PIAZZA CAVALLI SI PREPARA AD ACCOGLIERE RADIO BRUNO ESTATE

Piazza Cavalli si sta preparando ad ospitare il tour di Radio Bruno Estate lunedì 26 giugno. Al lavoro ci sono già da stamattina una novantina di addetti che lavorano nel dietro le quinte, per l’allestimento scenico dello spettacolo e del palco che ospiterà le voci nei primi posto delle classifiche radiofoniche del momento: pinguini tattici nucleari, Rosa Chemical, Madame, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Leo Gassman, Ana Mena e tanti altri. “Un evento unico, gratuito per 5mila piacentini, di cui l’amministrazione comunale è fiera di essere partner”  ha detto l’assessore Fornasari.

FONDI PER LA RIGENERAZIONE URBANA E SOCIALE: A PIACENZA OLTRE 10 MILIONI DI EURO

Cinque progetti e un investimento di oltre 10.5 milioni di euro: sono i fondi dell’Agenda Trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss). Il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini è arrivato a Piacenza per presentare, insieme alla sindaca Tarasconi, 5 i progetti che hanno ricevuto nelle scorse settimane il via libera della Regione Emilia Romagna. Potranno contare su 8.470.000 euro di contributo Fesr e Fse+ per un investimento complessivo di oltre 10,5 milioni di euro.

I progetti riguardano: il rafforzamento del “Laboratorio aperto” a supporto della transizione digitale attribuendo nuovi ruoli all’esperienza; la realizzazione di pensiline fotovoltaiche sul parcheggio scambiatore compreso tra viale Malta e viale Palmerio a servizio dell’edificio di viale Beverora di proprietà comunale; la riqualificazione della biblioteca Passerini-Landi; la demolizione e ricostruzione della biblioteca di viale Dante Alighieri; la realizzazione dell’hub di comunità e nuovo centro interculturale Spazio 2.

 

 

LA LOGISTICA INFIAMMA IL DIBATTITO TRA I SINDACATI

Metti una serata a tema logistica alla presenza dei sindacati, i confederali e quelli di base che hanno tra i lavoratori del comparto il maggior numero di iscritti. Alternativa per Piacenza ci é riuscita e questo resta senza dubbio un merito. Alla festa di ApP si è parlato anche del filo rosso che lega la logistica piacentina, alla presenza del padre della logistica arrivata a piacenza negli anni 90 Mino Politi, l’assessore Matteo Bongiorni i sindacati confederali Cgil, Csil e Uil e quelli di base USB e Sicobas.

Toni accesi, tanta passione da entrambe le parti, eppure visioni diverse hanno accesso il dibattito, segno che sul tema c’è un forte bisogno di dialogo e confronto, perché di mezzo ci sono le persone, la manodopera e intere famiglie. I nodi da sciogliere sono ancora tanti.

PERTITE: “VOGLIAMO PORTARE A CASA L’AREA, IL PROBLEMA E’ COME FARLO”

L’obiettivo comune è che la Pertite diventi un bene comune e usufruibile dalla città, ma sul come arrivare a questo c’è molta incertezza. Se ne è discusso anche in Commissione 2 presieduta dalla consigliera Caterina Pagani; al centro del dibattito la questione dei costi di bonifica scoppiata, dirompente, nel consiglio comunale dell’8 maggio scorso durante la discussione della mozione urgente presentata dalla consigliera Patrizia Barbieri. In quella sede l’assessora Adriana Fantini rivelò che i costi di bonifica e riqualificazione dell’area oscillano tra 50-60 milioni di euro, cifra “insostenibile per il Comune”. Il problema dunque oggi è come arrivare ad ottenere l’area.

“Di certo c’è che il tema non è la pista prova carri – ha detto la sindaca Tarasconi – tuttavia ho percepito la piena volontà della Difesa di venire incontro alle richieste del Comune e per questo dobbiamo lavorare insieme passo a passo. Non saranno 50, 60, o anche 30 – ha detto Tarasconi – l’amministrazione non ha le risorse necessarie per farsi carico della spesa, come richiesto dal Demanio”. Meglio procedere, propone Tarasconi, a un recupero e ripristino progressivo dell’area, che pone anche problemi di sicurezza vista la sua ampiezza, lavorando tutti insieme verso un obiettivo comune: dare alla città il parco della Pertite.

“Nessuna polemica da parte mia – ha esordito la consigliera Barbieri – ma durante i tavoli tecnici a Roma a cui ho partecipato in qualità di sindaco, non si è mai parlato del problema dell’amianto e non c’era alcun problema di bonifica. Le cifre prospettate andavano dal milione e mezzo di euro per la pista prova carri a circa 400 milia euro. La questione economica esce solo ora. Gli atti ci devono essere ancora” ha concluso Barbieri.

