FONDAZIONE INVERNIZZI: PREMIATI 31 STUDENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE AGRARIE. “VALORIZZIAMO IL MERITO E LA RICERCA”

Sono 31 gli studenti della facoltà Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza che hanno ricevuto le Borse di Studio Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi; un riconoscimento al merito accademico e un investimento concreto nel futuro del comparto agroalimentare

L’iniziativa, ormai consolidata, rappresenta un importante gesto di fiducia della Fondazione nei confronti dell’Università Cattolica e, più in generale, delle nuove generazioni di professionisti chiamati a guidare con competenza e responsabilità le sfide dell’agroalimentare del futuro.

Alla cerimonia erano presenti il professor Giuseppe Bertoni, presidente della Fondazione Invernizzi, e il professor Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà.

«Questo è un momento significativo per almeno due motivi» ha dichiarato il professor Cocconcelli. «Da un lato, la Fondazione Invernizzi conferma il suo impegno a sostegno della formazione universitaria, riconoscendo il valore della nostra facoltà nella preparazione di figure altamente qualificate. Dall’altro, queste borse rappresentano un aiuto concreto per gli studenti, offrendo loro un’opportunità in più per investire nel proprio futuro».

Il settore agroalimentare, in costante evoluzione, richiede infatti competenze sempre più interdisciplinari per affrontare le complesse sfide ambientali, economiche e sociali. In questo contesto, la collaborazione tra l’Università Cattolica e la Fondazione Invernizzi si traduce in progetti di ricerca, attività di divulgazione scientifica e sostegno diretto alla formazione delle nuove generazioni.

«La nostra missione – ha aggiunto il professor Bertoni – è valorizzare il merito, inteso come unione di talento e impegno, e indirizzarlo verso il bene della collettività. Per questo la Fondazione continua a sostenere progetti di ricerca e formazione in ambito agroalimentare, contribuendo allo sviluppo di un sapere utile, concreto e di alto profilo».

Grazie al finanziamento della Fondazione Invernizzi, per l’anno accademico 2025-2026 saranno previsti esoneri fino a 5.000 euro dalle rate universitarie per le matricole dei corsi di laurea triennali e magistrali della facoltà, selezionati esclusivamente in base al merito.

«L’eccellenza è al centro del nostro progetto formativo – ha concluso Cocconcelli –. Il supporto che riceviamo dalla Fondazione Invernizzi, insieme alla fiducia delle aziende del settore agroalimentare, ci stimola a valorizzare sempre di più gli studenti più meritevoli, promuovendo una formazione solida, innovativa e orientata al futuro, per approdare ad un’agricoltura che assicuri cibo sano, sicuro e sostenibile per il Pianeta».

CONFINDUSTRIA: 80 ANNI DI VITA E UNA NUOVA SEDE PER IL 2028

Gli industriali piacentini avranno una nuova sede, accanto al centro di formazione Forpin in strada della Bosella, a Sant’Antonio per creare così una vera e propria cittadella degli imprenditori, della ricerca e dell’innovazione, pronta secondo il programma a fine 2028. L’annuncio direttamente dal Presidente di Confindustria Nicola Parenti, nel corso del suo interventi per gli 80 anni di vita dell’associazione.

Un’assemblea molto partecipata, nel cuore della città; il teatro municipale. Ad aprire il pomeriggio l’attore Stefano Accorsi che, dal palco ha letto alcuni stralci dell’imprenditore Olivetti e di Enrico Mattei. Un traguardo importante, 80 anni, per questo sono state premiate dodici aziende  che hanno aderito a Confindustria fin dal 1945. E guardando al futuro, il pensiero del presidente va già al primo secolo di vita. Tra le maggiori sfide la possibilità di continuare ad essere motore e sviluppo per il territorio e trasformare un’idea in realtà. Per questo occorre avere una burocrazia che non blocchi ma che al contrario faciliti le imprese a creare lavoro e innovazione
25 mila gli addetti impiegati nella nostra provincia; un numero importante che impone responsabilità, tra cui continuare a migliorarsi. E poi c’è il legame con le aziende e con il territorio, tema di questa 80esima assemblea provinciale. Il bilancio sociale d’impresa diventa indispensabile da oggi in avanti proprio per produrre ricchezza che si riversa sul territorio.

