FORZA ITALIA:”SU BORGO FAXHALL NON CI OPPORREMO MA VIGILEREMO”

Il gruppo consigliare di Forza Italia non contrasterà l’iter di approvazione della pratica Borgo Faxhall ma vigilerà attentamente in modo, perchè no, anche da condizionare eventuali scelte dell’amministrazione. Una posizione che pone Forza Italia critica verso il modus operandi di una parte della minoranza che si è strenuamente opposta al progetto di riqualificazione, in particolare i consiglieri Marco Tassi, Tommaso Foti e Marco Colosimo. “Siamo interessati allo sviluppo della città – ha spiegato il consigliere Filiberto Putzu – e non vogliamo stare lontano a ciò che è la Piacenza di domani; non si può dire sempre no”. L’impressione è che Forza Italia voglia far sentire la propria indipendenza e la propria voce che non sempre coincide con quella dei colleghi della minoranza. Segno che, probabilmente,  quella ventilata unità dell’opposizione presentata meno di un mese fa con tanto di conferenza stampa sta scricchiolando.

Sulla pratica di Borgo Faxhall tuttavia per il coordinatore Jonathan Papamarenghi e i consiglieri Lucia Girometta e Filiberto Putzu esistono alcune criticità. Girometta ha definito la gestione del Comune “superficiale, soprattutto per quanto riguarda la perdita del titolo giuridico della fideiussione”, Putzu ha evidenziato quattro punti: l’omissione del controllo da parte dell’amministrazione sulla vicenda; l’atto unilaterali d’obbligo presentato da Coemi in cui si chiede la proroga delle scadenze dal 2009 al 2019 concesse dall’allora sindaco Reggi; il posizionamento del terminal delle corriere che potrebbe essere temporaneamente trasferita a ridosso della stazione e l’ipotesi ventilata di installare un’area commerciale all’ex mercato ortofrutticolo.  Su quest’ultimo punto il consigliere Putzu ha portato alcuni dati: ad oggi sono 5mila le persone che giornalmente frequentano la galleria commerciale, 42 le attività aperte su 50 di cui 22 gestite da piacentini e le restanti 20 da imprenditori di altre città. Sarebbe impensabile costruire nuovo commerciale a pochi metri da una galleria già funzionante e operativa. Altre perplessità sono state avanzate sull’affidabilità di Coemi. Nonostante tutto, anche per Forza Italia questo sembra l’unico progetto effettivamente realizzabile.

FORZA ITALIA

CDA FONDAZIONE, PROSSIMO STEP LA NOMINA DI UN ADVISOR

La macchina della Fondazione si è riaccesa dopo mesi di stallo. Ne sono una conferma la riunioni settimanali del cda che, per il primo mese, ha deciso di seguire un cronoprogramma preciso sul quale lavorare in base alle priorità. E in cima all’elenco c’è senz’altro la necessità di stabilire a quanto ammonta il patrimonio dell’ente all’insegna della trasparenza e del coinvolgimento che il presidente Toscani ha più volte citato come capisaldi del suo mandato. Nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione, terminato in tarda serata, si sono esaminati i numerosi contenziosi che la Fondazione ha in essere a partire dalla causa con l’advisor di Prometeia per l’acquisto dello Swap Fresch Monte Paschi, ma anche le azioni di Banca Monte Parma oggi in possesso della Fondazione. Non a caso nel prossimo consiglio, fissato per giovedì prossimo, all’ordine del giorno verrà discussa la nomina di un advisor che guidi e consigli le scelte finanziarie dell’ente. Per questo, l’intenzione sembra quella di istituire un bando di gara per l’incarico.

