TERREMOTO, IL PRIMO CONTRIBUTO DI PIACENZA

Anche l’Asl di Piacenza si sta attivando per far fronte all’emergenza del sisma che ha colpito l’Italia centrale: la Regione Emilia Romagna ha chiesto una prima disponibilità di posti letto per i pazienti dei territori colpiti soprattutto in aree ospedaliere ad alta intensità assistenziale. Piacenza mette a disposizione da subito 2 posti letto in rianimazione all’ospedale di Piacenza e 2 posti letto di Subintensiva all’ospedale di Castel San Giovani. La Direzione sanitaria sta verificando le condizioni dei ricoverati per valutare se durante la giornata potessero essere disponibili ulteriori posti letto. L’Azienda si sta mantenendo in stretto contatto con Bologna Soccorso e la centrale 118 di Parma per aggiornamenti continui sulle necessità.
Al momento non sono stati richiesti medici di emergenza urgenza.
Nelle vesti di volontari  il biologo Pilade Cortellazzi e l’infermiera Barbara Pighi, entrambi dipendenti della nostra Ausl, sono in partenza per le zone colpite dal sisma. Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni terremotate, il dottor Agostino Rossi, direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Ausl di Piacenza, ricorda che il sistema italiano sta gestendo l’emergenza indirizzando le scorte negli ospedali interessati. “In questi casi non servono appelli alla popolazione perché vada a donare, se non nelle aree strettamente interessate. Nel resto d’Italia è invece importante che i donatori che possono donare siano eventualmente disponibili se vengono interpellati da Avis, in sinergia con i Centri trasfusionali”.

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