BULLA UN PIANO IN PIU’, IL CORAGGIO DI VOLARE ALTO

Non vuole essere un esempio per nessuno, tanto meno per i colleghi commercianti, ma una scelta coraggiosa l’ha fatta e non è la prima volta. Valter Bulla, insieme al figlio Filippo, ha scelto di nuovo la data del 4 ottobre, come aveva fatto per l’apertura del suo negozio un anno fa, questa volta per l’inaugurazione del piano superiore. Una scommessa certamente coraggiosa, in un momento storico, in cui tanti negozi sono costretti ad abbassare la saracinesca per colpa della crisi, in una zona, quella di via Colombo e dintorni spesso al centro di episodi di cronaca per cui da anni si parla di riqualificazione. Un piano in più che contiene novità, nuovi brand, nuove proposte e anche nuove idee per diversificarsi. “Eravamo stretti e ci siamo allargati – ha detto Filippo Bulla – potrebbe sembrare un azzardo ma se non ci si crede non si va da nessuna parte. Abbiamo lavorato sodo per completare anche la parte superiore fino agli ultimi giorni prima dell’apertura e l’abbiamo fatto volentieri”.Per noi è stata un’opportunità – ha spiegato Valter Bulla – si è liberato lo spazio sopra di noi e ne abbiamo approfittato. Le cose non sempre si cercano. Ci abbiamo messo tutti tanto entusiasmo – ha sottolineato – soprattutto mio figlio Filippo che ha fatto un gran lavoro dalla progettazione dello spazio fino alla manovalanza. E’ stato entusiasmante vederlo lavorare”. Tra le novità l’area dedicata ai più piccoli, una stanza insonorizzata, dotata di giochi, dove i bambini possono divertirsi senza annoiarsi, e di un fasciatoio per il cambio dei neonati.

BESTIANERA: CUORE, PASSIONE E TECNOLOGIA

Bestianera è arrivata e ha scelto di presentarsi, prima di tutto, ai piacentini a e-QBO di Piazza Cavalli. Il cubo nero e Bestianera hanno lo stesso ideatore, l’architetto Romolo Stanco di T°Red. Dopo un anno di studio, di ricerca tecnologica, Stanco insieme ad altre start up ha realizzato un oggetto per gli appassionati delle due ruote ma non solo. Bestianera è una bicicletta figlia di un’intuizione accompagnata da contenuti tecnologici avanzati, nata da un gesto funzionale e sintetico sviluppato in un design essenziale.  Un “oggetto da pedalare” sia per gli esperti sia per chi sceglie la bici per muoversi in città.  Tre modelli per altrettanti diversi utilizzi, anche con pedalata assistita ultraleggera al di sotto di 10 kg. Oggi la presentazione e già la prima uscita ufficiale; destinazione Bergamo per l’arrivo del giro di Lombardia

“CASO MERENDINE”, IL COMUNE INSULTATO SUI SOCIAL

Tutto il discorso ruota ancora attorno al taglio della merenda. L’amministrazione ha affrontato ancora una volta l’argomento davanti ad una platea di insegnanti e genitori nel corso della commissione mensa che riunisce scuole materne ed elementari della città.  Si parte ancora dal “caso merendine” ; è l’assessore Giulia Piroli che annuncia una querela nei confronti di alcune persone che hanno pesantemente insultato l’amministrazione su Facebook. “Il nostro provvedimento – ha detto – non è stato compreso. Dovevamo convocare una nuova commissione ma non c’è stato il tempo”. La notizia è stata mal gestita insomma, ma bisogna andare oltre. L’abolizione della merendina a pochi minuti dall’uscita e per di più dopo il sonnellino del pomeriggio è sembrato il male minore a fronte di una paventata chiusura delle cucine delle scuole più piccole come Pittolo e Gerbido. “Si è voluto privilegiare la frutta consegnandola ai genitori prima dell’uscita in accordo con l’asl” ha detto l’assessore.  Altro tema difficile da digerire è stata la riduzione dei menù da 6 a 4 settimane. “si è ridotta la varietà -ha spiegato il dott. Mion direttore del dipartimento alimenti e nutrizioni dell’asl- ma non la qualità. Le grammature sono rimaste le stesse e abbiamo mantenuto il 70 per dento dei prodotti biologici, privilegiando frutta e verdura”.

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FUNERALI DI PIETRA, DOPO IL DOLORE SI ATTENDONO RISPOSTE

Dopo le lacrime e la disperazione di una famiglia che ha perso un figlio, un marito e un padre, è il tempo della riflessione. Il tempo di capire se si può morire mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, su una strada, con tutti i pericoli che questo comporta. L’appuntato Luca Di Pietra, 39 anni, sposato e padre di due bambini, è morto così mentre stava inseguendo un’auto probabilmente rubata che non si è fermata all’alt, ma che al contrario è fuggita a folle velocità.

