UN’EQUIPE AL FEMMINILE PER LE CURE PALLIATIVE A DOMICILIO

Giulia Mazzoni, Giulia Bonfanti e Valentina Vignola. Medico palliativista, infermiera e psicologa. E’ l’equipe appositamente formata per le Cure palliative domiciliari (UCPD) che fa capo all’Unità operativa di cure palliative e rete cure palliative. Un’equipe tutta al femminile che da lunedì si integrerà come nodo domiciliare delle rete cure palliative di cui fanno già parte i due hospice del territorio (Piacenza e Borgonovo). Un progetto sperimentale, della durata di tre anni, che ha visto nella firma del protocollo lo scorso dicembre una dichiarazione di intenti ai cui hanno fortemente aderito Ausl, Ordine dei medici di Piacenza e Fondazione da un punto di vista economico. L’obiettivo è quello di sostenere i pazienti fragili nella fase acuta di qualsiasi malattia per garantirgli una migliore qualità della vita e, insieme, essere accanto alla famiglia. Oggi i pazienti possono decidere se curarsi a casa grazie all’equipe che si è formata in questi mesi. La casa, per molti pazienti, costituisce il contesto naturale di una persona; avere la possibilità di essere curati proprio lì permette la vicinanza dei familiari ma anche una maggiore possibilità di distrazione. “In questo modo le persone sono al centro dell’attenzione sia sanitaria che umana – ha detto il professor Giovanni Calza presidente della Commissione Welfare della Fondazione – e la rete tra Ausl, Ordine dei medici e Fondazione è risultata vincente”. Nel corso del primo anno di attività l’equipe seguirà i pazienti fra quelli dimessi dagli hospice del territorio in accordo con i medici di medicina generale. Si prevede di seguirne tra i 40 e i 50 all’anno.

cure palliative domicilio

ESODATI PIACENZA, DAVANTI AL MINISTERO DEL LAVORO PER L’OTTAVA SALVAGUARDIA

E’ costante ed assiduo l’impegno del gruppo Esodati per ottenere l’ottava salvaguardia e dare la possibilità di andare in pensione per i 34.000 esclusi. Il 23 giugno scorso a Roma  la Rete dei Comitati degli esodati ha manifestato sostenuto davanti al Ministero del Lavoro ottenendo 4 importanti incontri istituzionali tutti volti a sollecitare: la chiusura delle 7 salvaguardie, l’immediata attivazione della conferenza di servizi che ne certifichi i risparmi conseguiti, l’approvazione di un ottavo provvedimento che ricomprenda tutti gli esclusi.

Da alcune indiscrezione sembra che del gruppo esodati piacentino, una quarantina, solo 30 abbiano presentato l’istanza per la settima salvaguardia, questo significa che una decina non è al corrente della concreta possibilità dell’ottava o non ha avuto notizie a riguardo. Per tutte le informazione relative ai termini entro cui presentare istanza è possibile mandare una mail all’indirizzo esodatipiacenza@libero.it

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TORNA LA DUE GIORNI DEL RICHIAMO DEL TREBBIA

Torna il Richiamo del Trebbia, la due giorni dedicata al fiume, ma anche al divertento e alla natura. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 luglio a San Salvatore, sarà una festa sostenibile e a chilometro zero. Nato nel 2011 da una idea del canoista Martino Frova che chiamò a raccolta per la prima volta gli amici del fiume per proporre un’iniziativa fino ad allora intentata, la discesa del trebbia dalla confluenza col torrente Brugneto, fino alla foce, da due il Richiamo si svolge in due round: una prima giornata dedicata agli amanti della canoa , che quest’anno si è tenuta il 3 aprile, il 2 e 3 luglio dedicata invece agli amanti del fiume ed alla sua fruizione. Proprio questo evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia,  affianca una serie di attività ricreative e di fruizione del fiume.

L’attenzione del Richiamo del Trebbia quest’anno è puntata sui grandi temi irrisolti che da anni le associazioni dell’Osservatorio del Trebbia affrontano per difendere il fiume, essere stimolo verso cittadini e istituzioni, valorizzarne la fruibilità in modo sostenibile e per questo durante le due giornate ci saranno momenti informativi e conviviali dedicati: sabato alle 18 agli effetti dell’alluvione, al contratto di fiume, aggiornamenti sulla centrale di san Salvatore la statale 45 e Terme di Bobbio, alle 21 alla navigabilità e sicurezza del fiume. L’altra novità di quest’anno è che tutto il cibo sarà prodotto localmente ad eccezione della pasta di Libera Terra prodotta da terreni confiscati alla mafia.

