TAGLIO DELL’IMU PASSA ANCHE CON IL VOTO DEL CENTRODESTRA. APP CONTRARIA. TARASCONI: “AVREMO MENO ALLOGGI SFITTI E PIU’ CANONI AGEVOLATI”

Per la maggioranza si tratta di un’azione concreta per rispondere alla crescente emergenza abitativa, per l’opposizione, invece, è mero opportunismo politico; ma alla conta dei voti, il provvedimento del taglio dell’Imu per i proprietari di case, compresi enti del terzo settore e Onlus, è passato con il parere favorevole di tutto il centrosinistra, dei Liberali e pure del centrodestra, contraria solo Alternativa per Piacenza.

Il provvedimento, illustrato con enfasi dall’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli, prevede un abbassamento l’Imu (Imposta Municipale Unica) per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del Terzo settore e le Onlus; “una scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul “benessere” della comunità – ha spiegato Ceccarelli – non solo affitti ridotti, soprattutto per studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo”.

A Piacenza l’aliquota Imu a canone concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è 1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86. Esempi portati dall’assessore per dimostrare che “il Comune di Piacenza si attesterà, con questo provvedimento, tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso”.

La manovra, che vale 439mila euro in meno per le casse comunali, dovrebbe favorire gli affitti calmierati oltre che rimettere sul mercato gli alloggi sfitti a fonte della domanda sempre più elevata; una somma che per il centrodestra è “poco coraggiosa”  e che per ApP finisce per danneggiare i più poveri come una “patrimoniale al contrario”.

“Si è arrivati a questa misura dopo un’attenta e difficile analisi sull’impatto del bilancio comunale che non consente ampi margini – ha spiegato la sindaca Tarasconi – non risolveremo il tema case ma abbiamo dato un indirizzo politico, andare su un canone concordato che è uno dei più bassi in Italia segna un indirizzo. Non centra il coraggio, ma solo i numeri, i conti per capire se possiamo permetterci questo passo: speriamo così che ci siano più immobili sul mercato a canone concordato e meno sfitti”.

“Un provvedimento che strizza l’occhio a quella parte del mondo liberale che vi ha aiutato a vincere le elezioni – ha bollato così la manovra il consigliere della Lega Luca Zandonella – non vi è alcun regalo per i piacentini; questa amministrazione brilla per gli aumenti, non ci dimentichiamo l’aumento dell’Irpef, i fatti parlano chiaro”.

“Difficile comprendere il senso di questa delibera, se non un opportunismo politico – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi che ha riportato alcuni dati – a Piacenza ci sono 113 mila alloggi, di questi 57.994 ad uso abitativo. Le famiglie censite dal Comune sono 49007. Quindi c’è una differenza 8800 (quasi 9 mila) immobili non occupati da nuclei familiari. Chi ci sta dentro? Si tratta di affitti in nero a studenti universitari, operatori della logistica? Dentro a questo Comune dovremmo trovare una risposta – è la dura esortazione del consigliere Rabuffi – e magari troveremmo quote di Imu e Irpef non pagate. Il Comune cosa sta facendo per cercare di capire chi abita quegli alloggi?”

“Ogni misura che non aumenta le tasse per i cittadini è positiva, però non è merito di questa amministrazione se siamo tra quei comuni con le aliquote Imu tra le più basse – è la posizione della capogruppo di FdI Sara Soresi – non è giusto cadere nella propaganda o negli slogan facili. Il paragone con l’aumento dell’Irpef non regge: chi ha pagato di più con l’Irpef non è detto che oggi stia tra i beneficiari di coloro che godono della diminuzione dell’Imu. Gli importi in gioco sono imparagonabili. È solo una mossa di opportunità politica per accaparrarsi le simpatie dei liberali, una marchetta elettorale. Questa amministrazione si sta per forza preparando al 2027. All’inizio de mandato ha alzato l’Irpef, oggi, a metà del mandato, cerca di addolcire la pillola con un piccolo contentino”.

