AREE MILITARI: OPPORTUNITA’ O PROBLEMA?

Quanti metterebbero la mano sul fuoco nel dichiarare che la dismissione e l’acquisizione delle aree militari costituiscono per la città esclusivamente un’opportunità? Tra chi ci penserebbe due volte, c’è il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi che pone sul tavolo tematiche importanti per lo sviluppo di Piacenza dei prossimi anni, proponendo soluzioni che potrebbero essere prese in considerazione. Il tema è come il Comune può e deve ricavare benefit dall’acquisizione di alcune aree che sembrano ormai certe dopo l’accelerazione che la vicenda ha preso nelle ultime settimane? Proprio su questo l’Ordine di Piacenza, in collaborazione con l’amministrazione, sta organizzando per metà dicembre un convegno nazionale sulle aree militari a cui parteciperanno anche altre realtà come il Friuli Venezia Giulia che porterà il suo esempio. Di fatto le aree che il comune ha chiesto sono la Pertite, ex Ospedale Militare e Laboratorio Pontieri; una volta ottenute, con l’incognita di quanto tempo ci vorrà, si porrà il problema di come riempire questi enormi contenitori, facendo attenzione a che non diventino un costo per i cittadini.

Secondo recenti studi, le città di piccole medie dimensioni come Piacenza sono destinate ad avere un andamento demografico stabile, in pratica non saranno soggette ad un forte aumento della popolazione. Sarebbe quindi impensabile costruire nuovo abitativo nelle aree militari in una realtà già satura e soprattutto destinata a non crescere numericamente. 

In questo contesto di trasformazione urbana, trova spazio anche la riqualificazione di Piazza Cittadella che al suo interno ha il Laboratorio Pontieri, una delle zone che tornerà alla città e su cui c’è l’intenzione, dichiarata più volte dal presidente della camera di commercio Parenti, di allestirvi un museo dell’agricoltura. L’assessore Cisini ha dato il via al percorso partecipativo illustrando il progetto ai cittadini, che comprende unitariamente il rifacimento di piazza cittadella(secondo il progetto che vinse la gara d’appalto nel 2011) e quanto vi sta attorno,ovvero chiesa del Carmine, mercato rionale e Laboratorio Pontieri, come richiesto espressamente dalla soprintendenza nel 2013. Per quanto riguarda i lavori sulla piazza la tematica più importante riguarda gli scavi; la zona costituisce il primo insediamento romano databile 1300.

 

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COPRA ARDELIA, MOLINAROLI PRESENTA UN ESPOSTO IN PROCURA

Poche e lapidarie parole arrivano dall’ufficio stampa di Copra Ardelia per informare che la Società Biancorosso Volley, quella di cui Dario Ruggieri è amministratore delegato e socio di maggioranza, ha depositato oggi, presso la Repubblica del Tribunale di Piacenza, un esposto avente per oggetto il resoconto degli ultimi quattro mesi, per valutare se esistano ipotesi di reato. Il corposo dossier raccolto da Molinaroli e dai suoi collaboratori in questi mesi, comprensivo di copie di bonifici, atti notarili, cessioni di quote e fitto scambio di sms tra i due soci, è stato consegnato alla Procura della Repubblica. La prima azione concreta di quanto Guido Molinaroli ha riferito anche ai nostri microfoni; l’intenzione di tutelare la sua immagine e quella della società anche a livello legale (questo il link dell’intervista http://www.zerocinque23.com/?p=1483).

 

 

BORGO FAXHALL, IL M5S SI RIVOLGE AI COMMERCIANTI

I consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle tornano sul progetto alternativo a quello dell’amministrazione comunale in merito a Borgo Faxhall. Nonostante le parole del direttore commerciale Cesare Bertola che, a nome degli esercenti della galleria, aveva definito la proposta inaccettabile soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del terminal dei bus altrove, i consiglieri comunali pentastellati si rivolgono direttamente ai commercianti. Di seguito la nota integrale.

