Dopo Mercatone Uno anche un altro marchio della grande distribuzione rischia di abbassare la saracinesca e lasciare senza lavoro 22 piacentini. Si tratta del supermercato Carrefour di via Atleti Azzurri d’Italia. “Non è un fulmine a ciel sereno – commenta Giuliano Zuavi segretario provinciale Filcams Cgil – da anni questo negozio perde centinaia di migliaia di euro all’anno, almeno negli ultimi 8 anni è stato un crescendo. Sicuramente l’azienda ha lasciato in quasi totale abbandono il punto vendita di Piacenza. Il 31 marzo abbiamo avuto il primo incontro formale dopo la comunicazione della chiusura, l’azienda si è resa disponibile ad un eventuale accordo di mobilità ma il punto centrale ora è la discussione sulle possibili ricollocazioni su territori che vanno da Lodi, Pavia e Cremona. La Cgil e la Filcams sono al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori” conclude Zuavi.
MEDICINA DEMOCRATICA INTERVIENE SUL CASO CARBONEXT-BUZZI UNICEM
“Bruciare i rifiuti è dannoso per la salute, perchè si utilizza una tecnologia obsoleta che rilascia sostanze pericolose e non distrugge la materia”. Marco Caldiroli vice presidente di Medicina Democratica, non usa giri di parole e va dritto al punto: che si tratti o meno della Buzzi Unicem e del Carbonext, bruciare i rifiuti è dannoso per la salute, perchè vengono rilasciate nell’aria sostanze altamente inquinanti. Venendo al caso specifico, Caldiroli ha incontrato i cittadini in una serata molto partecipata al palazzetto di Castell’arquato, per spiegare le osservazioni che i due comitati sorti in val d’Arda, Legambiente e Medicina Democratica hanno depositato in risposta allo studio presentato da Buzzi Unicem per giustificare la richiesta di bruciare css. “I dati utilizzati per giustificare la richiesta di bruciare il combustibile Carbonext, seppur piuttosto limitati – spiega – dimostrano paradossalmente che se danno un senso corretto alla modifica delle caratteristiche, dall’altra parte però non ci sono benefici sotto il profilo ambientale. I cementifici in realtà, dovrebbero ridurre le emissioni come stabilito dalle normative europee vigenti”. In sostanza l’unico vantaggio sarebbe quello di una riduzione dei costi di produzione. Medicina Democratica, nata nel 1976, è una onlus, da sempre attivamente impegnata su vari fronti per ribadire l’importanza della tutela nella salute nei luoghi di vita e di lavoro.
Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo
STRISCIA LA NOTIZIA ARRIVA ALL’OSPEDALE DI PIACENZA
Striscia la Notizia è arrivata all’ospedale di Piacenza per chiedere chiedere informazioni sulla presenza i farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana.
Riportiamo la nota dell’Asl in merito alla visita della troupe di Striscia
Nella mattinata odierna, sono state richieste informazioni all’Azienda Usl di Piacenza da parte di un’emittente nazionale in relazione alla presenza in ospedale di farmaci provenienti da altri Paesi europei, privi del foglietto illustrativo in lingua italiana. In particolare, la richiesta di informazioni riguardava due specifici medicinali: un farmaco utilizzato in anestesia e un antibiotico, destinati principalmente a un uso ospedaliero e solo in alcuni casi forniti in distribuzione diretta con tutte le istruzioni del caso. Si tratta di medicinali di uso comune e consolidato, che gli operatori sono abituati a somministrare regolarmente ai pazienti, essendo in commercio da alcuni decenni. Le informazioni contenute nel foglietto illustrativo sono a disposizione di tutto il personale sanitario che prescrive, utilizza e somministra tali farmaci attraverso i sistemi informatici e le banche dati presenti nei reparti. La loro consultazione è immediata: all’atto della prescrizione o somministrazione, attraverso il pc portatile dedicato a tale attività, è possibile visualizzare tutte le indicazioni necessarie (posologia, effetti collaterali, controindicazioni, interazioni ecc.). Si ricorre all’acquisto di farmaci sul mercato europeo quando insorgono temporanee indisponibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di determinate patologie. In questi casi la procedura è regolarmente autorizzata da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per gli ospedali pubblici e i privati accreditati. Nelle autorizzazioni, abitualmente l’Agenzia prescrive che in ogni struttura ricevente il farmaco venga fatto pervenire almeno un foglietto illustrativo in lingua italiana. L’Azienda ricorda che gli acquisti di medicinali per uso ospedaliero o distribuzione diretta ai pazienti avviene oggi attraverso Aven, l’Area Vasta Emilia Nord, che comprende le aziende sanitarie e ospedaliere delle province da Piacenza a Modena. Le gare di appalto si svolgono nella maggior parte dei casi in ambito regionale, tramite IntercentER, l’Agenzia regionale per gli acquisti. Anche se acquistati all’estero, questi farmaci sono esattamente come quelli venduti in Italia e il loro utilizzo è sicuro quanto quello dei lotti provenienti dal nostro Paese. Sull’argomento il direttore di Presidio unico Guglielmo Delfanti ha rilasciato un’intervista all’inviato della tv nazionale per fornire le indicazioni del caso.