E se la consigliera della civica di centrodestra Barbara Mazza parla di “toni trionfalistici fuori luogo da parte dell’assessore Ceccarelli”, il collega Massimo Trespidi lo definisce “un provvedimento frutto di una scelta politica che vuole diminuire la pressione fiscale, e che quindi si incammina nella giusta direzione. Ma non si tratta di un provvedimento lungimirante perché nel documento delle linee di mandato di questa amministrazione non se ne fa cenno, né si parla di locazioni o affitti. Definirlo “lungimirante” è coraggioso. La vera sfida politica è tornare alla precedente aliquota Irpef, i piacentini allora sì che vi ringrazieranno. Noi non siamo per fare le moine ai portatori di interesse, e non  dovreste esserlo neppure voi” rivolgendosi alla maggioranza.

E se per il consigliere del PD Salvatore Scafuto questo provvedimento “porta Piacenza a diventare uno dei comuni con la più bassa aliquota in regione, incentivando a mettere sul mercato il patrimonio abitativo esistente e a ridurre il costo dell’affitto”, per la consigliere della civica di centrodestra Patrizia Barbieri “è un provvedimento debole, un provvedimento fuffa. La scelta coraggiosa sarebbe quella di portare l’Irpef come era nel 2022, se riuscirete a fare questo inciderete in modo importante”.

“Ho visto il centrodestra un po’ in difficoltà – ha detto il capogruppo del PD Andrea Fossati – perché questo è in provvedimento concreto. Vi porto un esempio: molte famiglie a Piacenza hanno un secondo immobile, magari da destinare ai figli. Queste seconde case potrebbero essere vuote, perché vecchie e da ristrutturare. Con questo provvedimento si cerca di dare una scossa per quanto riguarda gli immobili sfitti. E’ pur sempre una riduzione della tassazione”.

“Le politiche della sinistra si connotano per essere redistributive – ha detto la parlamentare del PD Paola De Micheli – ed è quello che è successo anche a Piacenza nei primi anni di amministrazione Tarasconi. Sappiamo quanto sia importante avere una casa; la manovra di oggi punta anche a dare uno stimolo a questo, per mettere sul mercato qualche immobile in più rispetto a prima. La manovra di oggi va a braccetto con la riduzione dell’irpef. La riduzione dell’Imu non è in contraddizione con l’incremento dell’Irpef accompagnato all’innalzamento della fascia di esenzione totale, in una città come la nostra con un reddito pro capite al di sopra della media. Questo percorso si completa oggi e si capisce la logica di una serie di misure che abbiamo preso fino ad oggi. È abbastanza? No, ma questo è un primo passo”.

 

PIANO URBANO DEL TRAFFICO: DIVIDERE I PERMESSI DI ACCESSO DALLE SOSTE. OBIETTIVO MENO AUTO PARCHEGGIATE IN STRADA

Zone 30, zone scolastiche, accessi ztl, nuove rotatorie e nuovi percorsi ciclabili in sicurezza. Sono i contenuti del PUT, il Piano Urbano del Traffico, illustrate dagli estensori nel corso delle commissioni congiunte urbanistica e sviluppo economico. “Siamo nella fase di preadozione – ha specificato l’assessore Matteo Bongiorni – “ci sembrava corretto fare questo passaggio per avviare la fase di informazione e confronto”.

Tito Stefanelli e Sofia Pechin, consulenti della società Trt, sono entrati nel dettaglio del Piano in vista della presentazione pubblica del 30 gennaio in Sant’Ilario. Una delle novità più importanti sarà quella di dissociare i permessi relativi ai permessi da quelli delle sosta. A Piacenza le autorizzazione per gli accessi giornalieri e pomeridiani ha superato i 25mila pass, l’obiettivo è ridurre gli ingressi e utilizzare altre mobilità. Ma tornando alla novità della separazione dei permessi, l’idea è quella che chi accede al posto auto non sosti in ztl; la proposta infatti è quella di introdurre un sistema tariffario in due aree A e B.

La ratio è preservare il centro della città senza penalizzare i residenti. Molti garage del centro vengono utilizzati come magazzini e le auto posteggiate fuori. “Questo si vuole evitare – ha specificato Stefanelli – perché una città con meno auto lungo la strada è certamente più vivibile anche per le utenze più deboli”.

Rispetto al tema del rilascio dei pass, l’assessore Bongiorni ha ribadito “la volontà di mettere ordine nelle regole di ingresso, senza pensare a interventi massivi di revisione del perimetro. Al momento l’allargamento della Ztl non è in programma, anche se stiamo pensando a ipotesi limitate come quella nell’area di via Giordani e via San Siro. Ci stiamo ragionando senza preclusioni”.

