VICE MINSITRO BUBBICO: “TRE LE PRIORITA’: EXPO 2015, GIUBILEO E MINACCIA TERRORISTICA”

E’ una platea piena di aspettative quella che ha accolto il vice ministro Filippo Bubbico arrivato a Piacenza per far fronte a quel bisogno di sicurezza che, nell’ultimo periodo, sembra ridotto al lumicino. “Qualcuno ha parlato di passerella – ha detto il rappresentante del Governo – non siamo abituati a questo genere di pratiche, anzi è doveroso essere presenti per individuare soluzioni possibili”. Sono i sindaci stessi a denunciare una situazione ormai ingestibile. Sono i sindaci stessi, svuotati del populismo e della retorica in cui facilmente si può cadere quando si affrontano queste tematiche, a lanciare un grido di aiuto direttamente al Governo. Lo hanno fatto attraverso la consegna di un documento in cui si fa un elenco dettagliato delle priorità, tra queste l’incremento di forze dell’ordine sul territorio. Ma di priorità parla anche il vice ministro degli interni, tre in particolare: minaccia terroristica, Expo 2015 e il Giubileo del prossimo dicembre. “Tre eventi di natura internazionale per i quali è importante agire perchè si possano sviluppare nella massima sicurezza” ha detto il vice ministro. “Il tema della sicurezza viene da lontano – ha detto il sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana dove, un mese fa, i primi cittadini avevano redatto un documento che oggi è stato consegnato al vice ministro – anteporlo a quelle che sono oggettivamente delle priorità non mi pare possa suscitare il nostro conforto”.

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MINISTRO MARTINA, VERSO EXPO: ” BASTA GUFARE, PENSIAMO ALLE OPPORTUNITA’ “

La volata finale verso il taglio del nastro di Expo 2015 passa da Piacenza, dove ancora una volta, nel giro di un paio di settimane, è arrivato il ministro Maurizio Martina per una tavola rotonda alla sala dei Teatini “I territori per Expo 2015 ed Expo 2015 per i territori”. E rivolgendosi alla stampa ha lanciato una proposta: “Cerchiamo, per qualche giorno, di non parlare di ciò che si poteva fare e non si è fatto, ma concentriamoci sul tema e sulle opportunità che questo evento ci offrirà”. Una frecciata insomma ai gufi e ai rosiconi che vengono spesso citati anche dal premier Renzi riferendosi proprio ai chi sui temi dell’esposizione universale ha sempre avanzato parecchie perplessità. ” Al netto di chi gufa – ha detto il ministro – Expo è una grande occasione che deve essere gestita con senso di responsabilità. Trovo quantomeno curioso – ha proseguito – che si continui a parlare degli intoppi al cantiere, forse l’Italia dovrebbe cogliere questa occasione per disvelare tutta la potenza e le opportunità che solitamente vengono nascoste. Il tema di quest’anno, il cibo, è importante: è una questione geopolitica, perché richiama conflitti, guerre, migrazioni. E’ un tema che a che vedere con il futuro dell’Italia, e il nostro paese ha tutto il diritto per ambire al titolo di patria di diritto del cibo”. L’evento organizzato dal Ats ha visto la partecipazione del sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, dell’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni. A moderare la tavola rotonda il giornalista Massimo Giannini, conduttore della trasmissione Ballarò: “Francamente i gufi hanno un po’ stufato – ha detto – certo il mestiere del giornalista è quello di raccontare e se ci sono intoppi o ritardi è legittimo scriverlo. E’ ovvio che tutti speriamo che Expo sia una grande opportunità per l’Italia, ma non possiamo venire meno al nostro mestiere”.

