A PIACENZA 236 POSITIVI, SOLO 31 SINTOMATICI. NESSUN DECESSO

Sono 236 i nuovi positivi registrati a Piacenza, di questi solo 31 sono sintomatici. Nessun decesso. I pazienti in terapia intensiva sono 11, uno in meno rispetto a ieri.

In Emilia-Romagna si sono registrati 95.654 casi di positività, 2.371 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.732 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’11,4 %, rispetto al 9,9% di ieri.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,2 anni.

CONTAGI IN CRESCITA NELL’ULTIMA SETTIMANA. 195 RICOVERATI PER COVID

I nuovi positivi nell’ultima settimana sono 1320 con un incremento del 20% rispetto alla precedente, i tamponi eseguiti 11769. Il rapporto tra tamponi e positivi è dell’11.2%, in regione 13.11% e in Italia 16.19%. “Piacenza si conferma – ha sottolineato il direttore generale Luca Baldino – la provincia all’interno dell’Emilia Romagna con il maggior numero di positivi ogni mille abitanti 4.64. Un dato che non si spiega con il maggior numero di tamponi effettuati, ma piuttosto con la vicinanza alla Lombardia e al fatto che molti piacentini lavorano in quella regione, ma non siamo assolutamente nella situazione di marzo”.

Le USCA hanno eseguito 736 visite tutte a domicilio, in totale da marzo hanno visitato 7492 pazienti; le persone in quarantena perché contatti stretti sono 2909, in isolamento fiduciario perché di rientro da paesi a rischio 66, in isolamento in quanto Covid postivi 2011. In tutto le persone 4986, la settimana scorsa 4277.

Nelle scuole i positivi, tra docenti e studenti, sono in tutto 1692, 84 in più rispetto alla settimana precedente; coinvolte 328 classi e 113 istituti di città e provincia.

Del totale dei positivi il 53% è sintomatico e il 47 asintomatico. Per la maggior parte la diagnosi è avvenuta tramite contact tracing 40%, sintomi e Usca 33%, da laboratori privati 10%.

L’età dei positivi: si registra una diminuzione nella fascia 41-64 che passa da 39% a 35%; nella fascia 0-17 i positivi sono il 16%; tra i 18 e i 40 il 30.4%, 65-79 11.3% e aumenta la percentuale dei positivi nei grandi anziani oltre 80 anni che passa da 5.5% a 7.3%.

I pazienti in terapia intensiva sono 13: 6 ricoverati in UTIR e 7 in terapia intensiva. I pazienti ricoverati nei reparti intensivi e non intensivi sono 195. Diciassette i deceduti nell’ultima settimana.

LE STORIE DEI BIMBI PREMATURI SCRITTE DALLE MAMME

Sono stati 150 nel 2019 i bimbi nati prematuri nel reparto di Pediatria dell’ospedale, neonati che hanno bisogno di cure particolari perché sono nati prima del termine.

Le statistiche indicano che oggi un bambino su 10 nasce in questa condizione. Più grave é la prematurità, maggiori sono le problematiche che il neonato dovrà affrontare: difficoltà respiratorie e di alimentazione, possibili complicanze cardiocircolatorie e cerebrali, infezioni e altre condizioni legate all’immaturità anatomica e funzionale dei vari organi. Il reparto piacentino accoglie i piccoli nati dalla 31esima settimana di gestazione, con un peso di almeno 1000 grammi.

Per celebrare questa giornata diamo voce alla mamme e ai papà di questi piccoli con i loro scritti. Eccone alcuni.

“Clara è nata il 04/06/2020 a 34 settimane. Pesava 1460
gr, ed è stata ricoverata 20 giorni in patologia neonatale.
Essere mamma ti cambia, esserlo di una bambina
prematura, ancora di più. Ti senti stanca, fragile, hai paura
di sbagliare, di non essere all’altezza. Ti ripetevi come un
mantra che tu saresti stata in grado di gestire tutto, ma
arriva un momento in cui le tue convinzioni vacillano.
In molti descrivono i bambini prematuri come guerrieri.
Se devo dirla tutta non amo questa parola…Eppure la
prima volta che ho visto mia figlia, ho visto proprio una
guerriera. In mia figlia, ho trovato il coraggio e un pò
di sano ottimismo. La ringrazio, come ringrazio tutto il
personale della patologia neonatale di Piacenza, che per
un pò, si è preso cura di noi. Sentirsi ascoltati, sostenuti e
incoraggiati è importante. Grazie”.
Rossella, mamma di Clara 34 settimane.

