QUAGLIAROLI, M5S: “ALLE COMUNALI DEL 2017 VINCERA’ ANCORA IL PD”

Il vento sta cambiando anche a Piacenza per il Movimento 5 Stelle? Il successo della candidata alla poltrona di sindaco di Roma Virgina Raggi e il risultato ottenuto dal movimento anche a Torino, hanno portato ad una consapevolezza delle potenzialità di questo sempre più nutrito gruppo di giovani amministratori pentastellati? Certo, poi accadono i casi Parma con Pizzarotti o Livorno con Nogarin che fanno fare una leggera marcia indietro sulla capacità di gestire alcune situazioni. Ma le urne parlano, ed il risultato, almeno al primo turno, è evidente. Abbiamo riportato l’analisi del voto in ambito locale con la capogruppo del Movimento in consiglio comunale Mirta Quagliaroli che, ad oggi, esclude una candidatura alle comunali del prossimo anno. E se dovesse prevedere come sarà l’esito delle urne: “Spero di sbagliarmi, ma credo che a Piacenza sia come a Bologna, difficilmente il PD perderà. Lo dico a malincuore ma purtroppo sarà così, nonostante le persone siano scontente”.

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M5S:”COSA HA FATTO IL COMUNE CONTRO L’INQUINAMENTO?”

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Piacenza, Podenzano e San Giorgio attaccano l’amministrazione sulla gestione delle politiche ambientali.”Cosa è stato fatto in questi anni in concreto dall’amministrazione per diminuire l’inquinamento atmosferico a Piacenza?” si domandano. “Il PD che guida, ormai da 13 anni, l’amministrazione piacentina (e regionale) ha preso molti provvedimenti incisivi sulla qualità dell’aria nella nostra città. Eccone un elenco significativo, forse non esaustivo: autorizzazione al potenziamento della centrale Edipower, autorizzazione all’aumento del trasporto logistico su strada al posto quelli ferroviari, autorizzazione all’utilizzo di oli esausti e pneumatici come combustibile alla Cemetirossi;autorizzazione bipartisan tranne il M5S, IDV e Rifondazione, per consentire il mantenimento in esercizio dell’inceneritore di Piacenza oltre il termine del 2020, previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti, autorizzazione alla centrale a Biogas a Borgotrebbia. Attualmente sono in corso di autorizzazione: l’ampliamento del teleriscaldamento alimentato dall’inceneritore, l’autorizzazione ad un bitumificio nel Parco del Trebbia,l’autorizzazione a Buzzi-Unicem all’utilizzo del Carbonext, combustibile da rifiuti.” Al termine del lungo elenco la nota del M5S ricorda come già “2 anni fa chiese e ottenne di mettere intorno ad un tavolo sindaco, assessore, direttore e responsabili di ARPA assieme ad esperti per un confronto sulla qualità dell’aria, in un incontro privato. In quell’occasione presentammo dati e ricerche internazionali sugli effetti delle nanoparticelle emesse dalle attività industriali e da inceneritori e richiedemmo che ogni attività e provvedimento dell’amministrazione seguisse il principio di precauzione. Insistemmo molto sulla pericolosità delle nanopolveri la cui ricerca non è prevista dalla legge, che richiede soltanto il monitoraggio delle polveri più grossolane comunemente conosciute come PM 10. Va subito detto che ad oggi non c’è nessun filtro in grado di fermare le polveri di dimensione inferiore a PM 2,5 e che queste sono in grado di penetrare nel nostro organismo e di raggiungere, attraverso il sangue, tutti i nostri organi. Nonostante il nostro impegno nulla è cambiato da quell’incontro: nessun approfondimento della documentazione presentata, nessun provvedimento migliorativo della qualità dell’aria, nessun maggiore controllo sulle emissioni”. 

Conventional cars contribute heavily to urban air pollution, and choosing to drive an electric car is one great way urbanites can help clear the air.