Sabato 2 ritrovo ore 8.45 piazza San Francesco a Bobbio. Domenica 3 ritrovo ore 10 Ponte Barberino.

RICHIAMO DEL TREBBIA RICHIAMO DEL TREBBIA MUSICA

“MORIRE DI FAME O DI LAVORO”, IL TOUR DELLA SICUREZZA DI ANMIL

Oltre 8 mila chilometri percorsi in camper di cui 2 mila in hand bike a motore, 51 giorni per visitare 40 città e 1000 comuni. Sono i numeri del Tour per la Sicurezza che Bruno Galvani, piacentino, presidente della fondazione Anmil, ha deciso di compiere per far prendere coscienza, ancora una volta, della piaga delle morti sul lavoro, ma anche delle malattie professionali che in Italia raggiungono percentuali inaccettabili; perchè non si può più scegliere di morire di fame o di lavoro.

Sono 205 i minori che nel 2015 sono stati dati in affido tra Piacenza e provincia. Tra le realtà presenti sul territorio c’è l’associazione Dalla parte dei bambini fondata 30 anni fa. Un supporto importante per tutte quelle coppie o single che vogliono rendersi disponibili per l’affido di un minore. Alla base di tutto ci deve essere un forte senso di genitorialità e spirito di servizio.

Si potrebbe chiamare Verdieum, il museo dedicato a Giuseppe Verdi all’interno dell’ex albergo San Marco. La proposta arriva da un gruppo di cittadini che ha dato vita ad un comitato per dare nuova vita all’edificio che ha ospitato il compositore nei soggiorni in città. Perchè Verdi era, a tutti gli effetti, piacentino, nonostante sia nato a Busseto a pochi chilometri oltre la provincia piacentina. Le amministrazioni tengono conto di questo? Parrebbe di no, dal momento che Piacenza non ha nulla che ricordi Verdi se non una via del centro.

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QUANDO L’ARTISTA SCEGLIE L’ESTERO PER PROFESSIONE. A TUTTO TONDO

Eleonora è una giovane artista piacentina, con una formazione completa nel campo delle arti dal vivo, che ha scelto l’estero per la sua professione. Semplicemente perchè là ci mette meno a trovare lavoro e le sue performances sono molto apprezzate. Ma c’è anche un altro motivo: all’estero c’è una mentalità differente rispetto all’Italia di considerare l’arte come una vera e propria professione, per questo equamente remunerata e riconosciuta. Insomma, là non ci si improvvisa.

La comunità La Luna Stellata ha compiuto 20 anni. Tante storie sono passate in quel luogo, storie di donne della loro tossicodipendenza e dei loro bambini. Oggi in tante ripercorrono a testa alta il loro passato. Raccontare queste esperienze è fondamentale perchè in ogni storia c’è un punto dal quale ricominciare, come nel blog 27ORA dove il condirettore del CorSera Barbara Stefanelli racconta la donne nella loro quotidianità.

Il proverbio recita: la pazienza è la virtù dei forti. Un’arte che deve essere coltivata nella vita di tutti i giorni e nella malattia. I tempi della malattia sono all’insegna della lentezza, per questo operatori sanitari e familiari devono imparare ad adattarsi. All’hospice di Piacenza questo accade ogni giorno.

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STEFANELLI, CORSERA: “27ORA BLOG, UNA PIAZZA FATTA DI STORIE”

Raccontare quelle storie che sembrano irrisolvibili serve sempre ed è di esempio alle altre donne. Perchè c’è sempre un punto che permette di ricominciare. E’ il pensiero di Barbara Stefanelli, condirettore del Corriere della Sera, ospite del convegno per celebrare i 20 anni della comunità Luna Stellata. Con il blog 27ORA, nato nel 2011 , Spinelli porta sulla piazza virtuale delle rete le cose della vita, famiglia, lavoro, sentimenti all’interno di un quotidiano principalmente incentrato su politica, economia ed estero. Dal 2011 oltre 600 persone hanno scritto e collaborato con 27ORA, un segno evidente che c’è bisogno di raccontare e di mettere le donne al centro.