“Vi racconto di un viaggio iniziato a dicembre 2016, da
un test di gravidanza positivo, la gioia e la curiosità di
vedere questo puntino dentro di me.
Alla visita scopro che non é un puntino, ma due puntini
che stanno crescendo dentro di me e che il viaggio che
devo intraprendere é più duro di ciò che mi aspettavo,
una gravidanza gemellare monocoriale, una gravidanza
a rischio, fatta di visite su visite.
Due femmine, dal momento che abbiamo saputo il
sesso non erano più feto A e feto B, ma Siria e Stella.
Tutto prosegue bene fino alla trentesima settimana,
poi Siria sembra non cresca più. Il ricovero, il panico, la
maturazione polmonare delle bimbe appena arrivata in
reparto, e dopo una settimana di monitoraggi e tracciati
hanno deciso che era ora. Cosi sono nate. Un cesareo ben
diverso dal parto in acqua tanto sognato da sempre, Siria
la prima a nascere non ha pianto ed é stata portata via,
Stella con una vocina flebile ha pianto, mi ha guardata, l’ho
baciata e l’hanno portata via. Mi hanno riportato indietro
Siria per farmi vedere che era ok. Erano belle? No. Erano
due mostriciattoli, grosse come una mano, non proprio
il genere di bambino che ti immagini quando scopri di
essere in attesa. Il giorno dopo, con tutti i dolori del caso,
mi sono alzata e ho fatto quel corridoio lunghissimo.
Non sentivo neanche il male dalla voglia di vederle che
avevo, ed é stato un colpo vederle lì dentro l’incubatrice,
quando tutte le altre mamme avevano i loro bimbi
vicini. La prima volta che le ho prese in braccio per
fare la marsupioterapia ed ogni volta che le guardavo
avevo sentimenti contrastanti, perché da una parte mi
esplodeva il cuore di gioia, dall’altra chiedevo loro scusa
per quello che dovevano passare, perché non ho potuto
tenerle più nella mia pancia. Abbiamo fatto due mesi di ricovero post nascita, in cui ci sono stati alti e bassi: trasfusioni, fili, suoni, aghi,
disinfettanti e il tiralatte.
Ma una cosa l’ho imparata da loro e da tutte le storie che
ho visto: Che questi bimbi sono leoni, nascono prima si,
ma hanno una forza sovraumana, tanto che a ripensarci
ora, mi vien da dire che la debole fossi io. Non é un
percorso facile per noi genitori, non é una cosa neanche
naturale… Ma quando trovi medici, infermieri e oss che
ti fanno sentire a casa, tutto diventa più facile. I momenti
di sconforto ci sono stati, ma ricordo ogni faccia amica
incontrata nel reparto di neonatologia.
I rapporti creati, con le mamme dei bimbi ricoverati con
Siria e Stella, sono legami fortissimi ancora adesso. Oggi
Siria e Stella hanno tre anni, sono bambine bellissime e
serene. Sulle braccia hanno ancora i segni delle flebo,
ma di quei mostriciattoli che erano nati a giugno 2017
non c’è più ombra, solo meraviglia. Anche quando tutto
sembra andare storto, é il momento in cui c’é la svolta e
si migliora. Un abbraccio a tutti i genitori dei bimbi nati “di fretta”, e
credeteci quando vi dicono che diventano bimbi come
tutti gli altri, io pensavo fosse impossibile, invece cosi è
stato”.
Sara, mamma di Siria e Stella, gemelle 32+2 settimane.

COVID: 190 NUOVI CASI E UN DECESSO A PIACENZA

Sono 190 i nuovi positivi a Piacenza e un decesso, una donna di 83 anni. Dei positivi, 92 sono sintomatici. 13 sono i ricoverati in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri.

In Emilia-Romagna si sono registrati 88.520 casi di positività, 2.822 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.562 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 22,5%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,5 anni.

A PIACENZA 153 NUOVI CASI E 3 DECESSI

Sono 153 i nuovi positivi a Piacenza (di cui 49 sintomatici) e 3  decessi (una donna di 92 anni e due uomini, rispettivamente di 78 e 90 anni); sono i numeri registrati nella giornata di oggi. Undici i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in meno rispetto a ieri.

in Emilia-Romagna si sono registrati 2.430 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.539 tamponi eseguiti. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,8%, in netto calo rispetto a ieri (16,2%). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,6 anni.

COVID, LA CURVA DEI CONTAGI RALLENTA. VICINI AL PICCO? “TROPPO PRESTO PER DIRLO”

Siamo vicini al picco? E’ ancora troppo presto per dirlo, ma è un’evidenza che si legge dai dati che la curva dei positivi si sta lentamente appiattendo, almeno nell’ultima settimana. Con tutte le precauzioni che la pandemia impone, questo dato apre uno squarcio di positività dopo settimane di buio.

