AL PARCO DELLA GALLEANA ARRIVA UBUNTU CLUB, LA CASETTA DELL’AMICIZIA PROPOSTA DAL CONSIGLIO DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI

Si chiama Ubuntu Club e, per una volta, ha messo tutti d’accordo. Un’impresa in cui sono abilmente riusciti gli studenti delle medie Calvino, Dante e Anna Frank che fanno parte del consiglio comunale della Ragazze e dei Ragazzi. Sono stati accolti nell’aula consiliare di Palazzo Mercanti per presentare la loro proposta: si chiama, appunto, Ubuntu Club (che in lingua africana significa “io sono perché noi siamo”), una casetta di legno dove svolgere varie attività come giocare, leggere libri, imparare che verrà posizionata all’interno del parco della Galleana. La mozione, presentata da Margherita Lecce, è stata approvata all’unanimità dai consiglieri.

“L’Ubuntu Club nasce come spazio speciale al Parco della Galleana – ha letto Luca della scuola Anna Frank-  in cui i bambini e ragazzi possono incontrarsi e stare insieme attivamente, così come era per noi negli incontri del lunedì. Ci saranno orari di apertura e regole da decidere insieme per far sì che lo spazio sia piacevole e funzionale per tutti, ma anche proposte da portare e da discutere con gli altri. Potremmo immaginare che una volta all’anno i soci
dell’Ubuntu Club possano ridiscutere regole e proposte insieme alle figure adulte di riferimento. Quindi il club non come idea che esclude ma che, al contrario, permette la partecipazione di tutti secondo regole condivise”.

“Per non perdere giochi e materiali pensavamo al metodo del pegno – propone Giulia della scuola Calvino – se vuoi prendere qualcosa (come una palla o un gioco), devi lasciare un tuo oggetto e se perdi quello che ti abbiamo dato, ci teniamo quello che ci hai dato tu. Anche questo in qualche modo rientra nella dimensione di Ubuntu – tutti contribuiscono e nessuno toglie nulla a qualcun altro. Per quanto riguarda le regole condivise, potrebbero essere segnalate tramite illustrazioni molto chiare e comprensibili a tutti, per aumentare l’inclusività dello spazio a chi ancora non sa leggere”.

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