IPPOLITO NEGRI: “CI HANNO CHIESTO DI CAMBIARE IL MODO DI VIVERE PER IL RISPETTO L’UNO DELL’ALTRO”

Piacenza chiusa come il resto d’Italia per combattere il Coronavirus. Gli effetti si vedranno tra 15 giorni. Ne abbiamo parlato con il giornalista Ippolito Negri

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ORTOPEDIA E SENOLOGIA SPOSTATE ALLA CLINICA PIACENZA

E’ una rivoluzione quella sta vivendo l’ospedale di Piacenza per adattarsi e far fronte all’emergenza covid 19. Da oggi ai prossimi 4 giorni la clinica Piacenza si sta attivando per ospitare in toto l’attività chirurgica dei reparti di ortopedia e senologia. I pazienti affetti da traumi che necessitano di essere operati saranno ricoverati alla clinica di via Morigi, così come le donne che necessitano di un’operazione al seno. I dettagli nella videoconferenza
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CHIUDONO BAR, RISTORANTI E NEGOZI, RESTANO APERTI ALIMENTARI E FARMACIE

Un’unica zona protetta in cui saranno chiuse tutte le attività commerciali ad eccezione di quelli di prima necessità come negozi alimentari, farmacie e parafarmacie. E’ l’ultima misura del premier Conte annunciata a pochi giorni dall’ultimo decreto che ha, di fatto, riunito l’Italia intera in un’unica zona da proteggere contro i Coronavirus.

Dalle prossime ore abbasseranno la saracinesca tutte le attività commerciali, bar, ristoranti, pub, mense, negozi di parrucchieri, centri estetici, tutte quelle attività che nono sono ritenute indispensabili. 

Le attività produttive potranno proseguire regolarmente a patto che assumano protocolli di sicurezza adeguati al fine di evitare il contagio. Sono inoltre invitate a promuovere ferie e permessi per i dipendenti. 

Sono garantiti i servizi pubblici tra cui trasporti, bancari, postali, finanziari, assicurativi, attività del settore zootecnico e agricolo.  

Sono misure che restringono ancora di più la possibilità di contatto tra le persone, per evitare che il contagio di propaghi ulteriormente. 

“Ho fatto un patto con la mia coscienza” ha detto Conte “la primo posto c’è la salute degli italiani: vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini e avete risposto in modo straordinario. Ora è il momento di compiere un passo in più. Se tutti rispetteremo le regole usciremo più in fretta dall’emergenza. Rimaniamo distanti oggi per correre più veloce domani”

Il premier ha anche annunciato che gli impatti di queste misure non si vedranno nell’immediato ma occorrerà attendere un paio di settimane. Se continueranno a crescere i numeri del contagio verranno emanate nuove misure. 

 

EMERGENZA SANITARIA: CHIUSI PARCHI E AREE VERDI

Il sindaco Barbieri lo aveva detto in uno dei video messaggi sulla pagina Facebook, avrebbe fatto di tutto per abbassare il rischio di contagi a tutela della salute che è il bene primario. Così è stato annunciando il provvedimento di immediata chiusura di tutte le aree verdi pubbliche recintate presenti sul territorio urbano.

“E’ una decisione sofferta, che riduce ulteriormente gli spazi di socialità già fortemente limitati dalle misure sin qui adottate, ma che ho deciso di assumere per il bene più importante per la nostra comunità, la salute dei cittadini, evitando che tante persone si accalchino in aree pubbliche aggirando le normative in vigore. Confido che questa ulteriore decisione di carattere restrittivo – prosegue il primo cittadino – contribuisca a creare una maggiore consapevolezza sul fatto che rispettare le limitazioni e le precauzioni sanitarie è l’unico modo per contenere il contagio ed evitare che altre persone vivano esperienze di dolore. L’invito rivolto a tutti, accorato e fermo al tempo stesso, è quello di restare a casa, salvo comprovate ragioni, e attenersi ai comportamenti responsabili che le autorità sanitarie stanno sottolineando da giorni. Solo con responsabilità e spirito di sacrificio, e agendo da comunità matura e consapevole quale siamo, sarà possibile uscire dalla grave crisi sanitaria che stiamo
vivendo”.

CORONAVIRUS: 1739 CASI IN EMILIA, 38 GUARITI, 27 I NUOVI DECESSI, DI CUI 13 A PIACENZA

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.739 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 5.167 a 6.640 i campioni refertati. Ci sono 718 persone in isolamento nella propria abitazione, sono invece 104 quelle ricoverate in terapia intensiva. Salgono a 38 le guarigioni, ieri erano 31, un dato confortante anche perché 37 di queste sono clinicamente guarite.

Aumentano purtroppo anche i decessi passati da 86 a 113. I nuovi decessi si sono registrati 13 nella provincia di Piacenza, 4 a Parma, 4 in quella di Rimini, 3 a Reggio Emilia, 2 a Modena e 1 a Bologna.

A Piacenza i casi positivi sono 664 (31 in più rispetto a ieri).

