BARBIERI – RIZZI: IL FACCIA A FACCIA

Si sono confrontati su tematiche e impegni concreti partendo dal primo provvedimento che licenzieranno una volta eletti sindaco. Patrizia Barbieri e Paolo Rizzi hanno anche analizzato il dato dell’astensionismo che ha caratterizzato il primo turno che per Barbieri “deriva dalla forte delusione verso l’amministrazione uscente, che non ha sortito risposte ai cittadini che si sono sentiti abbandonati; per Rizzi “è un fenomeno non solo locale ma diffuso, ricordiamo che il voto municipale è la prima forma di democrazia. La differenza la fa il modello di città e il futuro”. Tra i temi affrontati sicurezza, cultura, politiche giovanili, politiche per la famiglia e diritti civili. Il video è visibile su Facebook alle pagine Zerocinque23 e PiacenzaSera.it

BARBIERI-RIZZI: E’ BALLOTTAGGIO. EXPLOIT DELLA LEGA. M5S SOTTO LE ASPETTATIVE

Il centro destra è davanti, e non poco, rispetto ad un centro sinistra che dovrà rimboccarsi la maniche in vista del ballottaggio del 25 giugno. E’ terminato dopo otto ore lo scrutinio dei 108 seggi per le comunali di Piacenza, una maratona a tratti sfiancanti per la lentezza con cui sono arrivati i risultati di alcune sezioni. Il risultato finale decreta che saranno Patrizia Barbieri (centro destra) e Paolo Rizzi (centro sinistra) a sfidarsi per la poltrono di sindaco di Piacenza io 25 giugno prossimo, la prima staccando il secondo di ben 6,58% dei voti.

Barbieri ha ottenuto il 34,78% pari a 14mila 625 voti, Paolo Rizzi 28,20% (11mila 856), Massimo Trespidi 13,71 % (5mila 766), Andrea Pugni 9,12 % (3835), Luigi Rabuffi 5,96% (2508), Stefano Torre 4,28 % (1801) e Sandra Ponzini 3,94% (1657).

Oltre il risultato finale, balzano all’occhio altri due dati molto significativi, per la verità inaspettati in questa consultazione elettorale in cui i cittadini sono stati chiamati ad eleggere il nuovo sindaco di Piacenza: l’affluenza e le schede nulle. Alle 23 aveva votato il 56,39 % degli aventi diritto, pari a 43mila 202 persone. Cinque anni fa il 65,42%, dieci anni fa il 77,9%. Le schede nulle sono state  sono state 919 (colpa soprattutto del voto disgiunto), quelle bianche seconde 215.

Il primo partito a Piacenza resta il Partito Democratico con il 18,5 %, a seguire le due liste civiche a sostegno di Massimo Trespidi  che insieme hanno raggiunto il 13,4% dei voti (10,6 Massimo Trespidi sindaco, 2,8 i Giovani con Trespidi) segue la Lega Nord con il 12,9 %, soltanto quarto il Movimento Cinque Stelle con il 9,2 %. A seguire Forza Italia con l’8,4%, Fratelli d’Italia con il 7,2 %. Raggiunge il 6,8 % la civica Piacenza Più con Rizzi, mentre si ferma al 5,8 Piacenza in Comune di Rabuffi.

La Lega Nord con il 12,9% dei consensi ha contribuito in modo determinante al risultato finale di Patrizia Barbieri; sotto le aspettative il risultato del Movimento 5 Stelle che si è fermato al 9,2% confermando, di fatto, il crollo anche a livello nazionale che ha portato il Movimento di Grillo fuori dai ballottaggi in tutte le città; gran risultato quello delle due liste civiche di Massimo Trespidi, che ha corso come indipendente, attestandosi a conquistare il secondo posto nella percentuale di consensi dopo il Pd, che si conferma il primo partito a Piacenza. Exploit di Stefano Torre, il candidato sui generis che ha impostato la campagna elettorale sulla satira, che ha raggiunto il 3,9% delle preferenze. Ha superato il 5% la lista Piacenza in Comune di Luigi Rabuffi e ha raggiunto il 4,1% Passione Civica di Sandra Ponzini.

BARBIERI-TRESPIDI, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA?

Lei ha scelto la passeggiata per le vie della città, dalla stazione al centro, lui il cuore di Piacenza del sabato pomeriggio all’ora dell’aperitivo. Patrizia Barbieri e Massimo Trespidi, per certi aspetti possono sembrare l’altra faccia della stessa medaglia, quella di un centro destra obiettivamente diviso, se non altro sulla scelta del candidato. Dopo tribolazioni non da poco Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, sono arrivati ad individuare l’avvocato Barbieri come candidata alla poltrona di primo cittadino. Eppure nella passeggiata con partenza dai giardini margherita, a sostegno dell’ex sindaco di Castelvetro, c’era il centro destra al gran completo: gli ex colleghi della giunta provinciale, proprio quella guidata da Trespidi, Sergio Bursi, Paolo Passoni, Maurizio Parma, l’ex capo di gabinetto Domenico Bergonzi, la Lega Nord locale e regionale Massimo Polledri, Matteo Rancan, Pietro Pisani, Stefano Cavalli, Forza Italia con Jonathan Papamarenghi, Fabio Callori, Antonio Agogliati, Tommaso Foti di Fratelli d’Italia.

Il giorno dopo è toccato a Massimo Trespidi accolto in piazza Cavalli, proprio sotto palazzo mercanti, da circa 300 persone. Pochi per la verità i volti della politica piacentina, molti quelli delle gente comune e degli studenti del professore del Colombini. L’appuntamento era per il Trespritz, parafrasando il noto cocktail, che Trespidi ha offerto ai presenti. Tutto avrebbe lasciato presagire l’annuncio della corsa per le comunali, in realtà rimandato di qualche settimana.

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