AUMENTA DA 10MILA A 50MILA LA SPESA PER L’AFFIDAMENTO DI INCARICHI AD AVVOCATI ESTERNI AL COMUNE

E’ passata da 10mila a 50mila euro la previsione dello stanziamento del bilancio 2025/2027 per gli affidamenti di incarichi ad avvocati esterni all’ente. L’ente in questione è il Comune di Piacenza che deciso un incremento delle risorse ad integrazione del “Programma annuale per l’affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, anno 2025”.

L’aumento della spesa è motivata dai “ricorsi giudiziari che non possono essere interamente gestiti dall’Avvocatura sia a causa di una altissima specializzazione richiesta per l’incarico professionale o per incompatibilità/potenziale conflitto di interessi si è reso necessario l’affidamento di incarichi di patrocinio dell’ente ad avvocati esterni”.

Una spesa che rientra nel Documento Unico di Programmazione per cui si è chiesta e ottenuta la variazione.

“UNA CITTA’ ATTRATTIVA, CHE TUTELI AMBIENTE, LAVORO E SICUREZZA”. QUESTA E’ LA PIACENZA DESCRITTA NEL PIANO URBANISTICO GENERALE

E’ stato illustrato, per la prima volta , ai consiglieri della commissione 2 (urbanistica e territorio) l’articolato e complesso documento del PUG, il Piano Urbanistico Generale, del Comune di Piacenza, lo strumento di pianificazione urbanistica della città dei prossimi anni. E’ stato l’architetto Fabio Ceci a descrivere ai consiglieri gli aspetti più macroscopici e generali del documento: “ogni piano – ha detto – ha sempre come innesto altre sfide della comunità, tradotte dal mandato politico – precisando come – l’assunzione del PUG non fermerà il flusso della pianificazione. Tra gli obiettivi ci sono costruire una città aperta anche dal punto di vista ambientale, oltre che rendere strategico il rapporto con il grande fiume, da sempre problematico. Un’altra sfida è quella di far evolvere la logistica in termini di intermodalità più che di estensione”.

A rispetto al consumo di suolo zero, Ceci ha precisato che nel piano non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. “Occorre inoltre accompagnare – ha chiarito – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

“Un piano costruito dal basso – lo ha definito nel suo intervento politico l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini – da una comunità che chiede equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo. Più di 30 occasioni di confronto e ascolto: 12 convegni con dibattiti, 3 workshop guidati da esperiti facilitatori, un questionario dedicato alle richieste per il PUG, somministrato a più di 900 cittadini, 6 incontri in consulta Ambiente e Territorio per dibattere, tra l’altro, delle questioni più spinose della rigenerazione urbana. Cinque audizioni in Commissione Consigliare delle varie compagini sociali”.

Quattro sono le sfide che l’amministrazione ha posto agli estensori del PUG: ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. “Quattro sfide – ha spiegato Fantini – che abbracciano in modo settoriale tutti gli ambiti della città. Qui è entrata in gioco la visione della città. Abbiamo chiesto di tradurre tecnicamente nel Piano la prospettiva nuova che la comunità di Piacenza chiede a gran voce”.

Logistica e innovazione temi di primaria importanza, che “prevedendo uno sviluppo non superiore al 50% nei prossimi dieci anni della quota di espansione del 3% prevista dalla legge regionale – ha spiegato l’assessore – Eventuali nuovi insediamenti verranno adeguati e integrati al polo esistente, seguendo principi di pubblica utilità e garantendo una governance efficace, sicurezza degli accessi, autosufficienza energetica e servizi adeguati per i lavoratori. Il piano esclude l’adozione della perequazione territoriale con altri Comuni e garantisce una rigorosa valutazione delle espansioni consentite. Si sottolinea la necessità di scelte coraggiose e coerenti per il futuro della città, con il PUG come strumento strategico per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

I prossimi passaggi prevedono l’assunzione della risposta di piano da parte della giunta, il deposito delle osservazioni (60gg, più altri 60 gg), l’adozione della proposta di piano da parte del consiglio, la trasmissione al CUAV (120 gg), e infine l’approvazione del piano da parte del consiglio comunale.

