ESSERE MAMMA TRA GIOIE E TIMORI. L’ASSOCIAZIONE CHE AIUTA LE NEO MAMME A TUTTO TONDO

Una mano tesa a quelle donne che diventano mamme e vengono assalite da mille timori e mille domande. Certo fare la mamma è al cosa più naturale del mondo, almeno così si dice, ma il carico di responsabilità e il cambiamento che porta un bebè sono davvero importanti e non tutte, da subito, riescono a farsene carico. L’associazione Essere Mamma è nata proprio per questo: offrire un sostegno e un aiuto alle neo mamme o alle future mamme, perchè spesso quello che basta è un consiglio o una parola di conforto da parte di chi ci è passato prima di te. Ed è già ampia la rete che l’associazione ha creato in pochi mesi.

Rinnovamento nel segno della continuità. Inizia così il mandato alla guida di Confindustria Piacenza di Alberto Rota, neo presidente eletto all’unanimità nel corso della 70 esima assemblea annuale. Primo obiettivo puntare sulle imprese, favorendo la concorrenza e la centralità del loro ruolo. Fondamentale lo Sportello Rilancio, il nuovo servizio a disposizione degli associati. E la disoccupazione giovanile come si combatte? Spazio ce n’è, dice Rota, occorrono formazione e competenza. La ripresa è vicina, anche secondo Riccardo Illy, presidente del grande gruppo del caffè, che si è spinto a definire il momento attuale “magico” per gli investimenti: costo dell’energia basso, euro ai minimi storici, disponibilità di liquidità delle banche invitano ad investire. Certo, per far questo, occorre sbloccare i consumi ancora troppo deboli, condizionati dalla spada di Damocle della tassazione sulla casa.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata27.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata27.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/01/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

GRANDE ALBERGO ROMA, LA STORIA CHE PASSA DI MANO

Si chiude una pagina e se ne riscrive un’altra. Una pagina bianca che si basa sul lavoro di decenni e che passa nella mani di un nuovo gestore. La fine della vertenza dell’albergo Roma entrerà a far parte della sua storia, insieme ai 29 anni di gestione dei fratelli Prati, Piero ed Elena. Oggi vedere  Prati accanto ad Emio Incerti, fa un certo effetto. Il testimone che passa di mano, il passaggio di un pezzo di vita per i fratelli Prati, quasi costretti a lasciare l’hotel per costi di gestione troppo alti in rapporto ai prezzi variabili, affitto, tasse, che a fine anno ammontano a svariate decine di migliaia di euro. Ma quest è un’altra storia, appunto. Quella nuova è che oggi la trattativa, condotta con discrezione dall’amministrazione, dai sindacati, dalla nuova e dalla vecchia proprietà ha portato i suoi frutti, nonostante molte volte si sia arrivati sul punto di far saltare il banco. Tutti i soggetti coinvolti si sono seduti per l’ultima volta attorno al tavolo alla presenza del vice sindaco Francesco Timpano e dell’assessore al commercio Katia Tarasconi. “La calma e il senso di responsabilità che hanno dimostrato i miei dipendenti, perchè tali sono ancora – ha detto Piero Prati – mi hanno scioccato. Avrebbero potuto scioperare e non lo hanno fatto, non mi aspettavo reagissero così, sono stati loro – ha concluso – ad aver raggiunto questo risultato”. A proposito di risultato: 14 dipendenti su 25 sono stati riassunti dalla famiglia Incerti, con le stesse mansioni, seppur con alcune rinunce. I restanti hanno deciso, consensualmente con le parti, la risoluzione del contratto. Soddisfazione anche da parte della nuova proprietà: “quando abbiamo deciso di rilevare l’hotel, abbiamo scoperto che il Roma è l’Albergo di Piacenza – ha detto Emio Incerti – abbiamo voluto mantenere aperta la trattativa sindacale che ha espresso grande sinergia, utile per tutti a partire dalla rinunce che hanno fatto i lavoratori, che per noi sono stati il presupposto da cui ripartire con nuove assunzioni. A luglio e agosto la struttura sarò chiusa per permettere interventi nelle parti comuni, per essere pronti a settembre con la riapertura. Nel periodo invernale procederemo al maquillage delle singole stanze”. Fondamentale la cabina di regia e il ruolo svolto dall’amministrazione anche per la vecchia proprietà Cementirossi, rappresentata dal dott. Gallinari: “fin da subito la famiglia Vecchi, che rappresento – ha detto Gallinari – si è impegnata a far sì che l’albergo continuasse a vivere, facendo di tutto per portare a casa questo risultato per una sorta di debito di riconoscenza verso la città. E’ stato fondamentale – ha proseguito – la volontà di andare avanti e lo stimolo, dietro le quinte, dell’amministrazione è stata molto importante”. Unanime da parte dei sindacati il ringraziamento ai lavoratori che hanno firmato l’accordo senza eccezioni; “c’è stato un metodo condiviso – ha detto Fiorenzo Molinari Cgil – tutti hanno dato qualcosa, è stata davvero un’azione di squadra”. “I 14 lavoratori sono come una dote – ha sottolineato Francesca Benedetti Cisl – che offriamo al nuova gestione”. “Dai lavoratori c’è stata la più grande disponibilità nonostante i momenti di tensione della prima fase – ha detto Vincenzo Guerriero Uil – senza di loro tutto questo non ci sarebbe stato”.