Altro tema forte del PUT sono i servizi di co-mobilità che verranno potenziati attraverso la promozione dell’uso delle aree per i servizi park and ride. I parcheggi scambiatori diventano fondamentali per mettere in pratica e promuovere l’adozione di una mobilità alternativa all’auto.

Verranno realizzate nuove rotatorie e nuove ciclabili; a questo proposito da alcuni consiglieri è arrivata la domanda se e come tutelare le alberature per far posto a questi interventi. “Terremo conto degli alberi sul quei tratti – ha risposto Stefanelli, ricordando che “non sempre però la soluzione migliore preserva tutte le piante, bisogna fare attenzione a questi compromessi. Preservare a tutti i costi non è sempre corretto. Occorre manutenzione e sostituzione delle piante obsolete”.

ABBASSAMENTO DELL’IMU: OK DELLA GIUNTA. “PIACENZA L’ENTE PIU’ VIRTUOSO DELLA REGIONE”

Abbassare l’Imu per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del Terzo settore e le Onlus. E’ la manovra approvata oggi dalla Giunta Tarasconi. Se otterrà il voto positivo del Consiglio, il Comune di Piacenza si attesterà tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso. Una scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul “benessere” della comunità: non solo affitti ridotti, soprattutto per studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo.

E’ di questo pomeriggio l’ok della giunta alla riduzione delle aliquote Imu per il 2025; una proposta di delibera di grande impatto per la città, una delle più importanti dall’insediamento dell’attuale amministrazione. La manovra è frutto di un lungo lavoro che ha visto impegnati in prima linea l’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli e gli uffici comunali, ed è stato oggetto di approfonditi incontri con i sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e con l’Associazione Proprietari Case (Confedilizia) all’insegna della collaborazione nell’interesse comune a favore della comunità.

La proposta verrà illustrata in sede di Commissione nei prossimi giorni e successivamente verrà discussa e votata in Consiglio comunale.

Comune più virtuoso in regione e tra i più virtuosi in Italia. Qualche numero per rendere l’idea. A Piacenza l’aliquota Imu a canone concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è 1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86.

Aliquote ridotte, dunque. L’approvazione di oggi, in linea con il decreto ministeriale dello scorso settembre, si inserisce all’interno di una visione politica mirata a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione in risposta a un’emergenza abitativa che tocca da vicino anche la nostra città; tutto ciò riducendo al minimo la pressione per i proprietari di case e favorendo quindi affitti ridotti.

Una scelta, quella di abbassare l’Imu, che – se approvata dal Consiglio – comporterà una consistente riduzione delle entrate nelle casse comunali. Si parla di 439mila euro all’anno in meno. Tale minor gettito, tuttavia, sarà interamente compensato dall’incremento delle entrate dovuto all’aumento dell’addizionale Irpef sulla base dei dati relativi ai redditi dei piacentini, in crescita dal 2022. Ciò nel rispetto costante delle fasce più deboli, tutelando chi non supera i 15mila euro annui.

Ed è qui visibile in modo più chiaro la strategia dell’amministrazione comunale nell’adottare misure che impattino positivamente nel medio e lungo periodo: grazie all’aumento dell’Irpef nel 2023 – che non ha tuttavia “toccato” le fasce più deboli ed è comunque in linea con la stragrande maggioranza dei comuni italiani – si può oggi introdurre una misura destinata ad agevolare, in un colpo solo, più categorie sociali e allo stesso tempo destinata ad avere ripercussioni positive più ad ampio respiro. In altre parole, in un contesto in cui i costi di acquisto degli immobili sono elevati, il Comune punta a stimolare il mercato delle locazioni favorendo aliquote agevolate e incentivando l’utilizzo di immobili già esistenti. Una strategia che contribuisce alla razionalizzazione del consumo di suolo e rappresenta anche una risposta concreta alle necessità di chi vive, lavora e studia a Piacenza.

