CONSIGLIERI PD: “SU CITTADELLA IL CENTRO DESTRA NON HA FATTO NULLA. LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE STA CERCANDO DI RISOLVERE I PROBLEMI”

Nella lunga e complessa vicenda amministrativa della riqualificazione di piazza Cittadella emerge un fatto, tanto semplice quanto imbarazzante: il centrodestra – che ha governato Piacenza dal 2017 al 2022 – non ha fatto nulla. In tutto quel tempo la linea verso il concessionario incaricato di realizzare le opere è stata quella dell’immobilismo assoluto.
Per questo fa sorridere la lettera tirata fuori dai cassetti in questi giorni e sbandierata dai consiglieri di centrodestra, recante una contestazione di “ipotesi di grave inadempimento”. La missiva è datata 13 giugno del 2022: praticamente un pezzo di carta , solo propaganda elettorale per il voto comunale che si teneva proprio in quei giorni. Basti pensare che la nuova amministrazione si è insediata il 29 giugno (la giunta il 14 luglio).

In realtà, dall’amministrazione di centrodestra nei cinque anni precedenti al giugno del 2022, non sono state prodotte contestazioni serie, e nemmeno si è cercato di rafforzare la posizione del Comune: lasciandolo in una condizione di debolezza contrattuale da cui oggi, finalmente, si sta sollevando. La loro inerzia ha rischiato di creare un grave danno erariale. Quanto sarebbe costato al Comune, alla città e ai piacentini, risolvere il contratto con GPS–Piacenza Parcheggi in quelle condizioni, nei tempi e nei modi suggeriti dall’opposizione? Chiunque non sia prigioniero della propaganda sa rispondere: un conto salatissimo.

La differenza allora è tutta qui: tra chi governa affrontando i problemi e chi li ignora per poi strumentalizzarli. Nel 2022 la Giunta Tarasconi ha scelto, con determinazione e responsabilità, di voltare pagina e rimettere finalmente in sesto una pratica abbandonata ai batti e ribatti inconcludenti di chi l’ha preceduta. Mettendo in campo gli strumenti giuridici e amministrativi per sanare ciò che per troppo tempo era stato lasciato marcire.
La diffida con le contestazioni al concessionario, avanzate al termine del tavolo tecnico dei giorni scorsi, si innesta allora nell’unico percorso praticabile per questa vicenda, quello della legalità amministrativa. Soltanto così si difende l’interesse pubblico senza esporre il Comune a contenziosi potenzialmente perdenti.

CITTADELLA, EUROPA VERDE: “E’ IL MOMENTO DI CAMBIARE ROTTA”. AI CONSIGLIERI DEL PD: “E’ TEMPO DI DISCONTINUITA’ “

La notizia della risoluzione contrattuale avviata dal Comune di Piacenza nei confronti di GPS-Piacenza Parcheggi segna una svolta che da tempo ritenevamo inevitabile. I ritardi, le inadempienze e le criticità legate al progetto di Piazza Cittadella erano sotto gli occhi di tutti: oggi, purtroppo, se ne pagano le conseguenze in termini di degrado urbano, incertezza economica e
perdita di fiducia.

Europa Verde Piacenza si è sempre opposta a quest’opera, nata vecchia, concepita in un’ottica speculativa e senza alcuna visione sostenibile della mobilità urbana. Non abbiamo mai smesso di denunciare l’insensatezza di un progetto che, oltre a devastare uno dei luoghi simbolo della città, ha
messo in mano a un soggetto privato un pezzo cruciale dello spazio pubblico senza adeguate garanzie.

I fatti ci stanno dando ragione: ora è il momento di cambiare radicalmente rotta. Rivolgiamo un appello ai consiglieri comunali e ai rappresentanti del Partito Democratico che in questi mesi hanno scelto di sostenere la giunta Tarasconi: è tempo di discontinuità. Non ci si può più appiattire sulle posizioni di un’amministrazione che ha scelto di tirare dritto nonostante gli allarmi
lanciati dalla società civile, dai comitati e dalle forze politiche alternative.

