Nulla di fatto. Lo stato di agitazione all’interno del comando di Polizia Municipale proclamato dal Diccap-Sulpl rimane, eccome. Tanto che è in corso di definizione un’assemblea per una delle prossime domeniche di maggio e, se nulla cambierà, non è da escludere l’ipotesi di uno sciopero per il 4 luglio, giorno del Patrono Sant’Antonino. Nell’incontro odierno, alla presenza del sindaco Dosi, del neo comandante Poma, della dirigente Bossi e dell’assessore Gazzola, non ci sono state le risposte attese. Davanti alla problematiche ormai note come il riconoscimento della parte contrattuale per festivi e festivi infrasettimanali, polizza infortuni, revisione certificati medici e dei protocolli sanitari della PM, missioni e trasferte, equa distribuzione degli straordinari, “l’amministrazione – si legge nella nota del Sulpl – contravvenendo a quanto si era impegnata a fare in data 21.04.2015 dinanzi al Prefetto Dott. Palombi, oggi ha risposto che ha bisogno di studiare ancora le questioni poste alla Sua attenzione. Intanto, il DiCCAP_SULPL, dinanzi all’ennesima non risposta della stessa e al continuo rimandare, ha confermato lo stato di agitazione ed ha reso note le azioni sindacali (assemblee e scioperi) che attuerà, nel rispetto di quanto deciso dall’assemblea dei lavoratori, nelle prossime domeniche di maggio”. Il sindacato rivolge un ringraziamento al comandante Poma “per la sua onestà intellettuale; essendosi insediato da pochissimi giorni, certo era impensabile far ricadere su di Lui la responsabilità della risoluzione immediata di tutte le problematiche”.
IL VOLONTARIATO INVADE PIAZZA CAVALLI
Stand, musica, dimostrazioni della Croce Rossa. Il volontariato ha pacificamente invaso Piazza Cavalli per la tradizionale festa del Volontariato a firma dello Svep. Ad aprire il pomeriggio “il canto della terra” la performance artistica musicale del gruppo Assofa, poi Piacenza Music Pride con Noi e il concerto dei Cani della Biscia. Domani la festa prosegue con la camminata delle associazioni.
CORTEO DEL PRIMO MAGGIO, AL CENTRO LAVORO E IMMIGRAZIONE
“La solidarietà fra la differenza” è stato lo slogan del corteo della festa del Primo Maggio a Piacenza e provincia. In città a salite sul palco di Piazza Cavalli Marina Molinari, segretaria Cisl Parma e Piacenza. Nel suo intervento Molinari ha puntato l’attenzione sulla difficile condizione dei lavoratori e sula tragedia dell’immigrazione. Un’altra festa del lavoro scandita dalla crisi, e sono i dati a confermarlo: il saldo fra aperture e chiusure delle imprese a Piacenza è stato nettamente negativo, circa 270 unità in meno.
TRA SICUREZZA REALE E SICUREZZA PERCEPITA. A TUTTO TONDO
Sicurezza reale e sicurezza percepita. Questo tema occupa sempre di più la pagine dei giornali e preoccupa i cittadini. Furti praticamente quotidiani hanno portato ad un clima di forte esasperazione. Ci sembra che questa votla la retorica c’entri poco, certo cavalcare queste paure, però, può essere pericoloso. I sindaci stessi si sono fatti portavoce di questo malessere, hanno redatto un documento con alcune richieste e hanno colto l’occasione del Viceministro degli Interni Filippo Bubbico per consegnarglielo. Alcune promesse sono arrivate come l’arrivo di alcuni carabinieri sul territorio, peccato però solo per una quindicina di giorni nel mese di maggio. Le priorità per il governo sono Expo 2015, la minaccia terroristica e il Giubileo del prossimo inverno. Tra sicurezza reale e percepita abbiamo fatto un viaggio tra le armerie di Piacenza per sapere che aria tira. E ci sono delle sorprese.