Più nel dettaglio, l’abbassamento complessivo dell’Imu si concretizzerà nell’estensione dell’aliquota sulla locazione a canone libero e a canone concordato anche alle cosiddette “persone giuridiche” (società, per intenderci, e non solo persone fisiche) e alle pertinenze (garage, cantine, solai, cortili eccetera). Si concretizzerà poi nell’applicazione dell’aliquota per l’utilizzo diretto di immobili da parte delle Onlus estesa anche agli enti del Terzo Settore, e nell’applicazione dell’aliquota per immobili concessi in comodato d’uso gratuito.

Qualche esempio pratico. Con riferimento al canone concordato, considerando una casa con garage e cantina (le cosiddette pertinenze), una persona fisica proprietaria nel 2025 andrà a risparmiare il 17,6% rispetto al 2024. In denaro: se l’anno scorso ha pagato 465,60 euro, quest’anno pagherà 383,58. Sempre con riferimento al canone concordato, stesso tipo di immobile, una persona giuridica andrà a risparmiare il 53,74% rispetto all’anno scorso, ovvero 446,20 euro: nel 2024 829,78 euro e nel 2025 sarà 383,58.

MONS. CEVOLOTTO: “MOLTI SI CHIEDONO DOVE’ERA DIO AD AUSCHWITZ?”

Si è celebrata al Giardino della Memoria dello Stradone Farnese la cerimonia in onore delle vittime della Shoah, nella ricorrenza che segna, nel 2025, l’80° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il Prefetto ha consegnato alla memoria di Emilio Cergnul, militare deportato in Germania dal 9 settembre 1943 al 13 agosto 1945 e alla memoria di Luigi Trabucchi, militare deportato dall’8 settembre 1943 al 14 settembre 1945, internato presso l’Acciaieria Regione Ruhr, la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

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COMMISSIONE PARLAMENTARE IN VISITA ALLA LOGISTICA: “CONDIZIONI MIGLIORATE, MA C’E’ DA INVESTIRE SULLE PERSONE”

Gli stabilimenti scelti rappresentano le cosiddette eccellenze del settore della logistica, dove per definizione le condizioni dovrebbero essere migliori che altrove; ma nonostante questo, la delegazione della commissione parlamentare ha riscontrato una realtà migliorata soprattutto per quanto riguarda la diminuzione a ricorrere alle cooperative per la somministrazione del lavoro a favore di una maggiore internalizzazione, e una maggiore sicurezza.

In primo piano la persone e i lavoratori, con misure e interventi che pongano la sicurezza del lavoro al centro, negli stabilimenti così come nel percorso per raggiungerli.

Una visita organizzata sulla scia de protocollo che la prefettura ha firmato con tutti gli attori che gravitano intorno alla logistica, primi fra tutti i sindacati.

https://fb.watch/xm_N9EXCGE/

LE NOTE DEL VIOLINO DEL LAGER PER CELEBRARE LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Una memoria che ruota tutta intorno a questo violino che diventa l’emblema del concerto della Memoria che si terra domenica 26 gennaio al collegio Alberoni insieme alla proiezione in anteprima di alcuni stralci del docufilm realizzato dal regista e musicista canadese Adrian Berkovits. Nel 2021 decise di realizzare questo film in memoria del padre deportato. Nel 2023 arrivò a Piacenza dove conobbe il violinista dell’orchestra Farnesiana Gabriele Schiavi e insieme decisero di dare nuova vita a questo violino.

https://fb.watch/xjm0Mc0oxF/

GESTIRE I COMPORTAMENTI PROBLEMATICI: IL VERO PROBLEMA DELLA SCUOLA DI OGGI

Offrire agli insegnati gli strumenti migliori per la gestione di quei comportamenti problematici da parte degli studenti, oggi sempre più frequenti. La cronaca stessa ce ne riporta esempi quasi quotidiani; studenti che aggrediscono professori o che hanno comportamenti violenti tra loro
Il corso organizzato dall’ufficio scolastico territoriale di Parma e Piacenza ha l’intento di offrire, ad una platea di 400 insegnanti, la formazione e la competenza necessarie per riconoscere e, ancora meglio, prevenire i comportamenti problematici. Non stiamo parlando di disabilità, né di disturbi dell’apprendimento, né di bisogni educativi speciali.

