DOSI: “TASSA DI SOGGIORNO, UNA PROPOSTA. DOVE TROVIAMO 7 MILIONI 600 MILA EURO?”

Il sindaco Dosi ha deciso di chiarire, attraverso una nota, l’iter che ha portato alla proposta, e ci tiene a ribadire che di proposta si tratta, di introdurre la tassa di soggiorno. Il punto di partenza è molto chiaro: trovare 7 milioni 600 mila euro, “Credo non sia mai capitato a nessuna precedente amministrazione – scrive il sindaco – il compito di reperire una cifra simile necessaria per chiudere il bilancio”. Detto ciò il ragionamento del primo cittadino prosegue: l’obiettivo è approvare il bilancio senza aumentare le tasse ai cittadini e conservando la qualità dei servizi alla persona. “Quindi: dove andare a trovare le risorse? – si legge nella nota – Abbiamo presentato alla maggioranza una serie di numerose proposte (ripeto e sottolineo: proposte! Non decisioni già prese…) all’interno delle quali scegliere le voci che porterebbero a raggiungere il pareggio di bilancio. Alla maggioranza abbiamo lasciato due settimane di riflessione, utili a suggerirci delle scelte, a individuare priorità, a proporre alternative”. La tassa di soggiorno potrebbe portare alla casse comunali annualmente qualcosa come 150/200 mila euro. “Le coincidenze hanno voluto che l’incontro di maggioranza – prosegue il primo cittadino – fosse convocato nello stesso giorno in cui è stata annunciata la chiusura (ci auguriamo brevissima) dell’hotel Roma. Chiusura ventilata nei mesi precedenti, per la quale abbiamo cercato di intervenire con discrezione, nel rispetto di trattative che comunque riguardavano soggetti privati. Non mi risulta che i turisti o i convegnisti scelgano una città in cui permanere sulla base della presenza o meno di questa tassa, soprattutto se di importo estremamente contenuto e modulabile sulla base di alcune condizioni di esenzione che possono essere previste. Peraltro non mi risulta nemmeno, nel confronto con dati omogenei, che ci siano località che abbiano conosciuto un decremento di presenze in conseguenza dell’introduzione di questa imposta. Inoltre, il ricavato delle entrate derivate dalla Tassa di soggiorno, sarebbe destinato a sostenere il sistema turistico locale. L’obiettivo principale – rimarca il sindaco- non è l’introduzione di una nuova tassa, ma l’approvazione del bilancio, per il quale occorrono 7 milioni 600 mila euro. Che tradotto significa: possiamo benissimo evitare di introdurre la tassa di soggiorno, basta sapere quali altri strumenti dobbiamo utilizzare per chiudere il bilancio. I suggerimenti, naturalmente, sono sempre graditi”.

Un finale quasi piccato, inconsueto per il primo cittadino che sembra essersela presa per gli attacchi di questi giorni verso l’ipotesi, solo ventilata, di introdurre la tassa di soggiorno di cui, pare, si parlerà ancora per un pò.

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PROSTITUZIONE, UN QUARTIERE A LUCI ROSSE NON RISOLVE IL PROBLEMA

Relegarle in una zona o in quartiere non servirebbe a risolvere il problema, perche “dalla strada non c’è futuro”. Non sono le nostre parole, ma quella di Karina, il nome è di fantasia, che per anni, coscientemente, si è prostituita. La prostituzione è una realtà che occupa le nostre città, sempre meno in periferia, sempre più in centro; per arginarla occorre dare la possibilità a chi la pratica di uscirne. I numeri non sono alti, il percorso che si intraprende spesso si interrompe a metà, perchè il senso di sfruttamento ti riporta dentro, eppure ci si riesce, scoprendosi nuove. Karina è arrivata dal Brasile nel 2003 a Milano dove ha cominciato a vendere il suo corpo pagando per quel lavoro. Sei anni dopo è arrivata a Piacenza, qui ha conosciuto il progetto Oltre la Strada. Non è stato facile, ma quella vita, dove girano alcool e droga, l’avevano stufata, ed ha trovato il coraggio di dire basta. Il progetto Oltre la Strada e il percorso di contrasto alla tratta hanno proprio l’obiettivo di togliere le donne dalla strada, scendendo proprio sul campo. Gli operatori di Oltre la Strada incontrano le donne nei luoghi della prostituzione 3 volte a settimana, negli ultimi 6 mesi sono state effettuate 64 uscite, 833 contatti registrati, di cui 233 persone contattate. 68 accompagnamenti, servizi erogati a 23 persone che vanno dall’ambulatorio migranti, al centro di salute mentale, dal centro salute donna all’Informasociale, oltre che al centro di solidarietà.

