CHIUSO IL NIDO OASI DI BORGOTREBBIA PER PROBLEMI STRUTTURALI

“Una qualità bassissima del calcestruzzo”. È il risultato delle analisi di laboratorio sulle condizioni statiche dell’asilo nido Oasi di Borgotrebbia,  commissionate con determina dirigenziale a una società specializzata il 23 giugno scorso. Le analisi di laboratorio sul calcestruzzo utilizzato per le murature della parte seminterrata e delle fondazioni hanno evidenziato appunto “una qualità bassissima del calcestruzzo”, per cui il sindaco Barbieri ha disposto immediatamente la chiusura della struttura con provvedimento in corso di notifica.
Immediatamente si è costruito un gruppo di lavoro cui hanno preso parte gli assessori Erika Opizzi, Paolo Garetti, Federica Sgorbati, il segretario generale Vincenzo Filippini e i dirigenti comunali Manuela Moreni, Anna Bolzoni e Taziano Giannessi, che hanno analizzato nel dettaglio i risultati delle analisi pervenute. A fronte di questi risultati riguardanti la modellazione della risposta statica dell’edificio, ha confermato l’inadeguatezza dello stesso anche per i soli carichi verticali. Il sindaco ha disposto che venissero avvisati immediatamente gli operatori perché gli stessi comunicassero la situazione alle famiglie e proponendo da subito una soluzione alternativa sino al termine delle attività. Già da domani mattina vi è infatti la possibilità per i bambini di proseguire con le loro educatrici le attività presso l’asilo nido della Besurica. E’ stata immediatamente contattata anche la cooperativa che garantirà il servizio mensa: “Spiace – sottolinea il sindaco – che nel momento in cui avevo dato disposizione agli uffici di provvedere all’installazione di nuovi giochi per i bambini, si sia invece appreso che vi erano concreti rischi sulla struttura che li ospitava”. Poiché il problema si ripercuote inevitabilmente sul prossimo anno scolastico, il sindaco unitamente agli assessori competenti, incontrerà i genitori per valutare soluzioni alternative.

MONTAGNA SOLIDALE: ANZIANI IN SALUTE MA A RISCHIO SOLITUDINE

Sono stati effettuati 458 accessi a domicilio e percorsi oltre 13 mila chilometri. Sono alcuni dei risultati utili conseguiti dalla fase sperimentale di montagna solidale, il progetto che portato fortemente voluto dalla Fondazione di Piacenza e vigevano e dall’Asl di Piacenza.Ha preso avvio esattamente un anno fa, in stretta collaborazione con i medici di famiglia, con l’obiettivo di scattare una vera e sincera fotografia riferita alla fascia più anziana della popolazione che vive in montagna. Sono stati così intercettati tutti gli over 74 nei comuni di Ferriere dove sono state effettuate 172 visite, 154 a Farini, 9 a Zerba e Cerignale, 50 ad Ottone e 64 a Cortebrugnatella.

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PIU’ PREVENZIONE CON IL NUOVO ECOGRAFO DONATO DALLA LILT

Il 33% delle donne sotto i 50 anni si ammala di cancro al seno, una percentuale in crescita compensata dalla tasso di mortalità che, fortunatamente, cala sempre di più. Tra l’altro più è bassa l’età più la forma del tumore è aggressiva. Piacenza è in linea con i dati nazionale. Da oggi al centro salute donna di piazza torino, grazie alla Lilt, è presente un ecografo di ultima generazione in grado di individuare le lesioni tumorali in fase iniziale. Uno strumento che rende Piacenza, oggi l’unica in regione, a disporre di questa avanzata tecnica per l’individuazione del tumore in fase iniziale soprattutto per le giovani donne.

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VILLARD 18: RIPENSARE PIACENZA SULLA BASE DELL’ESISTENTE

Ripensare la città sulla base di ciò che già esiste e che per anni è stato abbandonato a se stesso e all’incuria. È il compito di Villard 18, il seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte le scuole di architettura italiane e estere ed alcune istituzioni culturali come le facoltà di architettura di Alghero, Ascoli Piceno, Reggio Calabria, Parigi, Napoli, Pescara, Palermo ed altre ancora. Il seminario è rivolto a circa una decina di studenti per ogni facoltà partecipante.
La mostra allestita a palazzo Farnese mostra come, partendo dall’area dell’ex consorzio agrario, si sia pensato ad una Piacenza del futuro sfruttando il Po e la ferrovia.

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MARIO SPEZIA: “PIACENZA NON E’ RIUSCITA AD AVERE UN INTERPORTO PER LA LOGISTICA”

E’ stato un amministratore pubblico oltre che un decano del mondo della cooperazione. Mario Spezia, vice presidente della Provincia nella giunta Boiardi dal 2004 al 2009, presidente di Con.Co.Par dal 1981 e della coop San Martino dal 1986, ha commentato il recente risultato elettorale e lo stato di salute del centro sinistra piacentino. “La sinistra faccia opposizione umile e seria per i prossimi cinque anni”. Con Spezia abbiamo toccato anche la tematica della logistica; la cooperativa che presiede conta 1500 dipendenti, gran parte dei quali impiegati proprio in questo comparto. “Per una logistica di qualità occorre un interporto con regole chiare e precise”.

IL RICHIAMO DEL TREBBIA:TRE GIORNI DI FESTA E INFORMAZIONE

Torna per la settima edizione Il Richiamo del Trebbia, la grande festa eco sostenibile a Km zero che vuole valorizzare i produttori locali e tutta la vallata. Nato nel 2011 da una idea del canoista Martino Frova che chiamò a raccolta per la prima volta tutti gli amici del fiume per proporre un’iniziativa fino ad allora intentata, la discesa del trebbia dalla confluenza col torrente Brugneto, fino alla foce, nei pressi di Piacenza, il Richiamo  è dedicato agli amanti del fiume ed alla sua fruizione. Appuntamento l’8 e il 9 luglio, con una interessante anteprima il 5 luglio a Rivergaro sul tema della siccità, fiumi e dighe.