 

M5S, QUAGLIAROLI: “ORA CAMMINIAMO CON LE NOSTRE GAMBE”

Il Movimento 5 Stelle cambia abito e forse anche un pò pelle; la rete, lo strumento utilizzato da attivisti ed eletti, ha deciso che il movimento avrà un nuovo simbolo da cui sparirà il nome di Beppe Grillo. Non un atto rivoluzionario nei confronti del capo, intendiamoci, perchè è stato proprio Grillo a proporlo, in un momento in cui il movimento 5 stelle è diventato adulto – aveva detto qualche giorno fa – e non è più corretto associarlo ad un nome, ma a tutte le persone che ne fanno parte. Quasi un’immagine biblica del padre che si fa da parte e fa camminare i figli con le proprie gambe. Mirta Quagliaroli, capogruppo del Movimento in comune siede tra i banchi dell’opposizione da tre anni, ammette che è in atto una evoluzione del movimento stesso.

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ORTI DI VIA CAMPESIO, M5S:”TIFIAMO PER IL VERDE. AMMINISTRAZIONE POCO COERENTE”

L’area di via Campesio deve riprendere la sua destinazione storica, ovvero ad orti. Questa la posizione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sulla partita del cambio d’uso della porzione di verde che si trova tra via Campesio, via Freschi, via Maruffi e via Emmanueli. “Gli argomenti a favore del cambio d’uso dell’ex orto sono insussistenti.” Questo hanno scritto i consiglieri nella richiesta di riesame presentata in commissione, che proseguono in una nota “Dobbiamo considerare che l’’area è unica nel suo genere, in un contesto urbanistico consolidato, a due passi dalle mura del centro storico.
Valutando il contesto dove è collocata l’area, ci si rende conto della densità urbanistica esistente e ci si domanda se serve modificarla ulteriormente, rischiando di compromettere quel delicato equilibrio tra cittadini e ambiente circostante. Se invece analizziamo l’osservazione oggetto di riesame, ci rendiamo conto che l’interesse del privato può fortemente superare quello pubblico e la soluzione di mantenere l’area a verde risulta essere la soluzione migliore. La proposta di discutere l’osservazione in consiglio comunale e in subordine il non accoglimento dell’osservazione hanno la funzione di concedere il tempo necessario ai commissari per analizzare meglio nel merito il cambiamento che viene richiesto. Contrastare il consumo del suolo, come da Report del 1 ottobre 2015 effettuato dalla Regione Emilia Romagna che evidenzia una situazione preoccupante, risulta prioritario: nel 2008  il suolo urbanizzato era pari al 10% del territorio regionale percentuale tra le più alte a livello nazionale e non abbiamo dati aggiornati!  Per consumo di suolo si è considerata “la riduzione di superficie agricola per effetto di interventi di impermeabilizzazione urbanizzazione ed edificazione non annessi all’attività agricola.” Emerge anche che il 25% del suolo consumato è concentrato nei comuni capoluogo. Infine nel periodo analizzato 2003-2008 nella pianura emiliano romagnola sono scomparsi 157 kmq di superficie agricola alla velocità di circa 50 mq al minuto con una perdita di funzioni del suolo che è stata stimata economicamente nell’ordine di parecchie centinaia di milioni di euro.Ricordiamo che il mantenimento delle aree verdi esistenti e residuali, soprattutto in ambito urbano, rappresenta uno degli obiettivi più qualificanti del progetto del “Parco delle Mura” e del Piano Strategico del Verde, frutto di un elaborato percorso partecipativo del Forum di Urbanistica Partecipata. L’area si presta egregiamente per un progetto di acquisizione da parte del Comune, anche mediante il sostegno di enti o fondazioni, per la realizzazione di orti da affidare agli anziani, nell’ambito dei Piani di Azione per l’invecchiamento sano promossi dall’OMS. Il sostegno economico potrebbe venire anche dalla partecipazione ai bandi regionali di riqualificazione urbana. L’area sarebbe particolarmente adatta a progetti all’educazione ambientale e alla bellezza. Potrebbe essere sede di iniziative per le scuole non solo per la conoscenza di alberi e flora ma come realizzazione di un contesto urbano sostenibile dal punto di vista ecologico, urbanistico e sociale. Inoltre è attraversata dal corridoio ecologico facente parte della Rete ecologica urbana e provinciale, come si desume dalla mappa riportata dalla tavola degli aspetti strutturanti del PSC adottato.
Se ci fosse più coerenza tra impegni e promesse in campagna elettorale e azione amministrativa, ci sarebbero meno illusioni e più certezze per tutti e per il futuro di tutti.
I consiglieri comunali del M5S”.