“Non credo che la bonifica non debba essere fatta, visto che il Demanio esplicitamente ci ha chiesto se vogliamo farcene carico – la replica di Tarasconi – e questa eventualità viene citata due volte anche nel protocollo sottoscritto nel 2017”.

“Non si può fare a meno di evidenziare quanta poca chiarezza ci sia in merito alla vicenda Pertite – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi – prima il problema era la pista prova carri, oggi scopriamo che sono i costi di bonifica”. Rabuffi così come Zanardi e mazza auspicano che si possa organizzare un nuovo sopralluogo, come quello dello scorso aprile, con i membri della commissione 2 che sono direttamente chiamati ad esprimersi sulla questione.

“Nessuna arrendevolezza da parte nostra – ha chiuso l’assessore Fantini – io abito in via Stradella, figuratevi se a me non sta a cuore la questione. Ma affronto la questione anche da tecnico con la consapevolezza che i costi possono essere molti alti”.

 

YOUTHBANK, LA BANCA DEI GIOVANI, ARRIVA A PIACENZA

Sarà la prima banca dei giovani di Piacenza. Il progetto YouthBank sbarca anche in città con il bando aperto, fino al 22 settembre, ai giovani tra 16 e 25 anni.

Per avviare il progetto la Fondazione di Piacenza e Vigevano mette a disposizione 30mila euro, somma che potrà essere incrementata attraverso iniziative di crowdfunding messe in campo proprio dai ragazzi. YouthBank è una banca, appunto, formata da giovani under 25, nata per sostenere progetti ideati e gestiti da coetanei, per coinvolgere i più giovani nei processi di autonomia decisionale, partecipazione e imprenditorialità.

MAGGIORANZA COMPATTA CONTRO LE MOZIONI DI APP SUL CONSUMO DI SUOLO. RABUFFI: “SIETE AMBIENTALISTI O CEMENTIFICATORI?”

Questa volta la maggioranza ha tenuto, nessun scricchiolio tra i banchi, solo una timida non partecipazione al voto del consigliere di Piacenza Coraggiosa Matteo Anelli. Sul tavolo della discussione c’erano le due spinose mozioni urgenti presentate da Alternativa per Piacenza: la prima sul “diniego al principio perequativo del limite del consumo di suolo”, la seconda sul “consumo di suolo a saldo zero”. Entrambe respinte: la prima a favore solo i due proponenti Cugini e Rabuffi, 19 contrari (tutta la maggioranza), 8 non votanti (il centro destra e il consigliere Anelli); la seconda 2 favorevoli, 20 contrari e 8 non votanti.

“Ci avevate detto di presentare mozioni in sede di discussione al DUP e bilancio preventivo – ha detto Cugini – e noi lo abbiamo fatto. Oggi è evidente che era una melina, piantiamola!”. La mozione più discussa, la prima, si basava sulla legge regionale 24/2017 che fissa nel 2050 l’obiettivo di zero consumo di suolo, da qui ad allora un Comune deve contenere le nuove costruzioni in quel tetto del 3%; può però accadere che alcune municipalità non si avvalgano di quelle quote di possibilità edificatoria, rendendole in tal caso fruibili da parte di altri Comuni. Eventualità le cui condizioni di praticabilità e opportunità sarebbero valutate in sede di area vasta con il coordinamento della Provincia.

“Siete ambientalisti o cementificatori?” ha chiesto provocatoriamente il consigliere Luigi Rabuffi. “Cementificherete il 100% del territorio piacentino? Dobbiamo aspettarci questo? Non potete sconfessare così le vostre promesse elettorali” ha detto rivolto alla maggioranza.

Man forte è arrivato dal centro destra “ci vuole coerenza signori!” ha detto la consigliere Barbieri, “siete voi fuori dai binari non noi” ha fatto eco la consigliera Zanardi, “sventolate ambientalismo solo a parole” ha rimarcato Papamarenghi.

“Il problema è che esprimersi oggi in via definitiva su un tema così complesso rischia di trasformarsi in un boomerang per Piacenza” ha risposto l’assessore Fantini. La sindaca Tarasconi ha esordito con il proverbio “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”, come a dire “chi amministra deve sapere fare delle scelte ragionate e ponderate. Oggi non siamo nelle condizioni di poterlo fare, io non ho le certezze. La politica fatta di slogan non è seria, non abbiamo i dati necessari, questo non è solo politica ma un impegno per i prossimi 27 anni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Pagani “siamo al populismo di basso livello, si deve ragionare con la testa con l’emotività”. Basta tirare fuori ogni volta l’emotività, la pancia e il populismo e il governare è un’altra cosa  – ha risposto seccamente il capogruppo Cugini – ci siamo stufati. Questa è una questione politica, un impegno per questa amministrazione rispetto al suo traguardo” ha precisato Cugini che ha chiuso “il nostro intento non è spaccare la maggioranza, abbiamo il difetto di essere chiari e netti”.