Alessandro D’Avenia ha parlato ai giovani studenti come in una lezione, spiegando cosa sta dietro al suo ultimo romanzo Ciò che inferno non è in cui rinasce la figura di don Pino Puglisi, lo stesso sacerdote che a 17 anni era stato il suo insegnante, lo stesso che ha fatto della lotta contro la mafia una ragione di vita.
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CARREFOUR, PER 22 LAVORATORI OTTENUTA LA CASSA INTEGRAZIONE
Il 24 aprile il supermercato Carrefour ha chiuso i battenti anche a Piacenza. Ventidue dipendenti sono rimasti senza lavoro. I sindacati di categoria, nel corso di un incontro con l’azienda, hanno ottenuto al cassa integrazione per un anno e la mobilità. Se il lavoratore sceglierà la mobilità entro il 24 ottobre avrà diritto ha 12 mensilità, se la chiederà entro il 15 dicembre le mensilità scenderanno a 9. “Un buon accordo -ha commentato Giuliano Zuavi della Filcams Cgil – a cui si aggiunge l’impegno che abbiamo ottenuto anche dall’amministrazione. Abbiamo incontrato il sindaco Dosi, il vice Timpano e l’assessore al Commercio Tarasconi affinchè si impegnino a valutare se altri insediamenti produttivi necessitano di nuova forza lavoro in modo da ricollocare i 22 lavoratori e per capire se sono fondate le voci di interesse di altri noti marchi ad entrare nel centro commerciale che prima ospitava Carrefour”. Un altro problema che si aggiunge a quello occupazionale, è quello dello spopolamento del centro commerciale Farnese in via Atleti Azzurri d’Italia che ospitava il supermercato. E’ da tempo infatti che numerosi altri negozi sono vuoti. “Se non arrivano risposte anche dalla politica – ha detto Zuavi – il commercio è in agonia”. In due anni Carrefour ha avuto 800 mila euro di perdite, motivo che sta portando il marchio a lasciare l’Italia. Non se la passa meglio Mercatone Uno in passivo per 600 milioni di euro a livello nazionale; oggi il marchio è in amministrazione controllata dagli ispettori ministeriali. A Fiorenzuola 35 lavoratori rischiano di trovarsi, a breve, senza occupazione. Una situazione che si sta estendendo a macchia di leopardo che vede il commercio in forte sofferenza.
NUOVO COMANDANTE POMA: “SAREMO SULLE STRADE PER GARANTIRE LA SICUREZZA”
Polizia di prossimità, dell’ultimo metro o di quartiere. Chiamatela come volete, ma il senso è lo stesso. L’impegno del nuovo comandante della Polizia Muncipale Stefano Poma è quello di essere presente sulle strade, partendo dal rispetto delle regole per offrire aiuto ai cittadini. 46 anni, sposato, padre di due figli adolescenti, il comandante Poma farà il suo ingresso al comando di via Rogerio il primo maggio e gli impegni da subito non mancheranno, in un momento particolarmente delicato sia per quanto il tema legato alla sicurezza percepita da parte dei cittadini, sia per le risposte che gli agenti si aspettano sul fronte interno organizzativo. “Il mio impegno sarà massimo fin da subito – ha detto – avrò bisogno del collega Campomagnani per prendere visione di alcune tematiche, ma assicuro ai cittadini che saremo presenti sule strade, partendo dal rispetto per le regole”.
Selezionato su 15 candidati, il nuovo comandante si troverà a gestire, con il supporto del vice Massilimiliano Campomagnagni che in questi mesi ha svolto il ruolo di vicario, 122 agenti. In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui per 5 nuovi ausiliari del traffico, figura per la quale sono arrivate 785 domande, ed entro un paio di mesi dovrebbero entrare in servizio anche 5 nuovi agenti per rispondere, almeno in parte, alle esigenze del personale attuale che lamenta un carico di lavoro gravoso e problematiche legate al recupero del festivo infrasettimanale. “Ogni lavoratore deve esercitare i propri diritti – ha detto il comandante Poma – affronteremo gradualmente le tematiche già a partire dai prossimi giorni”.