ORTI VIA CAMPESIO

BANDO GIOVANI E IDEE D’IMPRESA 3. IL COMUNE GUARDA OLTRE LE POLEMICHE DELLA SECONDA EDIZIONE

Giovani tra 18 e 35 anni, residenti nel Comune di Piacenza e non in possesso di partita Iva; sono i requisiti necessari per partecipare alla terza edizione del bando Giovani e idee di impresa 3″, aperto dal 31 gennaio al 31 marzo 2015. Lo stesso bando che nella precedente edizione aveva sollevato le domande del gruppo consigliere Movimento 5 Stelle nel corso della commissione Attuazione del Programma. I pentastellati avevano evidenziato che una delle giovani vincitrici del bando era la figlia di una dipendente dell’ufficio Giovani e Politiche Giovanili del Comune, lo stesso che aveva promosso il bando. Nessuna irregolarità nella gestione del bando, precisò l’amministrazione, certo per ragioni di opportunità la cosa fece discutere. L’assessore Giulia Piroli ha precisato che oggi l’ufficio Giovani e Politiche Giovanili fa riferimento ad una nuova funzionaria responsabile Michela Riboni, “figura di indiscussa professionalità”. Tornando al bando, l’amministrazione intende favorire l’auto imprenditoria e l’occupazione giovanile, oltre che la possibilità, per i vincitori del bando, di localizzarsi presso la “Cittadella del lavoro e della creatività giovanile” di via XXIV Maggio. Le idee imprenditoriali presentate dovranno concernere la valorizzazione del patrimonio ambientale o culturale, il turismo sociale e sostenibile, attività educative, commercio e agricoltura, arte, architettura, moda, design, tecnologie, software, web 2.0, editoria, radio, tv e pubblicità, cinema, musica e spettacolo. Le idee d’impresa dovranno promuovere l’occupabilità giovanile, avere un impatto sociale positivo ed essere economicamente sostenibile.Saranno valorizzate i progetti che promuovano attività artigianali legate a vecchi mestieri di cui si sta perdendo la memoria. Il fondo finanziato dalla Regione Emilia Romagna è di 12 mila euro. Le domande potranno essere inviate al sito http://www.comune. piacenza.it/temi/cittadini/giovani. Per informazioni e chiarimenti relativi al bando si possono contattare gli uffici all’indirizzo giovani@comune.piacenza.it

bando giovani idee impresa

MOVIMENTO 5 STELLE ESCE DALLA RETE PER PARLARE COI CITTADINI

Il Movimento 5 Stelle esce dalla rete per parlare con i cittadini, vis a vis. Lo farà mercoledì 28 alla sede della circoscrizione 3 in un incontro aperto al pubblico. I consiglieri comunali pentastellati, Quagliaroli e Gabbiani illustreranno ai cittadini le osservazioni alla bozza dello statuto comunale revisionato. “La macchina comunale è molto complessa – ha detto Gabbiani – quindi è giusto che vada spiegata correttamente ai cittadini”, altrimenti addio partecipazione, aggiungiamo noi. “A Parma – ha spiegato la capogruppo Mirta Quagliaroli – si è fatto un percorso molto partecipato per arrivare alla revisione dello statuto passando anche attraverso la Giornata della Democrazia a cui hanno partecipato 300 cittadini. A Piacenza si è fatto il percorso contrario, partendo dal regolamento ed è mancata la parte fondamentale della partecipazione dal basso”. Le principali osservazioni apportate dai 5 Stelle sono l’istituzione della commissione garanzia e controllo che potrebbe essere inglobata alla commissione 1 e che potrebbe essere presieduta da un consigliere della minoranza. Altra osservazione riguarda la commissione delle eletta considerata dal Movimento autoreferenziale. La proposta sarebbe quella abolirla e far diventare la commissione 3, oggi dedicata al sociale, per le pari opportunità con la presidenza affidata ad una donna. Altre proposte sono l’introduzione del consigliere aggiunto che garantisca ai cittadini stranieri maggiore rappresentanza. Non avrebbe diritto di voto nè percepirebbe alcun compenso. “Usciamo dall’utopia dell’aria fritta per guardare a qualcosa di concreto” ha detto Andrea Gabbiani, ma non sarà facile.

