BERLINGUER:” IN RAI SERVONO NUOVE IDEE E NUOVI PROGRAMMI”

Ha ancora senso oggi parlare della donna protagonista della vita politica e sociale, non sarebbe una condizione da dare per scontata? Purtroppo, nonostante le donne abbiano fatto tantisimo passi avanti, nulla e’ scontato. Ne è convinta Bianca Berlinguer, giornalista direttrice de Tg 3, intervenuta al festival del diritto sul ruolo della donna in politica e nella società. “Ancora troppe donne sono senza lavoro o se c’è l’ hanno non hanno responsabilità – ha detto – soprattutto al sud il tasso di disoccupazione raggiunge livelli molto preoccupanti e coinvolge soprattutto le donne”. Una battuta anche sullo stato di salute della Rai:”ci vorrebbe più coraggio, bisognerebbe osare con programmi nuove e nuove idee”. Lilli Gruber in procinto di sbarcare a Rai 3? “Non lo so- risponde- ma sarei molto contenta,e’una delle migliori giornaliste”.

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RODOTÀ: “FESTIVAL DEL DIRITTO PRECURSORE DEI TEMPI”

“Partecipazione ed esclusione” anche quest’anno il tema del Festival del Diritto ha anticipato i tempi della stretta attualità.  Il responsabile scientifico Stefano Rodotà ha aperto l’edizione 2014 nella cornice di Palazzo Gotico insieme al sindaco Dosi e a Stefano Laterza. In particolare Rodotà si è concentrato sulla precarietà del lavoro, tema particolarmente caldo in queste settimane per il baccio di ferro tra Governo e sindacati sull’articolo 18. Gli eventi principali del Festival sono trasmessi in diretta streaming sulla pagina festivaldeldiritto.zero523.tv

 

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FRACASSI CGIL:”ART. 18 PRINCIPIO DI CIVILTA’ DA SALVAGUARDARE”

O si riapre un dialogo con il Governo sull’articolo 18 oppure i sindacati sono pronti alla mobilitazione totale. Lo ha ribadito Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil nel corso della suo intervento all’assemblea pubblica alla Camera del Lavoro alla presenza dei colleghi di Cisl e Uil. All’incontro doveva partecipare il  leader della Cgil Susanna Camusso che ha dato forfait per impegni nazionali e Annamaria Furlan che in queste ore ha raccolto l’eredità di Bonanni che ha lasciato la segretaria della Cisl pochi giorni fa. Al centro dell’incontro il fisco e le pensioni per chiedere al Governo di riaprire un’agenda seria e chiara che tuteli i lavoratori sui questi due fronti. Poi il dibattuto tema dell’articolo 18 e delle sue modifiche proposte a livello centrale, tre le principali quella di rendere il contratto di lavoro a tutele crescenti ma senza diritto di reintegro se non per discriminazione, proposta a cui sindacati e minoranza Pd si stanno opponendo strenuamente. “Sull’articolo 18 siamo stati molto chiari – precisa Fracassi – noi abbiamo disponibilità a discutere se si parla di estensione delle tutele e soprattutto se si fa un’operazione che vada a ridurre le tante forme di precariato, perchè crediamo che questo sia il reale problema del nostro paese. Se invece si pensa di fare un’operazione che, al contrario, riduce le tutele, su questo non possiamo essere d’accordo perchè riteniamo che l’articolo 18 sia un principio di civiltà che nel nostro paese debba essere assolutamente salvaguardato”.

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BORGO FAXHALL, NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE

Tre obiettivi: soddisfare le esigenze commerciali, dei pendolari e dare una risposta al tema della razionalizzazione degli spazi comunali. Sono le linee che hanno portato l’amministrazione ad elaborare e presentare il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un progetto a cui si lavora da anni, anzi decenni, forse troppi, che ha subito stop forzati a causa di convenzioni che non hanno portato ai risultati attesi. Non si poteva più aspettare, ci sono interessi troppo importanti concentrati in quella zona, primi fra tutti il rilancio del commercio oggi in una situazione drammatica, ma anche le esigenze dei pendolari e dei fruitori dei mezzi pubblici. In 15 anni di vita, il centro commerciale Borgo Faxhall ha visto abbassarsi una trentina di serrande, oggi molti negozi all’interno della galleria sono sfitti e i cittadini non vedono quel luogo come il luogo dove fare acquisti, condizionati da ciò che accade all’esterno.