Sono state tante le richieste da parte di cittadini per effettuare donazioni, per questo la Regione ha messo a disposizione un conto corrente per

chiunque voglia dare un contributo per la gestione dell’emergenza sanitaria.  Le donazioni si possono fare anche dall’estero, utilizzando il codice BIC SWIFT: UNCRITM1BA2. Con la causale di versamento ‘Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus’ (Iban: IT69G0200802435000104428964)

CORONAVIRUS: A PIACENZA 31 CASI IN PIU’, SEI DECESSI. MA L’INFEZIONE RALLENTA

Sono 1533 i casi di positività al Coronavirus, 147 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Complessivamente ci sono 669persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 98 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 31(ieri erano 30)le guarigioni, 30 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”.

Crescono anche i decessi, passati da 70 a 85: 15, quindi, quelli nuovi, che riguardano 3 donne e 12 uomini; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 5 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti. I nuovi decessi si sono registrati uno nella provincia di Bologna, 3 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Parma, 6 in quella di Piacenza e 3 in quella di Rimini. A Piacenza i nuovi contagi sono 633 (31 in più rispetto a ieri).

EMERGENZA COVID 19: RACCOLTA FONDI PER L’OSPEDALE DI PIACENZA

Ha superato 111 mila euro la raccolta fondi per l’ospedale di Piacenza organizzata da Elisa Ghezzi. La campagna sulla piattaforma di GoFundMe è stata lanciata solo 3 giorni fa, su un obiettivo di 1000 euro, oggi ha raggiunto livelli insperati, come ha scritto la stessa Elisa.

“Mai avrei immaginato che una piccola campagna diventasse qualcosa di così importante. Grazie di cuore”.

Tutti i proventi di questo crowdfunding saranno devoluti all’Asl di Piacenza. “Per questo motivo” ha scritto Elisa “ho autorizzato responsabile il comunicazione e marketing sig. Mario Azzali  a prelevare fin da ora la somma  raccolta direttamente dalla piattaforma.
L’Ausl comunicherà come sono stati utilizzati i fondi. Attualmente la necessita primaria è l’acquisto di strumentazione ospedaliera e materiale sanitario di protezione”.

Sarà possibile donare per tutto il resto della settimana.

L’ITALIA INTERA DIVENTA ZONA ROSSA

“Non c’è tempo”. Lo ha detto il presidente del consiglio Conte nel corso della conferenza stampa convocata d’urgenza per allargare la zona rossa di chiusura all’Italia intera. “Iorestoacasa” è stato il leit motiv dell’intervento del premier. “Tutta l’Italia deve essere zona protetta – ha detto – per evitare spostamenti a meno che siano motivati da ragioni di lavoro, necessità urgenti o anche per motivi di salute”. Divieto assoluto di assembramenti all’aperto o locali aperti al pubblico. “Non ci possiamo permettere occasioni di aggregazioni che potrebbero diventare motivo d contagio. Mi rendo della gravità delle misure – ha detto  Conte – ma c’è necessità di intervenire in modo ancora più deciso per difendere i più fragili. E’ il momento della responsabilità, anche pensando a medici, infermieri, personale sanitario che sta mettendo a rischio ogni giorno la propria vita”.

E’ stata confermata anche la sospensione di tutte le manifestazioni sportive, anche a porte chiuse.

Il DPCM andrà i Gazzetta ufficiale e da domattina in vigore fino al 3 aprile.

BALDINO, AUSL: “POLMONITI AGGRESSIVE MA ORA STABILI”

Sono al momento 261 i ricoverati con i sintomi tipici del Coronavirus, che possono peggiorare velocemente; di questi 50 sono in terapia intensiva, 21 presso l’ospedale di Piacenza e Castel San Giovanni e 29 presso le aziende ospedaliere della regione, una rete regionale che permette alla struttura di reggere sui posti letto. I restanti 211 ricoverati non sono in terapia intensiva perché le condizioni non lo richiedono.Lo ha riferito il direttore generale Baldino in videoconferenza per fare il punto sulla situazione piacentina.

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DE MICHELI: “BLOCCARE IL CONTAGIO E’ LA PREMESSA PER RIPARTIRE”

Saranno quasi 30 giorni di “chiusura” a cui la provincia di Piacenza, insieme ad altre 13, dovrà sottoporsi senza se e senza ma . E speriamo che sia sufficiente per arginare il virus. Il nuovo decreto, nel suo primo giorno di emanazione non è stato da tutti recepito, grande incertezza e un pò di panico. Dubbi che hanno coinvolto non solo i cittadini ma anche le istituzioni.

il cuore della norme in vigore fino al 3 aprile è evitare gli spostamenti di persone nelle aree oggetto delle misure più stringenti, fra cui le cinque province emiliano-romagnole, limitandole a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, il Governo ha chiarito in modo inequivocabile come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo possa fare. E’ quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Lo ha ribadito anche il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli al telefono nella trasmissione 24OreLive.

Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. Per colore che sono sottoposti alla quarantena o risultati positivi al virus, vietato uscire dalla propria abitazione o domicilio.

Chiusi nidi, scuole e università. Chiusi anche cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, porte chiuse anche per musei e biblioteche. 

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 6.00 alle ore 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell’attività. Restano chiusi nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita, oltre che gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Resta consentito il solo allenamento per gli atleti professionisti che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, oppure all’aperto senza la presenza di pubblico.

Chiusi i comprensori sciistici. Sospesi i concorsi (ad eccezione di quelli per il personale sanitario), i congedi, gli esami di idoneità alla guida.

In tutti i casi dove è possibile, le riunioni devono essere svolte in videoconferenza.

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