Non è il momento del valzer delle colpe, ma delle domande questo sì, dopodichè ognuno ricevute le risposte, potrà farsi la propria opinione. Il funerale è il momento del dolore, del pianto, come ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha partecipato alle esequie del carabiniere, ma poi bisogna agire e lo stato, in questo, svolge un ruolo fondamentale: cosa sta facendo per tutelare chi ogni giorno rischia la vita per fermare un delinquente? Con un filo di voce il ministro risponde tutto il possibile. Dall’altra parte però ci sono le forze dell’ordine costrette ad intervenire sulle strade con mezzi vecchi, auto non adatte all’inseguimento di veri e propri bolidi. Ma mancano le risorse per un ammodernamento generale. Qualcuno prima o poi una risposta la dovrà dare, una priorità la dovrà pur stabilire, prima di piangere un altro eroe.

AL QUARTIERE ROMA TUTTI “MATTI DA GALERA”

Sono le persone che cambiano, migliorano o peggiorano una zona della città. Quella in questione è, ancora una volta, il quartiere Roma. E in questo caso le persone che vivono e lavorano lì, il quartiere lo stanno migliorando, soprattutto stanno portando gente nuova. Ne sono certi gli assessori Tarasconi e Cugini nel presentare una due giorni di festa in cui tutti saranno “matti da galera”. Il nome dell’iniziativa, in programma sabato 4 e domenica 5 ottobre, prende spunto dal macro progetto Porta Galera 3.0 su cui l’amministrazione ha puntato per rilanciare ancora via Roma e dintorni. Da metà ottobre i cittadini cominceranno a presentare le idee per questo progetto. Ma venendo alla due giorni di festa, l’idea è quella di coinvolgere i negozianti e i cittadini che poi sono gli organizzatori stessi. L’idea dell’amministrazione è che se esercenti e abitanti si mettono insieme possono organizzare eventi  di qualità di cui beneficerà l’intero quartiere. Jennifer della Luppoleria di via Alberoni definisce questa festa “nata dal basso, i residenti sono stati fondamentali perchè è passata l’idea che la festa fosse di tutti. E’ ora di scardinare i luoghi comuni”.

Si parte con l’aperitivo sabato 4, poi cene in via Roma, via Alberoni, via Tibini. Domenica bancarelle e negozi aperti dalla mattina, pranzo in via Roma e via Tibini, visite guidate in San Savino al pomeriggio, spettacoli per i più piccoli alla scuola Alberoni, giardini Margherita e Merluzzo.

Matti da galera

 

I VOLTI DEL FESTIVAL DEL DIRITTO IN UNO SPECIALE

I volti e gli incontri del Festival del Diritto in uno speciale che ripercorre non solo gli interventi più significativi della settima edizione ma anche quelli emotivamente più toccanti. Come la storia di Manuel Bragonzi, un giovane trentenne di origine cilene che ha vissuto tre anni della sua infanzia, solo, in un bosco. Un esempio di esclusione dalla comunità solo perchè senza un padre e una madre che poi, fortunatamente, ha trovato grazie all’amore di una coppia di genitori adottivi. La sua storia, per certi aspetti, incredibile, è racchiusa nel libro “Il bambino invisibile” di Marcello Foa. Non manca la voce di Stefano Rodotà, responsabile scientifico della kermesse, che ha motivato la scelta e l’attualità del tema di questa edizione Esclusione/Partecipazione.

Il ruolo della donna nella vita politica e sociale è stato tracciato dalla giornalista Bianca Berlinguer, direttrice del TG3. Una della poche ad essersi conquistata un ruolo di prestigio seppur con difficoltà in un mondo ancora troppo declinato al maschile. Con lei sul tema si sono confrontate anche l’on. Paola De Micheli Pd, la parlamentare Elena Centenero di Forza Italia, e Lucia Girometta presidente della Commissione delle Elette a Piacenza.

Quanto la nostra città è inclusiva? Hanno cercato di rispondere, confrontandosi, architetti, paesaggisti di Piacenza. Il segreto è dare vita nuova ai luoghi “pubblici”. Alla stessa domanda, ma dal punto di vista politico, hanno risposto il sindaco Dosi, insieme a Flavio Tosi sindaco di Verona e Federico Pizzarotti primo cittadino di Parma, portando ognuno le proprie esperienze.

Anche nella settima edizione del Festival non sono mancati i “big”. E’ arrivato a Piacenza il Presidente del Senato Pietro Grasso che ha incontrato i cittadini parlando di criminalità organizzata, corruzione come zavorre che pesano gravemente sulla realtà italiana. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l’uomo in questo momento più a rischio d’Italia, che le mafie vorrebbero morto, con coraggio e determinazione ha esortato a riformare prima di tutto noi stessi.

Largo spazio anche al tema del lavoro, particolarmente dibattuto in queste settimane con la riforma dell’Art. 18. Ne ha parlato, nell’ultimo giorno del Festival, il segretario nazionale della Fiom Cgil Maurizio Landini.