L’ECONOMIA PIACENTINA RALLENTA. LE IMPRESE FEMMINILI CONCENTRATE NEI SERVIZI ALLA PERSONA

L’economia piacentina rallenta, anche se a livello regionale è quella che tiene di più; si è ormai esaurita la spinta post pandemia, a ciò si è aggiunto un appesantimento dei costi di materie prime ed energia, oltre che del denaro. È la fotografia dell’indagine congiunturale del primo semestre del 2024, elaborato da Piacenza@ della Provincia, in collaborazione con l’università cattolica e la camera do commercio dell’Emilia.

In calo anche il settore immobiliare residenziale che ha pesantemente risentito dello stop dei bonus in materia edilizia. A tenere invece è il mercato del lavoro, che generalmente risente più tardi alla variabili economiche. Si registra un aumento di 2600 posizioni di lavoro dipendente e una diminuzione dell’8 per cento della cassa integrazione.

L’indagine si è concentrata anche sull’imprenditoria femminile; al 31dicembre 2024 sono 6148 le imprese femminili registrate, corrispondenti al 21,5 per cento sul totale, in calo dello 0,3 per cento rispetto all’ultimo trimestre 2023.
il settore dove si concentrano maggiormente è quello del commercio, seguito da servizi alle imprese e alle persone; le imprese sono per lo più artigiane, seguono quelle straniere; la carica rivestita dal 41,2 per cento è quella di amministratrice, piuttosto alta la fascia d’età delle donne che ricoprono cariche tra 50 e 69 anni, il 50,1 per cento, si scende al 30 per cento nella fascia 30-49 anni. Ed è proprio nella fascia d’età che si concentrano il numero maggiore di imprese individuali (47,4 per cento). interessante, infine, il dato sui principali stati di provenienza delle donne stranieri che ricoprono una carica: Cina, Romania e Albania.

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PIAZZA CITTADELLA, TRESPIDI: “SCEMPIO E VERGOGNA, SILENZIO INACCETTABILE DEL COMUNE”

“Ho presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere la corrispondenza intercorsa tra il Comune di Piacenza e la società Piacenza Parcheggi a partire dalla consegna del cantiere fino a oggi. Il termine di risposta era di una settimana, ma a dieci giorni dalla richiesta non è pervenuto alcun riscontro. Un silenzio inaccettabile, che alimenta ulteriori dubbi su una vicenda già avvolta da troppe ombre”.

Così il consigliere comunale Massimo Trespidi (Liberi) interviene sul futuro parcheggio interrato di piazza Cittadella, tema che ha suscitato un acceso dibattito negli ultimi mesi.
“Da metà novembre il cantiere di piazza Cittadella risulta ancora fermo, nonostante i lavori sarebbero dovuti partire all’inizio di settembre. L’aggiornamento contrattuale sottoscritto nei mesi scorsi tra il Comune e il concessionario privato, forse non a caso, non prevede alcuna penale in caso di ritardo. Nelle scorse ore, alcuni operai della ditta incaricata si sono presentati sul posto per trasportare un mezzo tecnico, ma nulla di più. Sono trascorsi circa 100 giorni di immobilismo assoluto, con un’area lasciata in condizioni di abbandono. Nel frattempo, la società Gps – Piacenza Parcheggi, che dovrebbe costruire l’opera, continua a incassare gli introiti derivanti dalla gestione delle strisce blu in città, grazie a un accordo con l’ente pubblico che prevede la realizzazione contestuale della maxi infrastruttura” prosegue Trespidi.