Piacenza ha bisogno di un nuovo modello di città: sostenibile, inclusivo, partecipato. Il futuro di Piazza Cittadella non può essere scritto nelle aule di tribunale o nelle segrete stanze della finanza immobiliare. Deve tornare al centro del dibattito pubblico e della pianificazione democratica.

Europa Verde Piacenza continuerà a vigilare e a proporre: soluzioni concrete, progetti per una città più vivibile e spazi realmente al servizio della cittadinanza.

CITTADELLA, AMMINISTRAZIONE: “ABBIAMO AGITO CON RESPONSABILITÀ” E MANDA UNA STOCCATA ALL’OPPOSIZIONE DI CENTRO DESTRA

Non perde tempo l’amministrazione Tarasconi per rispondere a chi l’accusa di aver perso tempo e di non aver rescisso prima il contratto con Piacenza Parcheggi.
“E’ una questione di assunzione di responsabilità e di lavorare sul pulito. Senza garanzie il contratto salta e si riparte da zero, con la stessa e immutata volontà politica” é in sintesi la posizione dell’amministrazione.

Ecco il testo della nota:

Chi oggi si scatena al grido di “ve l’avevamo detto”, lo fa da una comoda posizione di opposizione. Peccato che, quando era al governo della città – con lo stesso concessionario e lo stesso contratto in mano – non abbia fatto nulla per sbloccare una situazione che tutti sapevano essere complessa. Nessuna interruzione del contratto, nessuna proposta alternativa, nessuna strategia, nessun passo avanti. Piazza Cittadella, con il suo rudere fatiscente di fronte a Palazzo Farnese, è rimasta per anni in stato di degrado, come se andasse bene così.

L’attuale amministrazione ha preso una direzione chiara: affrontare la vicenda con serietà, mettere ordine e lavorare per restituire decoro e funzioni a un’area strategica. A chi oggi dice che rescindere il contratto fosse semplice, ricordiamo che l’ente comunale era in parte inadempiente per non aver mai consegnato le aree. Se davvero fosse stato così facile, perché non l’hanno fatto coloro che erano al governo della città prima di noi? Lo ribadiamo: non era possibile risolvere il contratto senza esporre l’ente a contenziosi onerosi e rischiosi.

Noi ci siamo messi “sul pulito”: abbiamo incassato tre annualità di canoni non versati, abbiamo regolarizzato la consegna delle aree e abbiamo restituito al Comune la piena capacità di controllo. E lo abbiamo fatto guidando da subito la linea, imponendo all’interlocutore privato di rispettare obblighi precisi. E quando ciò non è avvenuto, abbiamo formalizzato diffide con risoluzione per inadempimento. Tre volte, per ragioni sostanziali. Non ci siamo limitati a rimpallarci responsabilità o a rinviare le scelte rimanendo nel vago, senza una strategia e una direzione, come è stato fatto in passato. Rimpalli, rinvii e vaghezza che non sono certo a costo zero, sia ben chiaro. Anzi, l’esatto contrario: hanno avuto un notevole impatto, anche economico, sull’ente e quindi sulla collettività.

Fin dall’inizio, abbiamo operato con una visione chiara: un piano principale, coerente e vincolante, per portare a termine il progetto con il concessionario che ci siamo trovati come interlocutore, in possesso di un regolare contratto; un progetto che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di un parcheggio di cui l’area ha assoluto bisogno. E un piano B, solido e alternativo, pronto a scattare se il primo dovesse venire meno. Non c’è alcuna improvvisazione. C’è una strategia chiara, costruita passo dopo passo. E se mai dovessimo essere costretti a chiudere questo capitolo, lo faremo senza esitazioni, da una posizione solida, con in mano soluzioni vere, sapendo di aver protetto l’ente.

