ASL: “ENTRO L’ANNO IL 90% DELLE VISITE ENTRO 30 GIORNI”

L’obiettivo è garantire antro la fine dell’anno, almeno il 90 per cento delle prime visite entro 30 giorni dalla richiesta e delle prestazioni strumentali entro 60 giorni. Obiettivo minimo, hanno spiegato direttore generale Luca Baldino e direttore sanitario Guido Pedrazzini dell’Asl di Piacenza, che rientra nel piano regionale per ridurre le liste d’attesa. A livello regionale, il piano ha messo a disposizione 10 milioni di euro, di questi oltre 800 mila euro sono stati destinati all’Asl di Piacenza utilizzati per azioni programmate, in parte già in corso, come la stipula di contratti a tempo determinato di sette medici nelle specialità dove sin registrano maggiori criticità: neurologia, endocrinologia, ortopedia, cardiologia, urologia, dermatologia e radiologia. Dal primo luglio si stanno effettuando oltre 100 prestazione settimanali in più alcune specialità, entro la fine dell’anno saranno in tutto 2500 le visite e prestazioni in più messe a disposizione. Accanto a queste misure verrà ampliata la gamma delle prestazioni prenotabili in rete all’indirizzo www.cupweb.it e la creazione di una app dal 2016; dal primo settembre si potranno pagare i ticket anche dalle farmacie; già attivo invece l’accesso diretto ai principali punti prelievo, Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, per cui non è necessaria la prenotazione. Tra le azioni messe in campo dal 31 dicembre chi non si presenterà alle visite su appuntamento senza aver disdetto almeno 48 ore prima pagherà un malus pari al ticket. Rispetto al trimestre precedente ci sono decisi miglioramenti, ma non è abbastanza, perchè restano alcune criticità in particolare in oculistica, ortopedia e diabetologia, dovute a svariati fattori. Per quanto riguarda il personale medico si sono registrate indisponibilità non prevedibili per malattie, gravidanze o trasferimenti. Per la strumentazione si sono presentate criticità impreviste dovute a malfunzionamenti di alcune tecnologie.

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NASCE L’ASSOCIAZIONE ITALO-MAROCCHINA DI PIACENZA. IL SEGRETARIO E’ UNA DONNA

Accanto al Centro Culturale Islamico e alla sala di preghiera di via Moscaretti, è nata una nuova realtà associativa di ispirazione islamica. Si tratta dell’Associazione Culturale Italo-Marocchina, si trova in via Scoto e il segretario è una donna: Zoubida Lbabouz, eletta durante la prima Assemblea dell’Associazione, a sottolineare il principio della parità di genere, valore fondante della nuova realtà associativa.  Il primo presidente eletto è invece il dott. Said Ben Cheikh, laureato in Giurisprudenza e con un Dottorato in Diritto e Finanza all’Università Hassan II di Casablanca.La decisione di darsi una connotazione etnica è spiegato dalla stessa associazione in una nota: “le cosiddette Primavere arabe hanno sconvolto gli equilibri di potere e creato caos in Nordafrica e nel Levante, in quell’area solo il Marocco ne è uscito indenne, dimostrando al mondo intero la stabilità delle sue istituzioni. L’Associazione persegue finalità di promozione sociale e non ha scopo di lucro. I suoi obiettivi sono: promuovere lo sviluppo della personalità umana in tutte le sue espressioni e la fruizione dei diritti di libertà, di uguaglianza e di pari dignità sociale; la ricerca e la promozione culturale etica e spirituale con particolare riferimento allo scambio fra le culture e al dialogo interreligioso. Nello specifico l’Associazione intende sviluppare iniziative culturali per diffondere la conoscenza della cultura islamica in un’ottica di scambio, dialogo e rispetto reciproco, sviluppare iniziative a favore delle minoranze religiose, in particolare della comunità musulmana per favorire il suo inserimento nella società italiana e promuovere e sostenere la causa della giustizia, della pace e della salvaguardia dei diritti umani. Un’Associazione che vuole quindi mettersi al servizio della collettività e crescere con la città valorizzando le diverse sensibilità culturali e religiose che compongono il tessuto sociale piacentino, territorio in cui vivono oltre 20mila musulmani fra città e provincia. L’Associazione Italo-Marocchina in Piacenza e Provincia è aperta al contributo di tutti, musulmani e non musulmani, marocchini e non marocchini, e desidera collaborare con le Istituzioni e la Società Civile. L’Associazione saluta la città di Piacenza e invita tutti a conoscere e a partecipare alle sue iniziative e attività”.