I PIACENTINI PROMUOVONO EATALY, PER ORA

La vera prova del nove è quella della gente che, a giudicare dalla ressa all’ingresso, sembra aver promosso a pieni voti contesto, location, prodotti e qualità. Troppo presto per gridare vittoria? Forse sì, pensando che l’indole dei piacentini è sempre un po’ per natura portata ad incupirsi dopo la novità. Ma per una volta vogliamo sperare che non sia così, e che dopo l’effetto apertura, forte del suo brand Eataly continui ad essere una novità informale.

Aperto sette giorni sui sette, dalle 10 alle 22.30, 2500 metri quadrati tra prodotti in vendita e quattro ristoranti. Al piano terra ci sono bar, gelateria, pasticceria, panetteria, il progetto vino libero, il ristorantini dei salumi e dei formaggi, del fritto e delle verdure, e un’aula didattica. Al primo piano il ristorantino della pasta, della pizza, del pesce e della carne. 300 giovani assunti su cui Francesco Farinetti, amministratore delegato del gruppo, punta molto della filosofia “eataliana”

 

ECCO EATALY PIACENZA

“Piacenza mi ha sempre portato fortuna, fin da quando arrivai qui con Uniero”. Oscar Farinetti e’ raggiante nella serata dedicata all’inaugurazione del suo ennesimo parco enogastronomico che, questa volta, si chiama Eataly Piacenza. Un’idea nata nel 2009 dopo una visita allo store di Torino da parte del professor Daniele Fornari che ha rilanciato l’idea all’allora sindaco Reggi. Sono passati 5 anni, numerosi ritardi, ma alla fine Eataly ha aperto i battenti alla Cavallerizza che ha decisamente cambiato volto. Due piani, spazi didattici, banchi del fresco, frutta, verdura di stagione, salumi tipici piacentini, formaggi, spezie, prodotti per la cucina, sul soppalco il ristorante, la pizzeria, e la vendita dei prodotti, pasta, olio,sughi.

300 giovani assunti con contratti a termine, 6 milioni di euro di investimento, Eataly Piacenza, l’ultimo store ad essere inaugurato in Italia, punta sulla biodiversità italiana. Nel suo intervento Farinetti ha lanciato un appello agli imprenditori perché credano e investano nella novità. Come? “Ad esempio facilitandoli fiscalmente,semplificando la burocrazia e la giungla dei contratti” ha suggerito prima di brindare in vista dell’apertura ufficiale il 30 settembre, il vero banco di prova con i piacentini.

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BERLINGUER:” IN RAI SERVONO NUOVE IDEE E NUOVI PROGRAMMI”

Ha ancora senso oggi parlare della donna protagonista della vita politica e sociale, non sarebbe una condizione da dare per scontata? Purtroppo, nonostante le donne abbiano fatto tantisimo passi avanti, nulla e’ scontato. Ne è convinta Bianca Berlinguer, giornalista direttrice de Tg 3, intervenuta al festival del diritto sul ruolo della donna in politica e nella società. “Ancora troppe donne sono senza lavoro o se c’è l’ hanno non hanno responsabilità – ha detto – soprattutto al sud il tasso di disoccupazione raggiunge livelli molto preoccupanti e coinvolge soprattutto le donne”. Una battuta anche sullo stato di salute della Rai:”ci vorrebbe più coraggio, bisognerebbe osare con programmi nuove e nuove idee”. Lilli Gruber in procinto di sbarcare a Rai 3? “Non lo so- risponde- ma sarei molto contenta,e’una delle migliori giornaliste”.

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TOSCANI, NEO PRESIDENTE: “LA FONDAZIONE NON SARÀ PATERNALISTICA”

Il nuovo corso della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha il volto di Massimo Toscani. Con 14 voti, 6 contrari e5 astenuti, Toscani e’ il nuovo presidente dell’ente di via Sant’Eufemia. La stabilità e, pare,l’entusiasmo dopo mesi di attacchi, scontri e fratture sembrano arrivate. Il neo presidente ha subito dichiarato di voler rompere con il passato: e’ arrivato il momento di lavorare insieme , di fare squadra- ha detto – abbandonando quella visione paternalistica che ha contraddistinto la Fondazione nell’ultimo periodo.

Dopo 18 medi di tribolazioni Francesco Scaravaggi lascia, con la consapevolezza, oggi a mente fredda, di aver accettato un ruolo difficile, forse troppo lontano dalla sua personalità. Al suo successore l’augurio di vivere e lavorare con serenità per il bene della città e della Fondazione.

Il consiglio carico di aspettative non è incominciato nel migliore dei modi; tensione palpabile tra i membri del parlamentino divisi tra sostenitori di Toscani e Molinari, tanto che il presidente uscente non ha presieduto l’assemblea su richiesta del consiglio. Una volta chiarita la posizione dei 5 vigevanesi che non hanno voluto la responsabilità di una nuova elezione come era accaduto 18 mesi fa, si è andati al voto che ha visto, alla seconda chiamata, la nomina di Toscani, senza neppure chiedere il  parere sull’incompatibilità di Molinari.