5 stelle

M5S: LAVORATORI SAIPEM, SI FACCIA CHIAREZZA

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Piacenza vogliono fare chiarezza in merito alle segnalazioni che arrivano dai lavoratori della Saipem di Cortemaggiore. Continui licenziamenti, tagli sui trasfertisti italiani e l’assunzione di stranieri fanno pensare che l’obiettivo dell’azienda sia la delocalizzazione e la chiusura del polo piacentino per uno spostamento in Croazia. I consiglieri piacentini hanno informato la parlamentare Spadoni che ne ha fatto una interrogazione parlamentare. Ecco il testo

Sono numerose le segnalazioni che mi sono giunte da parte di lavoratori della Saipem di Cortemaggiore (Pc) messi in ginocchio da contratti sempre più precari. I lavoratori denunciano continui licenziamenti, tagli sui trasferisti italiani e l’assunzione di stranieri, rumeni e croati, che arrivano con visti turistici e a cui vengono pagati vitto alloggio spesso  in alberghi. Secondo gli operai l’ obiettivo dei vertici è chiaro: far lievitare i costi affinché ci sia un motivo per de-localizzare. Il timore infatti è che ci sia una chiusura del centro e uno spostamento in Croazia. I lavoratori affermano come li assumano tramite la Global petroproject services,   del Gruppo Eni che ha sede in Svizzera o tramite la croata Saipem Mediterranean services  con sede legale a Fiorenzuola ma con cantieri nell’est Europa.Di fronte a queste dichiarazioni -raccolte con l’ausilio del Gruppo Consiliare M5S di Piacenza- che vanno a sottendere una situazione critica per i lavoratori, chiediamo maggiore chiarezza e trasparenza: il Ministro dovrà rispondere su ciò che sta succedendo in questa società facente parte del Gruppo Eni.

Maria Edera Spadoni

Cittadina alla Camera dei Deputati

Movimento 5 Stelle

MOVIMENTO 5 STELLE, ARRIVI E PARTENZE?

Il voto regionale del 23 novembre costituirà per alcune forze politiche la prova del nove quanto a tenuta. Non è una novità, ad esempio, il calo di gradimento verso il Movimento 5 Stelle testimoniato anche dai sondaggi nazionali nei confronti del leader Beppe Grillo, che si vede sorpassato da una Lega in rimonta grazie al segretario Matteo Salvini che, in pochi mesi, è l’unico ad avere visto crescere il livello di consenso personale da parte degli elettori. Anche nel M5S piacentino il periodo non è dei migliori. Indiscrezioni rivelano di mal di pancia da parte del consigliere comunale Andrea Gabbiani che starebbe valutando l’ipotesi di lasciare il movimento. Il diretto interessato ha preferito non pronunciarsi, come riporta l’ultimo numero del Corriere Padano, ma probabilmente dopo il 23 novembre, se il movimento uscisse pesantemente ridimensionato, potrebbe decidere per una rottura. Ma ci sono anche volti nuovi e insospettabili che nelle ultime settimane si sono avvicinati ai pentastellati; uno di questi è l’ex assessore delle giunta Guidotti Rosarita Mannina ma anche l’ex sindaco di Ferriere Bruno Ferrari. “Sono una cittadina libera – ha detto al Corriere Padano – non ho mai avuto tessere e credo che oggi sia il Movimento 5 Stelle il soggetto politico che meglio interpreta i sentimenti del popolo. I partiti classici hanno fallito la loro missione”. Bruno Ferrari, negli ultimi anni portacolori dell’Udc, guarda al Movimento con interesse e simpatia. E chi l’avrebbe mai detto?