L’impressione, e non solo, è che la Fondazione nell’ultimo anno abbia davvero subito un brusco stallo: sono un numero davvero consistente, si parla di oltre un centinaio, le domande di finanziamento arretrate presentate da enti e associazioni. Per questo si è stabilito di costituire tre commissioni che vaglieranno i progetti finora presentati su arte, cultura e ambito scientifico. Ognuna di questa è formata da cinque componenti: un presidente e quattro consiglieri, che Toscani nominerà a breve. La commissione scientifica verrà presieduta da Cesare Betti che terrà i rapporti con le università, quella del welfare dal professor Giovanni Calza da sempre impegnato nel sociale e quella della cultura da Giorgio Milani. Le richieste pervenute verranno esaminate, sottoposte al cda e una volta approvate potranno essere finanziate.

 

BASTIONE BORGHETTO, UN BANDO DI GARA PER LA GESTIONE

Il tema delle acquisizioni delle aree militari tiene banco anche in commissione consiliare; da parte dei consiglieri sono arrivate richieste e chiarimenti: quali i tempi di acquisizione,  incompatibilità o meno con alcuni utilizzi privati. In procinto di compiere un passo così importante,  la sensazione è che si voglia essere sicuri che la partita sia un vantaggio e non un onere per l’amministrazione.  L’assessore Bisotti ha precisato che anche bastione Borgehtto e Porta Borghetto potranno entrare nell’elenco di quei beni di cui il Comune potrebbe entrare in possesso. L’idea per il futuro utilizzo è quello di istituire un bando pubblico con gestione a commistiobe pubblico/privato. Sul Berzolla regna ancora parecchia incertezza soprsttutto in merito al futuro utilizzo su cui si è dibattuto anche nella scodsa seduta ci consiglio comunale; la proposta iniziale di convertire l’edificio nella nuova sede del comando di Polizia Municipale sembra non mettere tutti d’accordo.

 

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CENTRO RICREATIVO PER ANZIANI, DAL QUARTIERE 2 ALL’ARSENALE?

Potrebbe essere l’ex circolo ricreativo dell’Arsenale ad ospitare gli anziani che fino ad oggi hanno utilizzato la sala della Circoscrizione 2 come luogo di ritrovo. Per ora è solo una suggestione ma potrebbe diventare realtà; ne è convinta l’assessore Giulia Piroli che invita il gruppo di anziani giovedì 6 novembre alle 15 presso la sala di via XXIV Maggio per chiarire gli ultimi sviluppi della vicenda che ha visto la chiusura temporanea della sala per ragioni di sicurezza. Il sopralluogo dei tecnici ha rilevato che lo spazio è agibile e che la momentanea chiusura della scorsa settimana si è resa necessaria per il cedimento del controsoffitto. Abbiamo verificato – spiega l’assessore – le condizioni di sicurezza della sala, dopo il cedimento del controsoffitto che ci aveva indotto, per precauzione, a non consentirne la fruizione prima di aver controllato che non ci fosse pericolo per le persone. Di questo, mi preme sottolinearlo, avevamo avvisato per tempo la Croce Rossa, i cui volontari accompagnano il gruppo dei frequentatori abituali. In ogni caso, mi fa piacere confermare l’agibilità della sala, pur ricordando che nei prossimi mesi l’intero edificio della ex Circoscrizione 2 sarà interessato dall’intervento di riqualificazione per il quale abbiamo ottenuto un finanziamento regionale, legato al progetto della Cittadella del lavoro e della creatività giovanile che il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità, esprimendo parere favorevole sullo specifico ordine del giorno proposto dal consigliere Colosimo”. E’ necessario comunque individuare una soluzione alternativa come luogo di ritrovo stabile. L’idea è quella di chiedere al Polo di Mantenimento Pesante Nord l’utilizzo del vicino spazio polivalente che, nel percorso di dismissione delle aree militari, tornerebbe così ad essere fruito dai cittadini. 

circ2

AREE MILITARI: OPPORTUNITA’ O PROBLEMA?

