DOSI, TERREMOTO: “PRONTI AD INTERVENIRE APPENA LA REGIONE CI DARA’ L’OK”

Polizia Municipale, Protezione Civile ed associazioni sono pronte ad intervenire nelle zone devastate dal sisma non appena l’amministrazione otterrà l’autorizzazione dalla Regione Emilia Romagna e delle Protezione Civile Nazionale. Lo comunica in una nota il sindaco Dosi che prosegue “eventuali aiuti da parte di Comuni ed enti, saranno coordinati da questi organismi che sul posto stanno operando al momento per rinvenire eventuali persone ancora in vita sotto le macerie”. In pratica il sindaco afferma che ottenuto il via dalla Regione, da Piacenza partiranno soccorsi e aiuti e invita singole associazioni a non mettersi spontaneamente in viaggio verso i luoghi devastati dal terremoto in questa delicatissima fase: “Siamo in attesa di attivazioni ufficiali sulla base delle esigenze dei territori”. Intanto è possibile effettuare donazioni promosse dalla Regione d’intesa con l’Anci attraverso l’IBAN “Emilia Romagna per sisma Centro Italia” con numero: IT 69G0200802435000104428964, intestato a: Agenzia Protezione Civile Emilia Romagna. Donazioni per la raccolta di fondi per la ricostruzione possono avvenire anche attraverso il conto corrente denominato ANCI – Emergenza Terremoto Centro Italia. Queste le coordinate IBAN: IT27A 0623003202000056748129. E’ possibile effettuare donazioni anche attraverso il numero telefonico 45500.

Dosi 1

TERREMOTO, VOLONTARI ANPAS IN PARTENZA DA PIACENZA

Mentre la catena dei soccorsi prosegue anche da Piacenza, tra le vittime del tremendo sisma che ha colpito il centro Italia c’è anche una piacentina. Maria Elisa Conti, 85 anni, residente a Piacenza stava trascorrendo un periodo di vacanza nell’abitazione di famiglia del marito ad Amatrice. Il terremoto ha spazzato via tutto in pochi secondi.

In serata i primi volontari Anpas sono partiti alla volta di Amtrice insieme ad Anpas Nazionale, si tratta di Nicola Bozzarelli  P.A. Valtidone,  Chiara Citterio P.A. Valtidone, Piercarlo Piso  P.A. Croce Bianca Piacenza, Antonietta Luzzi P.A. Croce Bianca Piacenza.

volontari anps terremoto partenza

TERREMOTO, IL PRIMO CONTRIBUTO DI PIACENZA

Anche l’Asl di Piacenza si sta attivando per far fronte all’emergenza del sisma che ha colpito l’Italia centrale: la Regione Emilia Romagna ha chiesto una prima disponibilità di posti letto per i pazienti dei territori colpiti soprattutto in aree ospedaliere ad alta intensità assistenziale. Piacenza mette a disposizione da subito 2 posti letto in rianimazione all’ospedale di Piacenza e 2 posti letto di Subintensiva all’ospedale di Castel San Giovani. La Direzione sanitaria sta verificando le condizioni dei ricoverati per valutare se durante la giornata potessero essere disponibili ulteriori posti letto. L’Azienda si sta mantenendo in stretto contatto con Bologna Soccorso e la centrale 118 di Parma per aggiornamenti continui sulle necessità.
Al momento non sono stati richiesti medici di emergenza urgenza.
Nelle vesti di volontari  il biologo Pilade Cortellazzi e l’infermiera Barbara Pighi, entrambi dipendenti della nostra Ausl, sono in partenza per le zone colpite dal sisma. Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni terremotate, il dottor Agostino Rossi, direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Ausl di Piacenza, ricorda che il sistema italiano sta gestendo l’emergenza indirizzando le scorte negli ospedali interessati. “In questi casi non servono appelli alla popolazione perché vada a donare, se non nelle aree strettamente interessate. Nel resto d’Italia è invece importante che i donatori che possono donare siano eventualmente disponibili se vengono interpellati da Avis, in sinergia con i Centri trasfusionali”.

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TERREMOTO IN CENTRO ITALIA, LE TESTIMONIANZE DEI PIACENTINI

Un disastro come accadde all’Aquila, centri abitati distrutti, rasi al suolo e tante vittime, che di ora in ora saranno sempre di più, anche bambini. Il terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato il centro Italia, alcuni paese praticamente non esistono più, dalle 3.37 di questa mattina Amatrice, uno dei centri maggiormente colpiti, è un borgo fantasma, ma anche Accumoli e Arquata del Tronto. Nelle ore successive si sono avvertite altre scosse intense di magnitudo 5.4 anche a Nord, nei pressi di Norcia in provincia di Perugia.

Il professor Alberto Gromi, garante dei Detenuti del carcere della Novate, si trova in quei luoghi per trascorrere le vacanze. Dai social fa sapere di star bene, pur avendo sentito chiaramente le scosse dalle 3.30 da Todi. “Il terribile è stato sui monti – ha riferito – ad Amatrice. Ora stiamo tornando a casa come da programma”.

Gli esperti non escludono che si possano verificare altre scosse forti quasi come la prima; sono quasi cento le scosse di terremoto (di queste almeno 55 di magnitudo superiore a 3) che si sono susseguite nel centro Italia dalle 3.36 di stamattina. La più forte quella con epicentro vicino Rieti alle 3.36, appunto, di magnitudo 6.0. Alle 4.42 e alle 4.43 altre due forti scosse in provincia di Perugia, di magnitudo 5.1 e 5.4. In precedenza un’altra scossa di una certa entità era stata registrata alle 3.56 a Rieti (magnitudo 4,4).

terremoto amatrice