Ad arricchire l’evento la presenza in videocollegamento del premio Nobel per l’economia  Daron Acemoglu, docente del Mit di Boston, Diversi i temi toccati legati alla congiuntura burrascosa che sta vivendo l’economia mondiale segnata da un ritorno al protezionismo. Alla tavola rotonda anche il presidente della regione Emilia Romagna Michele De Pascale.

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PERTITE: UNDICI ASSOCIAZIONI FANNO UN APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE

Riceviamo e pubblichiamo l’appello firmato da undici associazioni a favore del parco della Pertite rivolte, in particolare, all’amministrazione.

Associazione Ambiente e Lavoro
Associazione Parco delle Mura
APS La Cura del bosco ETS
CAI Club Alpino Italiano – Piacenza
FIAB amolabici
Friday For Future – Piacenza
Italia Nostra sezione di Piacenza
Legambiente Piacenza Circolo “Emilio Politi”
Lipu Piacenza
Touring Club Italiano – Piacenza
Velolento Piacenza

Che il Parco della Pertite non rientri fra gli obiettivi prioritari di questa amministrazione risulta purtroppo evidente. Nel giro di un paio di anni, a seguito delle pressioni del Comitato della Pertite e delle associazioni ambientaliste per riuscire ad ottenere il Bosco in città, il Comune ha via via evidenziato una serie di intoppi tali da rappresentare l’obiettivo del parco come una vera e propria “missione impossibile”.
Dapprima ipotizzando una cifra incredibilmente alta (50 – 60 milioni di euro) per demolire e smaltire gli immobili presenti nell’area militare, senza avere un progetto e quindi una idea di quanti edifici e per quali funzioni sarebbe stato necessario recuperarli.
Successivamente la Pertite è stata inserita, nel Quadro Conoscitivo del PUG, fra le aree che andranno rigenerate “favorendo la concomitanza di iniziative pubbliche e dell’imprenditoria immobiliare privata”; formula decisamente poco felice e che male rappresenta la volontà di realizzare un parco pubblico. La destinazione urbanistica nelle norme del PUG rimane quella fondamentale di “verde pubblico”, ma con la precisazione che “l’area sarà trasformata a parco in tutto o in parte”.

Nel corso del Consiglio Comunale del 5 maggio scorso l’Assessora Fantini ha affermato che l’area, per essere fruibile come parco, va bonificata; precisando che tale “bonifica” comporterebbe lo scorticamento del terreno, quindi l’eliminazione degli alberi oggi esistenti e la successiva ripiantumazione. Affermazione che lascia davvero di stucco per almeno due motivi: primo perché è tutto da dimostrare che un’ulteriore bonifica, così radicale, sia necessaria; secondo perché la cancellazione integrale dei servizi ecosistemici che l’attuale bosco produce in una città inquinata come Piacenza suggerirebbe, senza alcun dubbio, soluzioni alternative. Piuttosto che tagliare le piante, per esempio, sarebbe preferibile interdire l’accesso al bosco, consentendo la bonifica solo nella radura. Infatti l’ipotesi del disboscamento è semplicemente impensabile e contraddittoria, per una comunità di migliaia di cittadini che da anni chiedono il parco, proprio per conservare il patrimonio arboreo esistente.
Nella stessa seduta di Consiglio Comunale è stato anche detto che l’Amministrazione è disponibile ad acquisire una parte dell’area di soli 7 ettari a condizione che la Difesa e il Demanio si facciano carico – oltre che della bonifica – anche delle spese per la recinzione e per l’impianto di illuminazione; condizioni che – di fatto – renderebbero impossibile la trattativa.
Ultimo intoppo l’accordo “Piano Città di Piacenza”, sottoscritto dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Piacenza il 24 aprile 2024 per “valorizzare”, mediante il ricorso ad investimenti privati, 11 aree demaniali inclusa l’area Pertite. Il Piano di valorizzazione della Pertite pubblicato sul sito dell’Agenzia del Demanio prevedeva un impianto fotovoltaico a terra “Energy Park”. Ipotesi che è stata prontamente smentita dall’Assessora Fantini sui giornali, tanto che dalla scheda presente – ne diamo atto – è stato tolto il riferimento. Ma dall’aprile 2024 non se n’era accorto nessuno?

