedico) condizione essenziale per impostare il progetto riabilitativo ottimale, nella sua completezza e complessità. “Ecco perché siamo convinti che portare l’Unità spinale all’interno di un vero presidio ospedaliero sia la scelta migliore e più sicura per i malati stessi. Non vogliamo che Piacenza perda l’Unità spinale: la vogliamo potenziare e fare in modo che possa accogliere più pazienti il più precocemente possibile e i casi più complessi in completa sicurezza”.

 

FIORENZUOLA: NUOVO OSPEDALE ENTRO IL 2017 MA ANCHE LA CASA DELLA SALUTE

Non solo il nuovo ospedale ma anche una nuova Casa della Salute e 1 milione 500 mila euro in più per ultimare e completare i lavori. Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, nel corso della cerimonia della posa della prima pietra del nuovo ospedale di Fiorenzuola, ha confermato che il nosocomio vedrà la luce entro il 2017 all’interno del quale troveranno spazio anche i reparti di chirurgia e ed ortopedia che non sono stati compresi nel padiglione A già in funzione. Una cerimonia alla quale hanno partecipato gli amministratori locale i regionali, con la presenza anche del governo con il sottosegretario De Micheli. “La Regione – ha confermato Bonaccini – ha messo a disposizione 1 milioni 500 mila euro in più per questo ospedale per renderlo più bello e funzionale possibile. Qui verranno avviate collaborazioni importanti con la vicina facoltà di fisioterapia di Parma, il tutto verrà completato con la nuova Casa per la Salute. Inoltre ho firmato, in qualità di presidente della conferenza Stato Regioni, un accordo con il governo per l’aumento del fondo sanitario nazionale di 1 miliardo 300 milioni di euro. Per la Regione Emilia Romagna significa 100 milioni di euro in più oltre agli 8 che già abbiamo”. Nel suo intervento Bonaccini ha toccato anche il tema del nuovo ospedale di Piacenza: “C’è la volontà da parte della Regione – ha confermato il Presidente – a realizzare un nuovo ospedale in futuro con il coinvolgimento del territorio locale del mondo sanitario e socio assistenziale. In prospettiva credo che Piacenza abbia bisogno di un nuovo ospedale, questo non significa dismettere quello vecchio suo quale si investirà fino all’ultimo giorno”. Il sasso nella stagno la Regione lo ha lanciato, ora, sembra di capire, tocca agli amministratori locali rimboccarsi le maniche e trovare le giusta condivisione su un progetto certamente non banale.

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OSPEDALE DI FIORENZUOLA: “SARA’ IL PIU’ NUOVO DELLA REGIONE”.

Se quello di Piacenza è stato definito il più antico della Regione quello di Fiorenzuola invece sarà il più nuovo, oltre che il più innovativo in termini di consumi energetici. Il direttore generale dell’Asl Luca Baldino ha definito così il nuovo ospedale di Fiorenzuola, il cui padiglione verrà pronto per il 2017, la prima pietra invece posata il 13 dicembre prossimo. Il secondo padiglione, che si andrà ad aggiungere a quello inaugurato nel 2009, sarà operativo tra due anni per una spesa di 8 milioni 500 mila euro. Si tratta di una struttura di 8 mila metri quadrati, al seminterrato spazio per le attrezzature, al primo piano prelievi e ambulatori, due piani di degenze, al quarto piano uffici e direzione, il tutto collegato alla struttura già operativa attraverso un percorso già visibile. Il tema del nuovo ospedale sarà trattato nella prossima Conferenza socio sanitaria del 28 ottobre.

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“CIAO PROSPERO” LE IMMAGINI, LA PASSIONE, LA VITA DI UN GRANDE FOTOGRAFO