A quel punto, solo grazie al lavoro fatto in questi ultimi tre anni, saremo nelle condizioni di vedere un nuovo inizio: una piazza riqualificata, un partner affidabile e trasparente, un equilibrio economico sostenibile per la città. Tutto questo, molto semplicemente, non si sarebbe mai potuto realizzare se fossimo rimasti nelle condizioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Al contrario, tutto questo è possibile grazie allo sblocco di una situazione che era incancrenita da troppi anni.

Agire con una visione e con una strategia segna la differenza tra chi governa e chi galleggia. Governare significa prendersi la responsabilità dell’agire, avendo ben presente tutti gli scenari. Lo scenario attuale era uno di quelli previsti e ora lo si affronta da una posizione di forza, in serenità, e con la coscienza a posto. Chi si scandalizza oggi per come potrebbero andare le cose tra il Comune e l’attuale concessionario privato, dovrebbe scandalizzarsi per il tempo buttato via negli anni precedenti. E il tempo, si sa, oltre ad essere prezioso per la vita di tutti noi, è anche denaro. Perdere tempo significa pagare in termini economici.

Noi abbiamo agito sulla base delle carte, con rigore. Anche nei momenti più delicati – dalla fideiussione rivelatasi falsa al procedimento per l’interdittiva antimafia – il Comune ha agito sulla base degli atti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni. La Procura ha accertato che il concessionario era stato truffato, mentre la Prefettura ha escluso ogni interdizione, chiarendo che il soggetto poteva continuare a operare. E il Comune, a quel punto, ha fatto ciò che un ente pubblico responsabile deve fare: vigilare e verificare. E l’ha fatto.

Oggi, dopo mesi di fermo dei lavori, il Comune ha inviato – il 23 luglio – una diffida formale: 31 giorni di tempo per presentare garanzie bancarie aggiornate e un nuovo cronoprogramma per colmare i 240 giorni di ritardo. In caso contrario, il contratto sarà risolto.

La visione politica non è mai stata “nascosta” o poco chiara: da sempre abbiamo sostenuto l’importanza che tutta quell’area venisse riqualificata e che venisse realizzato un parcheggio indispensabile, come in tutte le città moderne; e abbiamo lavorato per questo aggiungendo anche un nostro progetto per piazza Casali e le ex Scuderie di Maria Luigia per il rilancio dell’intera zona. L’abbiamo fatto con serietà e trasparenza. Naturalmente, prendiamo atto dell’evoluzione dei fatti e, come ente, ci muoviamo di conseguenza. Carte alla mano, come abbiamo sempre fatto.

La verità è molto semplice: questa amministrazione si è assunta la responsabilità che altri non hanno voluto prendersi. Ha operato con rigore, senza strumentalizzazioni, con un solo obiettivo: restituire ai piacentini una piazza degna di questo nome. E lo farà.

 I consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Civica di centro destra si dicono “atterriti, avviliti, arrabbiati. Non ci sono altri termini per definire lo stato d’animo con cui assistiamo all’evoluzione – tragicamente prevedibile – della vicenda di Piazza Cittadella. Quello che oggi sta accadendo, quello che è già accaduto, noi lo denunciamo dal luglio del 2023. E le decisioni che oggi questa Amministrazione si affretta a prendere, noi le suggeriamo da oltre un anno.

Per oltre un anno abbiamo chiesto con forza la risoluzione del contratto, quando era legalmente possibile a costo zero. Ora invece, con un ritardo imperdonabile, si intraprende una strada che avrà pesanti conseguenze economiche, legali e amministrative. Intanto la piazza è devastata, gli alberi abbattuti, lo spazio impraticabile, le attività commerciali allo stremo, i residenti esasperati. Una situazione di abbandono, creata e aggravata da chi ha preferito tirare dritto nell’arroganza delle proprie convinzioni, ignorando ogni allarme, ogni proposta alternativa.