“La situazione è vergognosa: le radici degli alberi abbattuti tra mille polemiche a inizio novembre non sono state nemmeno smaltite, mentre la strada che costeggia il cantiere è dissestata e piena di buche. Oltre ai danni economici subiti dai commercianti della zona e alla viabilità compromessa, ora si aggiunge anche l’assenza totale di manutenzione viaria, aggravando ulteriormente il disastro urbanistico in corso”. Perciò l’esponente di minoranza chiede “risposte chiare e immediate dall’amministrazione comunale: perché il cantiere è fermo? Quali azioni si intendono adottare per garantire la ripresa dei lavori e la tutela dei cittadini e dei commercianti? La trasparenza e il rispetto degli impegni presi con la città non possono più attendere”.

IL CASO DI “PIACENZA E L’ECONOMIA DEI PACCHI” ARRIVA SUL CORRIERE DELLA SERA

Il Corriere della Sera dedica un approfondito articolo al tema della logistica piacentina, definendo Piacenza, oltre che capitale della logistica, “l’economia dei pacchi, una città che non dorme mai, un via vai giorno e notte di camion, furgoni, merci, persone che hanno trasformato Piacenza in una sorta di magazzino globale delle merci grazie alla presenza di alcuni dei maggiori player mondiali a partire da Amazon e Ikea che hanno collocato qui i loro centri di smistamento. Ma a che prezzo?”

Una domanda che noi, del posto, ci facciamo da tempo: a quale prezzo tutto questo in termini di qualità del lavoro, di territorio, di occupazione di suolo. A che ci porta tutto questo? L’antico dilemma di come far convivere sostenibilità e logistica è un tema che divide, sempre.

Claudio Del Frate, autore del pezzo, definisce “L’intera zona è stata come centrata da un meteorite che ha ribaltato non solo il paesaggio e l’economia ma anche i rapporti tra le persone, le risposte attese dalla politica”. 14mila persone lavorano, a Piacenza, nella logistica, che diventano 40mila con l’indotto, con l’effetto che l’età media dei residenti si è leggermente abbassata ma i salari sono mediamente inferiori a quelli pagati nel resto dell’Emilia Romagna, secondo la Cisl. E poi c’è il consumo di suolo: 699 metri quadrati per abitante nel 2023, contro una media nazionale di 365.

Chi la logistica la vive in prima persona, direttamente sono i lavoratori, quelli dei camion, dei furgoni e, alla peggio, quelli che raggiungono i capannoni in monopattino o in bicicletta, sfidando le intemperie o il pericolo della via Emilia. I sindacati di base hanno qui lo zoccolo duro degli iscritti; Roberto Montanari, segretario provinciale USB, intervistato dal Corriere, è tra quelli arrestati due anni fa con l’accusa di avere fomentato gli scontri e i conflitti con le aziende: “Siamo tutti orgogliosi di quanto fatto per far emergere malaffare. Siamo dei rompicoglioni? Si ma abbiamo salvato vite umane. Letteralmente”. Poi ci sono i contratti atipici, sempre più brevi per far fronte ai cosiddetti periodi di picco, fino a poco tempo fa il tetto era del 35 per cento, “con il nuovo contratto – denuncia Montanari – questa quota potrà salire al 41. Quindi il lavoratore si sentirà sempre più sotto ricatto, accetterà di alzare i ritmi, ad esempio di movimentare 200 colli all’ora anziché 150 in cambio di 100 euro”.

Nell’articolo viene pure riportata la ricerca che sta portando avanti il Comune, in particolare l’assessorato al Welfare, sui principali bisogni dei lavoratori, una su tutte “l’emergenza casa – conferma l’assessore Nicoletta Corvi – Il 60per cento delle persone interpellate vive in affitto, il 3 per cento addirittura in auto. Chi ha contratti a termine fatica ancora di più perché gli affitti brevi sono rari; talvolta si ricorre alla convivenza tra più colleghi. La risposta? Non può arrivare in toto dal Comune, chiediamo corresponsabilità alle aziende”.

