JASNA: “ESSERE POVERA NON SIGNIFICA ESSERE UNA CATTIVA MADRE”

Da quest’estate vive in un camper. Avevamo incontrato Jasna la primavera scorsa nel suo monolocale in città dove viveva con i figli. Ci aveva raccontato la sua storia, il suo impegno per fare valere i diritti delle donne sole con problemi di salute. Jasna convive da anni con la sclerosi multipla, una malattia destinata a degenerare. Ogni giorno non sa come il suo corpo affronterà una nuova giornata, ma nonostante questo non si piange addosso, con il sorriso guarda avanti. L’appartamento dove Jasna abitava fino a qualche mese fa non ha l’ascensore, e per lei diventa difficile, in certe giornate, poter scendere e salire, nonostante l’aiuto delle stampelle. Dallo stato le arriva ogni mese una pensione di invalidità di 280 euro con i quali deve badare a lei e in parte ai figli, dopo la separazione, dieci anni fa dal marito. Il 10 novembre per Jasna sarà una data importante, dopo la quale potrà, forse, chiudere un capitolo doloroso della sua vita.

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ATTIVITA’ FISICA E ALIMENTAZIONE, QUALE LEGAME?

Alimentazione e attività fisica, un binomio vincente per la salute. Di questo parleranno ai cittadini sabato 24 ottobre a Palazzo Galli in un incontro pubblico organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Piacenza, terzo appuntamento dell’iniziativa “I medici parlano di salute, ambiente e stili di vita”, promossa con il patrocinio di Comune, Provincia e Ausl, per informare e sensibilizzare su alcuni grandi temi inerenti la salute.  L’appuntamento di sabato, con inizio alle ore 10 in Sala Panini, vedrà come relatori medici che aiuteranno i cittadini a intraprendere un corretto stile di vita e sarà supportato da un video di informazioni e consigli disponibile sul sito dell’ordine piacentino al link https://www.youtube.com/watch?v=bHpQMvim8Vg

Insieme al presidente dell’Ordine Augusto Pagani, interverranno il Dott. Giorgio Chiaranda (“L’attività fisica”), il Dott. Dino Giorgi Pierfranceschi (“L’alimentazione”), il Dott. Roberto Sacchetti e il Dott. Corrado Fragnito (“Il punto di vista del pediatra”), il Dott. Oreste Calatroni (“Il punto di vista del medico di famiglia”) e il Dott. Fabrizio Franchi (“Il punto di vista del geriatra”). Chiuderà l’incontro l’intervento del sindaco di Piacenza Paolo Dosi. Per l’occasione, grazie al contributo di Generali-INA Assitalia, sono stati realizzati 20mila pieghevoli, distribuiti, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Ausl e di Federfarma, in scuole, presidi e studi medici e farmacie. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza Augusto Pagani presentando l’iniziativa – è trattare in modo chiaro temi che riguardano gli stili di vita sensibilizzando la cittadinanza. Alimentazione e attività fisica sono fondamentali per la salute: in maniera semplice e immediata medici esperti forniranno alcuni consigli e regole per aiutare ciascuno di noi a vivere meglio e a vivere bene”. “Siamo lieti di partecipare ad attività informative di questo tipo – afferma Gianfranco Pozzi in rappresentanza della Banca di Piacenza – si tratta di argomenti di stretta attualità di cui spesso si parla senza avere una adeguata preparazione scientifica; discuterne con chiarezza può certamente facilitare a comprenderli”.

pagani ordine

DOSI SU ALLUVIONE: “NESSUNA ACCUSA DEL COMUNE ALLA REGIONE”