Come sempre la splendida cornice è quella dei Meandri di San Salvatore, e come negli ultimi tre anni l’evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia, affianca da sempre ad una serie di attività ricreative e di fruizione del nostro bellissimo fiume ,un’attività di denuncia delle situazioni più delicate per il fiume per essere stimolo verso cittadini e istituzioni perché si attivino nella difesa di quello che è sicuramente il patrimonio più prezioso della Provincia di Piacenza.

Questo il programma: mercoledì 5 alle 21 a Rivergaro una serata sul tema dell’emergenza siccità, quali soluzioni, affrontando il tema delle dighe, con una panoramica sulle dighe esistenti in val Trebbia e Piacenza, sui loro effetti ed i rischi per le popolazioni ed il tema del Brugneto.

sabato 8 alla scoperta dei torrenti selvaggi con il canyonig: ritrovo alle 9,30 a Marsaglia per 4 ore immersi nel cuore del torrente, tra cascate, tuffi e calate in quota

domenica 9 escursione in mountain bike, ritrovo 8.45 a Bobbio. Alla ricerca di scorci sconosciuti dell’alta Valle accompagnati dalle guide dell’associazione sportiva La Ciminiera. Si percorreranno strade sterrate e sentieri di media percorrenza.

“FURBETTI DEL CARTELLINO”: ECCO COSA FACEVANO ANZICHE’ LAVORARE

C’è chi passava il badge una, due, anche tre volte, per se stesso e per i colleghi evidentemente assenti. Chi anziché salire la scale e recarsi nel proprio ufficio entrava ed usciva dal comune nel giro di pochi minuti. Chi anche, nell’orario di lavoro, passava il tempo a fare shopping al mercato, a bersi un caffè in compagnia di un’ amica o a fare la spesa. Polizia municipale e guardia di finanza l’hanno battezzata operazione Alta infedeltà per cui restano indagate 50 persone dipendenti del comune di Piacenza.

Nel video si vede un dipendente che va in palestra con l’auto di servizio, un altro che utilizza il mezzo del comune per fini privati e un altro, finito agli arresti domiciliari, che si accompagna ad una giovane prostituta propria con l’auto di servizio. Quello che si nota è la reiterazione del gesto, quasi un automatismo come dovrebbe essere nel caso di un corretto e leale utilizzo del proprio badge all’ingresso e all’uscita dell’orario di lavoro.

Le indagini sono partite nel 2016 da alcune segnalazioni dei cittadini che avevano denunciato una condotta anomala, da lì è nata la volontà di capire, da parte della procura che coordina l’indagine, se i comportamenti di questi dipendenti comunali fossero o meno conformi alla legge. Gli accertamenti sono stati condotti oltre che con pedinamenti anche con registrazioni catturate con telecamere nascoste posizionate vicino agli uffici comunali.

MICROCREDITO QUESTO SCONOSCIUTO: COS’E’ E A CHI SI RIVOLGE

Microcredito: tra opportunità di crescita e inclusione sociale. Se ne è parlato nel corso di un fucus group organizzato da Piacenza Expo con la partecipazione degli stakeholder locali per la costruzione di una rete di attori che potranno attivare un progetto di microcredito anche a Piacenza, che al momento, è poco utilizzato rispetto alle potenzialità che presenta.

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VALERIA CERRI SI RACCONTA, MAMMA TRE VOLTE E MEDICO GINECOLOGO

Maternità, gravidanza fisiologica e medicalizzazione del parto. Sono i temi affrontati nella chiacchierata con Valeria Cerri, medico ginecologo, oggi libero professionista. Siamo partiti dall’esperienza personale, mamma di tre figli avuti a 27, 33 e 41 anni, per ripercorrere anche le principali tappe del percorso professionale.

 

BAMBINI PICCHIATI ALL’ASILO NIDO, “VIOLENZE INACCETTABILI”

Schiaffi, angherie, violenze fisiche e verbali verso bambini incapaci di difendersi. Piccoli tra i 12 e 18 mesi che avrebbero subito da parte di due insegnanti soprusi e percosse. Sono le notizie che nessuno vorrebbe riportare e che nessuno vorrebbe leggere sulla stampa. Eppure sarebbe accaduto anche a Piacenza, all’asilo Nido Farnesiana, dove ieri pomeriggio due insegnanti di 30 e 53 anni piacentine, sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti accertati su quattro bambini. I carabinieri sono intervenuti dopo aver visionato immagini inequivocabili. E’ un fatto di cronaca che non ha bisogno di altri dettagli, né immagini, né video, tutto sarebbe troppo. Perché è già oltre il limite quello che per la prima volta è accaduto anche a Piacenza. Leggere e sentire di questo fatto fa male, da cittadina e da madre. Le violenze sarebbero state perpetrate in quelle stanze dove i genitori ogni mattina portano i propri bimbi, credendoli al sicuro. Ogni genitore si affida totalmente alle insegnanti che si trova davanti ogni giorno, perché consegna loro la cosa più importante che possiede. Schiaffeggiare un bambino di pochi mesi con la consapevolezza che non potrà difendersi né tanto meno raccontare nulla ai genitori è disumano. Sarebbero stati picchiati, così, senza motivo, senza che a monte ci fosse alcun comportamento per provocare una violenza del tutto gratuita e brutalmente calcolata.