La prudenza è massima, ha ribadito più volte il direttore generale Luca Baldino analizzando i dati, occorre aspettare anche la prossima settimana, ma resta il fatto che la curva sta, al momento, rallentando. I casi positivi registrati sono 1101, il 14% in più della scorsa settimana, (in regione Emilia Romagna il 27% in più), percentuale dunque in netto calo, ancora più bassa se si mettono a confronto le settimane ancora precedenti quando l’aumento era del 118%; i tamponi effettuati sono stati 10480, con un incremento del 5%. “Oggi i dati piacentini – ha detto Baldino – dimostrano che a Piacenza l’incremento è minore rispetto agli altri capoluoghi della regione, segno chele misure di restrizione stanno funzionando mitigando l’aumento. Ma per la valenza effettiva occorre ancora attendere”.

Le USCA hanno eseguito 679 interventi a domicilio, anticipando così la cura dei pazienti nelle proprie abitazioni evitando, nella maggior parte dei casi l’ospedalizzazione.

Il totale delle persone i isolamento e quarantena è di 4277: 2211 le persone in quarantena perché contatti stretti, 2023 quelle in isolamento perché Covid positive.

Aumenta il divario tra positivi asintomatici e sintomatici: il 56% ha i sintomi della malattia, il 44% è asintomatico. La tipologia dei pazienti è per la maggior parte segnalata dalle USCA o da coloro che hanno o sintomi (37%), contact tracing 28%, laboratori privati 22%. Nelle CRA il sistema sta tenendo molto bene, i positivi sono tutti asintomatici.

La suddivisione in età vede un aumento della fascia 41-64 che sale al 39%, 18-40 al 29%, 0-17 scende al 15%, 65-79 sale all’11%, oltre 80 anni è stabile al 5.5%.

L’impatto sul pronto soccorso è stabile come la scorsa settimana: circa la metà degli accessi per Covid (25) viene ricoverato (10/12). I pazienti ricoverati per polmoniti hanno un incremento molto lento (14), quelli in terapia intensiva sono 13 di cui 7 in UTIR e 6 in intensiva. Di questi ultimi 5 sono intubati.

Sono 167 i pazienti totali ricoverati per Covid, un incremento lineare ben lontano dai 716 del picco del 31 marzo. I decessi sono stati 7.

“Il livello di pressione attuale – ha spiegato il dg – non mette in difficoltà l’azienda, A Piacenza non sta accadendo quello che purtroppo vediamo in altre città. Il contact tracing sta rientrando nella normalità, non ci sono code di ore per i tamponi e il referto viene fornito in 24/36 ore”.

L’attività chirurgica continua a funzionare regolarmente, soprattutto per preservare la chirurgia elettiva, cioè tumorale e non differibile. Il dott. Patrizio Capelli ha spiegato che si è operata una delocalizzazione della chirurgia in aree covid free: Castel San Giovanni per la chirurgia generale, Casa di cura Piacenza per la senologia e otorino. A Piacenza è rimasta la chirurgia urgente. “I percorsi sono assolutamente sicuri – hanno ribadito Baldino e Capelli – per cui non occorre disdire nè rinunciare ad interventi o visite programmate”.

COVID: A PIACENZA 159 PERSONE POSITIVE E 4 DECESSI

Sono 159 i nuovi positivi registrati nella provincia di Piacenza, di cui 71 sintomatici. In tutto sono 8317. Purtroppo anche 4 decessi (3 uomini di 94, 92, 84 anni e una donna di 93); le persone in terapia intensiva sono 11, uno in più rispetto a ieri.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 71.408 casi di positività, 2.360 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.950 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 18,2%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,4 anni.

COVID: SALGONO I CONTAGI, 178 IN UN GIORNO. DUE DECESSI. UNA VITTIMA AVEVA 35 ANNI

Salgono a 178 (di cui 102 sintomatici), in una sola giornata, i casi positivi registrati a Piacenza che portano il totale a 7924.  Anche due vittime, un uomo di 70 anni e una donna di 35 con patologie pregresse, specifica la regione nella nota. Otto i pazienti in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri.

In Emilia-Romagna si sono registrati 67.041 casi di positività, 1.953 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.847 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,4%, rispetto al 10,7% di ieri.

L’Rt regionale, cioè l’indice di trasmissibilità del virus, è dell’1,57, in calo rispetto all’1,63 della scorsa settimana.

Dei nuovi contagiati, sono 932 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,8 anni.