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POLIZIA MUNICIPALE: “VOGLIAMO UN INTERLOCUTORE DEGNO”

E’ sempre più teso rapporto tra Polizia municipale e amministrazione; un rapporto inasprito ulteriormente dopo lo sciopero del 4 luglio in occasione della festa di Sant’Antonino. Lasciando da parte il “balletto” di cifre sull’adesione che interessato le ore successive alla mobilitazione (70% per i sindacati, 50% per il comune), si va avanti a suon di comunicati dai toni decisamente aspri da parte del Diccap-Sulpl. Se la fiera è filata liscia senza disagi nonostante lo sciopero della gran parte degli agenti secondo il sindacato “una parte di merito – si legge nella nota – va attribuita anche ad un 30% di nostri colleghi stakanovisti che piuttosto che scioperare si sono fatti in quattro per sopperire all’assenza dell’altro 70%. Anche la non adesione è un dato significativo: se la maggior parte ha scioperato perché è in sofferenza, vuol dire che la minima parte del comando, per i più svariati motivi, tutto sommato sta bene, forse a discapito degli altri? Forse perché alcuni godono di privilegi divenuti o che stanno diventando diritti acquisiti nel tempo? Di questo se ne occuperà il nostro Comandante. Noi semplicemente abbiamo osservato che se il Comando è riuscito a rispolverare per il servizio esterno in occasione della Fiera del Santo Patrono colleghi che da anni sono in ufficio, e pare che siano stati impeccabili vista la buona riuscita dell’evento, vorrà dire che costoro potranno uscire su strada tutto il resto dell’anno e mettersi a servizio dei cittadini che chiedono più Agenti in strada, insieme a noi! A garantire la buona riuscita della fiera è stato anche il personale dell’ufficio traffico, che ha fatto le prove generali per il prossimo anno, così anche una parte dei “vigili” potrà godersi la Festa del 4 luglio, come buona parte dei dipendenti comunali”.

Il sindacato non è intenzionato a tornare sui suoi passi, anzi “i lavoratori, se occorrerà sono pronti a scioperare ancora – si legge – e questa O.S. è intenzionata a intraprendere ogni forma di azione sindacale a tutela dei diritti dei Lavoratori. Chiediamo a gran voce di poter interloquire con un interlocutore degno di questo nome, che abbia rispetto dei lavoratori e della Polizia Municipale, che mostri sensibilità e interesse verso le nostre problematiche, e che soprattutto si impegni con noi a trovare delle soluzioni concrete”.

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QUANDO LA VIOLENZA E’ DI UN FIGLIO VERSO LA MADRE. 32ENNE ARRESTATO

Quando la violenza nasce tra le mura domestiche. Questa volta non tra marito e moglie, ma tra un figlio e sua madre che, al culmine dell’ennesima violenta lite, ha detto basta. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla periferia della città; protagonista una donna di 56 anni e il figlio di 32. Una convivenza scandita da ripetute violenze e soprusi da parte di un giovane sempre alla ricerca di soldi nei confronti della madre che ha deciso, tra le lacrime, di denunciarlo. A contattare la Polizia Municipale, al termine dell’ennesimo diverbio degenerato in un’aggressione, è stata proprio la donna vittima dei maltrattamenti. A scatenare la furia del figlio sarebbe stato il rifiuto della madre, a fronte dell’ennesima richiesta di soldi. La risposta dell’uomo non si è fatta attendere: prima l’ha colpita con alcuni pugni, poi l’ha fatta cadere a terra con un violento calcio al fianco. Alcuni vicini di casa, allarmati dalle urla, sono riusciti a chiamare gli altri figli della donna, che hanno tentato di bloccare il fratello. Il 32enne, però, è riuscito ad afferrare un coltello che aveva precedentemente nascosto. Ad evitare il peggio sono arrivate la pattuglie della sezione Giudiziaria e di Pronto Intervento della Municipale che hanno immobilizzato e arrestato l’uomo per maltrattamenti in famiglia.