La storia nella prossima puntata di A Tutto Tondo.

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PIACENZA -PARMA, SI RAGIONA GIA’ IN AREA VASTA

Sei fermate a Piacenza e sette a Parma. E’ la richiesta formalizzata nel tavolo istituzionale tra amministratori piacentini e parmensi che si è svolto nella città ducale. L’obiettivo è cercare di ottenere un numero di fermate sufficiente sulla linea Alta Velocità in vista di Expo 2015. “La cosa significativa – ha detto il presidente della Provincia Francesco Rolleri – è che Piacenza e Parma stanno cominciando a lavorare insieme nell’ottica dell’area vasta”. Non solo per quanto riguarda il sistema ferroviario, chiediamo? “E’ un’anticipazione – risponde – di ciò che avverrà nei prossimi mesi”. L’altro tema, caldeggiato soprattutto il numero uno di Confindustria Emilio Bolzoni, è l’introduzione di nuovi e più dignitosi treni sulla tratta Piacenza Milano sempre in vista dell’expo universale. “Gli interlocutori i  questo caso – risponde Rolleri – sono le regioni Lombardia ed Emilia Romagna; soprattutto da Bologna ci aspettiamo risposte positive, almeno per il periodo dell’Expo, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni”. Par di capire che se andrà bene Piacenza avrà un incremento dei treni ma solo per il semestre di Expo, si può considerare una vittoria?

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COSA SUCCEDE “FUORI EXPO”?

Il titolo potrebbe incuriosire anche il più distratto degli osservatori: “Fuori Expo, 2015 modi per trarre vantaggi da Expo 2015”. A meno di 80 giorni dal grande evento è curioso sentire parlare di cosa avviene e cosa si fa fuori dalla grande aree di Rho dedicata alla kermesse. Anche perchè per le città satellite di Milano, come appunto Piacenza, è proprio questa la sfida da vincere: cosa rimarrà al territorio locale, e soprattutto quali pacchetti turistici, eventi collaterali organizzare per invitare a visitare la nostra città. Il convegno porta la firma di Big Network, la giovane rete d’impresa piacentina, in grado di connettere diversi soggetti specializzati nel mondo del marketing e della comunicazione che fa capo a Confapi, Legacoop, Cna e Confcooperative.

Otto milioni di biglietti venduti, previsti 20 milioni di visitarori, 6 dei quali stranieri, e un milione e mezzo di americani, questi i numeri dell’esposizione universale.

Mancano meno di tre mesi al taglio del nastro del primo maggio, e siamo certo che in modo o nell’altro, per quella data i padiglioni saranno pronti e tirati a lucido. Certo non mancano critiche sui costi di realizzazione e su cosa resterà appena Expo chiuderà i battenti.

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

FUORI EXPO

ASSOCIAZIONE INSIEME PER L’HOSPICE, UN ANNO DA VOLONTARI

Presenza per oltre 1500 ore suddivise per 691 turni, sono i numeri principali dell’attività dei volontari dell’Associazione Insieme per l’Hospice per il 2014. Ad oggi i volontari sono 34, di cui una decina nominati nel dicembre scorso al termine dell’attività del quarto corso annuale di reclutamento del personale volontario. Per diventare volontario dell’associazione Insieme per l’Hospice occorre frequentare un corso di formazione, condotto dal personale dell’Ente Gestore della Casa di Iris della durata di 10 ore annuali oltre a 4 ore di appendice formativa. I volontari sono impegnati a svolgere due tipologie di attività: di relazione all’interno della Casa di Iris, raccolta fondi o attività di laboratorio presso la sede dell’associazione a cui i volontari hanno dedicato 500 ore. I fondi raccolti nel corso dell’anno con le iniziative messe in campo hanno consentito la raccolta di 35.455 euro di cui 8900 ricavati dall’attività presso il centro commerciale Gotico nel mese di dicembre.