W L’AMORE, L’OPUSCOLO CHE DIVIDE
W l’Amore ha fatto scintille. Accade spesso quando si parla di affettività e di educazione sessuale. Era accaduto l’anno scorso quando venne distribuito tra gli studenti delle scuole superiori un questionario contro l’omofobia, è accaduto quest’anno per l’opuscolo distribuito nelle classi della scuola media Calvino che hanno aderito al progetto. Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure visone di un’affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore, come ha sottolineato in un articolo anche Il Giornale? L’intento sembrava essere in realtà quello di far prendere coscienza gli adolescenti, tra i 13 e 14 anni, di tutto ciò che le tematiche legate all’affettività producono comprese le relazioni tra persone dello stesso sesso. Il progetto porta la firma della regione Emilia Romagna, degli spazi giovani delle Asl (consultori) e della consulenza dell’Università di Bologna. Alla scuola media Calvino, previo incontro informativo per il consenso preventivo da parte dei genitori, hanno aderito 259 studenti solo 17 hanno preferito non prendere parte al progetto; a breve partirà anche alla scuola media di San Nicolò. Tematiche che scottano forse, ma che occorre affrontare, secondo l’assessore alla politiche giovanili Giulia Piroli anche perchè i dati forniti dai consultori non sono confortanti. “A livello regionale a Piacenza si registra la più alta percentuale di interruzioni volontarie di gravidanza – spiega l’assessore – i dati si riferiscono al 2012. Secondo noi c’è l’esigenza di affrontare questa tematica. Da un’indagine recente emerge che il 60% degli adolescenti non parla di sessualità con i propri genitori, dall’altra parte le scuole di genitorialità sono in aumento”.
Argomenti che dividono, come quello del registro dele coppie civili che Piacenza non possiede, attorno al quale si erano creati non pochi mal di pancia proprio tra la stessa maggioranza di centro sinistra. “Credo che arriverà prima il Governo Renzi a fare una legge sulle unioni civili – sorride l’assessore Piroli. Io da consigliere avevo firmato la proposta di delibera per il registro delle coppie civili a Piacenza. E’ un percorso difficile, ci sono in modo trasversale criticità e resistenze che devono essere superate”.
Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo
DISOCCUPAZIONE RECORD: 12 MILA PERSONE SENZA LAVORO, 5 MILIONI DI ORE DI CASSA INTEGRAZIONE
Numeri allarmanti che testimoniano che la crisi occupazionale esiste eccome. Il quadro è chiarissimo, come dimostrano questi dati: 12 mila disoccupati nel 2014 tra Piacenza e provincia, 9 mila in più rispetto al 2009 anno di inizio crisi; disoccupazione giovanile al 24% e popolazione tra 35 e 55 anni fuori dal mercato del lavoro; oltre 5 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio provinciale del lavoro. Nel 2014 le imprese piacentine hanno realizzato 47.410 avviamenti (+2mila unità rispetto al 2013, +4%). La dinamica crescente degli avviamenti è stata trainata dal forte incremento dei contratti a tempo determinato (+2.665 unità, +10%), mentre i rapporti a tempo indeterminato sono in netta flessione (-16%). Sotto il profilo settoriale la crescita della domanda di lavoro risulta particolarmente forte nel terziario (+1.535 avviamenti, +5%) e nell’agricoltura (+511 avviamenti, +9%), mentre il secondario si registra una riduzione di -122 movimenti (-2%). Il bilancio occupazionale del 2014 è negativo: le cessazioni hanno superato gli avviamenti, e ne è derivata una contrazione di -1.248 posizioni di lavoro. La dinamica era già negativa nel 2012 (saldo: -1.849) e nel 2013 (-872).
FACOLTA’ DI MEDICINA DI PARMA E PIACENZA, BORGHI: “SI PUO’ FARE”
Un maestoso scalone d’onore porterà gli studenti a frequentare i corsi nei 13 ambienti egregiamente restaurati al primo piano del collegio Morigi di via Taverna. E’ qui che dopo la pausa pasquale troverà sede il corso di laurea in Infermieristica e in Fisioterapia dell’Università degli studi di Parma, oggi collocati alla sede di Tutor. Una collocazione decisamente prestigiosa, che apre la strada a proficue, si spera, forme di collaborazione con l’ateneo ducale. A motivare questo auspicio ci ha pensato il rettore dell’Università di Parma Loris Borghi con l’annuncio di voler costituire una nuova facoltà di medicina e chirurgia di Parma e Piacenza. L’ospedale Guglielmo da Saliceto, a due passi dalla nuova sede della facoltà di infermieristica e fisioterapia, di fatto fa già parte della rete formativa dell’università di Parma. Si tratterebbe quindi di formalizzare questo passaggio, e il rettore Borghi, pare abbia tutte le intenzioni di attuarlo, al di la di semplici annunci. “A un certo punto – spiega – noi abbiamo pensato non solo ad aggiungere, ma anche medicina e chirurgia con una scuola di specializzazione. La Gelmini ce l’ha impedito. Però abbiamo trovato il modo di aggirare in parte, anche per quanto riguarda la facoltà di medicina e chirurgia, questo impedimento. L’ospedale di Piacenza fa parte infatti della rete formativa della nostra università”. Quello che emerge è che il modello del futuro non sarà una visione parcelizzata, ma più unita per portare vantaggi ai pazienti e agli studenti, e se allarghiamo il discorso anche alla città di Piacenza che, nonostante gli sforzi di implementazione, non è ancora riconosciuta come città universitaria.
La struttura restaurata al primo piano del palazzo Scotti da Fombio di circa 1000 metri quadrati, ospiterà le tre classi del corso di laurea in Fisioterapia per un totale di 60 studenti, circa 20 per anno di corso, e le tre classi del corso di laurea in Infermieristica, che ha un’utenza di 240 studenti, circa 80 studenti all’anno. In tutto 13 ambienti fra aule, uffici e locali di servizio; di particolare importanza il recupero di tre grandi sale che fungeranno da aule didattiche e il recupero/restauro di affreschi in due sale del complesso. I lavori di restauro, appaltati su una base d’asta di oltre 487.mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta Ceap.
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DIPENDENTI MERCATONE UNO: “VOGLIAMO CHIAREZZA SUL NOSTRO FUTURO”
Mercoledì primo aprile sciopero nazionale dei dipendenti del Mercatone Uno. I lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro lavorativo per questo hanno organizzato due momenti di protesta: il primo alle 9 davanti allo store di Fiorenzuola sulla via Emilia, chiuso per sciopero. I 30 dipendenti saranno davanti al negozio e distribuiranno volantini per sensibilizzare la popolazione. Nella seconda parte della mattina si sposteranno davanti al Municipio di Fiorenuzola d’Arda per chiedere di poter parlare con il sindaco Compiani. Il segretario della Filcams Cgil, Giuliano Zuavi ha detto:” i lavoratori e le lavoratrici vogliono avere chiarezza attorno al loro futuro, l’azienda non dà informazioni”.