Le foto del ’68, i viaggi in Afghanistan, in Uganda, le immagini più suggestive di Piacenza. Tutto questo è stato l’evento per ricordare Prospero Cravedi in una bella mattinata organizzata al Centro Cinefotografico di Fiorenzuola. Fotografie e immagini che hanno descritto Prospero, la passione per il suo lavoro e la sua grande umanità. Ad accompagnare i presenti nel viaggio le giornaliste Betty Paraboschi, grande amica di Prospero, e Maria Vittoria Gazzola, compagna di lavoro e dei viaggi in Africa e Afghanistan. A proposito di viaggi, Prospero fino al 1980 non era mai stato in Africa; “l’avevo un pò galvanizzato per i viaggi  – ha raccontato Maria Vittoria Gazzola – stavo preparando una tesi sull’Africa e l’ho convinto a venire con me. Grazie anche alla spinta di Don Vittorione siamo andati in Uganda, era il 1980. Tornammo in novembre e quando sentì che un bimbo stava tossendo gli diede la sua maglietta per coprirlo, un’immagine che diventò l’icona di un fumetto. Con i bambini – prosegue – aveva un rapporto speciale, così come quando parlava dei suoi figli, si commuoveva sempre. La disponibilità che aveva verso gli altri era quasi evangelica, sebbene non fosse credente era amico di tutti e non si risparmiava con nessuno. Prospero era un comunista che faceva il fotografo sulla strada, andava tra la gente e della gente scopriva le emozioni attraverso la fotografia”. Tra il pubblico anche la moglie Angela: “Prospero era così anche in famiglia, un pò scorbutico ma gli andava sempre bene tutto. I primi anni che andava in Africa avevamo i figli piccoli, io rimanevo a casa con loro, poi ho iniziato ad accompagnarlo. Forse non ho mai capito di aver vicino un uomo così grande, forse non l’ho mai conosciuto bene” ha detto con la voce rotta dell’emozione. Un’eredità importante quella di Prospero che i figli Gianni ed Ettore e i nipoti stanno portando avanti. “Ci ha insegnato un mestiere – ha detto Gianni – quella che noi oggi abbiamo verso di lui è anche una eredità umana oltre che professionale”. Mai nostalgico delle cose, fino agli ultimi mesi Prospero, oltre che la macchina fotografica al collo, in mano aveva sempre il suo I Pad, dal quale ha scattato le ultime foto. Grazie ancora una volta Prospero per quello che ci hai lasciato.

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PROFUGHI, LE PARROCCHIE SI ORGANIZZANO. CARITAS CABINA DI REGIA

L’appello lanciato da Papa Francesco alle parrocchie affinchè accolgano i migranti ha trovato terreno fertile. La Caritas Diocesana, che in questa fase sta svolgendo un ruolo da regista e collante tra le varie realtà parrocchiali e gli organi istituzionali come la Prefettura, ha incontrato i parroci della Val Tidone da cui è emersa un’ampia disponibilità a trovare una sistemazione ai richiedenti asilo, ma non solo. Il modello che la Caritas propone è quello della parrocchia di Fiorenzuola che ospita, in un appartamento, 4 migranti accompagnati e gestiti da alcuni volontari. Un modello che ad oggi sta funzionando. Lo stesso si sono proposti di fare le parrocchie di Castel San Giovanni e Borgonovo: la prima può già contare su un gruppo di volontari preparati ed è alla ricerca di un appartamento in affitto per ospitare gli stranieri, la seconda dispone già di un alloggio e sta cercando i volontari o persone formate per gestire il rapporto con i profughi.

Il discorso si sta allargando anche alle parrocchie cittadine: oltre a San Giuseppe Operaio, come abbiamo riferito nei giorni scorsi nel servizio (http://www.zerocinque23.com/attualita/profughi-il-papa-chiama-le-parrocchie-rispondono/), anche la parrocchia  di San Vittore alla Besurica ha un appartamento da mettere a disposizione; la parrocchia di Roveleto, che comprende anche Cadeo, Saliceto e Fontana Fredda, riunirà a giorni il consiglio parrocchiale per dare una risposta alla chiamata del Pontefice. “Al momento – spiega Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas – sono 43 i profughi che stiamo gestendo non solo offrendo vitto e alloggio ma anche con programmi di formazione e inserimento nella società. Ventidue di questi sono nelle strutture della Caritas diocesana, i restanti 21 divisi tra i frati di Santa Maria di Campagna, i padri Scalabriniani, la Protezione della Giovine, le suore di Casaliggio, la parrocchia del Corpus Domini e quella di Fiorenzuola. Se questo sistema di accoglienza proseguirà su questa strada darà i suoi frutti – prosegue Chiodaroli – aiutando non solo i profughi, ma anche le comunità ad abbattere i pregiudizi verso queste persone”. Entro il 20 settembre a Piacenza arriveranno 4 nuovi nuclei familiari, l’intenzione della Prefettura, che gestisce l’arrivo degli stranieri, sembra quella di spostare alcuni gruppi dalla città alla provincia, probabilmente utilizzando proprio le strutture messe a disposizione dalle parrocchie.