albergo roma tavolo comune

ALBERGO ROMA: ACCORDO RAGGIUNTO PER I 14 LAVORATORI

Il cerchio si è chiuso attorno alla vertenza  dell’Albergo Roma. 14 lavoratori su 25 saranno riassunti dalla nuova gestione della famiglia Incerti alle stesse condizioni economiche. La nuova proprietà entrerà nella struttura di via Cittadella a partire dalla seconda settimana di agosto e non è escluso che già da quella data possa riaprire le porte al pubblico. L’accordo è stato raggiunto al termine di un vertice durato alcune ore tra i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la nuova proprietà e Cementirossi. L’obiettivo principale delle parti sociale era garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti della struttura: “i livelli retributivi sono stati garantiti per i 14 dipendenti – ha spiegato Francesca Benedetti della Cisl – per i restanti, che non erano assunti a tempo indeterminato ma avevano collaborazioni in scadenza si è arrivati ad un accordo consensuale tra le parti per la risoluzione del contratto. E’ stato un risultato eccellente – lo ha definito Benedetti – per come erano le premesse non si poteva sperare nulla di buono, le variabili erano troppe per sperare in un risultato come questo”. Per garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociale dal 30 giugno alla nuova riapertura, in Provincia è stata firmata la cassa integrazione in deroga.

rp_albergo-roma-300x231.jpg

ESSERE MAMMA, UNA MANO TESA ALLE NEO MAMME

Sono mamma e adesso? Certamente tenere in braccio un frugoletto appena nato, dà una gioia impagabile, ma accolla una serie di responsabilità e impegni che non tutte le mamme, da subito, riescono a farsi carico. Certamente non è facile, perchè la vita viene stravolta, cambiano le priorità, cambiano le necessità. La gran parte della volte quello che serve è un consiglio, una parola di conforto da parte di chi ci è passata prima di te. E il gioco è fatto, spariscono le ansie e i timori di sbagliare. Essere mamma è nata proprio in questa direzione; un’associazione costituita nel settembre del 2014 che offre un sostegno e un aiuto alle mamme o future mamme. L’associazione è formata da 12 donne, che si sono poste una domanda: dopo il parto che succede? Se prima la donna è seguita grazie ai corsi, consultori, ospedale, percorsi nascita e poi? “Sicuramente in gravidanza vengono offerti molti servizi alle future mamme – spiega la presidente Giovanna Sgorbani – dopo il parto però spesso si sentono solo, isolate, o perchè hanno amiche senza figli o perchè il marito è fuori tutta la giornata per lavoro. Essere mamma, nel suo piccolo, cerca di dare una risposta concreta a queste donne e mamme”. Da subito l’idea di utilizzare i social come strumento per raggiungere facilmente il massimo numero di persone. Da qui la creazione della pagina A Piacenza chiedilo a una mamma che in pochi mesi ha superato i 1300 membri. “Qualsiasi donna può entrare nel gruppo – spiega Sgorbani – può scrivere e fare domande a qualunque ora e trova un popolo che le risponde”. Ma non solo social: tra la socie di Essere mamma anche professioniste che mettono a disposizione la loro esperienza. L’associazione ha grandi idee per il territorio, alcune delle qualui già realizzate con successo: come il progetto Rete Mamma a cui hanno aderito una quindicina di negozi di Piacenza e provincia, con il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio. In programma c’è una mostra fotografica molto particolare dedicata all’allattamento al seno con una provocazione dell’artista Romano Bertuzzi; a settembre, con lo chef Daniele Persegani è in fase di organizzazione un incontro sulla cucina naturale nello svezzamento. Sarà un vero e proprio laboratorio attivo con le mamme protagoniste grazie alla sapiente dell’esperto.