E non è tutto. Avevamo indicato, per tempo, anche la possibilità di acquisire all’asta il silos di via 10 Giugno a un prezzo estremamente vantaggioso. Non è stato fatto. Ora, dopo che quel bene è stato acquistato da un privato, l’Amministrazione tenta di correre ai ripari, avviando solo adesso un dialogo per ottenere qualche parcheggio in più.

Quanto è costata alla città la testardaggine di questa Giunta?
Tantissimo. In termini di soldi pubblici, di danni d’immagine, di sfiducia verso le istituzioni. Abbiamo ancora in mente le dichiarazioni del Sindaco, del Vicesindaco, del Direttore Generale Canessa, che fino a poche settimane fa continuavano a rassicurare, sostenendo che andava tutto bene, che il ritardo era normale, che non c’erano problemi.
E oggi? Si risolve il contratto per gli stessi motivi – mancanza delle garanzie bancarie e ritardi – che noi abbiamo denunciato da un anno.

Gravissimo, poi, il fatto che il Sindaco e il Segretario Generale, figure chiave in tutta questa vicenda, siano in vacanza nel momento più critico.
Un atteggiamento che ricorda chi abbandona la nave mentre affonda, lasciando il disastro in mano ai piacentini.

Come centrodestra, annunciamo fin da ora una conferenza stampa nella giornata di lunedì, durante la quale non faremo sconti a nessuno.
È tempo che qualcuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto, perché questa è una ferita profonda per la città, una presa in giro nei confronti dei cittadini, dei commercianti, dei residenti, e anche dei consiglieri comunali che da mesi chiedono chiarezza e responsabilità. Siamo desolati per come è stata gestita l’intera vicenda. Piacenza meritava e merita molto di più”.

La ex sindaca Patrizia Barbieri, sul suo profilo social, rincara la dose e riporta la lettera di contestazione per inadempimento contrattuale inviata a Piacenza Parcheggi in merito a Piazza Cittadella datata 13 giugno 2022, quando lei stessa era al governo della città insieme alla sua giunta di centro destra.

“E oggi? – si domanda – Siamo al punto di partenza. Semplicemente – e si fa per dire – con una ventina di alberi in meno in centro, parcheggi azzerati, negozi e negozianti allo sfinimento, per non parlare dei residenti; un cantiere fermo non sia da quanto e per quanto tempo, soldi spesi e buttati tra incarichi e contenziosi, nessuna prospettiva concreta. Se c’è chi ha galleggiato, qui c’è chi ci sta facendo sprofondare”.

 

 

IL COMUNE DIFFIDA PIACENZA PARCHEGGI: AVVIATO IL PROCEDIMENTO DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

Mancata trasmissione della documentazione bancaria aggiornata rispetto a quella dello scorso anno e ritardo di oltre 240 giorni rispetto al cronoprogramma dei lavori. Sono le due gravi inadempienze, da parte di Piacenza Parcheggi, che hanno portato il Comune di Piacenza a notificare al concessionario diffida formale.

E’ quanto si apprende da una nota inviata da Palazzo Mercanti. In particolare il procedimento segue la valutazione, nei giorni scorsi, della risposta inviata il 16 luglio da Piacenza Parcheggi a fronte delle richieste di chiarimento da parte del Comune, e la chiusura in disaccordo del tavolo tecnico tra Ente e concessionario, avvenuta il 22 luglio. Il vicesindaco Matteo Bongiorni lo aveva ribadito anche nell’ultima commissione: queste sarebbero state le date-ultimatum per il concessionario. Evidentemente né una richiesta, né il tavolo tecnico hanno portato ad una soluzione che non fosse avviare il procedimento di risoluzione del contratto.

La diffida, che concede 31 giorni per sanare le inadempienze, è stata trasmessa anche alle compagnie assicurative per l’attivazione delle garanzie fideiussorie. In caso di mancato adempimento, il contratto sarà considerato risolto di diritto e sarà avviata l’applicazione di penali per i ritardi accumulati.