“Ho sentito che qualcuno vuole spostare altrove il terminal dei bus,
per noi è una proposta inaccettabile, anche perché quando abbiamo
investito era previsto qui. Se non sarà realizzato siamo pronti ad
azioni clamorose, non solo di tipo legale. Mentre qui dentro si grida,
ci sono imprenditori che rischiano soldi propri e lavoratori che
perdono il posto a causa della crisi”. Bertola Direttore del Consorzio
commercianti di Borgo Faxhall.

A seguito di queste dichiarazioni chiediamo ai commercianti di Borgo
Faxhall di riflettere sul progetto da noi proposto spiegando loro perchè dovrebbero sostenerlo.
Il problema è noto, occorre ripensare le scelte urbanistiche della
nostra città, spostare l’autostazione  da Piazza Cittadella e
costruire una nuova autostazione  presso la stazione ferroviaria, è
una scelta strategica necessaria per ottimizzare il flusso di arrivi e
partenze in città e agevolare lo spostamento delle persone all’interno
della città stessa. Questo è l’interesse pubblico, comune a tutti i cittadini, nella vicenda.
La riqualificazione della zona di Borgo Faxhall è auspicabile,come di
tutta la città, perchè ricordiamo che il degrado, l’incuria e la
pericolosità è un problema generalizzato e va risolto in tanti, troppi
quartieri, non solo in Borgo Faxhall. In città, in tutta la città,
l’allarme sociale è alto, i cittadini non si sentono al sicuro e hanno
paura, occorre INTERVENIRE e al più presto, ribadiamo, in tutta la
città, perchè furti, rapine ed episodi di violenza stanno aumentando
ovunque. Vogliamo sottolineare come l’allarme sociale non riguardi solo
Piacenza e l’intervento che noi auspichiamo dovrebbe affrontare il
problema all’origine, ovvero nelle politiche e nelle scelte economiche
e sociali del governo. Se è legittimo chiedere a questa amministrazione di agire e di
adoperasi per trovare una soluzione al problema, è altresì doveroso
chiedere se chi doveva ha realizzato il Centro Commerciale secondo le
norme di legge e gli accordi previsti al momento dell’autorizzazione
della costruzione del Centro Commerciale stesso? Come troppo spesso è
accaduto e accade in Italia, si finisce per caricare un problema
logistico e organizzativo  privato sulle spalle dell’intera comunità!
A tutti gli attori e diversamente interessati in questa vicenda
vorremmo far presente che non è possibile fare l’autostazione delle
corriere nel vallo insieme al parcheggio per i pendolari e al
parcheggio per il centro commerciale oltre al recupero delle mura
cinquecentesche e degli edifici storici esistenti, le leggi della
fisica,  della dinamica dell’estetica e del comune buon senso lo
impediscono perchè in quell’area non ci sta tutto! Si congestionerebbe ogni attività e la
via La Primogenita non è in grado di sostenere il  traffico veicolare
che deriverebbe. Viene inoltre sollevato il problema dei commercianti del Centro
Commerciale che hanno visto deprezzarsi il proprio investimento a
causa anche dei problemi della zona che risulta degradata, secondo loro a causa
anche della mancanza dell’autostazione delle corriere. Da cittadini e
da amministratori siamo molto sensibili a questo problema, che è
comunque lo stesso che purtroppo affligge i commercianti di altre zone
della città, duramente provati  da ripetuti episodi di inciviltà e
violenza, lo stesso problema che affligge  anche i proprietari degli
immobili residenziali che hanno visto deprezzarsi il loro valore.
Tutta la città andrebbe ripensata e riqualificata.Ma il motivo principale per cui i commercianti di Borgo Faxhall dovrebbero sostenere il progetto da noi proposto è proprio la
protezione delle loro attività. Questa proposta oltre che la soluzione migliore dal punto di vista viabilistico, ci sembra la migliore anche per i commercianti  della
galleria che devono salvaguardare le loro attività e non permettere
che altri centri commerciali possano nascere proprio nell’ex mercato
ortofrutticolo. Infatti se passa questa delibera con queste linee guida in pratica lo
scalo ferroviario e l’ex mercato ortofrutticolo potrebbero diventare,
anche sommando i diritti edificatori che il comune intende acquisire
secondo noi in modo irregolare, un grosso centro commerciale con annesso
parcheggio che andrebbe a fare una enorme concorrenza al centro di
Borgo Faxhall. Per questo noi crediamo che nell’ex mercato ortofrutticolo debba
essere privilegiato l’uso pubblico, in questo modo non saranno
costruiti edifici residenziali o commerciali di cui non c’è nessuna
necessità. In sintesi il problema è e resta solo quello del Trasporto Pubblico
Locale e del recupero delle mura e degli edifici storici.
Solo per questo scopo è stato pensato in origone tutto il progetto e si è
autorizzata la costruzione di un  immobile come Borgo Faxhall, aprendo
ad interessi privati COMUNQUE E SEMPRE SUBORDINATI   all’interesse pubblico.
Solo l’interesse pubblico, comune a TUTTI, può e deve guidare valutazioni e
scelte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali di Piacenza del M5S

