PIACENZA RIPARTE DALLO SPORT CON IL GIRO D’ITALIA

Piacenza riparte dallo sport, e dopo oltre un anno di blocco delle manifestazioni, vede nella partenza della quarta tappa del Giro d’Italia un’occasione importante di rilancio e speranza, pur nello stretto ristretto delle normative anti Covid.

Martedì 11maggio piazza Cavalli vedrà la partenza della tappa della carovana rosa che arriverà a Sestola. Quattro i punti principali che saranno coinvolti dalla partenza: il pubblico passeggio dove sosteranno i bus degli atleti, corso Vittorio Emanuele, piazza Cavalli e piazza Duomo dove verrà allestito il Villaggio Rosa.

Partenza della tappa alle 12 circa da piazza Cavalli, via Cavour, viale Risorgimento, viale sant’Ambrogio, via la Primogenita, piazzale Roma, via Colombo e via Emilia Parmense.

CONTAGI IN CRESCITA TRA I PIU’ GIOVANI. “INDOSSATE LA MASCHERINA E STATE DISTANZIATI”

Non sono buoni né confortanti i segnali che arrivano dalla situazione epidemiologica della settimana appena trascorsa: sono 314 i nuovi positivi con un incremento del 18.9% che pone Piacenza ancora una volta in una situazione anomala rispetto ai dati italiani dove i positivi sono in calo del 11.3%, alla Lombardia – 9.11% e all’Emilia Romagna -1.5%. “Un aumento che non ci aspettavamo e in controtendenza – ha sottolineato il direttore generale Luca Baldino – concentrato in particolare nella fascia d’età 0-17 anni”. Tra i più giovani infatti il livello di positività è salito al 38% (la scorsa settimana 30.%); in valore assoluto, nella fascia 0-17, o positivi sono 274 su 100.000 abitanti. “L’incremento nelle ultime settimane – ha detto Baldino- è stato esponenziale, nelle scuole però la situazione è sotto controllo, questo significa che i contagi avvengono fuori. Per questo faccio un appello ai ragazzi: fate ciò che è consentito ma utilizzate la mascherina e mantenete il distanziamento”.

Nelle scuole sono stati registrati 86 nuovi positivi, con 57 classi coinvolte e 17 contagi interni. “Abbiamo alzato il livello di allerta al massimo – ha spiegato il dg dell’Ausl – per monitorare in modo più preciso e attento ogni segnale che ci arriva dall’esterno. Ai genitori dico di rivolgersi al medico anche in caso di sintomi lievi, meglio un tampone un più per stare sicuri di non essere positivi”.

La campagna vaccinale prosegue con una media di 1700 vaccini al giorno, saliti a 3000 nel giorno dello stress test. I numeri dovrebbero salire considerato che nei prossimi giorni le dosi aumenteranno considerevolmente di parecchie centinaia al giorno. Il 26.5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, se si considera la popolazione over 16 la percentuale sale al 30.2%.

Nella fascia over 80 i vaccinati sono 82%, anche da prenotare 14%. Nella fascia 75-79 i vaccinati sono 76%, ancora da prenotare 17%. Nella fascia 70-74 i vaccinati sono 67%, ancora da vaccinare 20%. Nella fascia 65-69 i vaccinati sono 28% ancora da prenotare 45.6% (le vaccinazione per questa categoria sono incominciate la scorsa settimana). Nella fascia “vulnerabili” i vaccinati sono 75% ancora da prenotare 20%.

DAGNINO: VI SPIEGO IL PROGETTO PROGRESSISTA CHE UNISCE LA SINISTRA

Politicamente parlando un anno è un tempo breve ma anche abbastanza lungo per farsi conoscere, soprattutto se si sta nascendo. Il progetto politico nuovo a cui ci riferiamo è quello che dovrebbe riunire tutte le forze dell’attuale opposizione di sinistra e centro sinistra. Un nuovo soggetto, da capire ancora se sarà un partito, movimento o gruppo civico, alternativo, ampio, riformista e trasversale. Ad essere riuscito nell’impresa non facile di far parlare tutte queste anime il consigliere del M5S, Sergio Dagnino.

“TRADITORI DELLO STATO”. CHIESTI 16 ANNI PER MONTELLA

“Traditori dello Stato”. Il procuratore capo Grazia Predella ha definito così i carabinieri della caserma Levanti accusati di vari reati, tra cui tortura e spaccio di droga. Queste le richieste di pena: 16 anni, un mese e 10 giorni per l’appuntato Giuseppe Montella, 14 anni, 5 mesi 10 giorni per l’appuntato Salvatore Cappellano, 13 anni per l’appuntato Giacomo Falanga, 7 anni e 8 mesi per l’appuntato Daniele Spagnolo, 5 anni per il maresciallo Marco Orlando. L’udienza si è tenuta a porte chiuse a Piacenza Expo.