PIACENZA EXPO: APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE
Via libera da parte dei soci all’aumento di capitale per Piacenza Expo. L’Assemblea Straordinaria ha approvato il Piano Industriale della Società per il triennio 2015/2017 e un aumento di capitale pari a 1.500.000 euro da sottoscrivere entro il 30 giugno 2015 e da versare in tre rate entro il 30 giugno di ciascun anno fino al 2017. L’Assemblea ha anche deliberato la variazione dello statuto della Società, per adeguarlo alle recenti normative sulle pari opportunità. Prima dell’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato il bilancio d’esercizio 2014, che chiude in attivo e che sarà portato all’approvazione dell’Assemblea nella prossima adunanza.
Ecco la nota e il commento del Presidente Manfredini
“La discussione è stata costruttiva – ha dichiarato il presidente Angelo Manfredini -. I Soci sono consapevoli del ruolo di sviluppo del territorio che il quartiere fieristico riveste e dell’indotto che lo stesso quartiere genera a livello locale. C’è un generale apprezzamento dello sforzo in atto per mettere a valore la Società.” Piacenza Expo sia nel 2013 che nel 2014 ha promosso 29 eventi. Nel 2015 sono 35 le iniziative in programma, in un periodo di forte crisi economica. Dal 2011 al 2014 sono stati inseriti 12 nuovi eventi in calendario. I giorni di utilizzo del quartiere fieristico nel 2014 sono stati 145. Considerando il fermo complessivo di tre mesi dell’offerta fieristica (comprendendo la pausa natalizia e il periodo da giugno ad agosto), tipico di tutti i quartieri, possiamo affermare che Piacenza Expo è occupata per eventi più della metà dei giorni effettivamente disponibili. Nel 2014 sono stati organizzati 70 convegni e seminari. Il trend degli espositori e dei visitatori segna importanti progressi. 1.322 espositori nel 2011, 1.018 nel 2012, 1.773 nel 2013 e 1.734 nel 2014. I dati risentono della biennalità di alcune fiere. É significativo che dal 2011 al 2014 il totale degli espositori sia aumentato di 412 unità. I dati dei visitatori sono ancora più lusinghieri: 75.540 nel 2011, 101.513 nel 2012, 116.122 nel 2013 e 147.197 nel 2014. Il totale dei visitatori è quasi raddoppiato rispetto al 2011. Nel 2014 i visitatori stranieri provenivano da 71 Paesi esteri. “Sono numeri che confermano il potenziamento della nostra offerta – riprende Manfredini -. Ma ribadisco che un quartiere fieristico per competere sul mercato non può limitarsi ad essere (se mai lo è stato) un semplice contenitore di eventi. Deve svolgere un ruolo di driver per il marketing territoriale. Potenziamento dell’offerta fieristica e acquisizione di nuovi ruoli a servizio del territorio: sono le due linee guida su cui Piacenza Expo sta consolidandosi. Un patrimonio da salvaguardare, anche in nome del Bilancio Sociale, che attesta un significativo indotto economico a livello locale, pari nel 2014 a quasi € 5.400.000.Per tutto questo va un sentito ringraziamento a tutti i Soci, agli Amministratori, al Collegio Sindacale, ai dipendenti e ai collaboratori.”
UN BRAND PER EXPO 2015, ISCRIZIONI APERTE FINO AL 31 MARZO
Un brand per Piacenza in vista di Expo 2015. All’interno del tavolo di lavoro dell’ATS si sta svolgendo una nuova iniziativa di creazione del Branding Piacenza. Il percorso si concluderà con una competizione tra le idee coinvolte con expertise in tema di design comunicazione e marketing territoriale. Ci si iscrive entro il prossimo 31 marzo. L’oggetto di questo concorso di progetti è la visualizzazione iconografica delle otto Categorie Identitarie, a cui si riconducono tutte le proposte oggetto di consultazione popolare: materiali, oggetti, gesti, parole, immagini, musiche, formule, profumi.
OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE
Oggetto di questo concorso di progetti è invece la visualizzazione iconografica delle otto Categorie Identitarie, a cui si riconducono tutte le proposte oggetto di consultazione popolare, qui di seguito precisate. Le otto Categorie Identitarie sono: materiali, oggetti, gesti, parole, immagini, musiche, formule, profumi. Ogni categoria vivrà di una propria stilizzazione grafica, in modo separato ma coordinato con tutte le altre e infine in modo unitario, sotto una visualizzazione complessiva che evochi la multiforme ricchezza dell’universo piacentino. A fianco della versione unitaria dell’insieme delle 8 categorie i progettisti saranno chiamati anche a fornire un claim (motto o pay-off), che comparirà inscindibilmente insieme al segno grafico.
PARTECIPANTI
Giovani di Piacenza e provincia, neo diplomati (A.A. 2013/14) presso corsi di studio universitari dedicati (es. Scuola del Design Politecnico di Milano, IED Istituto Europeo di Design di Milano, Scuola Politecnica di Design, NABA, etc.) in Visual Design e Communication Design;
Giovani designer di Piacenza e provincia, con diploma universitario conseguito negli ultimi 5 anni e di età non superiore a 35 anni;
Giovani di età non superiore a 35 anni con formazione universitaria in marketing e branding territoriale e turistico, copywriting, comunicazione istituzionale.
COORDINATORI
Professionisti della comunicazione visiva operanti in Piacenza e provincia, di età superiore a 35 anni.
COMMISSARI
Professionisti della comunicazione visiva, esperti di comunicazione di brand e di marketing territoriale, rappresentanti ATS.
GRUPPI DI LAVORO
Diversi gruppi di persone proporzionalmente costituiti da: giovani piacentini neo diplomati universitari (40%), giovani designer piacentini (40%), professionisti di età superiore a 35 anni (20%), con funzione di guida e coordinamento
TEMPI E MODALITÀ DI LAVORO
I lavori si svolgeranno attraverso sessioni contemporanee, della durata di 3 giorni (martedì, mercoledì, giovedì, 7-8-9 Aprile) per essere presentati e sottoposti alla valutazione della commissione giudicatrice il venerdì mattino successivo 10 Aprile. Nel pomeriggio dello stesso giorno la commissione identificherà la proposta vincitrice e premierà il gruppo firmatario.
FORMATI DI PRESENTAZIONE
Ogni gruppo di lavoro sarà invitato a presentare alla Commissione:
L’iter di progetto (idee preliminari, concept, schizzi, suggerimenti di applicazioni, ecc.) in un file PDF, attraverso la figura di un rappresentante per ogni gruppo. Ogni rappresentante interverrà prima dell’inizio dei lavori della commissione e avrà a disposizione 15 minuti di tempo per esporre le proposte del proprio gruppo alla giuria;
Le proprie proposta creative attraverso un numero massimo di 10 stampe in formato A3 (30×42 cm) orizzontali. Le tavole avranno la funzione di visualizzare chiaramente i risultati finali e di favorire il lavoro della giuria.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE
Le proposte dei diversi gruppi saranno effettuata in base ai seguenti criteri:
efficacia e immediatezza comunicativa e caratteristiche concettuali, coerenza della proposta con il tema del concorso, originalità della proposta, flessibilità d’uso e di applicazione.
Il bando viene pubblicato su:
“L’UNIONE DEI COMUNI SIA PROTAGONISTA IN ALTA VAL D’ARDA”
Un uovo di Pasqua con l’auspicio che l’Unione dei Comuni dell’Alta Val d’Arda diventi protagonista e faccia sentire la propria voce nell’importante partita che si sta giocando a Vernasca per la vicenda Buzzi Unicem e Carbonext.
Di seguito pubblichiamo la nota dei comitati Bassa Nocività in Val d’Arda, Aria Pulita in Val d’Arda e Legambiente Piacenza che hanno incontrato i sindaci dell’Unione prima dell’insediamento.