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L’APPELLO DELLA PREFETTURA: CERCASI ALLOGGI PER NUOVI PROFUGHI

A breve nuovi profughi arriveranno, nuovamente, sul nostro territorio. lo si deduce perchè la Prefettura di Piacenza ha diffuso una nota nella quale si invitano titolari di strutture recettive private (ostelli, alberghi, agriturismi) a rendersi disponibili ad accogliere nuovi richiedenti asilo. Rimane tuttavia il problema della gestione di queste persone: alcuni comuni della provincia continuano ad opporsi all’accoglienza, altri invece, come il capoluogo, sono in esubero. Ecco la nota della Prefettura:

Come è noto, anche il territorio di questa provincia è stato finora interessato dall’assegnazione da parte del Ministero dell’Interno di migranti richiedenti protezione internazionale che sono stati accolti in parte in strutture del privato sociale e, in parte, presso strutture ricettive private, a seguito di regolare gara espletata la scorsa estate. Al riguardo – in attesa della predisposizione, in corso, degli atti per una nuova gara – si rende necessario, intanto, dover ricorrere, per un tempo limitato, anche a forme di contrattazione diretta con soggetti disponibili, al fine di garantire, oltre a quelli attuali, già assegnati a diversi organismi Gestori, ulteriori posti di accoglienza idonei a fronteggiare i possibili prefigurati nuovi arrivi di migranti nell’ambito di questa provincia ed assicurare una più equa distribuzione sull’intero territorio provinciale. Si invitano, pertanto, i responsabili di organismi del privato sociale ed i titolari di strutture ricettive private (alberghi, agriturismi, ostelli, etc) a manifestare il proprio interesse ad ospitare cittadini stranieri, con le modalità indicate nello schema di massima di convenzione, da stipularsi con questa Prefettura-UTG, il cui testo è consultabile scaricando l’allegato dal sito web di questa Prefettura http://www.prefettura.it/piacenza/multidip/index.htm (schema di convenzione accoglienza migranti). I soggetti interessati potranno presentare la propria manifestazione di interesse ad uno dei seguenti indirizzi: – ammincontabile.prefpc@pec.interno.it; – ammincontabile.pref_piacenza@interno.it. Rispetto alle manifestazioni di interesse che perverranno, questa Prefettura si riserva di valutare il possesso dei requisiti previsti dalla legge (Dlgs 163/2006 e DPR 207/2010) ai fini dell’affidamento del servizio in parola. Per eventuali informazioni e/o chiarimenti è possibile contattare, per gli aspetti relativi alle modalità dell’accoglienza, la Dr.ssa De Francesco (0523/397449 – roberta.defrancesco@pec.interno.it), mentre per gli aspetti contrattuali, il dr. Chirico (0523/397434 – donato.chirico@interno.it).

Profughi

CASE POPOLARI, GLI INQUILINI: “SPESE TROPPO ONEROSE”

Canoni di affitto troppo alti, gestione e suddivisione delle spese poco eque. L’ultima fattura per le spese condominiali da pagare entro il 29 aprile arriva a 93 euro. Gli inquilini delle case Acer chiedono di fare chiarezza. Se ne è fatta portavoce la capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Lucia Girometta con una interrogazione urgente. “Acer richiede ogni anno ai propri utenti di produrre la documentazione riguardante il reddito e la situazione patrimoniale del nucleo familiare ( attestazione ISE-ISEE) – si legge nel testo dell’interrogazione – Al fine di evitare dichiarazioni non veritiere per ottenere un canone di locazione più basso, l’ACER ha attivato un programma di verifiche incrociate tra i dati dichiarati dagli utenti all’Azienda e quelli dichiarati dagli stessi all’Anagrafe Tributaria e all’Ufficio del Territorio. Diversi residenti hanno chiesto di eseguire accertamenti “in merito ai canoni di affitto e alla gestione e suddivisione delle spese, in quanto i medesimi non sono soddisfatti degli importi assegnati e lamentano altresì irregolarità e iniquità”.

Case-popolari

“LA SUPER CASALINGA” SABATO AL TEATRO TRIESTE 34

Riparte sabato 25 aprile, al Teatro Trieste 34, la prima edizione della rassegna “Dietro il naso rosso” con lo spettacolo “La Super Casalinga” di Roberta Paolini. Il progetto nasce dalla volontà di Patatrak teatro e Il teatro Trieste 34 di promuovere sul territorio della nostra provincia un genere teatrale che gode di grande notorietà in tutta Europa, aggiungendo alle altre proposte artistiche una nuova e divertente proposta. La direzione artistica è affidata a Valentino Rossi della compagnia teatrale Patatrak di Piacenza in collaborazione con il Teatro Trieste 34 di Piacenza.