LaPresse04-05-2011 Taranto (Italia)CronacaTaranto, arrivo dei profughi libici da LampedusaNella foto: l'arrivo dei profughiLaPresse04-05-2011 Taranto (Italy)NewsTaranto, libyan refugees from Lampedusa to the Taranto harbourIn the pict: libyan refugees

SEI GIORNI DELLE ROSE: PRIMO SUCCESSO PER GLI AZZURRI

Un vero successo la prima serata della 18 esima edizione della Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola. Gli azzurri in gara, Buttazzoni e Viviani, si sono aggiudicati entrambi le prove. La prima maglia bianca “Siderpighi” di leader è andata proprio alla coppia composta da Elia Viviani ed Alex Buttazzoni. Tutta la serata è stata riprese in live streaming su fiorenzuola2015.zero523.tv così come tutta la kermesse fino a venerdì 3 luglio. La manifestazione ha preso avvio con una delle prove più spettacolari, il Giro Lanciato. Subito gli azzurri hanno bloccato il cronometro a 21”414, lasciandosi alle spalle i cechi Dostal e Vendolsky (Caffè Ramenzoni) in 21”453 e gli svizzeri Imhof e Perizzolo (Progetto 8) in 21”628. Chiusura con l’Americana di 60 tornate (sei sprint), una gara molto vivace che comunque non ha creato particolari sconvolgimenti in classifica, visto che nessuna coppia ha guadagnato giri sulle altre. Oltre alle prove valide per la classifica della Sei Giorni delle Rose, si sono svolte anche la gare Classe 1 UCI, che in questa prima riunione hanno visto impegnati numerosi atleti di primissimo piano.

sei giorni prima serata

SEI GIORNI DELLE ROSE AI NASTRI DI PARTENZA CON LE DIRETTE STREAMING

E’ tutto pronto per la 18 esima edizione della Sei Giorni delle Rose dal Velodromo Attilio Pavesi di Fiorenzuola. Un appuntamento immancabile dell’estate per gli appassionati dal ciclismo su pista. Quest’anno un’edizione speciale perchè la Sei Giorni compie 18 anni. Si parte domenica 28 giugno e fra gare e momenti di intrattenimento si arriverà al gran finale di venerdì 3 luglio. Per il terzo anno consecutivo la manifestazione non sarà solo una Sei Giorni, ma anche una gara di Classe 1 UCI e assegnerà punti validi per la partecipazione ai Mondiali e alle Olimpiadi di Rio 2016. Una formula che nei due anni precedenti ha portato atleti da 38 nazioni diverse, fra i quali i più forti specialisti del ciclismo su pista, maschile e femminile, attesi a Fiorenzuola anche per il 2015. Tutta la kermesse verrà trasmessa in diretta streaming a partire da domenica 28 giugno all’indirizzo fiorenzuola2015.zero523.tv  a cui si può accedere anche da sito dedicato alla Sei Giorni www.fiorenzuolatrack.it . Grande spazio all’interattività e ai commenti grazie a Twitter i messaggi compariranno in tempo reale nel corso della diretta.

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DIPENDENTI MERCATONE UNO: “VOGLIAMO CHIAREZZA SUL NOSTRO FUTURO”

Mercoledì primo aprile sciopero nazionale dei dipendenti del Mercatone Uno. I lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro lavorativo per questo hanno organizzato due momenti di protesta: il primo alle 9 davanti allo store di Fiorenzuola  sulla via Emilia, chiuso per sciopero. I 30 dipendenti saranno davanti al negozio e distribuiranno volantini per sensibilizzare la popolazione. Nella seconda parte della mattina si sposteranno davanti al Municipio di Fiorenuzola d’Arda per chiedere di poter parlare con il sindaco Compiani. Il segretario della Filcams Cgil, Giuliano Zuavi ha detto:” i lavoratori e le lavoratrici vogliono avere chiarezza attorno al loro futuro, l’azienda non dà informazioni”.

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