L’assessore all’Urbanistica Adriana Fantini afferma “il nostro orizzonte è fermare il consumo di suolo e introdurre regole”, riferendosi al criterio di perequazione, secondo cui le superfici non potranno espandersi oltre il 3 per cento. “Puntiamo al riutilizzo di aree già edificate – dice Fantini – e siamo pronti ad accogliere nuove richieste. Ma la città in qualche modo dovrà essere anche risarcita”. In che modo è difficile, oggi, da immaginare.

 

HUB URBANO CITTA’ DI PIACENZA: LE IMPRESE DEL CENTRO POSSONO ADERIRE, GRATUITAMENTE, ENTRO IL 7 MARZO

C’è una legge regionale, la 12 del 2023, che intende favorire lo sviluppo dell’economia urbana verso modelli innovativi di riqualificazione, sostenibilità, potenziamento e gestione della rete dei servizi e degli spazi urbani, con l’obiettivo di raggiungere e consolidare una maggiore competitività. Per questo è nato l’Hub Urbano della città di Piacenza che coinvolge la totalità del centro storico con 1149 spazi commerciali per un totale di 2264 vetrine. All’Hub aderiscono, oltre il Comune, la Camera di Commercio, l’Unione Commercianti, Confesercenti, Cna, Confedilizia, Fiaip, Fimaa e Associazione Vita in centro a Piacenza. Tutti questi enti sono riuniti in un accordo di partenariato per una collaborazione continuativa e strutturata. Le imprese del centro storico possono aderire gratuitamente all’accordo entro il 7 marzo.

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SI COBAS: IN CORTEO PER IL DIRITTO DI MANIFESTARE

Dignità e diritti sono stati i principi che hanno ispirato la manifestazione organizzato dal sindacato Si Cobas che si è raccolto ai giardini Margherita, fino in Piazza Cavalli, passando per via Roma. Circa 200 i partecipanti, tra cui anche alcuni membri di Alternativa per Piacenza. Al centro della mobilitazione richiamare l’attenzione sui richiedenti asilo che, in piena notte, stazionano davanti alla questura per il giorno successivo E poi il tema della repressione, che vede oggi oltre mille procedimenti penali nei confronti di lavoratori o attivisti sindacali.

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POLISPORTIVO: RIPARTE L’ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE. OK ALLA VARIANTE GLAUKOS. PISCINA COPERTA DA DEMOLIRE

“Riparte l’iter per la riqualificazione del Polisportivo Franzanti dopo lo stop dello scorso dicembre dovuto alla rilevata impossibilità, per motivi tecnici, di ristrutturare l’edificio che oggi ospita la piscina coperta e che, nel progetto originario della società veronese Glaukos, avrebbe dovuto ospitare spazi dedicati alla ginnastica artistica”. Così recita la nota dell’amministrazione in cui viene annunciato la scelta della variante proposta da Glaukos e lo scarto della proposta del Consorzio Leonardo.

“La Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, con voto unanime, ha approvato la variante progettuale proposta dalla stessa Glaukos considerata “pienamente aderente all’interesse pubblico” deliberato dal Consiglio comunale lo scorso 16 settembre; una variante che consentirà un risparmio economico di oltre 2 milioni e 286mila euro sul totale dell’operazione complessiva a carico dell’ente. Tutto ciò, garantendo la stessa offerta di attività sportive. “In particolare – si legge nella delibera di Giunta – preserva la fruibilità degli spazi destinati alla pratica della ginnastica artistica che continueranno ad essere svolti nell’edificio attuale”.

“Niente più trasloco nello stabile che oggi ospita la piscina coperta, che verrà demolito, ma riqualificazione degli spazi attuali”.

«Saranno spazi rinnovati – commenta la sindaca – nei quali chi pratica la ginnastica artistica potrà allenarsi come ha fatto finora, potendo però contare su ambienti risanati, più belli e inseriti in un contesto che sarà all’avanguardia e di grande pregio, come Piacenza merita».

