IL SALUTO DI MONS. AMBROSIO: “DOPO 13 ANNI SONO ANCORA INNAMORATO DI QUESTA CHIESA”

Ha salutato la città dalla cattedrale in una cerimonia semplice ma significativa al fianco dei sacerdoti della diocesi e di tanta gente comune, meno di quella che avrebbe voluto essere presente a causa della normativa anti covid. Telecamere non consentite se non la tv della diocesi che ha trasmesso l’evento in diretta streaming.

La cerimonia si è aperta con il messaggio del vicario generale mons Luigi Chiesa che ha ripercorso i lunghi 13 anni di episcopato di mons Ambrosio. Fu lui nel 2008 ad istituire il fondo diocesano per la solidarietà per la famiglie in difficoltà, fu sempre lui che, pochi mesi fa, firmò l’intesa con le istituzioni per far fronte alle difficoltà della pandemia da covid. Una presenza discreta ma reale – l’ha definita il vicario – con uno sguardo che ha saputo abbracciare Piacenza e l’intera diocesi.

Nel corso dell’omelia mons. Ambrosio ha ricordato un evento avvenuto all’inizio del suo espiscopato: “Mi è rimasta impressa nella mente una domanda che mons. Eliseo Segalini, sorridendo, mi rivolse nella sacrestia della Cattedrale dopo qualche tempo che ero vescovo di questa diocesi: “Ma dopo questi anni continua ad innamorato della Chiesa di Piacenza- Bobbio?”. La domanda mi sorprese, ma poi risposi: “Sì, lo sono ancora”. Questa sera, dopo quasi tredici anni, lo ridico: sono ancora innamorato di questa Chiesa. Sono contento di aver amato e di amare ciò il Signore mi ha affidato: i fratelli sacerdoti e diaconi, i fratelli e le sorelle di questa terra, ho amato e amo anche i luoghi di questo territorio.

E’ sull’amore che mons Ambrosio ha incentrato la sua omelia: dalla dimensione materna della chiesa ricordando la festa di santa giustina celebrata proprio il giorno del suo saluto, all’amore come prima e ultima parola, intesa come servizio e vocazione. “L’annuncio di Gesù Cristo e del suo Vangelo è giunto a noi grazie al grande ‘sì’ della Vergine Santa, A questo ‘sì’ della Madre di Dio si è unito il ‘sì’ della testimonianza fedele e coraggiosa di Giustina, insieme a quello dei santi e delle sante di questa nostra Chiesa. Facciamo parte di questo popolo credente, crediamo nel Signore Gesù che ci ha resi figli di Dio e destinati alla vita eterna, insieme alla Vergine Santa, a santa Giustina e ai santi e alle sante con la ‘s’ maiuscola o minuscola che ci hanno generato alla fede e ci accompagnano nel nostro cammino”.

Un grazie collettivo alla comunità piacentina intera, senza fare nomi: dalle autorità civili, religiose, militari, associazioni, giovani e carcerati. Ma anche la richista di perdono, qualora lo spirito di servizio e l’amore di Dio non fossero emersi in ogni sua azione. E infine un augurio a chi lo succederà, mons Adriano Cevolotto che l’11 ottobre si insedierà ufficialmente nella diocesi di Piacenza Bobbio.

COPPA D’ORO: PIACENZA RIPARTE DALLE ECCELLENZE

E’ un orgoglio italiano genuino e autentico quello che l’edizione 2020 della Coppa d’Oro ha messo in luce. Un sentimento da custodire pur tra le mille difficoltà che la pandemia ha messo davanti agli occhi di tutti. Il premio, giunto alla 13 esima edizione, quest’anno ha un sapore diverso, contribuire a portare fiducia e un’immagine positiva di Piacenza coinvolgendo le eccellenze del nostro paese. Un segnale a cui l’ideatore della coppa d’oro il professor Roberto Belli non poteva rinunciare.

