ANCORA 30 DECESSI. DA VENTURI UN CAUTO OTTIMISMO: “A PIACENZA SIAMO VICINI AL PICCO”

Ancora 30 decessi a Piacenza che rimane il capoluogo emiliano più drammaticamente falcidiato dall’emergenza Covid 19. I nuovi casi di positività a Piacenza sono 96 in più rispetto a ieri, (+5%) che portano a 1981 i casi totali di contagio. A livello regionale i positivi sono 719 in più per un totale di 9254 casi. Di questi 3992 sono persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere. Aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 291, 15 in più rispetto a ieri.

I decessi continuano a salire: passati da 892 a 985: 93 in più rispetto a ieri. Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 558 (135 in più rispetto a ieri), 125 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite, 10 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

“La maggioranza dei tamponi effettuati oggi sono risultati negativi – ha annunciato il commissario all’emergenza Venturi – è avvenuta l’inversione di tendenza ovvero con più negativi che positivi. Potrebbe essere quell’inversione di tendenza che speravo di annunciarvi da alcuni giorni.I casi di positività di Piacenza (+96) corrispondono al 5% in più, possiamo dire di essere molto vicini al picco”.

“Il Governo – conclude Venturi – deve assolutamente tenere conto del fatto che siamo la seconda regione più colpita; abbiamo necessità che il Governo ci ascolti: nessun operatore sanitario può lavorare senza dispositivi di protezione personale”.

ANCORA 26 MORTI A PIACENZA. VENTURI “SPERIAMO DI SEGUIRE IL RALLENTAMENTO DELLA LOMBARDIA. SIAMO FIDUCIOSI”

Sono ancora numeri troppo alti i decessi che riguardano Piacenza: 26 in un’unica giornata. Salgono così a 892 i decessi totali in Emilia Romagna. Il numero dei contagi a Piacenza arriva a 1885, 120 in più rispetto a ieri.

Complessivamente in Emilia sono 8.535 di positività al Coronavirus, 980 in più di ieri. 31.200 i test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri.

“Già da un paio di giorni – ha specificato Venturi – stiamo assistendo ad un miglioramento dei dati relativi alla Lombardia, dove il contagio è iniziato prima, speriamo di seguire a ruota questo trend. Noi non siamo ancora in fase di rallentamento come la Lombardia perchè sul nostro territorio esistono fasi differenti della malattia e non c’è un contagio uniforme, non vedremo un calo uniforme, ma ci aspettiamo le prime contrazioni a Piacenza e a Parma che sono le province più colpite”.

In tutto, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816 a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne. “I dati che riguardano i casi di isolamento a casa sono confortanti – ha spiegato Venturi – perché significa che la forma di malattia è meno aggressiva.  Così come i ricoverati in terapia intensiva, solo 7 in più rispetto a ieri”.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

PIACENZA PIANGE I SUOI MORTI: 24 IN PIU’. NON CE L’HA FATTA IL SINDACO DI FERRIERE MALCHIODI

Ventitquattro morti: il bollettino drammatico non si ferma neppure oggi per Piacenza, tra questi anche il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi. Era ricoverato all’ospedale da qualche giorno dopo aver contratto il coronavirus. Aveva 62 anni, le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso. La sua scomparsa ha suscitato vasto cordoglio in tutta la provincia dove era molto stimato e apprezzato per la laboriosità.

In Emilia Romagna i decessi sono passati da 640 a 715: 75, quindi, quelli nuovi, di cui 19 donne e 56 uomini.

A Piacenza i contagi salgono a 1693, 118 casi in più rispetto a ieri, con un incremento del 7%, in calo rispetto ai giorno scorsi.

Nel pomeriggio il presidente Stefano Bonaccini si è recato nell’ospedale da campo allestito viale Malta, operativo da domani, con 40 posti letto disponibili.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 6.705 i casi di positività al Coronavirus, 737 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Sono 24.620 i campioni refertati, 3.867 test in più effettuati rispetto a ieri, un forte aumento dovuto al fatto che sono aumentati i laboratori che autonomamente fanno fronte al rilevamento dei tamponi.

Complessivamente, sono 2.863 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (372 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 265, 2 in meno rispetto a ieri.

E salgono a 329 (90 in più rispetto alle 239) le guarigioni, 305 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 24 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

3.305 posti letto aggiuntivi già allestiti, 181 in più di ieri: 2.871 ordinari e 434 di terapia intensiva.

UN’ALTRA GIORNATA DRAMMATICA PER PIACENZA CON 27 DECESSI. VENTURI “DIMINUISCONO I RICOVERI ALLE TERAPIE INTENSIVE”

Un’altra giornata drammatica per Piacenza che segna ancora 27 decessi nelle ultime 24 ore. I nuovi contagi arrivano a 1575, 147 in più rispetto a ieri. A livello regionale le morti passano da 531 a 640: 109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini.