Ora c’è da domandarsi quali saranno le prossime mosse di Piacenza Parcheggi: l’amministratore delegato Lodetti Alliata sarà in grado di giustificare il ritardo e di portare la documentazione richiesta? Riuscirà a risanare una situazione che pare ormai dall’esito scritto?

Dall’altro lato l’amministrazione si troverà nella condizione di trovare un nuovo concessionario e di predisporre un nuovo progetto per il parcheggio e la riqualificazione della piazza, evidentemente non più interrato, come era nelle intenzioni politiche, da sempre ribadite, da sindaca e giunta.

 

CONTRIBUTI ECONOMICI PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI DI PIAZZA CITTADELLA: APPROVATO IL BANDO

La Giunta comunale di Piacenza ha approvato oggi il bando pubblico per l’assegnazione di contributi economici a favore delle attività commerciali e artigianali più direttamente interessate dal cantiere di riqualificazione in corso nell’area di Piazza Cittadella e all’interno del mercato rionale coperto di Piazza Casali.

L’iniziativa, interamente finanziata con risorse comunali, prevede in questa prima fase l’erogazione di un contributo di 600 euro per ogni attività commerciale o artigianale in possesso dei requisiti, mentre per le attività con dehor esterno l’importo sale a 1.400 euro. Le domande potranno essere presentate fino al 15 settembre 2025, con erogazione a carattere indennitario e senza graduatoria, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

“Questo bando – sottolinea l’assessore Fornasari – è il frutto di un lavoro tecnico puntuale da parte degli uffici e rappresenta un primo passo concreto per dare sostegno al commercio locale in un momento delicato. È anche la risposta a una mozione presentata dall’opposizione nei mesi scorsi, che abbiamo accolto con spirito costruttivo: crediamo che, su temi come questo, la collaborazione sia doverosa quando l’obiettivo è il bene della città”.

Possono accedere al bando le attività già presenti e operative all’avvio dei lavori (26 agosto 2024), con sede e vetrine affacciate sulle piazze direttamente interessate dal cantiere. Sono incluse le attività di commercio al dettaglio, l’artigianato con vendita per asporto (come panifici, pizzerie, gelaterie), la somministrazione di alimenti e bevande, i servizi alla persona e le agenzie di viaggio. Restano escluse dal contributo banche, assicurazioni, studi medici e professionali, agenzie immobiliari e attività di spettacolo e intrattenimento.

La Giunta sta già valutando ulteriori misure di supporto e una possibile seconda edizione del bando nel corso del 2026.

Il bando è in pubblicazione in queste ore. Per chiunque fosse interessato, può tenere monitorato il sito istituzionale dell’ente cliccando il link comune.piacenza.it/impreseche porta direttamente alla sezione dedicata

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CITTADELLA: PIACENZA PARCHEGGI HA INVIATO LA DOCUMENTAZIONE AL COMUNE. BONGIORNI: “MATERIALE DECISAMENTE CORPOSO CHE GLI UFFICI DOVRANNO ANALIZZARE”

La documentazione di Piacenza Parcheggi è arrivata all’indirizzo PEC del Comune di Piacenza, entro il 16 luglio, come da richiesta dell’ente. Stiamo parlando della risposta che GPS doveva al Comune a seguito delle contestazioni dei ritardi del concessionario riguardo ai sottoservizi, E- distribuzione e Iren Acqua. Palazzo Mercanti aveva diffidato Piacenza Parcheggi sui ritardi rispetto al cronoprogramma, circostanza che non aveva trovato d’accordo l’amministratore delegato della società che, entro il 16 luglio, avrebbe dovuto produrre la documentazione relativa.

