PIACENZA IN PIAZZA CONTRO IL TERRORISMO

Sdegno per i fatti di Parigi e solidarietà verso il popolo francese. Piacenza ha reagito così agli attentati che hanno colpito il cuore dell’Europa. Un presidio in piazza Cavalli a cui hanno partecipato cittadini e istituzioni che non vogliono e non  possono arrendersi alla violenza. Nessun simbolo, solo qualche bandiera arcobaleno e tanto dolore verso le vittime. A prendere la parola anche un gruppo di studenti francesi a Piacenza per studiare: “siamo colpiti e arrabbiati, è la seconda volta in un anno che accade questa tragedia, stasera sono qui con voi- ha detto la giovane studentessa commossa – per una questione di umanità”. Al presidio ha partecipato anche un gruppo nutrito della Comunità Islamica di Piacenza, Yassin Baradai si è detto “sconcertato per quello che è accaduto. Saremo sempre in prima fila contro la violenza. Siamo contro a qualsiasi strumentalizzazione”. “Solo uniti possiamo battere questi criminali che uccidono alle spalle persone innocenti. Insieme si può vincere il terrorismo con la coscienza della fratellanza e l’alleanza tra i popoli” ha detto Giuseppe Chiodaroli direttore della Caritas. Ha preso la parola anche il sindaco Dosi: “se un Dio porta ad uccidere, quello non è un Dio. Piacenza è una delle città con il più alto tasso di stranieri e di minori nelle scuole, quello che facciamo ogni giorno è un esercizio di convivenza ed integrazione e la piazza di oggi ne è un esempio”. “Dare un segnale di vicinanza non deve essere nè banale nè demagogico” ha detto il sottosegretario Paola De Micheli. “Il sangue di Parigi ci ricorda che se da una parte la quotidianità ci fa sentire meno soli, dall’altra stare in piazza significa dire che non ci arrendiamo. Dobbiamo garantire quei diritti che prima di noi qualcuno ci ha garantito”.

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