I cinque carabinieri imputati hanno scelto il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena; il 37enne Montella, Falanga e Cappellano si trovano in carcere, Spagnolo e Orlando ai domiciliari.

Le richieste delle parti civili vanno da 4mila a 300mila euro

LA FESTA DELLA LIBERAZIONE “IN ATTESA DI UNA NUOVA ALBA”

“Nel ricordo di quella primavera che si annunciava, più che mai, come simbolo di rinascita, Piacenza rende oggi il proprio tributo alle donne e agli uomini che diedero la vita per la libertà e la democrazia, per la convivenza civile e il pluralismo” Così il sindaco Patrizia Barbieri ha incominciato il suo discorso celebrativo nella giornata della Liberazione dal nazifascismo, di cui ricorre il 76esimo anniversario. Una cerimonia, come quella dello scorso anno, segnata dal distanziamento e dalla mancanza del tradizionale corteo che sempre ha caratterizzato questa giornata; erano presenti, accanto al sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, le autorità civili e militari del territorio, i rappresentanti delle associazioni partigiane e combattentistiche, e una delegazione della Consulta provinciale degli Studenti. Presente anche il Procuratore della Repubblica Grazia Pradella e il prefetto Daniela Lupo.

Ad aprire la cerimonia la Banda Ponchielli con l’inno di Mameli, a cui sono seguiti gli interventi istituzionali del sindaco, del presidente provinciale Anpi Stefano Pronti e di Riccardo Dallacasagrande per la Consulta degli Studenti.

Nel discorso del primo cittadino, che ha citato Pietro Calamandrei e il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, si è soffermata, in particolare, sulla donne italiane della resistenza arrestate e vittime di indicibili violenze per la loro opposizione al regime: furono più di 4500, oltre 600 vennero condannate a morte, quasi 3000 furono deportate nei campi di concentramento. Come Anna Cherchi, Gina Galeotta Bianchi, Genoveffa Cocconi, ma non solo anche “operai, contadini, intellettuali e insegnanti che non smisero mai di usare la cultura come arma, militari e civili, avvocati e magistrati che non si piegarono alle minacce e alla brutalità, uomini e donne di ogni fede ed estrazione sociale, ognuno mosso dall’adesione a un disegno più grande”

“La Liberazione è patrimonio di una Nazione intera, oggi più
che mai chiamata a riscoprire il senso autentico di quella coesione sociale
capace di superare ogni steccato”

“Oggi siamo tutti in attesa di una nuova alba. Guardare al domani con fiducia
non è facile, soprattutto per chi è stato più duramente provato dalla crisi
sociale ed economica conseguente alla pandemia. Tuttavia, in questa piazza
in cui ci viene richiesto di osservare con rigore le distanze, possiamo
comunque sentirci vicini. Uniti”.

SCUOLA, IN DUE GIORNI 30 NUOVI POSITIVI. CONTATTATE 295 PERSONE

Nelle ultime 48 ore sono state contattate complessivamente 295 persone attraverso l’attività di contact tracing del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl relativamente alle scuole piacentine. Le classi prese in carico sono state nove, tutte inserite in quarantena e per le quali è già stato prenotato un tampone.
In particolare, l’indagine epidemiologica ha coinvolto:
cinque classi di scuole primarie, due classi di scuole secondarie di primo grado, due classi di scuole secondarie di secondo grado, i passeggeri di un pulmino scolastico
A queste si aggiungono due classi di scuola primaria per le quali, al momento, è stato solo prenotato il tampone di screening. I due nuclei di studenti hanno infatti condiviso la mensa con un altro gruppi di alunni in cui è stato rilevato un elevato numero di positivi.
In tutto sono 30 i nuovi casi afferenti all’ambito scolastico: 27 studenti e tre operatori. Si è appurato che il contagio è avvenuto in ambito scolastico per 13 di questi, mentre negli altri il contagio si è verificato in ambito familiare o non è stato identificato.