“E’ avvilente, per me e per tutte le persone che da un mese stanno lavorando insieme per la ricostruzione, leggere titoli di giornale che riducono l’impegno di queste settimane a inesistenti atti di accusa tra le istituzioni. Ancor più se guardiamo al costruttivo percorso di collaborazione instauratosi sin dall’inizio tra Comune e Regione Emilia Romagna, finalizzato a dare risposte efficaci, in tempi brevi, ai cittadini colpiti dall’alluvione del 14 settembre scorso”. Questo il commento del sindaco Paolo Dosi alla notizia pubblicata oggi in prima pagina sulla stampa locale, secondo cui l’Amministrazione piacentina imputerebbe a Bologna un’eccessiva genericità nella diramazione dell’allarme. “Nella ricostruzione degli eventi che l’ingegner Gaetano Fedele, dirigente comunale competente per la Protezione Civile, ha effettuato ieri in commissione consiliare – rimarca il sindaco – tale presunta attribuzione di colpa alla Regione non c’è in alcun modo stata e mi preme che questo sia ben chiaro”. “Ho semplicemente ripercorso i fatti di quella drammatica notte – precisa a questo proposito lo stesso Gaetano Fedele – con l’esecuzione di tutte le procedure previste dal Piano di Protezione Civile vigente. Le mie parole sono state travisate, trasformandole in un’accusa che in realtà non ho mai lanciato. Semmai, ed è una considerazione che abbiamo fatto nell’immediato, confrontandoci innanzitutto con la Regione, la portata eccezionale delle precipitazioni e le gravissime, ma imprevedibili conseguenze che si sono verificate ci hanno fatto subito comprendere la necessità di integrare il Piano, sia sotto il profilo della comunicazione e delle modalità di rilevamento dei fenomeni, sia per quanto concerne la condivisione delle informazioni e la diffusione delle allerte”. “Non è costume né del sottoscritto, né di questa Amministrazione, esercitare l’attività dello scaricabarile. Ci siamo sempre assunti la responsabilità degli atti di nostra competenza – prosegue Dosi – coinvolgendo gli organismi regionali nei tempi e nei modi previsti per gli interventi a loro richiesti e individuando, nel loro operato, un punto di riferimento solido e sempre presente sul nostro territorio. Spiace, oggi, dover rilevare la restituzione parziale, imprecisa e pretestuosa di quanto ha spiegato l’ingegner Fedele, peraltro sulla scia di quello che già il sindaco aveva ampiamente illustrato di fronte al Consiglio comunale, anche in quell’occasione senza chiamare in causa la Regione Emilia Romagna. La settimana prossima, quando parlerò io stesso alla Commissione, avrò modo di ribadirlo ulteriormente”. “Mai come in questa circostanza – conclude il primo cittadino – è stata fattiva e costante la cooperazione tra i Comuni, la Provincia, la Regione e il Governo centrale, proprio perché le istituzioni agiscono in sinergia e non una contro l’altra. E’ grave che l’ostinata ricerca di un colpevole, a fini prettamente polemici e strumentali, abbia avallato una ricostruzione carente e tendenziosa dei fatti, che non tiene conto dello sforzo collettivo messo in atto sin qui, né del lavoro che insieme, da Piacenza a Bologna, continueremo a svolgere”.

DOSI 1

ALLUVIONE, RIVEDERE I PROTOCOLLI DI INTERVENTO?

I lavori della commissione speciale d’inchiesta per far luce su quanto accaduto nella notte dell’alluvione tra il 13 e il 14 settembre entrano nel vivo. A parlare ai consiglieri è Gaetano Fedele il funzionario comunale con delega alla Protezione Civile che ha ricostruito quanto accaduto quella notte. La prima chiamata all’1.30 , la seconda alle 3 dalla Prefettura. Alle 4 è l’Aipo a chiamare il funzionario che fa partire la procedura prevista dai protocolli di Protezione Civile. Il nocciolo della questione sta nel fatto che nelle comunicazioni non sarebbero comparsi elementi che facessero intuire la gravità di ciò che stava accadendo in Val Nure, e in termini più limitati, in val Trebbia. In sostanza, che la forza del Nure a Bettola si stava “mangiando” una strada, quella di Recesio, è un’informazione che non è arrivata agli organi competenti, che se l’avessero saputo, avrebbero messo in moto la macchina dei soccorsi prima che l’ondata arrivasse a Roncaglia, alle 7.15/7.30 del mattino. Quindi quale è la conclusione? Come si è ribadito più volte una modifica dei protocolli di intervento per migliorarne l’efficacia soprattutto nella comunicazione, ammesso che la piena dello scorso settembre che si è abbattuta sul nostro territorio, è da classificarsi come evento eccezionale per l’abbondanza della precipitazione che, in poche ora, si sono riversate sulla provincia.

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ANDREA E RACHID, EX DETENUTI CHE SI RACCONTANO AGLI STUDENTI

Andrea e Rachid oggi sono due uomini liberi. Due giovani che hanno terminato di scontare la propria pena. Due condanne pesanti per omicidio: 15 anni Andrea, 16 Rachid. Hanno raccontato con grande coraggio la loro storia davanti agli studenti del liceo Gioia e dell’Isii Marconi, all’interno del ciclo di iniziative Piacenza e il carcere. Entrambi ragazzi modello; fino a 18 anni la loro vita si divideva tra famiglia, scuola e amici. Poi Andrea poco più che maggiorenne si è trovato a dipendere dalla cocaina, e per lei ha ucciso. Nel corso della detenzione ha visto nascere, crescere ed evolversi Ristretti Orizzonti, la rivisita del carcere Due Palazzi di Padova. Rachid ha 35 anni, è stato condannato ed ha scontato 16 anni di carcere per omicidio. La sua detenzione è terminata un anno e tre mesi fa. Una lite degenerata in rissa gli ha cambiato la vita. In carcere ha scoperto Ristretti Orizzonti 8 anni fa.

Questo il loro racconto

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SIT IN CONTRO IL CARBONEXT: “QUALE FUTURO ALLA VAL D’ARDA?”

Quale futuro i nostri amministratori vogliono dare alla val d’Arda? Se lo sono chiesti ancora una volta Legambiente e i comitati di cittadini che si sono opposti ai progetto del Carbonext presentato dalla Buzzi Unicem. Davanti alla Provincia oltre a striscioni e fischietti sono comparsi anche i prodotti della valle. Miele, frutta, verdura, quei prodotti del mondo agricolo che, si domandano i cittadini, chi avrà mai più il coraggio di acquistare sapendo che a poche centinaia di metri verrà bruciato combustibile Css?