MISURE ANTI ASSEMBRAMENTO PROROGATE AL 31 GENNAIO

E’ stata prorogata fino al 31 gennaio2021 l’ordinanza di divieto di ogni forma di stazionamento, aggregazione e /o stabile e continuativa occupazione”  dei gradini della scalinata del Duomo di Piacenza e della Basilica di San Francesco, dei gradini di accesso e dei portici di Palazzo Gotico, dell’intera superficie di Piazzetta Pescheria, della rientranza di via San Siro in prossimità dell’accesso
alla Galleria del cinema Politeama.
Il provvedimento, in continuità con il precedente emanato il 6 agosto scorso, ha validità immediata, specificando che “sono fatte salve le occupazioni autorizzate per i pubblici esercizi e in occasione di eventi pubblici”.

Una proroga dovuta al perdurare della “perdurare della situazione di emergenza igienico-sanitaria”, che “impone particolare rigore nell’adozione di misure finalizzate a impedire la diffusione del Covid-19, con riguardo alle zone di spontanea aggregazione delle persone. Lo scopo è quello di evitare assembramenti che compromettano il rispetto della misura di distanziamento sociale interpersonale di 1 metro”.

L’inosservanza comporta una sanzione da 400 a 1000 euro.

AUMENTANO I POSITIVI MA CON MENO SINTOMI. AI PAZIENTI CHE ANNULLANO LE VISITE, BALDINO “OSPEDALE LUOGO SICURO”

Sono 963 i nuovi positivi su 9954 tamponi effettuati. Il rapporto tra tamponi e postivi è 9.7%, il 30% in più superiore alla media regionale che è cresciuta del 22%. “Il numero dei positivi – ha detto il direttore generale Baldino – è cresciuto in maniera importante, sono 963, con un incremento del 58%. A livello regionale la media è dell’86%, quindi la media è inferiore rispetto a Piacenza perché stanno crescendo molto i dati relativi alle province più grandi, Modena e Bologna. Il dato che non è buono, per Piacenza, riguarda la proporzione rispetto ai mille abitanti: la media regionale è del 2,5. Noi siamo al 3,4%. Noi facciamo più tamponi, il numero di positivi in media è più basso della media regionale, ma quelli che identifichiamo settimana per settimana è più alto della media regionale. Lo dimostra il dato dei positivi rispetto al numero dei tamponi eseguiti: è del 9,7%. Vuol dire che su 10 tamponi, uno è positivo. In Regione la media è dell’8,7%, è una distanza che si sta riducendo”.

Entrando nel dettaglio dei positivi è evidente che il numero degli asintomatici torna a salire: 62%, il resto 38% è sintomatico. “Piacenza – ha spiegato Baldino – ha una situazione peggiore quanto a positivi rispetto alle altre città della regione, me al tempo stesso le persone ricoverate con sintomi sono meno rispetto ai dati regionali. Abbiamo più positivi ma con meno sintomi. Questo grazie all’opera costante sul territorio, alla presa in carico del paziente prima che le condizioni si aggravino. La maggior parte dei positivi arriva dal contact tracing, dalle usca e dai laboratori privati”.

Il sistema ospedaliero sta reggendo bene: gli accessi ordinari al pronto soccorso stanno diminuendo a fronte di un aumento degli accessi per Covid, 6 pazienti sono ricoverati in UTIR, 3 in terapia intensiva, 110 i ricoveri totali tra reparti intensivi e non.

Proprio a questo proposito il direttore generale Baldino ha lanciato un appello ai cittadini a non avere paura ad andare in ospedale, “è un luogo sicuro” ha detto. “In questi giorni sono stati annullati interventi chirurgici nelle ore precedenti all’operazione. La causa è stata la paura dei pazienti di contrarre il Covid in sala operatoria e durante il ricovero. Gli ospedali di Castello e Fiorenzuola sono “puliti”, non hanno pazienti Covid. Quello della città di Piacenza ha pazienti che hanno il Covid, ma con percorsi separati da tutto il resto dell’attività ospedaliera. Non c’è motivo di rinunciare a visite e interventi programmati presso le nostre strutture. Quest’estate abbiamo fatto una enorme fatica per garantire distanziamenti e percorsi sicuri all’interno degli ospedali”

Leggermente inferiore il numero degli interventi delle Usca (da 525 a 495), 4024 sono in totale le persone in isolamento  fiduciario o in quarantena perché in contatto con positivi o perché positivi a loro volta.

I positivi nelle scuole sono 220, 77 istituti coinvolti e 219 classi, con un incremento di 8 istituti e di 92 classi. La crescita del contagio all’interno della stessa classa è limitata, in tutto 22 casi.