DIETRO IL NASO ROSSO LOCANDINA

UN PO NEL MONDO, IN ARRIVO UNA DELEGAZIONE DI IMPRENDITORI BRASIALIANI

Ci sarà anche una delegazione brasiliana tra i buyers  che arriveranno a Piacenza per il progetto Un Po nel mondo sostenuto da Confesercenti e dai comuni di Piacenza, Calendasco, Caorso, Castelvetro, Monticelli, Rottofreno e Villanova. L’obiettivo è rendere il Po palcoscenico delle eccellenze agroalimentari piacentine. Dopo poco più di un anno dalla firma del primo protocollo d’intesa, oggi in vista di Expo 2015 ci sono importanti novità tra queste il calendario di un ricco programma di eventi e staffette che coinvolgono le aziende del territorio e buyers da tutto il mondo. Il fil rouge è il grande fiume che verrà declinato nei vari aspetti, da quello culinario a quello ricreativo, attraverso un percorso che prenderà il via il 24 maggio prossimo a Palazzo Galli dove verranno ospitate alcune delegazioni estere. IL 21 settembre sarà la volta di una delegazione di imprenditori brasiliani del Paranà, la conferma è arrivata poche ore fa. Il calendario è ancora da definire nel dettaglio; certamente c’è l’evento finale del 17 ottobre dove le delegazioni verranno caricare a bordo della motonave Stradivari fino a Guastalla. L’idea che sottende il progetto è quello di mettere in contatto le imprese locali, salumifici, cantine vitivinicole, caseifici, agli imprenditori internazionali cogliendo l’occasione di Expo. All’interno della cabina regia sono entrati a far parte anche Cremona con  l’assessore Andrea Virgilio e la Provincia di Lodi con il consigliere Daniele Santarelli.

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POLIZIA MUNICIPALE: CLIMA TESO, TENSIONE ALLE STELLE

Non sarà una situazione distesa e serena quella che si troverà ad affrontare il nuovo comandante della Polizia Municipale di Piacenza. Stefano Poma prenderà l’incarico al comando di via Rogerio dal 1° maggio e i nodi da sciogliere non saranno pochi, a partire dal clima decisamente riscaldato che in questi mesi sta vivendo il corpo municipale. I sindacati portano avanti le richieste degli agenti di ottenere un’indennità di 1 euro al giorno su strada, finora negata dall’amministrazione. Ma il vero nodo è il festivo infrasettimanale a cui non viene corrisposta la giornata di risposo. Questo ha portato profondo malessere tra i lavoratori. Compiti sempre più gravosi, lamentano gli agenti, incalzanti a fronte di personale con una età media di 47 anni che talvolta non si sente di scendere in strada. Carichi di lavoro pesanti, denunciano alcuni agenti, testimoniati dal fatto che negli ultimi due anni 7 persone hanno chiesto ed ottenuto il trasferimento ad altri uffici. Per quanto riguarda il personale, è confermato che insieme al comandante arriveranno anche 5 nuovi agenti e 5 ausiliari del traffico. Per tentare una conciliazione è prevista per la giornata di oggi in Prefettura un tavolo tra sindacati, amministrazione e Polizia Municipale.