Nel nuovo comparto presentato dall’assessore Bisotti sorgerà la nuova autostazione per gli autobus, al posto del parcheggio da 190 posti del centro commerciale. L’amministrazione ha in programma di farne uno nuovo nella zona accanto alla chiesa di Torricelle. Il Berzolla che fine farà? É un edificio sotto tutela della Sovrintendenza che il Comune spera di ottenere e di ragionare insieme ai cittadini per un suo futuro utilizzo. La partita del Piano Caricatore invece dovrebbe concludersi il 16 ottobre quando sindaco e assessore andranno al Ministero della Difesa per definire la cessione. Il discorso economico finanziario è più complesso, semplificando è accaduto questo: il debito di Coemi, la società che nel 96 aveva firmato la convenzione con il comune, è di 4,5 milioni di euro. Coemi ha chiesto di arrivare ad una soluzione che, pur riconoscendo il debito, si trasformasse in un altro tipo di proposta. L’amministrazione ha così scelto di liquidare e riconoscere la compensazione di questo debito in cambio di 3300 metri quadrati di spazi in cui verranno collocati gli uffici comunali. Il concetto è: Coemi non ha realizzato le opere concordate ma ha offerto spazi dove troveranno casa gli uffici del comune. Tutto questo complesso, autostazione, parcheggio, opere viabilistiche annesse e verde, verranno realizzate attraverso la vendita degli edifici comunali di via Scalabrini e via Verdi. E i cittadini come vedono il progetto? Molto scetticismo tra i rappresentanti delle associazioni ma anche tra gli abitanti di una zona che ricordano tristemente come recitava lo slogan di una ventina di anni fa: “borgo faxhall il pezzo di città che mancava”.

PROVINCIALI, BERTUZZI NON AMMESSO. Fd’I:”FIGURA BARBINA”

Sembra che la distanza sia destinata a diventare siderale. A rendere ancora più tesi i gia difficili rapporti nel centrodestra ci si è messa anche l’esclusione della candidatura di Luigi Bertuzzi dalla corsa per le elezioni della nuova Provincia. Lo ha stabilito l’ufficio elettorale della Provincia per vizi di forma. In campo resta quindi solo il candidato di centrosinistra Francesco Rolleri. Fratelli d’Italia e Lega Nord che non hanno sostenuto la candidatura di Bertuzzi né tantomeno il percorso che Forza Italia, NCD e Udc hanno intrapreso per arrivare a scegliere il candidato, non hanno lesinato critiche. Di seguito la nota integrale di Fratelli d’Italia.

” A coprirsi di ridicolo c’è sempre tempo, ma vi è chi vuole primeggiare anche in questo. L’esclusione per vizi formali della candidatura a presidente della Provincia di Luigi Bertuzzi, sostenuta da Forza Italia e NCD, è la conferma che al peggio non c’e’ limite. Eppure sarebbe stato così semplice rendersi conto che nel centro-destra non si riusciva ad esprimere una candidatura unitaria per evitare di andare incontro ad una figura barbina “, lo sostiene in una nota il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

” Non avremmo votato Bertuzzi e lo abbiamo subito detto chiaramente. Certo e’ che dopo avere presentato la sua candidatura come frutto di una grande operazione politica – continua la nota – non rimane che rilevare come si sia mostrata molto piccola, per non dire nulla, la capacita’ di renderla effettiva da parte dei suoi sostenitori.”

” Una sola domanda sorge spontanea: fino a quando il dilettantismo di pochi continuerà ad arrecare danno all’immagine – e non solo – del centrodestra piacentino? ” conclude polemicamente la nota di Fd’I-AN.

