QUANDO LA SCRITTURA RENDE LIBERI, IN CARCERE. A TUTTO TONDO

Anche in carcere si può scoprire il piacere della scrittura. È accaduto a Giuseppe Carnovale che, nel corso della sua detenzione, da semianalfabeta ha pubblicato un libro di poesie “Nessuna pagina rimanga bianca”. È questo il senso della scrittura autobiografica: dare un senso all’esistenza, prendere consapevolezza della pena e sentirsi uomo o donna e non solo detenuto. E’ emblematico in questo senso l’esperienza di Ristretti Orizzonti la testata redatta all’interno del carcere Due Palazzi di Padova. A Piacenza invece Sosta Forzata è stata sospesa.

La marcia dei 1000 ha fatto centro: il serpentone colorato e allegro per dire no al progetto del cementificio Buzzi Unicem di utilizzare il Carbonext ha colpito nel segno. Oltre mille i cittadini che hanno partecipato alla marcia da Lugagnano fino al piazzale della Buzzi. Ancora una volta forte e chiara è arrivata la richiesta alla Provincia, a cui spetta l’ultima parola, di effettuare la valutazione di impatto sulla salute.

I cambiamenti quando arrivano portano con se conseguenze anche imprevedibili. Un vero e proprio salto di civiltà. Potrebbe accadere anche con le nuove famiglie? È una domanda alla quale hanno cercato di dare una risposta due voci diverse per formazione: una bioetica, l’altra filosofica. Un tema particolarmente attuale considerato il dibattito che sta creando il sì da parte dell’Irlanda ai matrimoni omosessuali.

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VERSO UNA NUOVA FAMIGLIA? IL DIBATTITO CHE DIVIDE

I cambiamenti quando arrivano portano con sé conseguenze imprevedibili oltre che costringere, talvolta, a veri e propri salti di civiltà. E’ quello che potrebbe accadere oggi con l’evoluzione che sta avendo la famiglia? E soprattutto la direzione è verso una nuova famiglia? Una tematica che divide, che mette a confronto che inevitabilmente si scontra con l’etica e la morale. Si sono confrontati due docenti universitari di alto livello: Maurizio Mori ordinario di bioetica all’università di Torino e Adriano Pessina ordinario di filosofia morale all’università Cattolica di Milano. Un incontro organizzato per offrire ai presenti la possibilità di una riflessione approfondirta su una tematica molto attuale e dibattuta. L’incontro moderato da Eugenio Gazzola è stato organizzato dalla neonata società Bio-Giuridica piacentina presieduta da Marcello Valdini. “L’idea di passaggio da una idea di famiglia vicino alla natura perchè potatrice di istinti fondamentali ad una fase nuova, costituisce un salto di civiltà, un vero e proprio cambiamento – ha detto il professor Mori – un cambiamento che si va scontrare con quell’ordine della creazione scritto dal principio e basato sul rapporto uomo donna”. Trattando l’argomento da un punto di vista prettamente filosofico, il professor Pessina è partito dal chiarire cosa si intende per famiglia e quali valori vengono messi in gioco. “La domanda è capire cosa intendiamo per famiglia, come le parole definiscono le cose – ha spiegato Pessina – la famiglia custodisce la specifica relazione tra maschio e femmina”. Alla base di tutto per il docente della Cattolica c’è l’amore “l’amore non ha bisogno di tutele, ma riguarda una relazione interpersonale”.

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