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PROGETTO OPS: QUANDO IL DISAGIO SI COMBATTE IN STRADA

Contro il disagio si scende in strada. Si macinano chilometri per arrivare a scoprire il disagio e il bisogno d’aiuto. Non solo nei luoghi che negli anni sono stati bollati come difficili, ma anche più semplicemente fuori dai locali, quelli frequentati dai giovanissimi. Il progetto Ops, Operatori Per Strada, nasce così; entrare direttamente a contatto coi giovani, senza filtri, ma anche con quelle situazioni di disagio legate all’abuso di sostanze stupefacenti o alcol. E’ un progetto rinato pochi mesi fa, grazie all’impegno del Sert, Asl, Comune di Piacenza, associazione Papa Giovanni XXIII e regione Emilia Romagna. Si divide in tre macro aree: individuazione e recupero delle marginalità, prevenzione giovanile nel mondo notturno/diurno, e una parte più educativa. Sotto il coordinamento di Marco Battini, coordinatore regionale delle Unità di Strada, i quattro operatori Ops scendono in strada a bordo del camper e intercettano bisogni o più semplicemente fanno prevenzione con la distribuzione di materiale informativo.

L’obiettivo è creare, con il tempo, una rete tra le diverse realtà che a livello locale si occupano di queste tematiche: più le maglie di questa rete sono strette e ben tessute più facilmente si intercettano bisogni e più facilmente si risolvono le situazioni problematiche. La sede operativa è al Montale, che oggi ospita anche il centro osservatorio diagnosi.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

disagio giovanile

PIACENZA RIFIUTI ZERO? LEGAMBIENTE: STOP ALL’INCENERITORE

E’ possibile una provincia Rifiuti Zero anche a Piacenza? Basta scegliere che strada si vuole percorrere. Il circolo piacentino di Legambiente è chiaro e preciso nell’offrire alla città e alla politica in primis, la ricetta per scegliere una strategia a rifiuti zero. Secondo le linee previste dal piano regionale gestione dei rifiuti da oggi al 2020 la nostra provincia dovrà ridurre la produzione di rifiuti del 20% rispetto al 2011, raggiungere l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata, chiudere impianti di incenerimento, incrementare il porta a porta e raggiungere gli obiettivi di tariffazione e tassazioni puntuali. Obiettivi minimali secondo l’associazione ambientalista per una qualità della vita minimamente dignitosa. Capire che strada si vuole percorrere, appunto; un capitolo centrale in questa partita è il discorso legato all’inceneritore di Borgoforte, il piano prevede infatti che dal 2020 non vi debbano più essere conferiti rifiuti urbani. Capitolo raccolta differenziata: al 2014 risulta poco più del 58%, su base provinciale, ma negli ultimi 4 anni ha avuto un incremento del solo 4%. Piacenza arriva al 56,4 % di differenziata, ma ci sono in provincia esempi ben più virtuosi come San Giorgio al 74%, Gazzola 77% e Besenzone 72%.

Della strategia Rifiuti Zero parlerà Rossano Ercolini, maestro elementare della provincia di Lucca, vincitore del Goldman Environmental Prize 2013, il premio nobel per l’Ecologia. Appuntamento sabato 18 aprile alle 17 in Fondazione.

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AUTISMO, IL MODELLO DI PORDENONE FA SCUOLA

Il modello di Pordenone fa scuola. La Fondazione bambini e autismo onlus nata nel 1998, in concomitanza della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo, racconta in tutta italia l’esperienza portata avanti in questi anni per sensibilizzare l’opinione pubblica, e aiutare famiglie e operatori. Dall’autismo non si guarisce ma il disturbo neorobiologico può evolversi positivamente solo se viene adeguatamente e costantemente seguito, e sono gli esempi a dimostrarlo. “L’evoluzione – conferma Cinzia Ruffin Presidente e Direttore Scientifico della Fondazione – è determinata dalla qualità della presa in carico”. La Fondazione ha centri dislocati nelle province di Pordenone e di Parma, un servizio diagnostico riabilitativo a cui si rivolgono famiglie da tutta italia e un servizio formativo consulenziale specializzato. Il tratto distintivo, che fa della Fondazione un modello è l’aver realizzato non un singolo servizio, bensì una rete di servizi sperimentali in grado di prendere in carico le persone in modo completo con percorsi individuali. Rendere attivo il ragazzo autistico, valorizzare le sue attitudini è un modo per renderlo consapevole ed orgoglioso delle sue capacità. All’interno della fondazione i ragazzi hanno imparato a creare mosaici, quadri di valore che vengono venduti al pubblico.

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