Quanti metterebbero la mano sul fuoco nel dichiarare che la dismissione e l’acquisizione delle aree militari costituiscono per la città esclusivamente un’opportunità? Tra chi ci penserebbe due volte, c’è il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Baracchi che pone sul tavolo tematiche importanti per lo sviluppo di Piacenza dei prossimi anni, proponendo soluzioni che potrebbero essere prese in considerazione. Il tema è come il Comune può e deve ricavare benefit dall’acquisizione di alcune aree che sembrano ormai certe dopo l’accelerazione che la vicenda ha preso nelle ultime settimane? Proprio su questo l’Ordine di Piacenza, in collaborazione con l’amministrazione, sta organizzando per metà dicembre un convegno nazionale sulle aree militari a cui parteciperanno anche altre realtà come il Friuli Venezia Giulia che porterà il suo esempio. Di fatto le aree che il comune ha chiesto sono la Pertite, ex Ospedale Militare e Laboratorio Pontieri; una volta ottenute, con l’incognita di quanto tempo ci vorrà, si porrà il problema di come riempire questi enormi contenitori, facendo attenzione a che non diventino un costo per i cittadini.

Secondo recenti studi, le città di piccole medie dimensioni come Piacenza sono destinate ad avere un andamento demografico stabile, in pratica non saranno soggette ad un forte aumento della popolazione. Sarebbe quindi impensabile costruire nuovo abitativo nelle aree militari in una realtà già satura e soprattutto destinata a non crescere numericamente. 

In questo contesto di trasformazione urbana, trova spazio anche la riqualificazione di Piazza Cittadella che al suo interno ha il Laboratorio Pontieri, una delle zone che tornerà alla città e su cui c’è l’intenzione, dichiarata più volte dal presidente della camera di commercio Parenti, di allestirvi un museo dell’agricoltura. L’assessore Cisini ha dato il via al percorso partecipativo illustrando il progetto ai cittadini, che comprende unitariamente il rifacimento di piazza cittadella(secondo il progetto che vinse la gara d’appalto nel 2011) e quanto vi sta attorno,ovvero chiesa del Carmine, mercato rionale e Laboratorio Pontieri, come richiesto espressamente dalla soprintendenza nel 2013. Per quanto riguarda i lavori sulla piazza la tematica più importante riguarda gli scavi; la zona costituisce il primo insediamento romano databile 1300.

 

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COPRA ARDELIA, MOLINAROLI PRESENTA UN ESPOSTO IN PROCURA

Poche e lapidarie parole arrivano dall’ufficio stampa di Copra Ardelia per informare che la Società Biancorosso Volley, quella di cui Dario Ruggieri è amministratore delegato e socio di maggioranza, ha depositato oggi, presso la Repubblica del Tribunale di Piacenza, un esposto avente per oggetto il resoconto degli ultimi quattro mesi, per valutare se esistano ipotesi di reato. Il corposo dossier raccolto da Molinaroli e dai suoi collaboratori in questi mesi, comprensivo di copie di bonifici, atti notarili, cessioni di quote e fitto scambio di sms tra i due soci, è stato consegnato alla Procura della Repubblica. La prima azione concreta di quanto Guido Molinaroli ha riferito anche ai nostri microfoni; l’intenzione di tutelare la sua immagine e quella della società anche a livello legale (questo il link dell’intervista http://www.zerocinque23.com/?p=1483).

 

 

BORGO FAXHALL, IL M5S SI RIVOLGE AI COMMERCIANTI

I consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle tornano sul progetto alternativo a quello dell’amministrazione comunale in merito a Borgo Faxhall. Nonostante le parole del direttore commerciale Cesare Bertola che, a nome degli esercenti della galleria, aveva definito la proposta inaccettabile soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del terminal dei bus altrove, i consiglieri comunali pentastellati si rivolgono direttamente ai commercianti. Di seguito la nota integrale.