I casi di positività sono in Emilia Romagna sono in tutto 5968, 754 in più rispetto a ieri.

I campioni refertati passano da 18.344 a 20.753 i campioni, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). “I casi gravi sono minori rispetto ai giorni scorsi – ha commentato Venturi – lo di vedere dai dati degli accessi alle terapie intensive. Speriamo che la tendenza venga confermata”.

E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite” e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

3.124 sono i posti letto aggiuntivi già allestiti, 101 in più di ieri: 2.707 ordinari e 417 di terapia intensiva.

“Tra la fine della settimana e l’inizio della prossima capiremo se stiamo raggiungendo il picco, con il massimo sforzo da parte dei sanitari e la nostra collaborazione ad evitare ogni contatto sociale”.

CORONAVIRUS: 24 DECESSI A PIACENZA, PROSEGUE IL BOLLETTINO DI GUERRA. VENTURI “TRA UNA SETTIMANA VEDREMO LA LUCE”

Ventiquattro decessi in una sola giornata a Piacenza, un dato pesantissimo che va a chiudere un’altra giornata drammatica per la nostra città. In regione sono stati 44 quelli registrati di cui, appunto, 24 nella sola Piacenza. Aumenta anche il numero dei pazienti positivi: 143 in più rispetto a ieri che portano a 853 il numero totale per Piacenza. Il commissario ad acta Venturi ha motivato quest’aumento legandolo all’arrivo di diversi test eseguiti nei giorni scorsi, in più l’Asl di Piacenza è divenuta autonoma nella refertazione dei tamponi. “Questo dato – ha detto Venturi – comprende anche diversi arretrati, e quindi non deve spaventare”.

Le guarigioni sono 54, un dato incoraggiante che dovrebbe aumentare nei prossimi giorni “quella che ci aspetta sarà una settimana molto difficile nella consapevolezza che poi ci sarà una bella luce in fondo al tunnel” ha detto Venturi “sono fiducioso, tenendo duro nei prossimi giorni dovremmo vedere dei decrementi”.

In totale in regione o casi positivi sono 2644, 38 in più rispetto a ieri, di questi 1100 sono pazienti con sintomi lievi al proprio domicilio.

Un altro indicatore incoraggiante sono le chiamate al 118; “non sono aumentate le chiamate per i sintomi legate a questa infezione” ha specificato Venturi

CORONAVIRUS: ALTRI 14 DECESSI A PIACENZA. VENTURI “TRA UNA SETTIMANA GLI EFFETTI DELLE MISURE DI CONTENIMENTO”

Sono 2263 i casi positivi al Coronavirus in Emilia Romagna, 316 in più rispetto a ieri. Passano da 7.600 a 8.787 i campioni refertati.  Sono 903le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 128 (16 in più rispetto a ieri). Aumentano le guarigioni: sono 51 (ieri erano 43), delle quali 49 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche e 2 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Crescono ancora i decessi: passati da 146 a 201: 55, quindi, quelli nuovi, che riguardano 39 uomini e 16 donne. I nuovi decessi registrati riguardano 21 residenti nella provincia di Parma, 14 residenti in quella di Piacenza, 7 in quella di Modena, 5 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Bologna,2 in quella di Ravenna, uno in quella di Ferrara.

A Piacenza i casi positivi sono 710 (31 in più rispetto a ieri) e 14 nuovi decessi, un bollettino ancora drammatico. 

Sono ancora molto alti i numeri soprattutto per quello che riguarda i decessi; il commissario ad acta Sergio Venturi ha ribadito come l’andamento sia costante ma in rallentamento, la speranza è che si arrivi presto ad una situazione di stallo. Manca ancora una settimana per vedere gli effetti delle misure, prima di allora i numeri sono destinati a crescere drammaticamente. 

Da segnalare un piccolo tsunami che si sta spostando gradualmente tra Parma e Piacenza.  Le curve di crescita tra le due città registrano un ritardo di una settimana. I numero di Parma oggi corrispondono a quelli di Piacenza una settimana fa. 

CORONAVIRUS: 1739 CASI IN EMILIA, 38 GUARITI, 27 I NUOVI DECESSI, DI CUI 13 A PIACENZA

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.739 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 5.167 a 6.640 i campioni refertati. Ci sono 718 persone in isolamento nella propria abitazione, sono invece 104 quelle ricoverate in terapia intensiva. Salgono a 38 le guarigioni, ieri erano 31, un dato confortante anche perché 37 di queste sono clinicamente guarite.