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FIERA DEL PATRONO SEGNATA DALLO SCIOPERO. DOSI “NESSUN DISAGIO”

Il giorno del patrono per la città è anche una festa di profumi e sapori d’estate. All’esterno della basilica il tradizionale serpentone di bancarelle a cui di quasi quattro chilometri, a cui si sono aggiunti il mercato del sabato e la sera precedente i venerdì piacentini. Una concentrazione di eventi su cui è pesato lo sciopero degli agenti della polizia municipale. Sindaco e assessori non hanno indossato le pettorine, ma si sono limitati al consueto tour tra le bancarelle dal Facsal a Piazza Sant’Antonino. In strada è stato garantito il corretto svolgimento della fiera con gli agenti che non aderito alla mobilitazione. Certo un braccio di ferro quello che si sta consumando tra amministrazione e polizia municipale particolarmente duro che si sta portando avanti ormai dai parecchi mesi. “L’assessore Gazzola ha fatto oltre 30 incontri con le sigle sindacali – ha detto il sindaco Dosi – da parte nostra c’è stata massima collaborazione e ci sembra che le domande avanzate abbiano avuto una risposta adeguata. Nei prossimi giorni, se ci sarà bisogno, ci siederemo ancora intorno al tavolo”. Per ora le posizioni sembrano ancora viaggiare su binari distanti.

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KRONOS SI SVELA ALLA CITTA’

Dopo oltre dieci anni di gestazione il Museo della Cattedrale vede la luce. Piacenza finalmente mette a disposizione della città un pezzo di storia. Kronos, questo il nome del museo, costituisce un importante tassello che si va ad aggiungere all’offerta museale, spesso sconosciuta, del patrimonio artistico piacentino. Questo nella fattispecie è un “patrimonio di fede di cultura – l’ha definito mons. Ambrosio nel corso della presentazione – un patrimonio della nostra storia di artisti locali e non solo”. Citando Sant’Agostino il vescovo ha paragonato il Museo ad un libro che si apre alla città, “un libro che oggi è finito – ha detto – di cui i piacentini possono conoscere ed assaporarne l’essenza”. Dieci stanze per 250 metri quadrati in cui è racchiusa un’arte raffinata e fruibile per tutti, grazie a collaborazioni e sostegni economici importanti. Prima fra tutte quella della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, con il suo presidente Massimo Toscani, conferma ancora una volta la forte vocazione culturale. “Si collabora in modo produttivo quando si riconoscono le potenzialità di ciò che si promuove – ha detto il sindaco Dosi riferendosi all’ottimo rapporto di collaborazione con l’ente di via Sant’Eufemia – la vitalità degli ultimi mesi deve essere da stimolo per il futuro”. “Non so se sarà un grande museo – ha detto Massimo Toscani – sicuramente darà emozioni e per questo ha già raggiunto il suo obiettivo”. All’interno di Kronos, a cui si accede dalla cripta del Duomo, sono racchiuse un numero contenuto di opere ma di grande qualità che raccontano la fede e la storia della città.

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MINISTRO BOSCHI: “IL FUTURO NON SI EREDITA, SI COSTRUISCE”