Il minimo che si possa dire è che gli Enti coinvolti nel dossier Pertite non comunicano a sufficienza tra loro e che le idee per raggiungere l’obiettivo del parco sono ancora molto, troppo confuse.
A fronte di questa situazione, le sottoscritte associazioni di cittadini ritengono assolutamente necessario e urgente sostenere le proposte avanzate dal Comitato Pertite all’Amministrazione Comunale :
1) chiedere, per motivi d’interesse pubblico, lo stralcio dell’area Pertite dall’elenco delle aree demaniali di Piacenza che l’Agenzia del Demanio prevede di “valorizzare”, anche mediante l’alienazione a privati e con interventi immobiliari; in quanto l’area è interamente destinata dal PSC/RUE vigente a verde pubblico;
2) confermare nel PUG in corso di adozione, la destinazione urbanistica dell’intera area Pertite esclusivamente a parco pubblico urbano, rimuovendo le ipotesi che consentirebbero la parziale edificazione dell’area mediante interventi dell’imprenditoria privata;
3) costituire un tavolo tecnico-politico fra gli Enti competenti per
definire lo stato effettivo d’inquinamento dell’area, gli interventi di bonifica necessari, i relativi costi e i soggetti a cui compete l’obbligo di accollarsi le le eventuali operazioni e spese di bonifica;
stipulare un protocollo d’intesa ai sensi delle norme in materia di federalismo demaniale che preveda la cessione gratuita integrale e non parziale dell’area Pertite al Comune;
4) predisporre uno studio di fattibilità tecnico-economica che sviluppi la proposta del Comitato Pertite di parco naturale d’interesse storico-culturale-sociale, basata sulla conservazione della vegetazione e dei fabbricati esistenti recuperabili; e che preveda la possibilità di esecuzione dei lavori mediante stralci attuativi;
5) condurre l’intero processo tecnico-amministrativo sopra descritto in modo partecipato, informando e consultando in tempo reale la cittadinanza sulle problematiche e sulle ipotesi di scelte.

Come dimostrano decine di altri esempi in Italia, un parco pubblico non è un oggetto preconfezionato, che si acquista sugli scaffali del supermercato ma è un percorso vivo, le cui mete si conquistano a tappe, in base alle esigenze della città, delle persone che lo vivono e lo amano. Il parco è, e deve essere, l’espressione di una comunità che, se attivata, può produrre miracoli insperati, ben oltre l’ordinaria amministrazione.
Chiediamo alla Sindaca e al Consiglio Comunale un cambio di rotta e un impegno in questa direzione.

LAVORATORI LOGISTICA: LA NECESSITA’ PIU’ IMPELLENTE E’ LA CASA

Sono la mancanza di un alloggio e l’assenza quasi totale, per qualcuno, di alfabetizzazione digitale ed informatica le principali necessità emerse dall’indagine condotta da ITL su indicazione del Comune di Piacenza sui lavoratori del comparto logistico di Le Mose. Alla ricerca hanno contribuito anche le aziende, Confindustria, Confapi e Confcooperative, perché l’obiettivo è trovare soluzione condivise a tutti i soggetti che gravitano nel comparto.

Oltre 400 i lavoratori oggetto dell’indagine avviata ad aprile 2024, il 10% del totale degli addetti impiegati: 4 le macro aree oggetto di studio: abitazione , mobilità, accesso ai servizi in senso lato, e formazione integrativa.
Ed è proprio il problema casa quello che emerge con maggiore forza: il 60% dei lavoratori intervistati vive in affitto, il 3% vive in alloggi pubblici/dormitori, e il tempo medio per trovare una casa è stato di 3 mesi per il 60% degli intervistati.

In questo contesto, le aziende hanno un ruolo fondamentale: sono ancora troppo pochi i casi virtuosi per cui fanno da garanzia al lavoratore nella ricerca di un alloggio e nel pagamento dell’affitto, così come pochi lavoratori hanno facilità nell’accesso al credito o nell’accendere un mutuo. Ma dalla ricerca sono emerse anche dati inaspettati che riguardano la nazionalità e il titolo di studio.