“Ho sentito che qualcuno vuole spostare altrove il terminal dei bus,
per noi è una proposta inaccettabile, anche perché quando abbiamo
investito era previsto qui. Se non sarà realizzato siamo pronti ad
azioni clamorose, non solo di tipo legale. Mentre qui dentro si grida,
ci sono imprenditori che rischiano soldi propri e lavoratori che
perdono il posto a causa della crisi”. Bertola Direttore del Consorzio
commercianti di Borgo Faxhall.

A seguito di queste dichiarazioni chiediamo ai commercianti di Borgo
Faxhall di riflettere sul progetto da noi proposto spiegando loro perchè dovrebbero sostenerlo.
Il problema è noto, occorre ripensare le scelte urbanistiche della
nostra città, spostare l’autostazione  da Piazza Cittadella e
costruire una nuova autostazione  presso la stazione ferroviaria, è
una scelta strategica necessaria per ottimizzare il flusso di arrivi e
partenze in città e agevolare lo spostamento delle persone all’interno
della città stessa. Questo è l’interesse pubblico, comune a tutti i cittadini, nella vicenda.
La riqualificazione della zona di Borgo Faxhall è auspicabile,come di
tutta la città, perchè ricordiamo che il degrado, l’incuria e la
pericolosità è un problema generalizzato e va risolto in tanti, troppi
quartieri, non solo in Borgo Faxhall. In città, in tutta la città,
l’allarme sociale è alto, i cittadini non si sentono al sicuro e hanno
paura, occorre INTERVENIRE e al più presto, ribadiamo, in tutta la
città, perchè furti, rapine ed episodi di violenza stanno aumentando
ovunque. Vogliamo sottolineare come l’allarme sociale non riguardi solo
Piacenza e l’intervento che noi auspichiamo dovrebbe affrontare il
problema all’origine, ovvero nelle politiche e nelle scelte economiche
e sociali del governo. Se è legittimo chiedere a questa amministrazione di agire e di
adoperasi per trovare una soluzione al problema, è altresì doveroso
chiedere se chi doveva ha realizzato il Centro Commerciale secondo le
norme di legge e gli accordi previsti al momento dell’autorizzazione
della costruzione del Centro Commerciale stesso? Come troppo spesso è
accaduto e accade in Italia, si finisce per caricare un problema
logistico e organizzativo  privato sulle spalle dell’intera comunità!
A tutti gli attori e diversamente interessati in questa vicenda
vorremmo far presente che non è possibile fare l’autostazione delle
corriere nel vallo insieme al parcheggio per i pendolari e al
parcheggio per il centro commerciale oltre al recupero delle mura
cinquecentesche e degli edifici storici esistenti, le leggi della
fisica,  della dinamica dell’estetica e del comune buon senso lo
impediscono perchè in quell’area non ci sta tutto! Si congestionerebbe ogni attività e la
via La Primogenita non è in grado di sostenere il  traffico veicolare
che deriverebbe. Viene inoltre sollevato il problema dei commercianti del Centro
Commerciale che hanno visto deprezzarsi il proprio investimento a
causa anche dei problemi della zona che risulta degradata, secondo loro a causa
anche della mancanza dell’autostazione delle corriere. Da cittadini e
da amministratori siamo molto sensibili a questo problema, che è
comunque lo stesso che purtroppo affligge i commercianti di altre zone
della città, duramente provati  da ripetuti episodi di inciviltà e
violenza, lo stesso problema che affligge  anche i proprietari degli
immobili residenziali che hanno visto deprezzarsi il loro valore.
Tutta la città andrebbe ripensata e riqualificata.Ma il motivo principale per cui i commercianti di Borgo Faxhall dovrebbero sostenere il progetto da noi proposto è proprio la
protezione delle loro attività. Questa proposta oltre che la soluzione migliore dal punto di vista viabilistico, ci sembra la migliore anche per i commercianti  della
galleria che devono salvaguardare le loro attività e non permettere
che altri centri commerciali possano nascere proprio nell’ex mercato
ortofrutticolo. Infatti se passa questa delibera con queste linee guida in pratica lo
scalo ferroviario e l’ex mercato ortofrutticolo potrebbero diventare,
anche sommando i diritti edificatori che il comune intende acquisire
secondo noi in modo irregolare, un grosso centro commerciale con annesso
parcheggio che andrebbe a fare una enorme concorrenza al centro di
Borgo Faxhall. Per questo noi crediamo che nell’ex mercato ortofrutticolo debba
essere privilegiato l’uso pubblico, in questo modo non saranno
costruiti edifici residenziali o commerciali di cui non c’è nessuna
necessità. In sintesi il problema è e resta solo quello del Trasporto Pubblico
Locale e del recupero delle mura e degli edifici storici.
Solo per questo scopo è stato pensato in origone tutto il progetto e si è
autorizzata la costruzione di un  immobile come Borgo Faxhall, aprendo
ad interessi privati COMUNQUE E SEMPRE SUBORDINATI   all’interesse pubblico.
Solo l’interesse pubblico, comune a TUTTI, può e deve guidare valutazioni e
scelte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali di Piacenza del M5S