E’ arrivata puntuale ai Teatini in tailleur blu e decolletè rosa. Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha aperto i lavoro al convegno “Riavviare l’Italia” organizzato dall’area di Progetto Democratico, che a livello locale fa capo al parlamentare Marco Bergonzi. Al centro dell’intervento iniziale il ministro ha sottolineato che il paese sta inziando a reagire dopo anni di crisi, la ripresa c’è ma è ancora troppo timida. La fiducia degli investitori stranieri però si fa sentire, l’Italia ha scalato nel’ultimo anno otto posizioni. I temi di attualità non mancano a partire dalla riforma della scuola che ha incassato il primo sì al senato, non senza polemiche con 159 voti a favore e 112 contrari. “E’ stato un percorso complicato – ha detto il Ministro – ma quello che conta è che daremo una buona riforma agli studenti e la possibilità di assumere 101 mila insegnanti precari”.  A proposito di minoranza democratica, nel Pd si sta assistendo, proprio in questi giorni, ad una serie di uscite dal partito, già per altro annunciate, ultima in ordine e di tempo quella dell’onorevole Stefano Fassina, ex responsabile economico nella segretaria di Bersani. Non solo, il governo deve fare i conti anche con le voci fortemente critiche che ha al suo interno, come Mineo, Tocci e Ruta. “Credo in realtà che il PD si stia presentando compatto a tutti gli appuntamenti  importanti del Governo, e questo ci ha consentito di portare avanti diverse riforme in tempi brevi”. E sullo spinoso caso di Vincenzo De Luca, neo presidente della regione campania, giudicato incompatibile con la sua carica, in base alla legge Severino, per le condanne in primo grado, il ministro non sbilancia, il governo farà le opportune verifiche e seguirà la legge.

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GRANDE ALBERGO ROMA, LA STORIA CHE PASSA DI MANO

Si chiude una pagina e se ne riscrive un’altra. Una pagina bianca che si basa sul lavoro di decenni e che passa nella mani di un nuovo gestore. La fine della vertenza dell’albergo Roma entrerà a far parte della sua storia, insieme ai 29 anni di gestione dei fratelli Prati, Piero ed Elena. Oggi vedere  Prati accanto ad Emio Incerti, fa un certo effetto. Il testimone che passa di mano, il passaggio di un pezzo di vita per i fratelli Prati, quasi costretti a lasciare l’hotel per costi di gestione troppo alti in rapporto ai prezzi variabili, affitto, tasse, che a fine anno ammontano a svariate decine di migliaia di euro. Ma quest è un’altra storia, appunto. Quella nuova è che oggi la trattativa, condotta con discrezione dall’amministrazione, dai sindacati, dalla nuova e dalla vecchia proprietà ha portato i suoi frutti, nonostante molte volte si sia arrivati sul punto di far saltare il banco. Tutti i soggetti coinvolti si sono seduti per l’ultima volta attorno al tavolo alla presenza del vice sindaco Francesco Timpano e dell’assessore al commercio Katia Tarasconi. “La calma e il senso di responsabilità che hanno dimostrato i miei dipendenti, perchè tali sono ancora – ha detto Piero Prati – mi hanno scioccato. Avrebbero potuto scioperare e non lo hanno fatto, non mi aspettavo reagissero così, sono stati loro – ha concluso – ad aver raggiunto questo risultato”. A proposito di risultato: 14 dipendenti su 25 sono stati riassunti dalla famiglia Incerti, con le stesse mansioni, seppur con alcune rinunce. I restanti hanno deciso, consensualmente con le parti, la risoluzione del contratto. Soddisfazione anche da parte della nuova proprietà: “quando abbiamo deciso di rilevare l’hotel, abbiamo scoperto che il Roma è l’Albergo di Piacenza – ha detto Emio Incerti – abbiamo voluto mantenere aperta la trattativa sindacale che ha espresso grande sinergia, utile per tutti a partire dalla rinunce che hanno fatto i lavoratori, che per noi sono stati il presupposto da cui ripartire con nuove assunzioni. A luglio e agosto la struttura sarò chiusa per permettere interventi nelle parti comuni, per essere pronti a settembre con la riapertura. Nel periodo invernale procederemo al maquillage delle singole stanze”. Fondamentale la cabina di regia e il ruolo svolto dall’amministrazione anche per la vecchia proprietà Cementirossi, rappresentata dal dott. Gallinari: “fin da subito la famiglia Vecchi, che rappresento – ha detto Gallinari – si è impegnata a far sì che l’albergo continuasse a vivere, facendo di tutto per portare a casa questo risultato per una sorta di debito di riconoscenza verso la città. E’ stato fondamentale – ha proseguito – la volontà di andare avanti e lo stimolo, dietro le quinte, dell’amministrazione è stata molto importante”. Unanime da parte dei sindacati il ringraziamento ai lavoratori che hanno firmato l’accordo senza eccezioni; “c’è stato un metodo condiviso – ha detto Fiorenzo Molinari Cgil – tutti hanno dato qualcosa, è stata davvero un’azione di squadra”. “I 14 lavoratori sono come una dote – ha sottolineato Francesca Benedetti Cisl – che offriamo al nuova gestione”. “Dai lavoratori c’è stata la più grande disponibilità nonostante i momenti di tensione della prima fase – ha detto Vincenzo Guerriero Uil – senza di loro tutto questo non ci sarebbe stato”.