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“LA QUESTIONE EDUCATIVA E’ SAPERE INTERCETTARE L’ATTESA”. IL CONVEGNO DEDICATO A DON GIORGIO BOSINI

Sui giovani e sulla questione educativa don Giorgio Bosini fu certamente profetico. Scriveva di emergenza quasi con fastidio perché sperava così in un impegno maggiore e in una capacità di leggere più chiaramente i bisogni da parte degli adulti. Non andò così 15 anni fa, e la situazione oggi non è cambiata, anzi.
Se ne è parlato nel corso del convegno organizzato da La Ricerca, in occasione dei 45 anni di fondazione del Centro di Solidarietà fondato proprio da don Giorgio a cui hanno partecipato anche il pedagogista Ivo Lizzola, Ordinario di Pedagogia sociale e Pedagogia della marginalità, del conflitto e della mediazione presso l’Università di Bergamo, e il presidente nazionale della Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche) Luciano Squillaci.

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LIBRO “IL GENDER ESISTE: GIU’ LE MANI DAI NOSTRI FIGLI” ALLA CASA DELLE ASSOCIAZIONI. LA STORIA SI RIPETE? CUGINI: “CERTA POLITICA HA PERSO IL SENSO DELLA MISURA”

La storia si ripete. Anche se in questo caso ci si sarebbe aspettati un altro epilogo. Dopo le polemiche scoppiate a seguito del luogo, originariamente, scelto per la presentazione del libro di Francesca Totolo Le vite delle donne contano, ovvero la Casa delle Associazioni, e della mancanza da parte degli organizzatori della sottoscrizione del modulo corredato dal “bollino antifascista”, oggi pare che stia per accadere la stessa per la presentazione di un altro libro. Nel primo caso, gli organizzatori decisero, all’ultimo minuto, di cambiare il luogo della presentazione, scegliendo la sala convegni di un hotel della città.

Questa volta si tratta del libro Il gender esiste: giù le mani dai nostri figli di Rossano Sasso, parlamentare della Lega. La presentazione è in programma giovedì 22 maggio alle 21 presso la Casa delle Associazioni di via Musso. Parteciperanno la senatrice della Lega Elena Murelli e il consigliere comunale del Carroccio Luca Zandonella.

Qualcosa ci dice che potrebbe andare a finire come con il libro di Totolo, perché neppure in questo secondo caso, gli organizzatori hanno sottoscritto i moduli nuovi, quelli recanti il cosiddetto bollino antifascista. I moduli compilati e consegnati, infatti, pare siano quelli precedenti e non ancora modificati. L’amministrazione, come nel caso precedente, c’è da immaginare che inviterà gli organizzatori al rispetto del nuovo regolamento che, lo ricordiamo, è stato approvato dal Consiglio Comunale il 27 gennaio 2025 ed entrato in vigore dal primo marzo. Se non accadrà, l’ipotesi è che la presentazione verrà dirottata in un altro luogo.

Il messaggio contenuto nel libro sta già tutto nel titolo e se non fosse tutto chiaro, la copertina “aiuta” non poco: due enormi mani si calano dall’alto su due bambini, un maschio a una femmina per mano, come a volerli catturare. Le mani sono arcobaleno, con un chiaro riferimento alla comunità LGBTQIA+ che a Piacenza celebrerà il Pride il 24 maggio, due giorni dopo la presentazione.

“Il titolo sottotitolo Il gender esiste – giù le mani dai nostri figli provoca disgusto solo a pronunciarlo – commenta il consigliere di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e prosegue, riferendosi agli organizzatori, “partono con una panzana che provano a trasformare in realtà a furia di ripeterla e poi mettono il punto esclamativo citando uno degli slogan cari agli inquisitori di Bibbiano, nessuno dei quali mi risulta abbia chiesto ancora scusa per tutto il fango gettato in quegli anni. Da operatore del settore, ho vivo il ricordo dei salti mortali che abbiamo dovuto fare per continuare a svolgere il nostro lavoro di tutela minori, intanto che un manipolo di irresponsabili infuocava la massa tirando dentro tutto e tutti come una rete a strascico. La verità è che certa politica ha perso da tempo il senso della misura e della vergogna e se ne compiace pure, organizzando momenti fatti apposta per dimostrarlo.” Cugini allarga il campo prendendosela con “questa destra che si inventa nemici a colpi di presentazioni incentrate sulla paura. Prima ci sono venuti a raccontare che la violenza sulle donne è appaltata allo straniero brutto e cattivo. Neanche farlo apposta, piomba su Piacenza una scioccante inchiesta in cui l’indagato non solo non è straniero, ma un illustre, italianissimo e bianchissimo medico che si faceva forte del suo ruolo per abusare le vittime. Adesso, giusto per sfruttare la pubblicità del Pride ci propinano un libello la cui abbinata titolo-sottotitolo provoca disgusto solo a pronunciarla”.