“Sabato 28 marzo , nella giornata di insediamento dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val d’ Arda a Castell’Arquato , i Comitati Basta Nocività in Val d’Arda , Aria Pulita in Val d’Arda insieme all’associazione Legambiente Piacenza si sono trovati davanti alla sede dell’unione con gazebo, banchetto di raccolta firme e volantini, per consegnare al Presidente dell’Unione in carica,Ivano Rocchetta, ed a tutti i sindaci e consiglieri componenti un simbolico pacchetto Pasquale targato No CarboNext .
Nella busta un piccolo uovo di pasqua, come augurio di buon lavoro, un Documento di richieste ed il testo della raccolta firme iniziata una settimana fa, il tutto per chiedere alla nuova realtà politica ed amministrativa della Val d’Arda di diventare protagonista,come ente autonomo, nella vicenda del progetto Carbonext attualmente in Valutazione di Impatto Ambientale in Provincia.
“Crediamo, ha affermato Laura Chiappa a nome dei comitati e di Legambiente, sia molto importante che l’ Unione dei Comuni appena nata diventi protagonista nelle vicende che coinvolgono il territorio della vallata e si esprima come ente unitario anche a livello “politico” e non solo amministrativo. Una vicenda così importante come quella del progetto CarboNext, che coinvolge tutta la vallata e tanto preoccupa la popolazione, non può essere certo delegata alla decisione del solo Comune di Vernasca, unico presente attualmente in Conferenza dei Servizi con diritto di voto , perché Comune sede della società Buzzi Unicem, ma deve essere il frutto di una decisione condivisa paritariamente da tutti e quattro i Comuni che fanno parte dell’Unione e che sono coinvolti dal progetto. Se si vuole davvero che l’Unione dei Comuni dell’Alta Val d ‘Arda sia un valore aggiunto per il territorio e non mera esecutrice di servizi, questo dovrebbe essere un passaggio necessario.”
I Comitati e Legambiente hanno consegnato ai sindaci ed ai consiglieri un documento in forma di istanza dove si chiede di mettere in discussione nell’Ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio quattro richieste , tutte relative al progetto Carbonext .
Abbiamo chiesto- raccontano Luca Jesini e Marcello Trabucchi – per prima cosa all’Unione di Partecipare direttamente alla Conferenza dei Servizi in corso di svolgimento con un proprio rappresentante, perché Ente rappresentativo degli interessi di tutta l’area coinvolta dal progetto, studiando la forma specifica per poterlo fare. Non crediamo debba più essere solo Vernasca a decidere. Abbiamo inoltre chiesto di fare propria, come Unione dei Comuni dell’Alta Val d’Arda, la richiesta di Valutazione di Impatto sanitario fatta dai Comuni di Lugagnano, Castell’Arquato e Morfasso, facendola diventare “richiesta” dell’Unione , in risposta alle istanze del territorio di tutela sanitaria, ambientale e socio-economica. Non si può tra l’altro dimenticare che la domanda di Vis è stata supportata da 4122 firme di cittadini della Vallata.
Le altre due richieste riguardano la costituzione e nomina di un Comitato Tecnico Scientifico, composto da esperti sul tema dell’inquinamento atmosferico, della salute, ambiente e diritto che possa supportare con la propria competenza tecnica l’Unione dei Comuni in ogni passaggio della Conferenza dei Servizi ed il coinvolgimento dei cittadini, associazioni e comitati, istituendo un comitato di coordinamento o un tavolo per garantire il massimo grado di partecipazione ai processi decisionali sul progetto in corso”
La consegna del documento è avvenuta in un clima di massima disponibilità all’ascolto da parte di tutti i sindaci ed i consiglieri dell’Unione , per questo, fanno osservare i Comitati e Legambiente, spiace dover rilevare che il solo sindaco di Vernasca non solo non ha voluto ricevere il documento ne ascoltare i cittadini al momento della consegna ma alla fine dell’assemblea dell’Unione lo ha “dimenticato” sul tavolo della sala, ad evidente dimostrazione del grado di attenzione che riserva alle richieste dei suoi cittadini ed alvalore della partecipazione.”