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SICUREZZA REALE, SICUREZZA PERCEPITA: VIAGGIO NELLE ARMERIE DI PIACENZA
Mentre a Roma si valutano e si decidono strategie, i cittadini sono esasperati dai furti che aumentano soprattutto in abitazione. La stampa e i talk show nazionali ci mostrano che sempre più persone che tengono in casa le armi, con il pericolo dietro l’angolo della giustizia fai da te; i dati locali confermano che negli ultimi anni il numero di richieste di porto d’armi rilasciate dalla Questura è aumentato, non quello della Prefettura che rilascia documenti per porto d’armi ad uso esclusivamente personale, concesso in rarissimi e certificati casi. Le armerie, almeno quelle che hanno risposto alle nostre domande, descrivono questa realtà: le vendite di armi non sono aumentate, lo sono invece le richieste di porto d’armi. Il titolare dell’armeria Di Piacenza ci conferma che chi chiede il porto d’armi per il 90% ha subito un furto in abitazione o una minaccia. Molto frequenti le richieste di chi preferisce disfarsi di un’arma, magari particolarmente datata ricevuta in eredità da un parente. Ce lo conferma anche Davide Giuliani titolare dell’armeria La Lupa: “La norma vigente attualmente richiede una visita medica specifica per chi detiene un’arma ma non ha il porto d’armi; in tanti preferiscono non sobbarcarsi questi costi e disfarsi dell’arma”. Giuliani gestisce da 5 anni il negozio in via Corneliana, certo il suo non è un lavoro comune, a partire dalla responsabilità nel momento della vendita di un’arma.
Il servizio completo con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo
TUTTO PRONTO PER IL CUNCERTASS DEL PRIMO MAGGIO
Decima edizione del Cuncertass e terza festa provinciale della Cgil. Il programma è pronto per il 1° e 2 maggio. Due giornate per 13 concerti con band da mezza Italia, dj-set, arte, expo e concorsi creativi. Inoltre spunta quest’anno un pomeriggio dedicato alla cultura hip-hop giovanile e un after-party che, nella seconda serata di festival, prolungherà il divertimento fino al mattino. Giunto al decennale, il “Cuncertass” di Piacenza ha cambiato ancora una volta forma pur restando fedele a se stesso – e proseguendo per il terzo anno l’esperienza della Festa provinciale della Cgil di Piacenza. Niente nomi altisonanti ma tantissima sostanza. Il festival farà perno su due giornate di musica e libagioni, venerdì 1° e sabato 2 maggio negli spazi aperti (con strutture pronte a salvare il regolare svolgimento della manifestazione anche in caso di pioggia) della Coop di Sant’Antonio (via Emilia Pavese 238, Piacenza), dalle ore 15.30 a mezzanotte e mezza no-stop, e con ingresso libero. Quest’anno gli ospiti musicali più attesi sul palco del 1° maggio (dalle ore 22) sono due band in netta ascesa nazionale: i livornesi La Maison e i reggiani Empatee Du Weisse. I primi sono un’orchestrina gipsy-folk di impronta busker pronta a far scoppiare la zuffa sotto al palco ma capace anche di ombrose delicatezze sonore. I secondi sono una piccola ma energica big-band con tanto di piano e sezione fiati e scateneranno le danze a suon di ska-jazz, gipsy, reggae e ritmi balcanici. La seconda giornata non sarà meno intensa. Dalle 15 sulla stage hip hpo si alterneranno tutte le migliori crew e i più forti MC dell’ambiente rap di Piacenza e provincia. Dalle 19 un po’ di tregua con il dj-set rigorosamente anni ’50 e ’60 curato dalle mani esperte dei dj Gianni Fuso Nerini & Miccetta. Alle 21 i concerti ripartiranno dal l’hammond beat, soul e funk dei The Link Quartet, icone del rock’n’ roll piacentino.