mannina

BORGO FAXHALL, IL M5S SI RIVOLGE AI COMMERCIANTI

I consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle tornano sul progetto alternativo a quello dell’amministrazione comunale in merito a Borgo Faxhall. Nonostante le parole del direttore commerciale Cesare Bertola che, a nome degli esercenti della galleria, aveva definito la proposta inaccettabile soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del terminal dei bus altrove, i consiglieri comunali pentastellati si rivolgono direttamente ai commercianti. Di seguito la nota integrale.

“Ho sentito che qualcuno vuole spostare altrove il terminal dei bus,
per noi è una proposta inaccettabile, anche perché quando abbiamo
investito era previsto qui. Se non sarà realizzato siamo pronti ad
azioni clamorose, non solo di tipo legale. Mentre qui dentro si grida,
ci sono imprenditori che rischiano soldi propri e lavoratori che
perdono il posto a causa della crisi”. Bertola Direttore del Consorzio
commercianti di Borgo Faxhall.

A seguito di queste dichiarazioni chiediamo ai commercianti di Borgo
Faxhall di riflettere sul progetto da noi proposto spiegando loro perchè dovrebbero sostenerlo.
Il problema è noto, occorre ripensare le scelte urbanistiche della
nostra città, spostare l’autostazione  da Piazza Cittadella e
costruire una nuova autostazione  presso la stazione ferroviaria, è
una scelta strategica necessaria per ottimizzare il flusso di arrivi e
partenze in città e agevolare lo spostamento delle persone all’interno
della città stessa. Questo è l’interesse pubblico, comune a tutti i cittadini, nella vicenda.
La riqualificazione della zona di Borgo Faxhall è auspicabile,come di
tutta la città, perchè ricordiamo che il degrado, l’incuria e la
pericolosità è un problema generalizzato e va risolto in tanti, troppi
quartieri, non solo in Borgo Faxhall. In città, in tutta la città,
l’allarme sociale è alto, i cittadini non si sentono al sicuro e hanno
paura, occorre INTERVENIRE e al più presto, ribadiamo, in tutta la
città, perchè furti, rapine ed episodi di violenza stanno aumentando
ovunque. Vogliamo sottolineare come l’allarme sociale non riguardi solo
Piacenza e l’intervento che noi auspichiamo dovrebbe affrontare il
problema all’origine, ovvero nelle politiche e nelle scelte economiche
e sociali del governo. Se è legittimo chiedere a questa amministrazione di agire e di
adoperasi per trovare una soluzione al problema, è altresì doveroso
chiedere se chi doveva ha realizzato il Centro Commerciale secondo le
norme di legge e gli accordi previsti al momento dell’autorizzazione
della costruzione del Centro Commerciale stesso? Come troppo spesso è
accaduto e accade in Italia, si finisce per caricare un problema
logistico e organizzativo  privato sulle spalle dell’intera comunità!
A tutti gli attori e diversamente interessati in questa vicenda
vorremmo far presente che non è possibile fare l’autostazione delle
corriere nel vallo insieme al parcheggio per i pendolari e al
parcheggio per il centro commerciale oltre al recupero delle mura
cinquecentesche e degli edifici storici esistenti, le leggi della
fisica,  della dinamica dell’estetica e del comune buon senso lo
impediscono perchè in quell’area non ci sta tutto! Si congestionerebbe ogni attività e la
via La Primogenita non è in grado di sostenere il  traffico veicolare
che deriverebbe. Viene inoltre sollevato il problema dei commercianti del Centro
Commerciale che hanno visto deprezzarsi il proprio investimento a
causa anche dei problemi della zona che risulta degradata, secondo loro a causa
anche della mancanza dell’autostazione delle corriere. Da cittadini e
da amministratori siamo molto sensibili a questo problema, che è
comunque lo stesso che purtroppo affligge i commercianti di altre zone
della città, duramente provati  da ripetuti episodi di inciviltà e
violenza, lo stesso problema che affligge  anche i proprietari degli
immobili residenziali che hanno visto deprezzarsi il loro valore.
Tutta la città andrebbe ripensata e riqualificata.Ma il motivo principale per cui i commercianti di Borgo Faxhall dovrebbero sostenere il progetto da noi proposto è proprio la
protezione delle loro attività. Questa proposta oltre che la soluzione migliore dal punto di vista viabilistico, ci sembra la migliore anche per i commercianti  della
galleria che devono salvaguardare le loro attività e non permettere
che altri centri commerciali possano nascere proprio nell’ex mercato
ortofrutticolo. Infatti se passa questa delibera con queste linee guida in pratica lo
scalo ferroviario e l’ex mercato ortofrutticolo potrebbero diventare,
anche sommando i diritti edificatori che il comune intende acquisire
secondo noi in modo irregolare, un grosso centro commerciale con annesso
parcheggio che andrebbe a fare una enorme concorrenza al centro di
Borgo Faxhall. Per questo noi crediamo che nell’ex mercato ortofrutticolo debba
essere privilegiato l’uso pubblico, in questo modo non saranno
costruiti edifici residenziali o commerciali di cui non c’è nessuna
necessità. In sintesi il problema è e resta solo quello del Trasporto Pubblico
Locale e del recupero delle mura e degli edifici storici.
Solo per questo scopo è stato pensato in origone tutto il progetto e si è
autorizzata la costruzione di un  immobile come Borgo Faxhall, aprendo
ad interessi privati COMUNQUE E SEMPRE SUBORDINATI   all’interesse pubblico.
Solo l’interesse pubblico, comune a TUTTI, può e deve guidare valutazioni e
scelte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali di Piacenza del M5S