b faxhall

 

MOLINAROLI-RUGGIERI E’ ALTA TENSIONE

Il caso Molinaroli – Ruggieri si avvicina alla svolta. Nel senso che lo stesso amministratore delegato di Copra Ardelia aveva posto come termine proprio oggi per il versamento dei bonifici alla società, in particolare il contratto da oltre 2 milioni di euro di sponsorizzazioni. Lo aveva confermato proprio una settimana fa al capitano Zlatanov. Ma a giudicare da quanto si legge in alcune sue dichiarazioni i tempi sembrano destinati ad allungarsi. Ruggieri infatti sarebbe all’estero per lavoro e avrebbe demandato ai suoi legali la gestione della vicenda, per capire se ci sono responsabilità in quanto accaduto e dichiarato nei giorni scorsi. Non è escluso che lo stesso Ruggieri convochi una conferenza per fare chiarezza. Pochi giorni sul sito di Ardelia è comparso una comunicazione rivolta ai clienti in cui si informava che le sedi legali della società sono state trasferite in paesi extraeuropei. La situazione è più che tesa, vicina ad esplodere. Molinaroli una settimana in conferenza stampa aveva riferito che la società può andare avanti ancora per 20/25 giorni, poi non ne avrà più la forza economica, e il tempo sta passando. Biancorosso volley è in attesa di due bonifici: quello delle sponsorizzazioni da 2 milioni 250 mila euro e quello del passaggio delle quote societarie per un totale di 61 mila 200 euro. Ad oggi niente di tutto ciò compare sul conto corrente della società, nonostante ci siano i contratti firmati.

MOLINAROLIruggieri

UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, PRONTA LA NUOVA SEDE

Aprirà al pubblico il 5 novembre prossimo. L’Ufficio Scolastico Provinciale ha una nuova sede; si trasferirà dagli uffici dell’ex Provveditorato a Borgo Faxhall ai locali in via San Giovanni tra il Palazzo della Provincia e Palazzo Scotti da Vigoleno, sede della Prefettura. La nuova sede, messa a disposizione grazie all’accordo tra la Provincia, proprietaria dell’intero complesso immobiliare, e la Prefettura, consentirà all’ente di via Garibaldi di risparmiare circa 200mila euro annui tra affitto e spese condominiali.  Manna dal cielo considerando i tagli a cui anche la Provincia di Piacenza sarà sottoposta in base alla Legge di Stabilità. “Raccogliamo oggi i frutti – ha detto Rolleri – del lavoro portato avanti dalla precedente amministrazione in un’ottica di spending review e razionalizzazione di spazi e risorse; quella di trasferire la sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale nei locali di proprietà della Provincia con un significativo risparmio per l’Ente è una decisione che trova la mia piena condivisione”. “La decisione di destinare parte dei locali del fabbricato all’Ufficio Scolastico Provinciale – ha aggiunto l’ex Presidente Trespidi – rientrava in una serie di iniziative volte a contrastare gli sprechi con particolare attenzione all’abbattimento degli affitti passivi: ricordo il trasferimento degli uffici della Provincia da Borgo Faxhall in via Mazzini e il passaggio dei locali in affitto al Palazzo dell’Agricoltura a quelli della sede di via Garibaldi. Questo intervento permette poi di preservare un importante immobile di proprietà della Provincia”.