BALDINO: “MASSIMA ALLERTA, TREND IN CRESCITA”

Sono 67 i positivi dell’ultima settimana a Piacenza e provincia: 38 asintomatici e 29 sintomatici. Per quanto riguarda la curva epidemica la situazione è ben lontana da quella del marzo scorso, ma se a giugno e luglio la curva dei contagi si riferiva alla fase precedente, nelle ultime settimane ci sono registrati casi con sintomi recenti e autoctoni, non importati dall’estero come è accaduto ad agosto.

Per questo, ha sottolineato il direttore generale Luca Baldino, “lo stato è di massima allerta e preoccupazione” seppur in bassa pressione sulla rete ospedaliera. La terapia intensiva è nuovamente vuota e il numero dei ricoverati è stabile

ALLA SS TRINITA’ UN FILAMENTO DELLA SACRA SINDONE

Gli studiosi riferiscono che ne esistono quattro in tutto il modo, una di questa si trova, da qualche settimana, nel reliquiario della parrocchia della Santissima Trinità. È un filamento sindonico di circa un centimetro del lenzuolo di lino che ha avvolto il corpo di Gesù Cristo. Un dono, pare del tutto inaspettato, ricevuto da don Giuseppe Tosca da parte di un amico cardinale.

DUE FRATELLI POSITIVI AL COVID. DUE CLASSI IN ISOLAMENTO

Solo ieri la conferenza stampa settimanale dell’Ausl per illustrare le linee d’azione in caso di positività al Coronavirus di studenti. Dalla teoria alla pratica: oggi i primi due casi. Il Dipartimento di Sanità pubblica ha predisposto l’isolamento domiciliare di alunni e personale docente e non docente di due classi di altrettante istituti della città. La misura si è resa necessaria perché due fratelli, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono risultati positivi al tampone.

I due ragazzi avevano frequentato, nei giorni precedenti, le lezioni scolastiche: per questo, i compagni di classe, gli insegnanti e un ausiliario non docente sono stati individuati come contatti diretti e quindi posti in isolamento per 14 giorni. Si tratta complessivamente di 54 persone, della scuola primaria Don Minzoni e della scuola secondaria di primo grado Calvino.

Domani tutti gli interessati saranno sottoposti a tampone: il dipartimento di Sanità pubblica ha attivato un’apposita seduta di esecuzione del test.
La Prefettura, il Comune di Piacenza e il Dirigente scolastico provinciale sono stati subito informati della vicenda e sono continuamente aggiornati sull’evoluzione della situazione dall’Azienda stessa.

IL CORAGGIO DI RICOMINCIARE: CONCERTO CON LE VOCI DEL TERZO CIRCOLO

Gli alunni del terzo circolo di Piacenza saranno i protagonisti del concerto “Il coraggio di Ricominciare”, organizzato dal Secondo Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito in collaborazione con il Comune di Piacenza. La cornice dell’evento sarà Palazzo Farnese, mercoledì 23 settembre dalle 20.30.

Sul palco le Voci del Terzo, coro Consonanze di Piacenza dirette da Raffaella Fellegara , il coro lirico Ponchielli-Vertova di Cremona, 2020 Piacenza Ensamble Quartetto di voci soliste sulle musiche di Mozart, Donizetti, Bizet, Puccini, Rossini e Verdi.  Dirige il Maestro Patrizia Bernelich.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

SCUOLA: PRIMO GIORNO TRA NUOVE REGOLE E RESPONSABILITA’

Zaino e mascherina. E’ ricominciato così l’anno scolastico per gli oltre 35 mila studenti piacentino che sono tornati sui banchi dopo il lungo lock down. E anche per loro, dai più piccoli ai più grandi, resteranno alcuni simboli che renderanno unico questo travagliato inizio: mascherine, si diceva, ma anche distanziamento, assembramento, didattica a distanza. E’ una scuola nuova, nuova per tutti, studenti, insegnanti e famiglie. Nuove regole, nuove abitudini. E anche la voglia di rientrare in classe, il desiderio di rivedere i compagni, forse per qualcuno è stato smorzato proprio da queste “novità” che segnano un punto di svolta tra il pre e post Covid (anche se di “post” non è del tutto corretto parlare). Un inizio tra incertezza e gioia della normalità che potrebbe essere spezzato da nuovi contagi, oppure proseguire verso un nuovo corso.  Una grande responsabilità è demandata ad ognuno di noi: prima di tutto al rispetto delle regole, al di là delle mancanze o dei ritardi della politica. Se tutto filerà liscio sarà anche merito di ognuno di noi, della nostra condotta, dei nostri comportamenti. Buon nuovo inizio a tutti!

