ELEZIONI COMUNALI: QUANTI CANDIDATI IN CAMPO?

Lo scacchiere politico piacentino dovrebbe chiarirsi entro questa settimana, al termine della quale, probabilmente, si avrà un quadro chiaro delle coalizioni guidate dai rispettivi candidati per la corsa a palazzo Mercanti. Sì, perché il tempo stringe, le elezioni sono davvero dietro l’angolo. I tre mesi che separano dal voto saranno fondamentali per spiegare i programmi e farsi conoscere ancora di più dai cittadini. La vera sfida sarà quella di portare a votare le persone, fortemente scoraggiate e demotivate dall’inchiesta giudiziaria che ha colpito il territorio piacentino in modo trasversale.

Per ora, confermati, ci sono il sindaco uscente Patrizia Barbieri e Stefano Cugini. La prima, benché lo slogan sia “Piacenza è il mio partito” e abbia sottolineato, anche ai nostri microfoni, la forte appartenenza civica, è appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Effettivamente non ci sono solo i partiti: una civica a suo sostegno, in cui starebbero gli assessori fedelissimi Sgorbati e Papamarenghi, pare ormai certa, oltre che Liberi di Massimo Trespidi. Qui ci sarebbero ancora alcuni aspetti da chiarire che non  riguardano il sostegno (quello è confermato), piuttosto riguardo la modalità: se comparire come lista autonoma Liberi o come lista civica collegata a Barbieri. Nei prossimi giorni dovrebbe risolversi anche questo aspetto che, in termini formali, non è da poco.

Sempre in casa centro destra c’è da sciogliere il nodo dei Liberali: a carte scoperte ora Levoni, Sforza &C e devono decidere se sostenere la ricandidatura del sindaco o se staccarsi dalla maggioranza della quale oggi fanno parte (almeno sulla carta) e correre insieme al cosiddetto terzo polo composto da Buona Destra, che ieri ha definito il programma elettorale, Officina delle Idee che fa capo a Massimo Polledri insieme a Mauro Saccardi e Filiberto Putzu con Piacenza al Centro, tutti aspramente critici verso l’amministrazione Barbieri. Resterebbe poi la scelta del candidato.

Dall’altra parte, il primo a scendere in campo, è stato Stefano Cugini, ex capogruppo dem, oggi portacolori di Alternativa per Piacenza, il gruppo nato oltre un anno fa con l’obiettivo di riunire tutte le anime della sinistra piacentina. Due mesi fa la rotta si è persa causa scelta del candidato sindaco. Il PD è uscito dal gruppo insieme a Art.1, PSI e Piacenza Più. Sono rimasti i fondatori di ApP, Cugini, Sergio Dagnino e Luigi Rabuffi, con loro cittadini e rappresentanti del mondo ambientalista.

Nel Partito Democratico sono ore decisive: dopo l’arresto di Massimo Castelli, che il PD aveva designato come candidato, sono ricominciati i contatti per un candidato civico, ma pare senza risultato. Si è messa a disposizione, nelle ultime ore, per spirito di servizio la consigliera regionale Katia Tarasconi; potrebbe essere lei a togliere il PD dalla situazione a dir poco intricata in cui versa da alcune settimane. Potrebbe essere ancora lei infatti la figura adatta ad intercettare quella parte di elettori moderati che non si sente rappresentata appieno da ApP.

E’ questione di ore insomma, per vedere quanti saranno i candidati (4 o 5?) che si affronteranno in questa breve ma, c’è da giurarci, intensa campagna elettorale.

USCA: SEGNALAZIONI IN CALO. VISITE SOPRATTUTTO A NON VACCINATI

Solo un mese fa era il picco dei contagi, con la variante Omicron che più di ogni altra ha accelerato il numero dei casi positivi al Covid in modo velocissimo. Le Usca sempre in prima linea, anche in questa quarta ondata. Sono arrivate oltre 2700 telefonate in una settimana che gli operatori hanno sottoposto a triage , di queste circa 500 si sono tradotte nelle visite domicilio eseguite con medico e infermiere per capite lo stato di salute del paziente e dare il via alle cure, il resto veniva dirottate negli ambulatori. Oggi si tira il fiato, il peggio è passato, è anche per le squadre è tempo di recuperare le forze. Le Usca hanno ricevuto un assegno da 4 mila euro da Cral Il Pellicano con cui sostituiranno gli I Pad per la registrazione in tempo reale delle visite.