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POLIZIA MUNICIPALE, SALE IL MALCONTENTO TRA GLI AGENTI

Cresce il malcontento nel corpo della Polizia Municipale di via Rogerio. Ad incrementare la tensione ci si è messa anche la busta paga nella quale non ci sarebbe la giornata di riposo a seguito del turno lavorativo il 6 gennaio scorso. L’Epifania è stata sì remunerata con la maggiorazione del 30 per cento, ma non è stato concesso il riposo. Questo perchè il Comune avrebbe applicato la norma contrattualistica della Legge Aran, così come ha fatto il comune di Arona in provincia di Novara. Solitamente il giorno festivo viene retribuito con la maggiorazione (30%) e con il riposo, così come accade la domenica che viene maggiorata del 50% e recuperata con il riposo. Questo non sarebbe avvenuto per gli agenti che hanno prestato servizio il 6 gennaio scorso. Il malcontento è arrivato anche ai piani alti di Palazzo Mercati: voci di corridoi riferiscono che il sindaco Dosi avrebbe intenzione di incontrare gli agenti e gli organi sindacali rappresentanti per trovare una soluzione. Non si escludono azioni di protesta anche silenziose, ovviamente nel rispetto della legalità.

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NASCE L’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE: 7MILA OCCUPATI

Nasce l’alleanza delle cooperative italiane nella quale sono confluire Legacoop, Confcooperative Piacenza e Agci, l’Associazione generale delle cooperative italiane. Un solo Presidente Francesco Milza, un solo vice Maurizio Molinelli che si sono posti l’obiettivo di creare entro il 2017 una organizzazione unica a livello nazionale partendo proprio dall’Emilia Romagna, come è già accaduto a Piacenza. Un settore in controtendenza quello delle cooperative e sono i numeri a dimostrarlo: 180 imprese confluiranno in Aci, per un fatturato di oltre 627 milioni di euro, 80mila 600 soci per 7 mila occupati.

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INQUINAMENTO E SALUTE, A PIACENZA NASCONO I MEDICI PER L’AMBIENTE

L’aria che respiriamo e gli effetti sulla salute sono un binomio ormai imprescindibile. Su questo tema si confronteranno il prof. Paolo Crosignani, dell’Istituto Nazionali dei Tumori di Milano, e alcuni medici piacentini che fanno parte della sezione ISDE di Piacenza. L’incontro, aperto alla città, è sabato 14 febbraio alle 16 all’auditorium della Fondazione. Sarà l’occasione anche per presentare la nuova associazione dei Medici per l’Ambiente che nasce ufficialmente anche a Piacenza. Isde (International Society of Doctors for the Environment) opera nei campi di ambiente e salute, elementi che a Piacenza, per la sua posizione geografica e le reti viabilistiche, sono a stretto contatto. A guidare il nuovo team di medici sarà il dottor Giuseppe Miserotti, già Presidente dell’Ordine dei Medici.