Aumentano purtroppo anche i decessi passati da 86 a 113. I nuovi decessi si sono registrati 13 nella provincia di Piacenza, 4 a Parma, 4 in quella di Rimini, 3 a Reggio Emilia, 2 a Modena e 1 a Bologna.

A Piacenza i casi positivi sono 664 (31 in più rispetto a ieri).

Sono state tante le richieste da parte di cittadini per effettuare donazioni, per questo la Regione ha messo a disposizione un conto corrente per

chiunque voglia dare un contributo per la gestione dell’emergenza sanitaria.  Le donazioni si possono fare anche dall’estero, utilizzando il codice BIC SWIFT: UNCRITM1BA2. Con la causale di versamento ‘Insieme si può: l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus’ (Iban: IT69G0200802435000104428964)

CORONAVIRUS: IN EMILIA I PRIMI 4 PAZIENTI GUARITI

Partiamo da una buona notizia, ci vuole per infondere coraggio e mantenere dritta la rotta. Una buona notizia, non solo per i cittadini ma anche per i sanitari che in queste settimane stanno svolgendo un servizio encomiabile per la collettività con serietà, professionalità e fermezza. Una notizia che rincuora ancora di più dato che arriva dopo una giornata nera davvero; ieri solo a Piacenza si sono registrati 6 decessi.

E’ la regione Emilia Romagna a confermare che ci sono i primi 4 casi di pazienti affetti da Coronavirus “clinicamente guariti”, si tratta di 2 pazienti di Lugo di Romagna, uno di Rolo e uno di Castelnuovo.

Intanto la Protezione Civile ha allestito in tutta l’Emilia Romagna 14 punti triage di cui 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Piacenza); i posti letto di Terapia Intensiva sono raddoppiati tra Piacenza e Castel San Giovanni, arrivando nel week end a 33-35.

All’Agenzia Protezione civile sono state richieste le attrezzature e l’allestimento di strutture provvisorie esterne con funzione di servizi e spogliatoi, da montare presso gli spazi attrezzati del distaccamento aeroportuale di San Polo di Podenzano. Il sito è stato identificato dal Dipartimento nazionale di protezione Civile per ospitare le persone del nord Italia, in particolare dalla Lombardia, che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio. Un supporto logistico verrà assicurato anche dai volontari di Croce Rossa italiana e dal volontariato regionale di Protezione civile.

EMILIA ROMAGNA: SCUOLE CHIUSE ANCHE LA PROSSIMA SETTIMANA

Confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche la prossima settimana nelle tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, reso noto durante la videoconferenza con il presidente del Consiglio, tuttora in corso.

Il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica.

Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la Giunta si erano prefissi di rimettersi prima alle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico – che oltre all’Istituto superiore di sanità è stato potenziato con l’interessamento dei presidenti delle Società scientifiche competenti per materia sul Coronavirus -, così come di attendere l’indicazione del Governo che garantisse una omogeneità degli interventi. Si ritiene però di dover già ora dare questa prima comunicazione per dare modo alle famiglie di potersi organizzare in vista dei prossimi giorni.

Al termine dell’incontro con il Governo, si riunirà l’Unità di crisi regionale per definire tutti gli aspetti del provvedimento del Governo e di quelli eventualmente da adottare in sede locale.

CORONAVIRUS: 189 CASI IN EMILIA, OLTRE LA METÀ SONO IN CURA A CASA

Salgono a 189 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna sulla base di 1.434 test effettuati.

 119 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 35 a Parma, 19 a Modena, 9 a Rimini, 4 a Reggio Emilia, 2 a Bologna, 1 a Ravenna. 

La maggioranza delle persone positive continua a presentare sintomi modesti come un leggero rialzo della temperatura e più della metà – per l’esattezza97 – sta seguendo il previsto periodo di isolamento a casa, senza bisogno di ricovero in ospedale. Sono 12 i pazienti asintomatici.

I ricoverati sono 79 cui vanno aggiunti 10 pazienti in terapia intensiva.  Restano 2 i casi di decesso.

Rispetto a ieri pomeriggio, quando i casi positivi erano 145, ci sono dunque 44 casi in più, di cui 30 a Piacenza, 8 a Parma, 3 a Reggio Emilia, 1 a Modena, mente resta invariata la situazione a Ravenna e Rimini.  Per la prima volta si registrano 2 casi di positività a Bologna.  Va sempre tenuto presente che questi dati provinciali si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi.

Sempre nella giornata odierna si è insediata ed è operativa  l’Unità di crisi regionale sul Covid-19  che agisce in costante contatto con il Comitato operativo nazionale ed è composta  dal presidente Stefano Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.

Da oggi sono in vigore i nuovi orari del numero verde della Regione per informazioni sanitarie. Si può pertanto telefonare allo 800.033.033 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18.