Il servizio completo con l’intervista nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

MAMMA BEBE

POLIZIA MUNICIPALE: L’ASSEMBLEA CONFERMA LO SCIOPERO DEL 4 LUGLIO

Non sembrano esserci schiarite all’orizzonte tra la Polizia Municipale e l’amministrazione. Ieri nel corso di una nuova assemblea dei lavoratori è stato ribadito lo sciopero per il 4 luglio. Oltre alla Diccap_Sulpl si è aggiunta anche la sigla sindacale Ugl. “Lo sciopero è un diritto inviolabile – si legge nella nota del Sulpl – ed è l’unico modo (visto che fino ad oggi le abbiamo provate tutte, ma proprio tutte) per esprimere il profondo malessere di questa categoria sempre più bistrattata e depauperata. La nostra porta è sempre aperta, ma è chiaro che non siamo disposti a subire ulteriori giochi al ribasso. Senza nulla togliere alla forma scelta da altre sigle sindacali, ovvero quella del dialogo a oltranza, noi riteniamo che metodo altrettanto valido (condiviso da Ugl e dalla maggioranza dei Lavoratori) sia quello confermato oggi, l’azione”.

POL MUN

ROTA, CONFINDUSTRIA: “RINNOVAMENTO NELLA CONTINUITA’ “

Rinnovamento nella continuità. E’ così che inizia il mandato di Alberto Rota alla guida di Confindustria Piacenza. Dopo quattro anni Emilio Bolzoni lascia il testimone nelle mani di Rota, giovane imprenditore metalmeccanico di Fiorenzuola , a capo di un’azienda leader da quasi cinquant’anni nell’ambito della zootecnia e dell’ambiente, orientato all’export e all’innovazione. “Dobbiamo riportare le aziende – ha detto il neo presidente – non solo gli imprenditori, al centro dei nostri obiettivi. L’associazione deve riorganizzarsi per aiutare le imprese ad essere più competitive. Questo grazie allo Sportello rilancio  nuovo servizio che metterà a disposizione degli associati tutti gli strumenti e le professionalità a supporto di una strategia di crescita. SI tratta di un tavolo anti-crisi – spiega Rota – con gli imprenditori che hanno problemi più o meno grandi che potranno rivolgersi a un consulente dedicato. Si parte con una valutazione dei problemi segnalati dall’impresa, con specialisti interni ed esterni deputati a dare risposte. Punteremo molto – conclude Rota – anche sul marketing territoriale, vorremmo avere informazioni accessibili, per esempio, sulle aree disponibili, immobili liberi e vuoti, terreni dove espandere”. Ma per rilanciare le imprese occorrono i posti di lavoro e quanto a disoccupazione giovanile le percentuali non sono incoraggianti neppure per Piacenza.  Rota è convinto sia necessario alzare il livello della formazione: “Va creato un tessuto locale di specializzazioni, ragazzi competenti sul fronte tecnico, per evitare che le aziende vengano dislocate. Deve esserci valore aggiunto sul territorio. Ci vuole una scuola in grado di formare, e di qualificare al meglio i giovani”.