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PERTITE A PARCO, E I TEMPI DELLA BONIFICA?

La partita sulle aree militari ha subito davvero una brusca accelerazione; i viaggi a Roma alla Difesa e al Demanio dall’ex sindaco Reggi si fanno sempre più frequenti, e ultimamente il primo cittadino Dosi e l’assessore Bisotti sono tornati a casa con buone notizie per la città. Ma il nodo sta nei tempi d’acquisizione e sull’utilizzo futuro da parte della città che il comune ha chiesto alla Difesa. In 3/4 anni i militari si ritireranno tra Arsenale, Macra Staveco, Scalo Pontieri e Artale; il Comune punta su ex Ospedale militare, Laboratorio Pontieri dove trovare il museo dell’agricoltura e l’ex Pertite. In cima alle priorità pare esserci proprio lei, quest’immensa area verde che una larga parte cittadini vorrebbe rimanesse tale. Ma un altro nodo pare essere la bonifica di quest’area. L’assessore Bisotti ha dichiarato al Corriere Padano che “ci vorrà ancora un congruo numero di mesi”. Il Comitato Parco Pertite ha accolto con esultanza l’annuncio: “vediamo avvicinarsi sempre più la realizzazione del parco – ha spiegato Maria Pia Romano referente del Comitato – dal prossimo incontro a Roma speriamo nella formalizzazione della cessione dell’area”. E a chi sperava in un parco verde  più in centro? “La Pertite rappresenta l’ultima area in città – risponde Romano al Corriere Padano – non possiamo non salvarla. Certo, ben vengano altre aree verdi in città, una cosa non esclude l’altra”.

 

RUGGIERI SPOSTA LE SEDI LEGALI DI ARDELIA

Ardelia, la società di cui Dario Ruggieri è presidente,  ha spostato le sue sedi legali in altra nazione extraeuropea per motivi di sicurezza e riservatezza. È quanto compare in evidenza da oggi sul sito www.darioruggieri.com

La mente va alla conferenza stampa di Guido Molinaroli di sabato in cui ha informato come stavano le cose tra lui e il socio di maggioranza Ruggieri. Il nodo sta nei bonifici non pagati e nel contratto di sponsorizzazione da oltre 2  milioni di euro. Oggi la comunicazione del trasferimento delle sedi legali delle società collegate ad Ardelia. Esiste un collegamento? E soprattutto Riggieri manterrà la parola data a Zlatanov di versare quanto dovuto entro venerdì? Il tempo stringe e le premesse sembrano tutt’altro che rassicuranti.

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REGIONALI, NEL PD DOMINA LA COMPONENTE FEMMINILE

Altro che scaldare i motori, la macchina elettorale del Pd sembra già sufficientemente riscaldata in vista delle elezioni regionali. I quattro democratici in lizza, Paola Gazzolo, Alessandro Ghisoni, Gianluigi Molinari e Katia Tarasconi, hanno tutti buone chances di entrare in consiglio, per questo la partita si fa dura a colpi di frizioni e di botta risposta, che nel Partito vengono smorzati definendoli “confronti interni sereni e costruttivi”. E’ palese che si siano formate due “squadre” tra i candidati: Gazzolo-Ghisoni da una parte e Molinari-Tarasconi dall’altra. Entrambe le coppie hanno inaugurato insieme i rispettivi point elettorali, si sono fatti fotografare insieme su manifesti e cartelloni. Ma le differenze ci sono; un pò per la corrente d’appartenenza, un pò per il meccanismo elettorale che prevede la scelta fino a due preferenze, con l’alternanza uomo donna. Proprio la componente femminile sembra particolarmente agguerrita e pronta ad affrontare la sfida per conquistare un posto in Regione. Per Paola Gazzolo sarebbe un ritorno, in quanto assessore uscente, per Katia Tarasconi, assessore comunale al secondo mandato, sarebbe un nuovo ingresso. Il terreno del vivace scambio di pareri è sul ruolo di Piacenza in Regione, quanto in questi anni ha avuto e quanto è stata valorizzata. Gazzolo porta i numeri a giustificare il fatto che in questi anni la Regione c’è sempre stata anche per Piacenza, Tarasconi invece auspica un cambio di passo di renziana memoria, più risorse per fare sentire Piacenza parte di una delle regioni più floride e non la “Cenerentola” a due passi da Milano. Tutto lascia pensare ad una scoppiettante campagna elettorale.