Il materiale trasmesso è decisamente corposo – ha fatto sapere il vice sindaco Matteo Bongiorni – e gli Uffici hanno preso in carico il tutto, ognuno per competenza”. C’è da immaginare che certamente ci vorrà un pò di tempo analizzare il materiale recapitato, dopodiché sarà fatto un punto di sintesi complessivo.

 

CITTADELLA, BONGIORNI: “ENTRO IL 16 LUGLIO RISPOSTE PUNTUALI DA PIACENZA PARCHEGGI”

Qualche punto fermo la commissione richiesta dalla minoranza relativa alla situazione di piazza Cittadella, l’ha messo. In particolare sulle date che potrebbero segnare il destino del cantiere più discusso e controverso della città. Dopo la diffida da parte del comune nei confronti del concessionario Piacenza Parcheggi datata 4 giugno sul ritardo rispetto al cronoprogramma, l’amministratore delegato della società non si è detto d’accordo. Ecco che l’ente ha fissato per il 16 luglio la data entro la quale Piacenza Parcheggi produca la motivazioni richieste. L’altra data da cerchiare in rosso è il 22 luglio, giorno in cui si scioglierà il tavolo tecnico. Tre le ipotesi che si potrebbero profilare dopo il 16 luglio: applicazioni delle penale dovute al ritardo del cronoprogramma, per il comune quantificato in 181 giorni; applicazioni delle penali con riequilibrio del piano economico finanziario oppure risoluzione del contratto per grave inadempimento.

Sono stati il vice sindaco Bongiorni e la sindaca Tarasconi a rispondere alla domande dei consiglieri di minoranza che, a inizio seduta, hanno fatto notare l’inopportunità della stessa commissione dal momento che non era presente alcun tecnico, Rup compreso, come era stato richiesto espressamente. “Una grande presa in giro” per la consigliera Barbieri; “Una mancanza di rispetto verso noi e i cittadini” per la consigliere Soresi. La mancanza dei tecnici, hanno spiegato sindaca e vice, è stata motivata dalla trattativa in corso in sede di tavolo tecnico con il concessionario; per riassumere la cronistoria del cantiere, dal 30 luglio 2024 ad oggi, è stata consegnata una puntuale relazione.

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SI INFIAMMA IL DIBATTITO SU CITTADELLA. CENTRO DESTRA “LA PIAZZA E’ DISTRUTTA”, APP “

Il cantiere è fermo da mesi e le reazioni della politica infiammano il dibattito intorno a piazza Cittadella. Il tema è uno di quelli che viene sempre fuori; che siano le comunicazione in consiglio oppure le interrogazioni dei consiglieri, ma ci sono periodi in cui si affaccia prepotentemente nel dibattito pubblico. Come in questo caso. Le parole della sindaca al quotidiano Libertà che ha definito lo stallo “inaccettabile” confermando di essere arrivati ad un bivio a causa dei troppi e, forse ingiustificati, ritardi, hanno scatenato le opposizioni.
Primi i gruppi di centro destra, Fratelli d’Italia, civica Barbieri Liberi e Lega, che definiscono “sorprendenti” le dichiarazioni della prima cittadina: “due erano i momenti in cui procedere alla risoluzione del contratto: quando emerse la falsa fideiussione e quando il concessionario non depositò, entro certi tempi, la famosa bancabilità”.
Ma c’è di più, fanno notare: “già l’amministrazione Barbieri, il 13 giugno 2022, pochi giorni prima dell’insediamento della nuova giunta di centro sinistra, aveva emesso una formale notifica dell’avvio della procedura di risoluzione per inadempimento contrattuale, frutto – si legge nella nota – di un approfondito lavoro tecnico e politico condotto dal tavolo interassessorile, coordinato dall’Avvocato Vezzulli e dall’allora Vicesindaco Elena Baio”. Perché l’archiviazione di quel percorso, si chiedono i capigruppo di centro destra? E l’affondo finale: “il Sindaco ha compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una Piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito”.

Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia parla di “amministrazione senza visione”, Ammettere il fallimento non è una resa: è un atto di responsabilità verso la città. Chi si candida a governare deve saper prestare ascolto e non ignorare allarmi importanti come quelli ricevuti su Piazza Cittadella”.

Ha un tono diverso il comunicato stampa di Alternativa per Piacenza che, si rivolge anche ai colleghi di opposizione, ribadendo la contrarietà, fin dal principio al progetto del parcheggio interrato, evidenziandone da subito le innumerevoli criticità, attraverso conferenze stampa e interventi in consiglio comunale. “Non sorprende – si legge – che la questione di Piazza Cittadella da tempo scateni, chi da destra, cerca di utilizzare la vicenda per i propri fini politici in vista delle prossime elezioni amministrative. Fa parte di un certo modo di far politica che non appartiene ad Alternativa per Piacenza. continueremo ad agire nell’ambito Istituzionale come fatto sino ad ora, auspicando maggiore ascolto su una partita la cui soluzione appare ancor più complessa di prima e che rischia di lasciare in eredità alla città un’area ulteriormente compromessa. E conclude “È il momento di farsi trovare pronti, iniziando a valutare soluzioni alternative e veramente condivise per una volta con la città, evitando di dover pagare un prezzo ancor più alto di quello già pagato”.

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PIAZZA CITTADELLA ANCORA TUTTO FERMO, CHIESTA COMMISSIONE SPECIFICA

Altro che automezzi in uscita, da mesi nel cantiere di piazza Cittadella di mezzi non si vede neanche l’ombra. I lavori fermi e il provvedimento di monitoraggio prefettizio sono stati al centro delle comunicazioni in consiglio da parte dei consiglieri. In particolare l’ex sindaca Patrizia Barbieri ha annunciato la richiesta di una commissione specifica da parte dell’opposizione di centro destra.

Su piazza Cittadella anche la capogruppo di Fratelli d’Italia Sara Soresi ha pesantemente infierito arrivando a sostenere che la nomina della Responsabile Unica di Procedimento, nella persona dell’architetto Schiaffonati vicina a Sinistra italiana, sia servita all’amministrazione per silenziare le critiche sulla gestione del cantiere proprio da parte di coloro che hanno sempre attaccato il progetto. “Questo è un po’ il vostro metodo – ha accusato Soresi- incarichi, nomine, relazioni e in cambio il silenzio e il consenso”. Accuse che il capogruppo di ApP Stefano Cugini ha definito infamanti.

Forti critiche anche sulla gestione della vicenda che ha visto indagati numerosi dirigenti Ausl, tra cui anche la dg Bardasi; nel mirino della guardia di finanza ci sono la gestione di denaro pubblico e fondi Pnrr, per questo la consigliera Barbieri chiede alla regione una assunzione di responsabilità.

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MAGGIORANZA: “NESSUN RAPPORTO FIDUCIARIO TRA AMMINISTRAZIONE E CONCESSIONARIO. DALLA MINORANZA NARRAZIONE INACCETTABILE”

I gruppi consiliari Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa Piacenza Oltre
Lista civica per Piacenza intervengono sulla questione piazza Cittadella oggetto “di accuse infondate e narrazioni distorte. Questa amministrazione ha ereditato dalle precedenti giunte un contratto di concessione risalente al 2012, che prevede, oltre alla gestione degli stalli di sosta, la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella e il rifacimento dell’intera area soprastante, là dove sorgeva l’ex stazione degli autobus. Un contratto valido a tutti gli effetti, che era valido anche durante i cinque anni di amministrazione Barbieri, la quale – pur avendo avuto tutto il tempo – non ha fatto nulla di concreto per risolverlo.

Troviamo quindi incomprensibile la definizione che l’opposizione di centrodestra ha utilizzato in una recente nota stampa, parlando di “rapporto fiduciario” tra amministrazione comunale e concessionario. Si tratta di una definizione lontana dalla realtà, che suona più come un’illazione, quasi si volesse insinuare l’esistenza di una relazione privilegiata. Questa narrazione è falsa e inaccettabile.