Un giorno felice, così lo ha definito, anche per il Presidente uscente Emilio Bolzoni: “Sono stati quattro anni che mi hanno arricchito tantissimo dal punto di vista professionale” E se dovesse scegliere una cosa per cui vorrebbe essere ricordare Bolzoni punterebbe sulla formazione che Confindustria in questi anni ha fatto sugli studenti grazie agli scambi con gli istituti superiori di città e provincia.

Ospite d’onore della 70esima assemblea degli Industriali, Riccardo Illy presidente del Gruppo Illy, leader e punto di riferimento nel segmento gourmet/superpremium a livello mondiale.

Il servizio completo nella nuova puntata di A Tutto Tondo 

confindustria Rota

LA PIZZA DA GUINNESS, PIACENZA E L’EXPO

Anche il record della pizza più lunga del mondo è stato archiviato. 1 chilometro e 595 metri stabiliti ad Expo 2015 sabato 20 giugno nell’ambito della Settimana Mondiale del Pomodoro. Il diploma che il giudice del Guinness Lorenzo Veltri ha consegnato nella mani dei nuovi detentori verrà affisso a Piacenza, alla Faggiola di Podenzano, lì da dove la proposta era stata lanciata pochi mesi fa e dive si è costituito il tavolo di lavoro per la settimana del pomodoro. Certo l’eco che ha avuto l’iniziativa è stata mondiale, la Pizza del Guinness ha fatto davvero il giro del mondo, ne ha parlato tutta la stampa internazionale. “Quando abbiamo pensato di battere – afferma la presidente della Settimana Mondiale del Pomodoro a Expo, il Sottosegretario Paola De Micheli – il Guinness della pizza più lunga del mondo e di riportarlo in Italia, cercavamo una grande impresa per promuovere in tutto il mondo il nostro paese e le sue eccellenze alimentari, attraverso il piatto più conosciuto e diffuso”. Ora che l’impresa è riuscita arriva la parte più difficile, raccoglierne i frutti. In questa sfida c’è anche il nome di Piacenza: perchè l’idea della Settimana Mondiale del Pomodoro è arrivata dal nostro territorio, si è costituita alla Faggiola di Gariga, e perchè l’azienda che si è impegnata nella pizza da guinness è la piacentina Pizza +1. Ci auguriamo allora che anche Piacenza viva di luce riflessa di quest’impresa, non a spot e solo per il tempo di Expo.

pizza guinness

CARBONEXT: UN NO ANCHE DALLA POLITICA. PD ATTENDISTA

È un secco no anche dalla politica. Il progetto presentato dalla Buzzi Unicem di bruciare combustibile speciale Css e’ stato bocciato anche dalla politica, in modo praticamente bipartisan. La piazza di Lugagnano ha ospitato una serata organizzata dai comitati Basta Nocività in Val d’Arda, Aria pulita in Val d’Arda e Legambiente. Dietro al tavolo, questa volta, c’erano i politicizzata, i rappresentanti di tutti i partiti. Praticamente da parte di tutti, chi con toni più accesi, chi più sfumati a attendisti come il Partito Democratico, e’ arrivato un coro di no. Hanno partecipato Manuela Bruschini di Rifondazione Comunista, Tommaso Foti consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianluigi Molinari consigliere regionale PD, Jonathan Papamarenghi sindaco di Lugagnano e segretario provinciale di Forza Italia, Matteo Rancan consigliere regionale Lega Nord, Gianluca Sassi consigliere regionale M5S e Igor Taruffi consigliere regionale di Sel. Ampia la partecipazione dei cittadini che hannoanifeststo ancora una volta il forte interessa verso questa tematica che li tocca da vicino. Incassato anche il no della politica, cittadini e comitati attendono che la Provincia, alla quale spetta la decisione finale, si pronunci sia in merito alla concessione della Vis che sull’intero progetto del Carbonext.