All’interno del palazzo della provincia era in corso la Conferenza dei Servizi a cui nè le associazioni ambientaliste nè i rappresentanti dei comitati sono ammessi. Oltre ai comune di Vernasca, Lugagnano, sono stati ammessi, dopo continue sollecitazioni, anche Morfasso e Castell’Arquato.

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LOTTA ALL’OBESITA’, QUESTIONE DI EDUCAZIONE

La lotta contro l’obesità infantile è prima di tutto una questione di educazione. Educazione ad un corretto stile di vita che non significa vietare alcuni cibi, ma farne prevalere alcuni rispetto ad altri, introducendoli nella vita di ogni bambino fin dal pancione della mamma. Anche Piacenza ha dato il suo contributo alla giornata mondiale dell’alimentazione con un incontro dal titolo Obesity week a cui hanno partecipato il comune e vari esperti del settore.

Educazione alle buone pratiche, si diceva. A Piacenza l’anno scorso è stata sostituita la merenda cosiddetta strutturata nella scuole dell’infanzia con un frutto; prima di tutto seguire le linee guida del Ministero e per evitare gli sprechi di cibo. I dati confermano che a Piacenza il 25 per cento dei bambini soffre di problemi di sovrappeso, alcuni di questi, in percentuale minore ma pur sempre significativa, raggiunge l’obesità. “A livello nazionale il trend di crescita si è arrestato sfiorando l’ 11% – ha detto Simona Bertoli, ricercatrice piacentina vice direttore del centro internazionale per lo studio delle complicanze – poi c’è una forte differenza tra nord e sud. Nonostante il trend di crescita si sia arrestato c’è ancora tanto da lavorare”.

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OSPEDALE DI FIORENZUOLA: “SARA’ IL PIU’ NUOVO DELLA REGIONE”.

Se quello di Piacenza è stato definito il più antico della Regione quello di Fiorenzuola invece sarà il più nuovo, oltre che il più innovativo in termini di consumi energetici. Il direttore generale dell’Asl Luca Baldino ha definito così il nuovo ospedale di Fiorenzuola, il cui padiglione verrà pronto per il 2017, la prima pietra invece posata il 13 dicembre prossimo. Il secondo padiglione, che si andrà ad aggiungere a quello inaugurato nel 2009, sarà operativo tra due anni per una spesa di 8 milioni 500 mila euro. Si tratta di una struttura di 8 mila metri quadrati, al seminterrato spazio per le attrezzature, al primo piano prelievi e ambulatori, due piani di degenze, al quarto piano uffici e direzione, il tutto collegato alla struttura già operativa attraverso un percorso già visibile. Il tema del nuovo ospedale sarà trattato nella prossima Conferenza socio sanitaria del 28 ottobre.

OSPEDALE FIORENZUOLA

PIACENZA NEL CIRCUITO CITTA’ D’ARTE DELLA CICLABILE VERONA-FIRENZE. UN’OCCASIONE DA SFRUTTARE

In primo piano c’è il percorso ciclabile tra Verona e Firenze, ma sullo sfondo c’è anche Piacenza, o meglio una nuova possibilità per mostrarsi e farsi conoscere. I rappresentanti di Enti e Regioni attraversati da questo percorso, tra cui anche l’Emilia Romagna, hanno costituito, alla presenza del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, un tavolo di lavoro per lo sviluppo del percorso ciclabile Verona-Firenze dal punto di vista turistico, con l’obiettivo di affrontare problematiche e difficoltà partendo da ciò che già esiste sul tracciato valorizzando l’impegno degli attori coinvolti.

Il Circuito Città d’Arte lavora al fianco della Federazione Italiana Amici della Bicicletta perchè crede nelle potenzialità del settore. Lungo il percorso Verona-Firenze i turisti a due ruote avranno la possibilità di raggiungere anche Piacenza, così come Parma, Brescia e Cremona perchè in prossimità al percorso principale. Anche questa, se ben sfruttata, può diventare un’opportunità per la città e possa andare oltre il semplice mordi e fuggi del turismo di passaggio. Un’occasione per investire maggiormente sui percorsi ciclabili, da quelli cittadini a quelli che collegano la città alla prima collina.

turismo ciclabile

ALLUVIONE: 1,5 MILIARDI PER RISARCIMENTI AI PRIVATI. PRIMA RISPOSTA ALLE RICHIESTE DEI CITTADINI

Sembra vedersi uno spiraglio per i cittadini e le attività produttive che hanno subito i danni dell’alluvione. Nella Legge di Stabilità è stata inserita la norma che prevede il risarcimento dei privati, imprese e singoli cittadini. La somma è pari a 1,5 miliardi di euro. Il sindaco Dosi esprime forte soddisfazione per questa notizia che costituisce una risposta alle richieste dei cittadini. “E’ doveroso ringraziare – spiega il primo cittadino – il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli e l’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo. Si pone infatti l’attenzione – conclude il sindaco – ai danni subiti dalle attività economiche e produttive e non solo alle infrastrutture pubbliche. Questo è un passo in avanti e un aiuto alle persone che hanno vissuto il grande dramma dell’alluvione e che necessitano di risorse per la ripresa”.

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