b faxhall

 

PAOLA DE MICHELI, LETTIANA DOC, SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

Si infoltisce il piccolo esercito dei politici piacentini con un incarico di prestigio a Roma. E’ di stamattina la nomina di Paola De Micheli a sottosegretario all’Economia del Governo Renzi. Roberto Reggi direttore del Demanio verso cui l’amministrazione ha massima fiducia per portare a casa la partita delle aree militari e proprio ieri l’ingresso in Parlamento di Marco Bergonzi Pd, in seguito alla dimissione della Mogherini dopo la nomina ad alto rappresentante della politica estera della UE. A lui si aggiungono i veterani Pierluigi Bersani, ex segretario del PD e Maurizio Migliavacca (PD).

Tornando alla De Micheli, la sua nomina è in sostituzione di Giovanni Legnini ora vicepresidente del CSM. Lettiana di ferro, sostenitrice tenace delle posizione dell’ex segretario, oggi ha accettato il nuovo e prestigioso incarico dal Premier Renzi verso il quale non ha mancato di manifestare posizioni critiche in merito ad alcuni temi.  Proprio a proposito di questo sul web sono già stati pubblicati alcuni articoli: su L’Huffington Post si legge “Fu tra i pochissimi ad alzare i tacchi – in senso lato e figurato – e ad imboccare la porta quando la Direzione nazionale del Partito democratico votò la relazione in cui il segretario chiedeva il via libera per diventare anche premier. Con buona pace del fu vice-segretario e allora presidente del Consiglio Enrico Letta, e di quel “stai sereno” dell’ex rottamatore che a posteriori gli si è appiccicato addosso come una maledizionePerché la De Micheli è una lettiana della prima ora che si è morbidamente trasformata in una renziana della seconda ora”. Sempre più in linea con le prospettive e i progetti del governo dei Mille giorni, la De Micheli è stata ad un soffio dal ricoprire l’incarico di presidente del partito. Renzi stava vagliando l’idea di affidare l’incarico ad una donna, e il suo nome era in cima alla lista. Poi il premier-segretario optò per la candidatura di Matteo Orfini”. Nel PD c’è anche chi come il capogruppo Speranza considera questo “non un renzismo della seconda ora ma un’adesione al partito del 41%”

 

 

MOLINAROLI:”DEVO TUTELARE LA MIA IMMAGINE E QUELLA DELLA SOCIETA'”

Guido Molinaroli si è dato 20 giorni per risolvere la situazione societaria con l’amministratore delegato Dario Ruggieri. Proprio lui, che aveva fissato con i giocatori ad oggi il termine per il versamento del bonifico del contratto pubblicitario sul conto della società. Versamento che non c’è stato nonostante sia stato di nuovo sollecitato telefonicamente. Nonostante la situazione decisamente preoccupante, Molinaroli sembra tranquillo, ripercorre le ultime tappe della vicenda con l’inconfondibile verve e conta di terminare questa partita velocemente, affidando la questione ai suoi legali. “Non so se si aprirà un procedimento civile o penale – ha detto ai nostri microfoni – certamente non riusciremo ad avere i soldi che ci spettano, ma io devo tutelare la mia immagine e quella della società. Non voglio essere accusato di aver cercato e trovato una testa di legno – ha spiegato – per far morire la società”.