image

LA STORIA DI ABDINASSIR, MIGRANTE CON IL SOGNO DI VIVERE IN ITALIA

Abdinassir viene dalla Somalia. Il suo è stato davvero il viaggio della speranza. E’ arrivato a Piacenza nove mesi fa, prima a Trento per sei altri lunghi mesi. Oggi, nella nostra città, è alloggiato al Convento dei frati minori di Santa Maria di Campagna. Abdi è in attesa di conoscere se la sua richiesta di richiedente asilo verrà accettata. Nei suoi occhi si legge attesa e disincanto; laureato in ingegneria è un grande appassionato di lingua e letteratura italiana che sta studiano e approfondendo anche a Piacenza. Ma l’inizio non è stato facile: “Quando scappi dal tuo paese, sei lontano dalla tua famiglia che in parte non c’è più, non è facile. Quando alla mattina esci di casa e alla sera ritorni senza una parola di conforto da parte della gente, è una condizione molto triste. Ho sofferto la chiusura della gente”. Abdi è solo, ha perso gran parte della famiglia, gli sono rimaste la mamma e una sorella che vivono in Inghilterra con lo status di profugo. Colpisce, nonostante la difficoltà, sentir pronunciare da questo giovane somalo la parola sogno. “Il mio sogno – ci spiega – è quello di integrarmi, non solo di ricevere aiuti. Vorrei avere l’opportunità di avere e dare all’Italia, dove vorrei vivere. magari come soggetto strategico tra il mio paese di origine e il vostro paese”. La storia di Abdinassir, insieme a quella di altri migranti, è stata raccontata al convegno organizzato dalla Cgil per mettere a fuoco quali strategie Piacenza mette in campo per far fronte a questa emergenza: “la situazione è complessa – spiega il segretario della Camera del Lavoro Gianluca Zilocchi – a fronte di una buona collaborazione con la Prefettura e le istituzioni come Piacenza che si è fatta carico di un numero maggiore di migranti rispetto a quello previsto, ci sono ancora troppi comuni che girano le spalle. Sulla nostro territorio ci sono 250 profughi, basterebbero poco unità per ogni comune per risolvere, in parte, questa emergenza”. Presente anche l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini che ha accolto la proposta della Cgil: accanto ai viaggi della Memoria di potrebbero accostare i viaggi dell’emigrazione italiana, ad esempio partendo da Marcinelle.

 

 

CGIL PROFUGHI

 

PIACENZA COME INVESTE SULLA CULTURA? SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Piacenza e la cultura, o meglio come l’amministrazione gestisce il patrimonio culturale e museale della città. Strategie, obiettivi, impegni, risultati. Ne abbiamo parlato con il sindaco Paolo Dosi partendo da tre pezzi unici: il Tondo di Botticelli, l’Ecce Homo di Antonello da Messina e il Fegato Etrusco. Tre unici di pregio che la città possiede, e questo è già un grande passo avanti. Lo step successivo è la loro divulgazione, la loro promozione, che in termini pratici si traduce nella loro capitalizzazione, per fare di queste opere d’arte e della cultura, in generale, un volano per l’economia.

La liaison tra Confcooperative e Legacoop non è una questione di leadership: l’Alleanza delle Cooperative Italiane, costituita da qualche tempo anche a Piacenza, sarebbe un matrimonio d’intenti. I numeri del comparto sono importanti a partire dagli occupati: 10.500 lavoratori in tutto, per questo Aci chiede una rappresentanza all’interno della giunta camerale. Ma all’orizzonte c’è una data importante: il 2017 quando nascerà una unica rappresentanza dei cooperatori italiani.

Non c’è innovazione se non c’è uno sguardo spiazzante rispetto alle cose, se non si è eretici e se non si ha il coraggio di percorrere strade nuove. Antonio Calabrò, giornalista e saggista, dà la sua ricetta per produrre innovazione; la stessa contenuta nel libro “La morale del tornio”. Il convegno L’innovazione dell’industria piacentina ha raccontato la storia di alcuni noti imprenditori del territorio, veri testimoni dell’innovazione.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata26.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/atuttotondo/puntata26.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/01/logo1.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]