VICE MINSITRO BUBBICO: “TRE LE PRIORITA’: EXPO 2015, GIUBILEO E MINACCIA TERRORISTICA”
E’ una platea piena di aspettative quella che ha accolto il vice ministro Filippo Bubbico arrivato a Piacenza per far fronte a quel bisogno di sicurezza che, nell’ultimo periodo, sembra ridotto al lumicino. “Qualcuno ha parlato di passerella – ha detto il rappresentante del Governo – non siamo abituati a questo genere di pratiche, anzi è doveroso essere presenti per individuare soluzioni possibili”. Sono i sindaci stessi a denunciare una situazione ormai ingestibile. Sono i sindaci stessi, svuotati del populismo e della retorica in cui facilmente si può cadere quando si affrontano queste tematiche, a lanciare un grido di aiuto direttamente al Governo. Lo hanno fatto attraverso la consegna di un documento in cui si fa un elenco dettagliato delle priorità, tra queste l’incremento di forze dell’ordine sul territorio. Ma di priorità parla anche il vice ministro degli interni, tre in particolare: minaccia terroristica, Expo 2015 e il Giubileo del prossimo dicembre. “Tre eventi di natura internazionale per i quali è importante agire perchè si possano sviluppare nella massima sicurezza” ha detto il vice ministro. “Il tema della sicurezza viene da lontano – ha detto il sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana dove, un mese fa, i primi cittadini avevano redatto un documento che oggi è stato consegnato al vice ministro – anteporlo a quelle che sono oggettivamente delle priorità non mi pare possa suscitare il nostro conforto”.
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MINISTRO MARTINA, VERSO EXPO: ” BASTA GUFARE, PENSIAMO ALLE OPPORTUNITA’ “
La volata finale verso il taglio del nastro di Expo 2015 passa da Piacenza, dove ancora una volta, nel giro di un paio di settimane, è arrivato il ministro Maurizio Martina per una tavola rotonda alla sala dei Teatini “I territori per Expo 2015 ed Expo 2015 per i territori”. E rivolgendosi alla stampa ha lanciato una proposta: “Cerchiamo, per qualche giorno, di non parlare di ciò che si poteva fare e non si è fatto, ma concentriamoci sul tema e sulle opportunità che questo evento ci offrirà”. Una frecciata insomma ai gufi e ai rosiconi che vengono spesso citati anche dal premier Renzi riferendosi proprio ai chi sui temi dell’esposizione universale ha sempre avanzato parecchie perplessità. ” Al netto di chi gufa – ha detto il ministro – Expo è una grande occasione che deve essere gestita con senso di responsabilità. Trovo quantomeno curioso – ha proseguito – che si continui a parlare degli intoppi al cantiere, forse l’Italia dovrebbe cogliere questa occasione per disvelare tutta la potenza e le opportunità che solitamente vengono nascoste. Il tema di quest’anno, il cibo, è importante: è una questione geopolitica, perché richiama conflitti, guerre, migrazioni. E’ un tema che a che vedere con il futuro dell’Italia, e il nostro paese ha tutto il diritto per ambire al titolo di patria di diritto del cibo”. L’evento organizzato dal Ats ha visto la partecipazione del sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, dell’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni. A moderare la tavola rotonda il giornalista Massimo Giannini, conduttore della trasmissione Ballarò: “Francamente i gufi hanno un po’ stufato – ha detto – certo il mestiere del giornalista è quello di raccontare e se ci sono intoppi o ritardi è legittimo scriverlo. E’ ovvio che tutti speriamo che Expo sia una grande opportunità per l’Italia, ma non possiamo venire meno al nostro mestiere”.
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