b faxhall

 

M5S: UN ALTRO BORGO FAXHALL E’ POSSIBILE

Un altro Borgo Faxhall è possibile, parola del Movimento 5 Stelle. La capogruppo Mirta Quagliaroli e il consigliere Andrea Gabbiani hanno presentato una proposta alternativa a quella dell’amministrazione. Completamente ribaltato il punto di partenza, il progetto si concentra nella parte nord della città e si divide in due fasi: la prima prevede una stazione temporanea delle corriere nell’ex piano caricatore e nell’ex mercato ortofrutticolo con la creazione di biglietteria e parcheggio pubblico libero. Nella fase 2 si concentra il progetto vero e proprio: “grazie ad una convenzione con le Ferrovie – spiega Gabbiani – sarebbe possibile creare la stazione definitiva delle corriere comprensiva di biglietteria, insieme alla nuova ferrovia nord e a due parcheggi che verrebbero costruiti in un secondo momento nell’area lasciata libera dai binari”. In questo modo verrebbero sgravate dal traffico piazzale Marconi e via La Primogenita perchè l’accesso verrebbe spostato sul cavalcaferrovia. “In questo modo l’edificio di via Verdi e di via Scalabrini resterebbero al comune – sottolineano – e nell’ex Berzolla sotto tutela della Sovrintendenza abbiamo fatto richiesta di trasferire la polizia municipale”. Tra l’altro l’intera area che i grillini hanno individuato per il progetto è sotto l’attento studio del Politecnico di Milano che si è reso disponibile ad allestire una mostra. Infine una nota sulle convenzioni “uno strumento importante ma spesso non rispettato  – ha detto la capogruppo Quagliaroli – a marzo abbiamo proposto un emendamento che è stato respinto. Su Borgo Faxhall nessuna convenzione è stata rispettata – denuncia la grillina – perchè nessuno ha vigilato?” Chissà se una risposta si avrà dalla commissione richiesta dal M5S sullo stato di attuazione delle convenzioni.

b faxhall m5s