BARBIERI: “LA MIA CANDIDATURA VOTATA AL CIVISMO E ALLA TRASVERSALITA’ “

Civismo e trasversalità. Così Patrizia Barbieri, all’indomani del video in cui ha annunciato la volontà di ricandidarsi, torna a commentare i passaggi chiavi di una messaggio che si presta ad essere commentato e chiarito. È proprio su quel Piacenza è il mio partito che si concentra l’impatto comunicativamente più forte del massaggio del primo cittadino.

I partiti restano, al momento, sullo sfondo è il messaggio del sindaco che vuole favorire il più possibile il civismo dal basso. Ma accanto a lei ci sono Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, oltre che il gruppo Liberi. Resta ancora da capire cosa faranno i Liberali.

BARBIERI SI RICANDIDA. L’ANNUNCIO IN UN VIDEO. UN ACCENNO ALL’INCHIESTA GIUDIZIARIA, POI IL MANDATO IN PIENO COVID”UN SACRIFICIO CHE RIFAREI OGNI GIORNO”

Il sindaco Barbieri scioglie le riserve e si candida ufficialmente per il secondo mandato. Lo ha fatto con un video postato sul profilo facebook https://www.facebook.com/patriziabarbierisindaco

Solo 3 minuti e 20 secondi, poche parole, nella luminosa cornice del suo studio a palazzo Mercanti, alle spalle, si intravedono le tre bandiere, di Piacenza, dell’Italia e dell’Europa.

Un breve accenno inziale all’inchiesta giudiziaria in corso, ribadendo che “la giunta comunale è estranea ai fatti se non per un caso isolato che spero venga chiarito quanto prima”, riferendosi all’ex assessore Opizzi.

Nel clima generale di sgomento e sfiducia dei cittadini verso la politica, Barbieri invita “a far ripensare a tutti quello che è stato l’impegno dei sindaci e degli amministratori hanno portato avanti nel periodo più difficile rispetto al dopoguerra, il Covid. Un periodo in cui – continua il sindaco – alla sera si arrivava senza più neanche una lacrima per piangere”.

Abnegazione, spirito di servizio, sacrificio sono le parole utilizzate dal primo cittadino per descrivere l’impegno e il lavoro del primo periodo della pandemia. Una dedizione per la città che “porta ad anteporre gli interessi di tutta la comunità rispetto all’idea del singolo”.

E ancora un riferimento a quello che la sua amministrazione ha portato avanti, interventi ordinari e straordinari, “uno straordinario impensabile perché nonostante le difficoltà abbiamo realizzato progetti per il futuro della città”.

“Non ho avuto un mandato facile – sottolinea – ma non è mai venuta la voglia di fare e la passione. Quel sacrificio lo rifarei ogni giorno. Mi metto a disposizione della mia comunità, perché il mio partito è Piacenza”.

In realtà i partiti che sostengono il sindaco uscente ci sono eccome: a partire dalla Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liberi, molto probabilmente ci sarà anche una lista civica di cui potrebbero far parte gli attuali assessori Sgorbati e Papamarenghi. Ancora da capire cosa faranno i Liberali, la tendenza è che costituiranno un terzo polo alternativo sia al centro destra che al centro sinistra.

Con questo annuncio, sono due, al momento, i candidati alle amministrative: Barbieri e Stefano Cugini per Alternativa per Piacenza.

COVID: QUARTA ONDATA IN FASE DI REMISSIONE. FOCOLAI IN DUE CRA. SCARSA ADESIONE ALLA VACCINAZIONE PEDIATRICA

I numeri dei positivi registrato nella settimana è quasi dimezzato, segno confermato che la quarta ondata è in fase di remissione. I casi sono calati del 45.64% passando da 2776 a 1509.  Il calo è più pronunciato a Piacenza rispetto al resto della Regione, della Lombardia e anche della media nazionale. Se però si prende in esame l’incidenza, la situazione locale (531 nuovi positivi su 100mila abitanti) è paragonabile a quella lombarda (521), mentre in Emilia-Romagna e nel resto del Paese i numeri restano decisamente più alti (841 e 817).
Anche il numero di tamponi effettuati è in discesa, da 18.904 a 12.375, per una minor richiesta di test da parte della cittadinanza.

