PERTITE: “VOGLIAMO PORTARE A CASA L’AREA, IL PROBLEMA E’ COME FARLO”

L’obiettivo comune è che la Pertite diventi un bene comune e usufruibile dalla città, ma sul come arrivare a questo c’è molta incertezza. Se ne è discusso anche in Commissione 2 presieduta dalla consigliera Caterina Pagani; al centro del dibattito la questione dei costi di bonifica scoppiata, dirompente, nel consiglio comunale dell’8 maggio scorso durante la discussione della mozione urgente presentata dalla consigliera Patrizia Barbieri. In quella sede l’assessora Adriana Fantini rivelò che i costi di bonifica e riqualificazione dell’area oscillano tra 50-60 milioni di euro, cifra “insostenibile per il Comune”. Il problema dunque oggi è come arrivare ad ottenere l’area.

“Di certo c’è che il tema non è la pista prova carri – ha detto la sindaca Tarasconi – tuttavia ho percepito la piena volontà della Difesa di venire incontro alle richieste del Comune e per questo dobbiamo lavorare insieme passo a passo. Non saranno 50, 60, o anche 30 – ha detto Tarasconi – l’amministrazione non ha le risorse necessarie per farsi carico della spesa, come richiesto dal Demanio”. Meglio procedere, propone Tarasconi, a un recupero e ripristino progressivo dell’area, che pone anche problemi di sicurezza vista la sua ampiezza, lavorando tutti insieme verso un obiettivo comune: dare alla città il parco della Pertite.

“Nessuna polemica da parte mia – ha esordito la consigliera Barbieri – ma durante i tavoli tecnici a Roma a cui ho partecipato in qualità di sindaco, non si è mai parlato del problema dell’amianto e non c’era alcun problema di bonifica. Le cifre prospettate andavano dal milione e mezzo di euro per la pista prova carri a circa 400 milia euro. La questione economica esce solo ora. Gli atti ci devono essere ancora” ha concluso Barbieri.

“Non credo che la bonifica non debba essere fatta, visto che il Demanio esplicitamente ci ha chiesto se vogliamo farcene carico – la replica di Tarasconi – e questa eventualità viene citata due volte anche nel protocollo sottoscritto nel 2017”.

“Non si può fare a meno di evidenziare quanta poca chiarezza ci sia in merito alla vicenda Pertite – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi – prima il problema era la pista prova carri, oggi scopriamo che sono i costi di bonifica”. Rabuffi così come Zanardi e mazza auspicano che si possa organizzare un nuovo sopralluogo, come quello dello scorso aprile, con i membri della commissione 2 che sono direttamente chiamati ad esprimersi sulla questione.

“Nessuna arrendevolezza da parte nostra – ha chiuso l’assessore Fantini – io abito in via Stradella, figuratevi se a me non sta a cuore la questione. Ma affronto la questione anche da tecnico con la consapevolezza che i costi possono essere molti alti”.

 

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