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MALOBERTI LEGA:” MAI ALLEATI CON CHI SOSTIENE IL GOVERNO”

“Come si fa a parlare di alternativa alla sinistra, quando ci si va a braccetto?” E’ la domanda che la Lega Nord si sta ponendo in queste ore, in vista del voto per la nuova provincia, dopo la frattura interna alla coalizione di centrodestra  che ha portato alla creazione di due liste differenti una sostenuta da FI, Udc e NCD e l’altra Lega e Fd’I. Il consigliere provinciale Giampaolo Maloberti è chiaro: “non ci possiamo alleare con Udc e NDC che a Roma sostengono Renzi e tutto ciò che il Governo propone e, quando tornano sul territorio, dicono di esserne un’alternativa”. Il voto provinciale ha scatenato non poche tensioni tra le forze politiche di centrodestra impegnate, per settimane, a trovare una quadra che non si è mai raggiunta. Perchè? “Perchè le differenze sono troppe – ha detto Maloberti – e perchè vogliamo rimanere fuori da questa riforma che ci disgusta. Abbiamo fatto una lista insieme a Fratelli d’Italia perchè, come noi, ritiene corretto eleggere consiglieri che vigilino su quello che accadrà nel nuovo ente”. Un ragionamento che pone la Lega fuori dalla coalizione di centrodestra? Maloberti risponde con una domanda:”come possiamo rientrare in una coalizione che dice di essere di centrodestra e che sostiene il Governo?”

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MENSE SCOLASTICHE, E’ UN REBUS UNIRE QUALITA’ E GRADIMENTO

Conciliare l’aspetto nutrizionale con il gradimento dei palati più sopraffini, bambini e ragazzini. Non è facile. E spesso alcune scelte rischiano di essere fraintese. L’amministrazione, da qualche settimana, è al centro di un dibattito per il taglio della merenda pomeridiana alla scuola dell’infanzia. Ma non solo; ad una settimana dall’avvio dell’anno scolastico alcuni genitori hanno puntato il dito sul menù servito, che avrebbe favorito troppo i carboidrati a scapito delle proteine. Sindaco, assessore all’Infanzia, ausl e dietista hanno incontrato genitori e stampa per fare un pò di chiarezza. Partendo proprio dall’esigenza di razionalizzazione: Piacenza si colloca al 33° posto della classifica sui tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, diminuiti negli ultimi quattro anni del 52%, ovvero 13 milioni di euro complessivi. Per questo anno scolastico la spesa prevista per la ristorazione è di oltre 4 milioni 900mila euro, a fronte di introiti per 3 milioni 530mila euro ripianata dalle risorse derivanti dalla fiscalità generale. L’amministrazione ha deciso di non intervenire sulle tariffe mantenendole invariate ma di effettuare alcuni interventi di razionalizzazione. Come la scelta di togliere la merenda del pomeriggio nelle scuole materne, dovuta sia al fatto che l’orario di distribuzione è a ridosso del sonnellino pomeridiano e soprattutto perchè quasi il 50% non viene consumato e quindi gettato. I menù sono passati da sei a quattro per semplificare la gestione delle forniture, la somministrazione del bis è stata eliminata e la quantità di alimenti prevista dalla tabella dietetica viene servita immediatamente per intero. L’obiettivo è garantire la qualità e il livello nutrizionale, facendo i conti con il gradimento e con il budget a disposizione. Confermata la pasta biologica, quella di “Libera Terra” servita due volte al mese, le banane da commercio equo e solidale, oltre che un’ampia gamma di prodotti da agricoltura biologica e di a chilometro zero. Per l’anno 2012/2013 il tasso di morosità è stato del 13% sfiorando i 400mila euro. “Nonostante ciò – ha detto l’assessore Piroli – non lasceremo neppure un bambino senza pasto, è una scelta di questa amministrazione”.