Rimangono invece ancora importanti i numeri dei contagi nelle CRA: in questa settimana sono risultati positivi 61 ospiti e 23 operatori. La maggior parte di essi è asintomatica. Le due strutture in cui si sono registrati altrettanti focolai, con diversi casi, sono costantemente oggetto di monitoraggio da parte del dipartimento di Cure primarie dell’Ausl. Gli altri contagi sono invece sparsi sul territorio.
Tra i numeri che scendono anche quello delle persone attualmente in isolamento o quarantena, che passa da 5.261 a 2.615.

In netta diminuzione sono le chiamate alle Usca, che sono ormai meno di una quarantina al giorno (278 la settimana scorsa): un flusso così basso non si registrava da novembre.

Anche l’impatto sulla rete ospedaliera è in calo. Gli accessi medi al Pronto soccorso sono una decina al giorno, ma la media dei pazienti ricoverati scende a 158 (erano 205 la settimana precedente). Il 13 febbraio erano 137 i degenti. La media dei positivi in Terapia intensiva è 5.
I decessi degli ultimi sette giorni sono stati otto, con un’età media superiore agli 80 anni. Molti di essi non avevano completato il ciclo vaccinale.

Nell’ultima settimana si è registrata anche una diminuzione delle vaccinazioni medie giornaliere, a causa di una netta contrazione della domanda. La copertura con il primo ciclo supera il 90 per cento per tutte le fasce over 50. La percentuale invece scende drasticamente, fino a toccare il 29,5 per i bambini tra 5 e 11 anni.
Anche la modalità di invio di sms con appuntamento, utilizzata nei giorni scorsi, non ha portato all’adesione auspicata.

Per quanto riguarda invece la terza dose, si è prossimi ormai al traguardo delle 170mila somministrazioni. La sensibilità verso il booster scende in base alle età: i più giovani hanno aderito con percentuali più basse rispetto alla fasce più mature della popolazione.
Gli ambulatori di prossimità che si sono svolti la scorsa settimana hanno registrato adesioni molto scarse. L’Azienda per ora ha confermato quindi la sola prossima tappa già in calendario, ovvero quella di Morfasso.
Sul sito www.covidpiacenza.it sono pubblicati anche date, luoghi e orari in cui è possibile la somministrazione del vaccino in libero accesso.

CENTRO SINISTRA VERSO LE ELEZIONI: “CI SIAMO E RILANCIAMO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA CITTA’ “

“Volontà di rilanciare senza alcun timore  le proprie proposte per la Città. La coalizione di centrosinistra è dunque in campo con la decisa volontà di offrire alla Città un progetto riformista concreto e sfidante sui temi più urgenti che migliorino la qualità della vita dei piacentini, dopo cinque anni difficili ma soprattutto inconcludenti”. Sono alcuni dei passaggi della nota a firma Partito Democratico, Art. 1, ER Coraggiosa, PSI e Piacenza Più dopo l’inchiesta sugli appalti truccati che hanno coinvolto anche Massimo Castelli, indicato come il candidato sindaco ideale e unitario per questa coalizione.

Una nota in cui c’è la volontà di reagire e di dare risposte che “infondano fiducia in un elettorato disorientato e deluso nei confronti di un sistema, quello della politica e di una parte delle Istituzioni, ancor più provato dalle gravi notizie che emergono dell’indagine giudiziaria in corso nella nostra provincia”.

“Nessun colpo di spugna ma anzitutto un appello al rigoroso garantismo sia da parte di chi ha il delicato compito di appurare la verità dei fatti con auspicabile  celerità sia di chi ne rilancia e diffonde gli esiti necessariamente provvisori e inevitabilmente approssimativi”.

Anche in un contesto così difficile, duro e gravoso, prosegue e si rafforza l’impegno delle forze civiche e progressiste “senza tentennamenti e nella massima coesione e chiarezza”.

In un passaggio del comunicato si fa riferimento ad un’apertura a nuovi compagni di viaggio “disponibili a condividere il comune obiettivo di competere e prevalere nelle  urne all’amministrazione Barbieri”. Un appello all’unità non rivolto a coloro che sono rimasti in ApP, che proprio oggi hanno ufficializzato la candidatura a sindaco di Cugini, ma alle altre forze civiche di stampo riformiste e progressista.