elezioni regionali

BERTOLA, BORGO FAXHALL: “SIAMO PRONTI AD AZIONI ECLATANTI”

Promettono azioni eclatanti i commercianti della galleria commerciale Borgo Faxhall se non si agisce subito. Un’ esortazione più che esplicita indirizzata all’amministrazione e alla politica in generale, perchè abbandonino le chiacchiere e passino ai fatti. Hanno agli animi esacerbati da anni, ben 15, in cui si è preso atto del problema di ciò che accade attorno al centro commerciale ma non si è fatto nulla per risolverlo, per colpa di una convenzione finita male. Ma ora che un progetto c’è è doveroso portarlo avanti. E’ la sintesi del pensiero di Cesare Bertola direttore del consorzio a cui sono associati i commercianti di Borgo Faxhall che ha partecipato alla seduta di consiglio comunale proprio sulla discussione del progetto di riqualificazione. “Ci sono cittadini piacentini che hanno investito i risparmi nel loro negozio – ha detto Bertola – si sono organizzati con la sorveglianza, con le telecamere di sicurezza, e nonostante questo in 15 anni si visti isolati in un contesto degradato, in cui tutto ciò che accadeva all’esterno sembrava in realtà accadesse all’interno della galleria, e questo non è vero”. In 15 anni oltre una trentina di saracinesche si sono abbassate, le aspettative rispetto a questo luogo sono andate via via scemando. Non ci stanno ad essere classificati operatori commerciali di serie B perchè devono subire le conseguenza dell’esterno che vortica attorno alla zona della stazione e del quartiere Roma. “Il tempo delle parole è proprio finito, questo è l’unico progetto che si avvicina all’originale e mi sembra l’unico realizzabile. Siamo seduti su una polveriera, la gente prima o poi esploderà – prosegue Bertola – agiremo in qualsiasi modo e in ogni sede se avremo la percezione che la politica non prenderà le decisioni che non è più possibile demandare”.

 

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REGGI AL SOLE24ORE: “ACCOMPAGNARE I COMUNI ANCHE DOPO IL TRASFERIMENTO DEI BENI”

Roberto Reggi si trova dall’altra parte della barricata; da ex sindaco di Piacenza per due mandati, oggi parla da direttore dell’agenzia del Demanio. Concretamente si tratta di gestire 47mila immobili per un valore teorico di 58 miliardi. In un articolo pubblicato oggi sul Sole 24Ore, Reggi consiglia ai sindaci “cautela” prima di acquisire un bene dal Demanio. “E’ bene che sul territorio arrivino solo i beni valorizzabili, dietro ai quali c’è davvero un progetto, altrimenti si rischia di appesantire solo le casse dell’ente” è il consiglio dell’ex primo cittadino. La sostanza è: o i Comun hanno un progetto di recupero forte che crea lavoro o altrimenti prendere il bene così com’è non ha più senso. E allora come può il Demanio facilitare queste adesioni? “Dobbiamo accompagnare i comuni anche dopo il trasferimento – spiega Reggi – soprattutto se vogliono utilizzare quel bene per fare operazioni di riqualificazione urbana”. L’operazione federalismo demaniale vale 1,3 miliardi ma può crescere molto se valorizzato con destinazioni urbanistiche appropriate. Una partita a cui anche il Comune di Piacenza sta guardando con molto interesse e attenzione; pare essere in fase avanzata, così come l’hanno descritta il sindaco Dosi e l’assessore Bisotti, il discorso di cessione di quattro aree della città (Arsanale, Macra Staveco, Scalo Pontieri, Caserma Artale) alla Difesa lasciando conseguentemente libere le altre che tornerebbero alla città. A metà novembre è previsto un nuovo incontra tra gli amministratori locali e il Demanio; in pratica si troveranno allo stesso tavolo il sindaco Dosi, l’assessore Bisotti e il direttore Reggi.

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