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ALBERGO ROMA: ACCORDO RAGGIUNTO PER I 14 LAVORATORI

Il cerchio si è chiuso attorno alla vertenza  dell’Albergo Roma. 14 lavoratori su 25 saranno riassunti dalla nuova gestione della famiglia Incerti alle stesse condizioni economiche. La nuova proprietà entrerà nella struttura di via Cittadella a partire dalla seconda settimana di agosto e non è escluso che già da quella data possa riaprire le porte al pubblico. L’accordo è stato raggiunto al termine di un vertice durato alcune ore tra i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la nuova proprietà e Cementirossi. L’obiettivo principale delle parti sociale era garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti della struttura: “i livelli retributivi sono stati garantiti per i 14 dipendenti – ha spiegato Francesca Benedetti della Cisl – per i restanti, che non erano assunti a tempo indeterminato ma avevano collaborazioni in scadenza si è arrivati ad un accordo consensuale tra le parti per la risoluzione del contratto. E’ stato un risultato eccellente – lo ha definito Benedetti – per come erano le premesse non si poteva sperare nulla di buono, le variabili erano troppe per sperare in un risultato come questo”. Per garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociale dal 30 giugno alla nuova riapertura, in Provincia è stata firmata la cassa integrazione in deroga.

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ESSERE MAMMA, UNA MANO TESA ALLE NEO MAMME

Sono mamma e adesso? Certamente tenere in braccio un frugoletto appena nato, dà una gioia impagabile, ma accolla una serie di responsabilità e impegni che non tutte le mamme, da subito, riescono a farsi carico. Certamente non è facile, perchè la vita viene stravolta, cambiano le priorità, cambiano le necessità. La gran parte della volte quello che serve è un consiglio, una parola di conforto da parte di chi ci è passata prima di te. E il gioco è fatto, spariscono le ansie e i timori di sbagliare. Essere mamma è nata proprio in questa direzione; un’associazione costituita nel settembre del 2014 che offre un sostegno e un aiuto alle mamme o future mamme. L’associazione è formata da 12 donne, che si sono poste una domanda: dopo il parto che succede? Se prima la donna è seguita grazie ai corsi, consultori, ospedale, percorsi nascita e poi? “Sicuramente in gravidanza vengono offerti molti servizi alle future mamme – spiega la presidente Giovanna Sgorbani – dopo il parto però spesso si sentono solo, isolate, o perchè hanno amiche senza figli o perchè il marito è fuori tutta la giornata per lavoro. Essere mamma, nel suo piccolo, cerca di dare una risposta concreta a queste donne e mamme”. Da subito l’idea di utilizzare i social come strumento per raggiungere facilmente il massimo numero di persone. Da qui la creazione della pagina A Piacenza chiedilo a una mamma che in pochi mesi ha superato i 1300 membri. “Qualsiasi donna può entrare nel gruppo – spiega Sgorbani – può scrivere e fare domande a qualunque ora e trova un popolo che le risponde”. Ma non solo social: tra la socie di Essere mamma anche professioniste che mettono a disposizione la loro esperienza. L’associazione ha grandi idee per il territorio, alcune delle qualui già realizzate con successo: come il progetto Rete Mamma a cui hanno aderito una quindicina di negozi di Piacenza e provincia, con il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio. In programma c’è una mostra fotografica molto particolare dedicata all’allattamento al seno con una provocazione dell’artista Romano Bertuzzi; a settembre, con lo chef Daniele Persegani è in fase di organizzazione un incontro sulla cucina naturale nello svezzamento. Sarà un vero e proprio laboratorio attivo con le mamme protagoniste grazie alla sapiente dell’esperto.

Il servizio completo con l’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

MAMMA BEBE