 

PROGETTO ALZHEIMER, PER UNA MIGLIORE QUALITA’ DI VITA

A Piacenza sono quasi cinquemila gli anziani affetti da demenza senile; a loro e  alle loro famiglie si rivolge il progetto Alzheimer sottoscritto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, Ausl e Ordine dei Medici. Il progetto che si divide in tre fasi ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli anziani e dei familiari, migliorare l’integrazione dei medici di famiglia con i colleghi specialisti geriatri, e favorire al realizzazione di una rete di cure sanitarie ed assistenziali domiciliari con il coinvolgimento di diverse figure professionali.

GIANNI COPELLI: “UNA FOLLIA PROTESTARE DAVANTI ALLA CGIL”

Due sindacati uno contro l’altro, in mezzo i lavoratori. Non è stata una bella pagina quella che ha visto i si cobas manifestare, pochi giorni fa, davanti alla Camera del Lavoro di Piacenza. Al centro la vertenza Fedex tnt con la multinazionale della logistica che ha deciso di chiudere lo stabilimento piacentini dove erano occupati 280 lavoratori. All’indirizzo delle protesta del sindacato di base non c’erano i vertici dell’azienda ma Filt cgil.

Gianni Copelli, è stato segretario della camera del lavoro di piacenza dal 2004 al 2010; il settore della logistica lo ha visto nascere con il primo stabilimento Ikea. Il settore è radicalmente cambiato, ciò che fa la differenza oggi più ieri è il tasso di radicalizzazione e la difficoltà ad avviare una contrattazione.

A PIACENZA IMMUNITA’ DI GREGGE? L’AUSL NON E’ D’ACCORDO

‘Ausl di Piacenza non concorda sull’ipotesi di immunità di gregge risultato di uno studio eseguito dall’università di Modena: “dallo screening che avevamo fatto a giugno – ha spiegato il dg Baldino – era emerso che il 9.5% dei piacentini testati aveva contratto il Covid. Oggi questa percentuale è salita al 40-45% tra coloro che si sono immunizzati grazie al vaccino o perché hanno passato la malattia. Una percentuale troppo bassa per parlare di immunità di gregge. Più probabilmente – continua Baldino – questa soglia ha fatto crollare i decessi, ma non per l’immunità di gregge che viaggia su percentuali molto più alte. Inoltre, come ripetiamo da mesi, il contact tracing a Piacenza è sempre stato eccellente e non ha mai smesso di funzionare; questo ha permesso di rintracciare e isolare i positivi in breve tempo”.

“LE APERTURE DEL 26 NON CI PREOCCUPANO. CONTINUIAMO A VACCINARE”. CASI POSITIVI IN LEGGERO AUMENTO

“Le aperture del 26 aprile non ci preoccupano perché stiamo vaccinando, certo dovremo tenere sempre la situazione sotto attenta osservazione. La situazione odierna di Piacenza non ha nulla a che vedere con quella del 4 maggio dello scorso anno quando si uscì dalla durissima fase di lock down. E poi oggi stiamo vaccinando senza sosta”. Così il direttore generale dell’Asl Luca Baldino commenta le aperture graduali a partire dal prossimo 26 aprile.

Piacenza certamente oggi ha dati rassicuranti ma non bisogna abbassare la guardia: per quanto riguarda la situazione epidemiologica i positivi, nell’ultima settimana, sono aumentati del 3.8% (273), dovuti a due focolai nelle scuole di Borgnovo e Castel San Giovanni, i tamponi eseguiti 9385 di cui il 2.9% è risultato positivo. Le quarantene e gli isolamenti sono aumentati rispetto alla scorsa settimana (1601), anche le classi in cui si sono registrati positivi sono 27, con 28 casi in più di alunni positivi. Al pronto soccorso la situazione resta molto tranquilla con 7 accessi giornalieri di media, 70 i ricoveri, 13 i pazienti in terapia intensiva e 3 i decessi.

La campagna vaccinale prosegue stabilmente con 1800 vaccini al giorno distribuiti nelle sei sedi vaccinali; dal 29 aprile è stato confermato un incremento delle dosi di Pfizer del 25%. Resta invece la difficoltà di reperimento di vaccini AstraZeneca.

Il 32.4% dei piacentini è stato vaccinato con almeno una dose: 35925 hanno ricevuto la prima dose, 28505 anche la seconda. Tra gli over 80 la campagna è quasi conclusa, mancano ancora 3765 persone (14%) che non hanno prenotato la vaccinazione. Nella categoria 75-79 restano ancora da prenotare 3151 piacentini (22%), nella fascia 70-74 è ancora da vaccinare il 31% (la vaccinazione è cominciata la scorsa settimana). Nella categoria estremamente vulnerabili è da vaccinare il 26% del totale.