Certo concretamente occorre pensare a come non far fallire la società; Molinaroli sta portando avanti i contatti con potenziali investitori, ad oggi se ne conterebbero tre, ma nel frattempo lascia piena di libertà ai giocatori di valutare ogni proposta di ingaggio. “Prima di dicembre – conferma – parlerò chiaramente ai giocatori e li informerò se ci saranno nuovi partner. In caso negativo se qualcuno di loro riceverà un’altra possibilità gliela darò.

Una vicenda che a livello mediatico sta avendo una forte cassa di risonanza; “quello che è accaduto non è una diatriba tra soci – ha detto Molinaroli – il nostro rapporto non è mai cominciato e la situazione è ancora più incresciosa che all’inizio del campionato”. Dall’altra parte Ruggieri, che pochi giorni fa ha spostato la sedi legali di Ardelia fuori Europa, ha confermato che manterrà i suoi impegni per salvare il volley maschile. In un comunicato diramato poche ore fa l’amministratore delegato ribadisce la disponibilità  “sia in termini di rilancio, raccolta pubblicitaria, allargamento del fronte sponsor nonchè della opportunità di coinvolgimento sull’iniziativa di un management di qualificata esperienza professionale, tale da garantire la più ampia trasparenza e continuità, sarei lieto che ciò che si è manifestato da parte mia in termini di “gentlemen agreement”, non si trasformi in una “sfida all’ok Corral”. Ho recentemente letto ed appreso notizie riguardanti me e le mie società che mi hanno molto sorpreso, amareggiato ed anche disturbato essendo di fatto A.D. di BiancoRosso Volley (Copra Ardelia Volley) ed aimè nella condizione di non avere ancora iniziato una “due diligence review”, peraltro concordata sin dall’inizio del rapporto con l’interlocutore di minoranza”

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MOLINAROLI-RUGGIERI E’ ALTA TENSIONE

Il caso Molinaroli – Ruggieri si avvicina alla svolta. Nel senso che lo stesso amministratore delegato di Copra Ardelia aveva posto come termine proprio oggi per il versamento dei bonifici alla società, in particolare il contratto da oltre 2 milioni di euro di sponsorizzazioni. Lo aveva confermato proprio una settimana fa al capitano Zlatanov. Ma a giudicare da quanto si legge in alcune sue dichiarazioni i tempi sembrano destinati ad allungarsi. Ruggieri infatti sarebbe all’estero per lavoro e avrebbe demandato ai suoi legali la gestione della vicenda, per capire se ci sono responsabilità in quanto accaduto e dichiarato nei giorni scorsi. Non è escluso che lo stesso Ruggieri convochi una conferenza per fare chiarezza. Pochi giorni sul sito di Ardelia è comparso una comunicazione rivolta ai clienti in cui si informava che le sedi legali della società sono state trasferite in paesi extraeuropei. La situazione è più che tesa, vicina ad esplodere. Molinaroli una settimana in conferenza stampa aveva riferito che la società può andare avanti ancora per 20/25 giorni, poi non ne avrà più la forza economica, e il tempo sta passando. Biancorosso volley è in attesa di due bonifici: quello delle sponsorizzazioni da 2 milioni 250 mila euro e quello del passaggio delle quote societarie per un totale di 61 mila 200 euro. Ad oggi niente di tutto ciò compare sul conto corrente della società, nonostante ci siano i contratti firmati.

MOLINAROLIruggieri