“Centralità al programma e individuazione della leadership migliore in grado di rappresentarlo e soprattutto realizzarlo. Questi gli obiettivi che nei prossimi giorni, nei luoghi e con gli strumenti più aperti alla partecipazione, che verranno indicati, consentiranno a tutti coloro che vorranno di offrire contributi di idee e disponibilità all’impegno.
Altre iniziative che rischiano di esaurirsi in un ennesimo scontro polemico che incrinerebbe ancora di più la credibilità degli Organi Istituzionali del nostro Comune non sono condivisibili.
La debolezza politica dell’attuale Amministrazione è sotto gli occhi di tutti ma non la si contrasta con gli strumenti della propaganda e gli elettori lo sanno”.

 

CERUTI, AZIONE: “CI VUOLE UNA SVOLTA MORALE”

Tra i temi che più stanno a cuore ad Azione ci sono sanità, ambiente, istruzione spiegati in modo minuzioso nel programma redatto nel corso del congresso che ha eletto Filippo Ceruti, segretario provinciale. L’inchiesta sugli appalti truccati ha inevitabilmente conseguenze anche politiche, per cui tutto è in divenire e mutevole. Ma Azione, il partito fondato a livello nazionale da Carlo Calenda, anche localmente si sta preparando per la sfida amministrativa. Il campo è quello progressista, l’area dem, per intenderci, a patto che vengano accettati i punti del programma che azione ha proposto. Ma c’è anche la possibilità che il gruppo proponga un candidato per una sorta di terzo polo che riunisca le forze che non si ritrovano nel bipolarismo destra sinistra.

COMUNITA’ FERITA, CITTADINI ARRABBIATI. COME SI FA A TORNARE AD AVERE FIDUCIA?

Appalti truccati, voto di scambio e in mezzo i soldi. Tanti soldi che facevano da collante ad ogni operazione sporca. E’ un quadro accusatorio pesantissimo quello che ha descritto la procuratrice Grazia Pradella nella conferenza stampa, insieme agli altri sostituti procuratori titolari dell’ indagine Matteo Centini ed Emilio Pisante,  presso il comando provinciale dei Carabinieri che hanno eseguito gli arresti. Una vera e propria associazione a delinquere, dedita a truccare appalti per eseguire lavori pubblici, pare con materiali scadenti, a società “amiche” , fino al voto scambio, con tanto di foto della scheda elettorale, nella cabina. Una corruzione senza fine, che si sarebbe protratta da diversi anni, del tutto indisturbata in alta Val Trebbia ma anche in città. Una condotta che sarebbe andata anche di là dell’appartenenza politica. Sindaci, tecnici di enti pubblici, imprenditori edili in una rete dalle maglie strette e dai meccanismi oliati, arrivati pure a sporcare il voto elettorale, quanto di più democratico dovrebbe esserci.

Il commento dei più è stato “incredibile”, “impossibile”, perché è così che sembra se si leggono i nomi dei coinvolti e le loro accuse. In custodia cautelare in carcere ci sono il sindaco di Cerignale Massimo Castelli, il sindaco di Cortebrugnatella Mauro Guarnieri, gli imprenditori Nunzio Susino e Maurizio Ridella. Ai domiciliari il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali, divieti di dimora per la vice sindaco di Zerba Claudia Borrè. Indagati anche il parlamentare di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e Erika Opizzi che si è dimessa dal ruolo di assessore all’urbanistica. In tutto 35 indagati nell’ambito della maxi inchiesta che ha portato a 11 arresti. I capi d’imputazione: associazione per delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio, traffico di influenza illecite, turbata libertà degli incanti, frode nelle forniture pubbliche, falso materiale, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, truffa e voto di cambio. Ce n’è da far tremare le vene.

Questa inchiesta è stata dirompente, e lo sarà anche per le conseguenze politiche che si porterà dietro. Massimo Castelli era ad un passo dalla candidatura a sindaco per PD, Art. 1 e Emilia Romagna Coraggiosa per le prossime amministrative. Anche su questo appuntamento, oggi, la situazione è in assoluto divenire. Ieri ero lo shock lo stato più comune a tutti, non solo nel centro sinistra. E’ davvero una brutta pagina, una pagina che fa sanguinare e ferisce una comunità intera.

E’ corretto ribadire che si tratta di accuse; le persone arrestate o indagate hanno il diritto di difendersi e non è corretto che vengano condannate dall’opinione pubblica. Resta tuttavia un quadro accusatorio molto pesante che va inevitabilmente a minare la fiducia dei cittadini. Come si fa a convincerli che non sono tutti uguali, che non si può generalizzare, come glielo si può far credere? Impresa quasi impossibile; se accanto ci si mettono una serie di altri fatti di cronaca giudiziaria in cui Piacenza è stata la triste protagonista degli ultimi anni: il caso Caruso e la caserma Levante. E allora tornano alla mente le parole della giudice Modica che scrisse che in questa città ci sono “poteri vischiosi con il malaffare”, parole che fecero scandalizzare alcuni e riflettere altri.