Di certo l’idea iniziale di lavorare sullo stabile della piscina coperta avrebbe garantito un aumento dello spazio a disposizione della ginnastica, ed è per questo motivo che era stata considerata positivamente. Di fronte all’impossibilità strutturale di metter mano a quell’edificio, tuttavia, Glaukos ha avanzato al Comune due proposte: la “variante 1 bis” e la “variante 2 bis”. La seconda prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’edificio “E”, ovvero l’attuale piscina coperta, ma con un aggravio di costi che l’amministrazione comunale ha ritenuto insostenibile: oltre tre milioni complessivi in più sul totale. Ipotesi dunque scartata.

La Giunta ha ritenuto inoltre di considerare non adeguata la nuova proposta arrivata dalla società Consorzio Leonardo Servizi e Lavori che comprende, tra i vari aspetti, il finanziamento dell’opera tramite un’operazione di locazione finanziaria il cui piano di ammortamento prevede un contributo complessivo di oltre 39 milioni e 744mila euro a carico dell’ente di Palazzo Mercanti da corrispondere nell’arco di vent’anni. Un incremento del contributo finanziario a carico del Comune considerato eccessivo e a fronte del quale, si legge in delibera, «non si rilevano elementi migliorativi rispetto alla procedura già in corso, sia rispetto allo strumento giuridico della locazione finanziaria, sia rispetto agli aspetti economico finanziari, sia rispetto agli aspetti tecnici in relazione al rapporto qualità/prezzo tali da interrompere o sospendere il procedimento in corso sul quale il Consiglio comunale ha già disposto il pubblico interesse con deliberazione n. 33 del 16/09/2024 valutando anche in quella sede lo strumento della locazione finanziaria».

Scartata dunque la nuova proposta del Consorzio Leonardo, scartata anche la variante 2 bis di Glaukos, c’è luce verde alla “variante 1 bis” della stessa società veronese. A questo punto può ripartire l’iter istruttorio: gli uffici dovranno acquisire da parte di Glaukos il Progetto di fattibilità tecnico-economica aggiornato e il relativo Piano economico-finanziario asseverato, dopodiché si passerà in sede di Conferenza dei servizi decisoria”.

GIORNO DEL RICORDO, TARASCONI: “MEMORIA TROPPO A LUNGO OFFUSCATA”

Si è svolta ai Giardini Martiti delle Foibe di via Trivioli la cerimonia per il Giorno del Ricordo; erano presenti le autorià cittadine, le associzioni combattentistiche e alcuni alunni delle scuole primarie. “Troppo a lungo la memoria di questo tragico evento è stata offuscata da un processo di rimozione politica che ne ha impedito il pieno e legittimo riconoscimento – ha detto la prima cittadina Tarasconi – onorare questa ricorrenza significa rinnovare il senso di partecipazione al dramma della popolazione istriana e giuliano dalmata”.

NUOVI ALLOGGI SOCIALI IN VIA SBOLLI, UNA RISPOSTA CONCRETA AL DOPO DI NOI

Eccoli i due nuovo alloggi sociali per l’autonomia abitativa delle persone con disabilità. Sono stati realizzati con i fondi Pnrr concessi al comune come capofila del distretto Città di Piacenza, per un finanziamento complessivo di 536.200 euro. Le persone qui accolte, tre per appartamento, potranno seguire percorsi individualizzati di sostegno all’autonomia, tirocini formativi e di inserimento lavorativo, oltre che corsi di alfabetizzazione digitale.

Gli appartamenti sono al piano terreno, ai civici 9 e 11 di via Sbolli, privi di barriere architettoniche, potranno ospitare in tutto sei persone più un operatore della cooperativa sociale La Gemma che le affiancherà come figura assistenziale.

Ad oggi, il bacino di utenza in carico al Servizio è composto da 450 persone con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale dai 18 ai 65 anni circa, di cui 65  inserite in centri socio-occupazionali,  83 frequentanti i centri socio-riabilitativi diurni, 79 coinvolte in tirocini formativi; inoltre, attraverso l’accreditamento comunale, 5 persone stanno usufruendo di un percorso individualizzato all’interno di una cooperativa del territorio.

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