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PROVINCIALI, FRATELLI D’ITALIA:”BERTUZZI, CANDIDATURA NON UNITARIA”

Il centro destra non riesce a trovare la quadra . O meglio pensava di averla trovata con la candidatura del sindaco di Bobbio Roberto Pasquali alle provinciali del 12 ottobre, che però si è sfilato per il mancato sostegno unitario da parte dell’intera coalizione, in particolare dalla Lega il partito da cui proviene. Il centrosinistra invece, dopo una direzione infuocata terminata a notte fonda, ha scelto Francesco Rolleri. Ecco la posizione di Fratelli d’Italia che in una nota sottolinea come ci sia stata la volontà di trovare un candidato unico, ma che alla fine l’obiettivo non è stato raggiunto. Il nome di Luigi Bertuzzi, sindaco di Coli, non convince anzi “destinata a produrre più danni che vantaggi”.

Di seguito la nota:

In queste lunghe e tribolate settimane ci siamo impegnati oltre ogni ragionevole limite per tenere unito il centro-destra piacentino: da noi non è mai stato posto veto alcuno – né sui partiti, né sulle persone – convinti che la Provincia di Piacenza potesse essere contendibile solo a tale condizione”. Lo sostiene, in una nota, la segretaria provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che aggiunge: “ Abbiamo ritenuto che la candidatura del presidente Trespidi fosse la migliore per raggiungere l’obiettivo della vittoria, ma abbiamo dovuto prendere atto della sua rinuncia, arrivata per altro a tempo abbondantemente scaduto. Dopo di che – prosegue il comunicato – abbiamo dovuto constatare che anche la candidatura di Roberto Pasquali non raccoglieva l’unanimità dei consensi delle forze politiche.” “ Essendo evidente, quindi, che non era possibile la presentazione di una candidato unitario del centro-destra alla Presidenza della provincia – sottolinea la segreteria di Fd’I-AN – abbiamo ritenuto che fosse elettoralmente inutile e politicamente devastante andare alla ricerca di nuove candidature. Certo è che non può non stupire il fatto che Forza Italia abbia abbandonato alleati tradizionali per unirsi, in campo locale, a coloro che, a livello nazionale, definisce traditori”. “ A prescindere da ciò – conclude la nota – non siamo interessati a convergere o a sostenere la candidatura di Luigi Bertuzzi, nata in un contesto non unitario del centro-destra e che, anzi, per le motivazioni a sostegno che sono state formulate è destinata a produrre più danni che vantaggi.”

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CONVEGNO CONFEDILIZIA IN DIRETTA STREAMING

E’ visibile anche in diretta streaming all’indirizzo confedilizia.zero523.tv il convegno dei legali di Confedilizia. Un importante momento di aggiornamento per tutti gli addetti ai lavori che, come ogni anno, si svolge alla sede della Veggioletta della Banca di Piacenza. La parte pubblica riguarda la contabilità condominiale e la revisione del rendiconto condominiale. Oltre alla presenza dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani, Presidente nazionale di Confedilizia, si alterneranno al tavolo dei relatori il viceministro dell’Economia Enrico Morando, alla Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini e il vicepresidente della Camera Maurizio Gasparri.

 

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PROVINCIALI, FIBRILLAZIONE IN CASA CENTRODESTRA

Tutto da rifare. In casa centrodestra sono ore a dir poco frenetiche dopo che il candidato designato alla elezioni Roberto Pasquali ha deciso di lasciare. Le motivazioni sarebbero da individuare proprio nel partito a cui appartiene ovvero la Lega che non gli avrebbe dato il dovuto sostegno. Il Carroccio ha criticato aspramente queste elezioni, il segretario Pisani ha usato parole pesanti, definendo “la Lega disgustata dall’atteggiamento dei governanti”. A questo punto quale situazione si potrebbe profilare considerato che il tempo stringe e che le liste vanno consegnate entro lunedì? Se non si convergerà su un nuovo nome, potrebbe esserci anche l’eventualità che le liste, a questo punto più di una, non abbiano un candidato presidente. Un’eventualità che metterebbe gli elettori di centrodestra nelle condizione di votare solo per i consiglieri.

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