ECCO LA MACCHINA DELL’ARIA REALIZZATA DALL’ISII MARCONI

Eccola la macchina dell’aria posizionata all’interno dell’atrio dell’Isii Marconi che ha il compito di depurare l’aria reimmettendola in circolo più pulita. Il principio è quello della fitodepurazione, da impiegarsi all’interno di luoghi confinati: abitazione, uffici o spazi commerciali. Se lo schema concettuale pare abbastanza semplice, molto più complesso è rendere il tutto funzionante e operativo. L’idea arriva negli anni 80, dagli studi fatti dalla NASA, l’Ente Spaziale Statunitense, di costruire proprio una macchina dell’aria.

Una quarantina e più di anni dopo ci sono messi un architetto e un ingegnere, con la collaborazione attiva degli studenti incuriositi da questo prototipo verde che, a poco a poco, stava prendendo forma. E non è un caso neppure che la macchina dell’aria sia nata proprio qui, in Emilia, una terra a forte tradizione botanica e ancora più a vocazione meccanica e aerodinamica, dove hanno visto la luce motori ad elevate prestazioni.

PIACENZA PRIDE “LA BATTAGLIA PIU’ IMPORTANTE? MANTENERE IL SORRISO ANCHE SE SIAMO INCAZZATI NERI”

“La nostra battaglia più importante è riuscire a mantenere il sorriso anche se siamo incazzati neri”. Così Vladimr Luxuria è intervenuta al Piacenza Pride che si è svolto ai Giardini Margherita sfilando in corteo per la città. Un momento di festa colorato e gioioso – hanno detto gli organizzatori – fatto di persone che vogliono vivere la loro vita con tranquillità. E qui il tema forte dei diritti civili che vede coinvolti i figli delle coppie arcobaleno che non vedono garantiti i propri diritti.

“Questa destra omofoba e reazionaria sta cercando di discriminare la comunità Lbgtq+ – ha detto il parlamentare Alessandro Zan – i Pride sono una risposta pacifica ma ferma e dura contro chi vorrebbe togliere i diritti che sono previsti nella nostra Costituzione”.

COMUNE – PIACENZA SERVIZI CIMITERIALI: L’ENTE A CREDITO DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. IL REPORT DEI REVISORI DEI CONTI

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il credito che il comune di Piacenza vanta nei confronti di Piacenza Servizi Cimiteriali, la società che aveva in capo la gestione dei cimiteri della Caorsana e di Sant’Antonio, Pittolo, San Bonico, Mucinasso, Ivaccari, San Lazzaro, Le Mose, Borghetto, Roncaglia e Sparavera.

Lo ha stabilito il Collegio dei Revisori dei Conti che ha inoltrato alla Presidente del Consiglio Comunale un referto su “gravi irregolarità di gestioni del TUEL (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), con ipotesi di danno patrimoniale”.

La vicenda non è nuova, fin dal 2021 era scoppiata la grana relativa ai cimiteri, che vedeva Comune e gestore del servizio ai ferri corti.
Le minoranze in consiglio avevano fatto presente il caso, chiedendo all’allora assessore competente Paolo Mancioppi maggiore controllo.

A distanza di due anni, il Collegio dei Revisori dei Conti mette nero su bianco le somme dovute, sarà poi l’avvocatura a valutare se e come procedere.

Entrando nel dettaglio si specifica che Piacenza Servizi Cimiteriali presentava al Comune due polizze fideiussorie di euro 278mila e di euro 327mila, rilasciate da compagnia assicurativa estera, a garanzie delle obbligazioni prevista dalla concessione stessa.

Sulle base dei controlli, le fideiussioni non sono state escusse dall’ente e vani sono stati pure i tentativi di ottenere valide fideiussioni in sostituzione delle precedenti. L’ente non è neanche riuscito ad incassare le somme per i canoni concessori a decorrere dal 2018 fino alla risoluzione della concessione

Si arriva così alla somma di euro 1.546.143,50 per i canoni di concessione oltre alle penalità, indebiti e more varie.
Questi crediti, si precisa, non minano la solidità del bilancio comunale, perché svalutati mediante il Fondo crediti di dubbia esigibilità.

CASE DELLA COMUNITA’: FUNZIONANO SE FANNO RETE CON IL TERRITORIO

Tra Piacenza e provincia esistono otto case della salute e sei in costruzione con i fondi del Pnrr, pronte, come da programma, entro il 2026. La sfida è la trasformazione in case della comunità, alla lice del decreto ministeriale 77, ancora più vicino al cittadino, ancora più territoriale. Perché l’obiettivo è sempre quello: sgravare le strutture ospedaliere e favorire la medicina di prossimità. L’Ausl e l’Università Cattolica hanno organizzato una giornata di studi proprio su questa tematica.