Il collega Luigi Rabuffi ha presentato un accesso agli atti per avere copia completa del modulo di richiesta della sala comunale presso la Casa delle Associazioni da parte degli organizzatori della presentazione.

 

PIETRO GRASSO: “CUSTODIRE LA MEMORIA E AGIRE NEL PRESENTE CON I RAGAZZI”

La platea era quella degli studenti delle scuole piacentine, i temi legalità e lotta alla mafia. Nella sua “terza vita” (così l’ha definita) Pietro Grasso, già Procuratore Nazionale Antimafia e Presidente del Senato, ha deciso di dedicarsi ai più giovani per raccontare loro cosa significa far prevalere il bene sul male, lottare contro la mafia anche là nei territori che ne sembrano liberi.

Scintille per la scuola-legalità  Cittadinanza. Parole e immagini “non un libro – spiega Grasso – ma un manuale, una alla lettura di Paolo Borsellino parla ai ragazzi, Il mio amico Giovanni e Storie di sangue, amici e fantasmi; un quaderno di attività da fare da soli o in classe; un approfondimento sulle storie di colleghi e amici, fondamentali nella lunga storia della lotta alla mafia; il racconto della vita di donne importanti come Rita Atria e Francesca Morvillo; un’analisi sulle diverse mafie che infestano il nostro Paese; un invito alla visione di film che raccontano pezzi di storia del nostro Paese; un inedito dietro le quinte nelle giornate delle ‘scorte’; uno sguardo al passato e contemporaneamente uno sguardo al futuro, a quello che costruiremo insieme.
Una lettura che è un piccolo ma concreto passo per un impegno da cittadini attivi e consapevoli”.

Le classi che hanno partecipato all’evento ai Teatini aderiscono al progetto di cittadinanza attiva “conCittadini-Rete Piacenza”, promosso dall’Assemblea legislativa ed è coordinato a livello territoriale, come capofila, dalla Provincia di Piacenza.

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TARASCONI AGLI INFERMIERI: “NULLA INCRINERA’ LA STIMA CHE LA COMUNITÀ RIPONE IN VOI”

“Senza infermieri non può esserci cura. Ed è sulla cura che si basa il diritto alla salute sancito come fondamentale dalla nostra Costituzione”.

Così si è espressa la sindaca Katia Tarasconi  al convegno organizzato dall’Ordine degli Infermieri sul codice deontologico in occasione della Giornata Internazionale dell’infermiere che si è celebrata ieri.

“E’ stato un onore portare i saluti della comunità alle infermiere e agli infermieri che ogni giorno si prendono cura dei piacentini. E vedere in platea giovani studenti di Infermieristica è stato come respirare una boccata d’ossigeno, soprattutto in un periodo, come quello attuale, particolarmente complicato per le professioni sanitarie.
Ecco perché ho colto l’occasione per ribadire ancora una volta tutta la vicinanza e l’affetto della comunità a chi si impegna a prendersi cura di noi come solo le infermiere e gli infermieri sanno fare: non solo terapie, ma anche vicinanza, empatia, calore umano. Le vicende di questo periodo, pesanti dal punto di vista umano prima ancora che investigativo e giudiziario, non potranno mai incrinare la stima e la fiducia che l’intera comunità ripone voi”.

“NESSUNA PROTEZIONE PER I COLPEVIOLI, MAI PIU’ SILENZIO”: IL PRESIDIO DELLE DONNE AUTOCONVOCATE

C’era il collettivo Resisto, il coro Infrangibile, Donne in Nero, Alternativa per Piacenza, Non una di meno, Rifondazione Comunista ma anche cittadine e cittadini che hanno voluto esserci per esprimere la propria indignazione per quanto accaduto alle lavoratrice dell’ospedale dopo l’arresto del primario. E sabato prossimo, alla Coop Infrangibile, si svolgerà un’assemblea aperta a cui è invitata a partecipare tutta la cittadinanza.

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