MISEROTTI

BIG SNOW ARRIVA IN RITARDO E PORTA IL CAOS

Con 24 ore di ritardo è è arrivata Big Snow. Nella notte la neve è caduta abbondante anche in città. Nonostante fosse stata annunciata da giorni il disagio si scatena, è sempre così. Eppure siamo in febbraio, mese nel quale fenomeni come quello di oggi dovrebbero essere frequenti. Tant’è. Limitiamoci a descrivere quello che abbiamo visto: alberi caduti su macchine in sosta, ahimè, traffico paralizzato, tir in blocco in strada Caorsana per il blocco dell’A21, ambulanze intervenute per piccoli incidenti e tamponamenti. Capitolo pulizia delle strade: marciapiedi poco percorribili, soprattutto in certe zone, ma qui si potrebbe aprire un dibattito a chi spetta la pulizia: proprietari delle abitazioni che si affacciano sulla porzione di strada o Comune? Intanto la Provincia a cui, ricordiamo, spetta la gestione di 111101.100 km e raggiunge i 1.500 m di quota, ci tiene a precisare che i mezzi spartineve sono intervenuti nella giornata di ieri nelle zone di montagna nelle quali già nella mattinata il livello della neve aveva superato i limiti previsti, mentre nella notte gli interventi hanno riguardato anche la viabilità di pianura. Nella serata di ieri sono entrati in funzione anche i mezzi spargisale per prevenire la formazione di ghiaccio. Situazioni di criticità si sono verificate lungo l’asse della strada n. 10, in direzione di Cremona, perché alcuni mezzi pesanti, sprovvisti di idonei pneumatici, hanno ostruito le carreggiate e, sempre lungo la 10, nei pressi di S.Nicolò e Caorso in conseguenza della chiusura della autostrada A21. Inoltre, lungo il tratto di pianura della strada di Valnure, come in alcune altre situazioni, il traffico intenso ha provocato la compattazione sul manto stradale della neve che nel frattempo continuava a cadere, rendendo difficoltoso il successivo sgombero. Non sono mancati neppure i mezzi spargisale che sono entrati in azione ieri sera e stamattina. Ricordiamo che l’amministrazione aveva specificato che le risorse destinate alla manutenzione stradale invernale erano assicurate solo per i primi mesi dell’anno a causa della Legge di Stabilità che ha falcidiato il bilancio seppur sano della Provincia di Piacenza. Questo tradotto significa che le risorse a disposizione ammontavano a 800 mila euro. Vien da dire, senza troppi giri di parole: speriamo che Big Snow abbandoni la pianura Padana. Il sindaco Dosi ha confermato che nonostante il maltempo le scuole rimarranno aperte anche sabato 7 febbraio, cogliendo l’occasione per invitare i piacentini ad utilizzare i mezzi pubblici, che offrono maggiore sicurezza in queste condizioni atmosferiche e che, liberando per quanto possibile le strade dal traffico privato, si favorisce l’efficacia e la tempestività degli interventi dei mezzi antineve. 

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DALLE CASE DEL POPOLO AL MUTUALISMO SOCIALE. SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Un tempo c’erano le case del popolo, poi le società operaie. L’intento è lo stesso: garantire assistenza sanitaria ma anche scolastica a chi non se lo può permettere. I cosiddetti poveri assoluti che hanno raggiunto quota 6 milioni. Ci sta provando il Gap, gruppo di acquisto popolare, che sull’esempio di realtà vicine come Lodi, ha messo in piedi il dentista sociale el’ assistenza psicoterapeuta e neurologica, il tutto a prezzi fermi al minimo del tariffario del sistema sanitario nazionale. Ma c’è da fare i conti con chi parla di concorrenza sleale.

La storia sotto i nostri piedi continua a far discutere. Palazzo ex Enel torna a fa parlare di sé dopo la Consulta che ha contrapposto amministrazione e cittadini. Dove è finito l’intento iniziale del cambio di destinazione d’uso funzionale a quattro punti di pubblico interesse, si chiedono le associazioni? Le stesse che hanno indetto una petizione on line e promosso una mozione contro il comune in cui si chiede di tornare a discuterne.

Proprio sulle ceneri del palazzo di viale Risorgimento sorgerà una nuova palestra. Una boccata d’ossigeno per le scuole limitrofe che chiedono, da sempre, maggiori spazi per l’attività fisica? Neanche per sogno, uno spazio da 15 metri per 15 non è sufficiente. Per questo otto classi del liceo gioia hanno abbracciato la scuola in segno di protesta per chiedere quatto palestre, questa volta vere.

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