 

BARBIERI: “SARA’ UN ANNO SCOLASTICO PIU’ DIFFICILE MA LO STESSO SPECIALE”

Alla vigilia del nuovo anno scolastico pubblichiamo l’augurio del primo cittadino e presidente della Provincia Patrizia Barbieri rivolto a tutti gli studenti, alle famiglie e agli insegnanti. “Un anno diverso, ma che possa essere speciale”.

“Carissimi ragazzi, all’avvio di questo anno scolastico, che si preannuncia senz’altro diverso dagli altri, vorrei rivolgervi un augurio che viene dal cuore. Mi piacerebbe che poteste vivere appieno il senso di attesa che questo primo giorno racchiude sempre in sé, con l’entusiasmo e la spontaneità che merita.
Il mio pensiero va innanzitutto ai più piccoli, che cominciano il percorso della prima elementare in un contesto nuovo, senza aver potuto completare una tappa fondamentale come quella della scuola materna. Senza il conforto di quei semplici gesti – la mano stretta a quella di un amico, le matite scambiate tra un banco e l’altro, l’abbraccio della maestra – che renderebbero più facile e familiare un passaggio così importante.
A ciascuno di loro vorrei dire di non avere timore, ma mentre lo scrivo mi rendo
conto che quella stessa sensazione l’ho provata anch’io, ogni volta. E credo che apparterrà a molti, quando suonerà la prima campanella. Perché nonostante l’impegno e la volontà di tutti, affinché sia garantito il vostro diritto di restare in classe in sicurezza insieme ai vostri coetanei, nessuno di noi può fare previsioni certe: possiamo solo continuare a lavorare, insieme ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e a tutto il personale non docente, che ringrazio a nome dell’intera comunità piacentina, per adottare ogni precauzione e misura necessaria a proteggervi.
Oggi vorrei immaginare soprattutto la gioia e l’emozione che proverete, nelle scuole di ogni ordine e grado, nel rivedere i vostri compagni, nel condividere la quotidianità che così bruscamente si è interrotta dopo il 21 febbraio scorso. So bene che non sarà facile adattarsi alle restrizioni, ma ho fiducia nel rispetto delle regole e nel senso di responsabilità da parte di tutti, dai bambini di 6 anni ai giovani adulti. Sarà un po’ come far parte di un’unica, grande squadra, in cui ciascuno è chiamato a impegnarsi per difendere non solo la propria salute, ma anche quella di familiari e amici.
Vedete, penso che come mai prima d’ora potrete recepire uno degli insegnamenti più preziosi che la scuola possa darvi per la vita: imparare ad essere cittadini, a sentirvi parte integrante della comunità, a prendervi cura degli altri. Comprendendo, anche grazie alle vostre famiglie – che dall’inizio del 2020 hanno già fatto tanti sacrifici, di cui siamo grati e consapevoli – che dal vostro comportamento, da ogni singola azione, possono derivare conseguenze che riguardano tutti.
In questa situazione, molti di voi hanno dovuto rinunciare ai propri progetti o
rinviarli: penso in particolare agli universitari che programmavano un’esperienza all’estero o il trasferimento in un’altra città, ai tanti che da tutta Italia e dall’estero sarebbero venuti a Piacenza per il loro percorso accademico. A chi affronterà l’esame di maturità nel 2021 e non può ancora sentirsi libero di prendere, serenamente, le decisioni sul proprio futuro. Dover scendere a compromessi con i propri sogni, o limitarne gli orizzonti, è ben più duro che adeguarsi al mantenimento delle distanze o all’uso della mascherina.
Per questo mi sento di dire a tutti voi, qualunque sia la vostra età o il vostro corso di studi, che vi sono vicina. Che sarà tutto diverso, forse più difficile, ma che anche quest’anno potrete essere voi a renderlo speciale”.