DIPENDENTI MERCATONE UNO: “VOGLIAMO CHIAREZZA SUL NOSTRO FUTURO”

Mercoledì primo aprile sciopero nazionale dei dipendenti del Mercatone Uno. I lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro lavorativo per questo hanno organizzato due momenti di protesta: il primo alle 9 davanti allo store di Fiorenzuola  sulla via Emilia, chiuso per sciopero. I 30 dipendenti saranno davanti al negozio e distribuiranno volantini per sensibilizzare la popolazione. Nella seconda parte della mattina si sposteranno davanti al Municipio di Fiorenuzola d’Arda per chiedere di poter parlare con il sindaco Compiani. Il segretario della Filcams Cgil, Giuliano Zuavi ha detto:” i lavoratori e le lavoratrici vogliono avere chiarezza attorno al loro futuro, l’azienda non dà informazioni”.

mercatone uno

DOSI: “SANTA LUCIA RINVIATA, UN EQUIVOCO”

Il sindaco Dosi torna sulle motivazioni che lo indotto a rimandare la festa di Santa Lucia prevista per venerdì e, alla luce delle critiche che la notizia ha avuto soprattutto da parte dei sindacati, fa alcune precisazioni: “Non era e non è mia intenzione mettere in dubbio le ragioni e le motivazioni dello sciopero, che considero più che legittime, così come non era mia intenzione rendere pubblica una nota interna rivolta agli uffici; ciò non esclude però il fatto che l’astensione dal lavoro (ripeto: assolutamente legittima) che riguarda anche il corpo docente, i mezzi pubblici e altri servizi di pubblica utilità, rende incerta l’organizzazione di un evento rivolto ai bambini. Nulla contro lo sciopero dunque, ma preoccupazione per il fatto di non poter garantire né la presenza di tutte le classi iscritte alla festa, né la completa riuscita di una manifestazione che tra l’altro non può essere spostata a sabato, in quanto molte scuole sono chiuse e sono inoltre previste altre iniziative di carattere pubblico e istituzionale”.

 

SCIOPERO GENERALE, E SANTA LUCIA SALTA

E’ proprio così: il Comune ha deciso di annullare la tradizionale festa di Santa Lucina in calendario il 12 dicembre perchè in concomitanza con lo sciopero generale. Si legge nella nota: Il sindaco Paolo Dosi – profondamente rammaricato – spiega che lo sciopero potrebbe creare problemi di affluenza e organizzativi, nonché rendere difficile o impedire ai ragazzi di raggiungere piazza Cavalli, tenuto conto inoltre del fatto che molti di questi potrebbero addirittura non essere a scuola per l’assenza dei loro insegnanti. Pertanto – conclude il sindaco – la soluzione più saggia, trattandosi di un’iniziativa rivolta ai bambini, che richiede una cura particolare, é quella di rinviare all’anno prossimo.

Come la prenderanno i bambini e soprattutto i cittadini?

RDB: LAVORATORI CONTRO LA SVENDITA DEL MARCHIO

Sono arrivati a Piacenza da Napoli, Bari, Caserta, Verona. In 500 hanno sfilato in corteo per chiedere chiarezza su un futuro lavorativo che sembra appeso ad un filo. Un filo sottile che rischia di spezzarsi per la seconda volta, come accadde nel 2011 dopo l’esplosione della crisi del mattone che Rdb pagò pesantemente. Ma da quella brutta situazione il gruppo, che ha stabilimenti in tutta Italia, uscì dignitosamente dopo una lunga trattativa con il piano di amministrazione straordinaria gestito dai commissari. In un paio d’anni la macchina è lentamente ripartita, si parlava di rilancio aziendale, passando dal blocco delle attività alla ricostruzione di una rete di vendita che ha permesso di acquisire 22 milioni di euro in ordini. Oggi quella macchina, un tempo fiore all’occhiello del settore edile e orgoglio nazionale, ha subito una brusca battuta d’arresto; dietro si nasconde lo spettro di una vendita o meglio di una svendita del marchio storico.   Il Ministero della Sviluppo Economico, a maggio, aveva espresso parere favorevole ad una richiesta di proroga del programma di amministrazione straordinaria che però, ad oggi, non è stata concessa. Sindacati e lavoratori, insieme alle istituzioni allo sciopero ha partecipato anche l’onorevole De Micheli in rappresentanza del governo, hanno chiesto al prefetto che si faccia tramite per la proroga del piano di amministrazione straordinario e la riapertura del bando per la selezione di altri soggetti o imprenditori intenzionati a rilevare il marchio per proseguire l’attività e mantenere i posti di lavoro. 

RBD, FUTURO INCERTO PER 700 LAVORATORI. SCIOPERO CON CORTEO

La macchina sembrava lentamente ripartita. Da un paio d’anni si parlava di “rilancio aziendale”, passando dal blocco delle attività alla ricostruzione di una rete di vendita che ha permesso di acquisire circa 22 milioni di ordini e alla ripresa della riproduzioni di alcuni stabilimenti. Oggi quella macchina ha subito una brusca battuta d’arresto. Stiamo parlando del gruppo RDB e degli oltre 700 lavoratori che chiedono chiarezza rispetto al loro futuro lavorativo. Il Ministero della Sviluppo Economico, a maggio, aveva espresso parere favorevole ad una richiesta di proroga del programma di amministrazione straordinaria che però, ad oggi, non è stata concessa. Per questo le organizzazioni sindacali hanno indetto per lunedì 30 uno sciopero nazionale di 8 ore in tutti gli stabilimenti del gruppo con corteo e manifestazione dei lavoratori a Piacenza.

 

rdb sciopero

SENZA AUTISTI AUTOBUS AL PALO. TENSIONE TRA TEMPI E SETA

Senza gli autisti i bus rimangono al deposito. Personale stanco di dover effettuare straordinari a fronte di una carenza d’organico ormai strutturale ha mandato in tilt il sistema del trasporto pubblico locale.  Risultato: corse saltate, utenti inferociti e alta tensione tra Tempi Agenzia, l’ente di pianificazione del servizio del trasporto pubblico locale,  e Seta. Intanto venerdì 30 maggio è stato confermato lo sciopero.

Lunedì i sindacati saranno ricevuti in comune, mercoledì in Prefettura insieme all’azienda.

 

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