 

 

 

 

ANTEPRIMA INAUGURA ALLO SPAZIO XNL

Xnl torna alla originaria vocazione di spazio espositiva di arte contemporanea. Lo fa dopo mesi di stop forzato causa pandemia, ma oggi è pronto ad aprirsi ai linguaggi della contemporaneità dell’arte, del cinema, del teatro e della musica.

Quella che vedete è un’Anteprima, ovvero una sorta di introduzione al Programma di Arte contemporanea che da settembre inizierà la sua regolare programmazione sotto la direzione artistica di Paola Nicolin.

Anteprima sarà visitabile fino al 28 febbraio, dal martedì alla domenica con ingresso gratuito. Un’occasione per riscoprire spazi altamente rinnovati con stile e sapienza, tali da poter ospitare laboratori permanenti per la funzione didattica, legando l’aspetto formativo a quello performativo, realizzando uno scambio fra allievi e maestri.

Sono tre le opere che occupano il piano terra e il primo piano del palazzo, accomunate da una meticolosa e sofisticata ricerca dell’immagine durata svariati anni: al pianterreno il video installazione di The pure necessity di Claerbout, versione d’artista del classico Disney Il libro della giungla, della durata di 50 minuti. Il piano superiore è riservato a un’anticipazione della mostra-atelier personale di Francesco Simeti, che sarà presentata in settembre, ora suggerita dalle due opere Rubble, 2007 e Curtain, 2017.

L’EPIDEMIA RALLENTA: CASI DIMEZZATI IN UNA SETTIMANA. ANCORA TROPPE RESISTENZE SUL VACCINO 5-11 ANNI

L’epidemia rallenta, a confermarlo sono i numeri: i nuovi casi sono passati da oltre 5mila agli attuali 2700, con una riduzione del 46%, praticamente dimezzati. Piacenza con 977 casi per 100mila abitanti è la provincia con il minor numero di positivi in regione.

I tamponi eseguiti sono stati quasi 19mila di cui il 14.7% di questi è risultato positivo. Nelle CRA la situazione è molto migliorata rispetto alla scora settimana: da 120 a 85 casi di cui 54 ospiti e 31 operatori, per lo più pauci o asintomatici, solo un paziente è stato ricoverato.

La maggiore concentrazione di casi positivi si registra nella fascia di età 0-18 e 19-40. Nella prima si registrano 2mila postivi ogni 100mila, nella seconda 2600 ogni 100mila. Se si scorpora la fascia 0-18 si evidenzia una più alta concentrazione tra 6-10 anni con 2600 casi ogni 100mila, 11-13 con 2057 ogni 100mila, ovvero le fasce più scoperte dal vaccino.

Un altro indicatore che conferma il rallentamento dell’epidemia sono le segnalazioni alle USCA che si sono dimezzate: da un migliaio a 502.

Gli accessi medi al pronto soccorso sono stati 15, i ricoveri 199 tra l’ospedale di Piacenza e le clinica Piacenza e Sant’Antonino. In terapia intensiva sono ricoverati 5 pazienti. Si sono registrati 16 decessi, per lo più di over 80 con pluri patologie per cui anche una lieve infezione può risultare fatale,

Grazie ai numeri in calo dei positivi l’ospedale mira a tornare all’assetto originario, ovvero all’operatività totale della chirurgia e della geriatria. In chirurgia sono tornati liberi 16 letti, “da questa settimana stiamo recuperando l’attività ortopedica – ha confermato il direttore sanitario Padrazzini – entro febbraio puntiamo a tornare all’assetto originario”.

La campagna vaccinale prosegue con buoni risultati: la fascia over 50 ha una copertura del 90%, quella 12-19 dell’84.4%, così come ottima è la risposta alla terza dose con gli over 50 oltre l’80%. La nota negativa è nella fascia pediatrica 5-11 anni: “la copertura è insufficiente – ha confermato il dottor Pedrazzini – stiamo chiamando i genitori, predisponendo open day per spingere il più possibile e vincere le resistenza e le paure perché il vaccino è assolutamente sicuro”.