Il servizio nella nuova puntata di A Tutto Tondo 

Stefanelli

CONCLUSO IL CORSO DI ETICA MEDICA, SI PENSA GIA’ AL TERZO ANNO

Si è concluso il secondo anno del corso triennale di Etica Medica, organizzato a Piacenza dall’Ordine dei Medici provinciale con la collaborazione della Società Bio-Giuridica Piacentina e del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino (cattedra di bioetica). A dirigerlo il professor Maurizio Mori, ordinario di bioetica all’università di Torino, coadiuvato dal condirettore dottor Marcello Valdini, medico-legale e presidente della Società Bio-Giuridica Piacentina. Quest’anno il corso ha affrontato i temi del rapporto medico-paziente e fine vita. Questioni come quella del dire la verità al paziente, del testamento biologico, della sospensione delle terapie e dell’eutanasia, della morte cerebrale e della donazione di organi, della creazione di organi transgenici, della sperimentazione clinica, nonché i problemi dell’obiezione di coscienza e, più in generale, del ruolo della deontologia come faro della attività professionale.  Il numero dei corsisti è cresciuto ed è in fase di preparazione il terzo ed ultimo anno, che partirà all’inizio del 2017 e tratterà dei temi d’inizio vita e riproduttivi: dall’aborto, alla fecondazione assistita, alla gravidanza per altri, fino alle cellule staminali e alla clonazione. “L’obiettivo, infatti, – concludono Mori e Valdini – non è affermare specifiche posizioni, ma offrire gli strumenti per permettere alle persone di capire meglio i problemi e fare le proprie scelte in modo consapevole”.

etica medica II corso

SETA: BUS GRATUITI PER BAMBINI FINO A 6 ANNI CON LA CHILDREN’S CARD

L’intento è quello di andare verso una modernizzazione dell’intero sistema del trasporto pubblico locale fermo da 50 anni. Un intento esplicitamente dichiarato dall’assessore Giorgio Cisini nel corso della conferenza di bilancio sui primi 40 giorni della sperimentazione della nuova autostazione in via dei Pisoni, insieme al presidente di Seta Vanni Bulgarelli e al presidente di Tempi Agenzia Gianluca Micconi. “Le criticità emerse – ha detto Cisini – verranno risolte nel periodo estivo in modo che da settembre si ripartirà con gli aggiustamenti degli orari”.

Tra le novità presentate, la principale, riguarda la gratuità dei mezzi per i bambini sotto ai 6 anni. Le nuove norme del regolamento appena approvato da Seta hanno portato all’abolizione del criterio dell’altezza, introducendo il fattore anagrafico approvato anche dal garante dei minori per l’Emilia Romagna. “I genitori – ha spiegato Bulgarelli – potranno richiedere la children’s card al costo di 1 euro che i piccoli viaggiatori porteranno con sè per tutti i viaggi. In caso di controllo, in assenza della children card o di un documento che provi l’età del bambino, i genitori avranno 5 giorni di tempo per presentarsi negli uffici di Seta”. Un’altra novità riguarda l’installazione della videosorveglianza a bordo a partire da settembre/ottobre contro episodi di vandalismo sui mezzi e molestie. Confermata la possibilità di poter caricare gratuitamente a bordo la bicicletta pieghevole sul servizio urbano e quella rigida nel bagagliaio degli autobus extra urbani. Passi avanti anche per quanto riguarda i servizi on line: è attiva l’app del servizio Quanto manca? scaricabile dal sito di Seta per avere aggiornamenti in tempo reale, ricaricati ogni 30 secondi, degli orari e delle corse dei pullman.

Capitolo nuovi mezzi: a Piacenza ne arriveranno 14 di cui 8 corti per il servizio urbano e i restanti per quello extra urbano. Accanto a questi, che verranno messi in strada tra dicembre e gennaio, Seta ha partecipato ad una nuova gara per 40 autobus usati euro 5 che andranno a sostituire i mezzi ancora circolanti euro 0 ed euro 1.

cisini stazione via pisoni

QUANDO LA PAZIENZA E’ STRUMENTO DI LAVORO

Il proverbio recita: la pazienza è la virtù dei forti. Effettivamente è proprio così. Una virtù che, un po’ per predisposizione, un po’ per necessità, occorre coltivare. Nella vita di tutti i giorni, certo, ma anche e soprattutto nella malattia. Se ne è parlato nel corso del convegno organizzato dall’Hospice La Casa di Iris e dalla Diocesi di Piacenza Bobbio. Pazienza come scelta, come principio dell’agire, ovvero come uno strumento di lavoro. All’Hospice di Piacenza, questo accade ogni giorno da parte degli operatori sanitari.

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PORTARE IL CARCERE NELLE PIAZZE, ACCADE A SORI. E A PIACENZA?

E se anche a Piacenza le penalità entrassero nelle piazze? Una provocazione? Al contrario perchè c’è già chi lo fa. E’ il caso del comune di Sori, cinquemila abitanti alle porte di Genova, dove il primo cittadino Paolo Pezzana ha portato il mondo della pena che passa dai detenuti, agli homeless, nella città. Se ne è parlato nel corso del convegno “Ripartire dal carcere: quale politiche per la città?” organizzato da Asp Città di Piacenza.

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