Il rapporto tra Comune e concessionario è un rapporto meramente contrattuale, in cui l’ente esercita con scrupolo il proprio dovere di controllo. Lo dimostra il fatto che, quando necessario, il Comune ha avviato due procedure per la risoluzione del contratto, entrambe interrotte nel momento in cui il concessionario ha ottemperato agli obblighi previsti. Non si tratta di fiducia né di scelte politiche: si tratta di atti amministrativi.

Indipendentemente dall’opinione che si può avere sull’opera pubblica in questione, non è mai stata un’opzione possibile “stracciare” un contratto valido senza esporre l’ente al rischio di azioni legali milionarie. E se fosse stato possibile recedere, ci chiediamo perché l’opposizione – quando era al governo della città – non l’abbia fatto. La risposta è semplice: non era possibile, e infatti non è successo.

Anche sul caso della polizza fideiussoria rivelatasi falsa, ricordiamo che la Procura della Repubblica ha chiarito che sia il Comune sia la società concessionaria sono parti lese, vittime di una truffa nazionale che ha coinvolto numerosi enti pubblici. Il concessionario, su richiesta perentoria del Comune, ha immediatamente intrapreso tutte le azioni necessarie a tutela dell’ente.

La scelta politica della maggioranza, nota già in campagna elettorale, è sempre stata quella di riqualificare il comparto nord di Piacenza, che da anni versa in condizioni di degrado indegne dei suoi monumenti e delle sue attività commerciali. In questo contesto si inserisce la realizzazione del parcheggio interrato e il rifacimento della piazza.

Ma non è mai stato un progetto portato avanti “a tutti i costi”. Al contrario, l’amministrazione ha lavorato con grande impegno per rimettere il Comune in una posizione di forza contrattuale. Prima non era così, e questo è un punto che va ribadito chiaramente.

Oggi, dopo la consegna dell’area di cantiere, il Comune sta esercitando il proprio ruolo di controllo sui lavori e sui tempi.

La procedura di interdittiva antimafia, ricordiamolo, non era nelle mani dell’amministrazione: era gestita dalla Prefettura e da autorità sovracomunali. L’esito, comunicato ufficialmente, è stato chiaro: le imprese coinvolte non sono interdette e possono proseguire le attività. Se fosse stato diversamente, il Comune avrebbe potuto risolvere il contratto. Ora, invece, gli uffici comunali continueranno a vigilare, mentre la Prefettura ha confermato che l’attenzione del Gruppo Interforze Antimafia resta alta su tutte le opere pubbliche piacentine.

A fronte di tutto ciò, ci chiediamo su cosa si basi l’accusa rivolta all’amministrazione di “ostinazione e arroganza”. Quando l’opposizione era al governo, perché non ha messo fine a quest’operazione iniziata nel 2012?

La verità è che i contratti validi devono essere rispettati, prima ancora delle valutazioni politiche. Le opzioni sono due: o si recede formalmente, assumendosi rischi e conseguenze, oppure si procede dando attuazione a quanto previsto. Lo stallo non è mai un’opzione accettabile.

L’area nord della città era bloccata da anni. La maggioranza ha lavorato per sbloccare una situazione di fermo pluriennale, portando avanti una scelta che punta solo a fare gli interessi di Piacenza e dei piacentini, senza favoritismi e nel rispetto rigoroso delle regole.

Se si apre una procedura antimafia, perché l’opposizione accusa l’amministrazione? E ora che l’interdittiva non è stata emessa, perché si continua ad accusare il Comune? Le autorità competenti si sono espresse chiaramente: le imprese possono proseguire i lavori, e questo devono fare.

Noi prendiamo atto, come avremmo preso atto di qualsiasi altro esito, continuando a fare il nostro dovere nell’interesse esclusivo della comunità”.