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COMITATO SALVIAMOSPEDALE: “BASTA ANNUNCI. E’ ORA DI RIPRISTINARE LA VERITA’ “

“Basta annunci votati al marketing, è ora di ripristinare la verità” è più combattivo che mai il comitato Salviamospedale che, dopo la visita del presidente della regione De Pascale, torna sulla questione nuovo ospedale, ribadendo concetti che va dicendo ormai da tempo.
In capo ai punti fortemente criticati dal comitato ci sta il ricorso al partenariato pubblico privato; per la realizzazione della struttura, del costo di 293 milioni di euro divisi tra Stato per 129 milioni e Regione per 6,7milioni, ci sta pure il privato per 160,3 milioni di euro. E poi c’è la questione della vecchia struttura di via Taverna; nelle intenzioni del presidente De Pascale e dell’Ausl l’idea sarebbe quella di convertirla in cittadella della salute.

https://fb.watch/xi3K7X–WK/

E’ MORTA DONATELLA RONCONI, PRESIDENTE DEL GRUPPO EDITORIALE LIBERTA’

A 83 anni si è spenta Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà che a Piacenza comprende quotidiano, tv, concessionaria di pubblicità e sito web. Entrò a far parte di Libertà nel 1967 quando sposò Marcello Prati che morì nel 1981. Ronconi diventò presidente del Cda nel 1994 a seguito della morte del cognato Ernesto Prati e, nel 2000, diventò l’unica proprietaria del giornale, della casa editrice e di tutte le proprietà della società. Nel 2020 nacque la fondazione Donatella Ronconi – Enrica Prati, in ricordo dell’unica figlia scomparsa prematuramente nel 2015 a soli 46 anni. In sua memoria scelse di consegnare tutto il patrimonio societario e privato nella Fondazione Ronconi-Prati  con l’obiettivo di far confluire la proprietà del gruppo editoriale ad un soggetto giuridico composto da diverse realtà istituzionali, associative, professionali e di categoria Piacenza.

Il cordoglio dell’amministrazione comunale

“Donatella Ronconi ha rappresentato, per la città di Piacenza, un modello e un punto di riferimento come imprenditrice tenace, coraggiosa e lungimirante, garante della professionalità e dei valori di un giornalismo strettamente orientato al territorio e alla comunità. Promotrice di innumerevoli iniziative culturali e di solidarietà, specchio di una profonda sensibilità, ha saputo guidare con solidità la storica azienda di via Benedettine attraverso le trasformazioni epocali che hanno segnato nel corso degli anni il settore dei media, difendendone sempre l’identità e il radicamento locale pur nell’aprirne gli orizzonti a nuove prospettive”. Così la sindaca Katia Tarasconi rende omaggio alla presidente del Gruppo Editoriale Libertà ed esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la sua scomparsa, rimarcando inoltre “il carattere innovativo e il significato della Fondazione Ronconi Prati, da lei fortemente voluta anche nel nome dell’amata figlia Enrica, come emblema del senso di appartenenza e del legame inscindibile con Piacenza e il suo tessuto sociale. Sono certa che, nel ricordo, il suo impegno continuerà ad essere onorato”.

Il cordoglio dell’amministrazione provinciale 

“Esprimo – insieme all’intero Consiglio Provinciale – profondo cordoglio per la
scomparsa di Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà e della
Fondazione Ronconi-Prati”. Questo il commosso ricordo di Monica Patelli,
presidente della Provincia: “Donna di spiccata personalità e brillante
imprenditrice, Donatella Ronconi è stata un carismatico punto di riferimento
per il territorio sia per la costante attenzione dedicata dai media del Gruppo
Libertà alle nostre comunità, sia per le competenze e le innovazioni editoriali
alle quali si sono accompagnati risultati importanti e riconoscimenti prestigiosi.
Passione e lungimiranza hanno sempre accompagnato le scelte di Donatella
Ronconi anche nelle numerose iniziative a favore di arte e cultura e nella
sensibilità dimostrata verso talenti e fermenti delle nuove generazioni, segno
della sua capacità di guardare al futuro”.

 

VERSO IL PIANO URBANISTICO GENERALE: APP AVVIA I TAVOLI DI LAVORO

Alternativa per Piacenza, mantenendo la promessa fatta a dicembre in sede di presentazione della nuova Segreteria, ha avviato i cantieri tematici “Lavoro”, “Inclusione”, “Ambiente”. L’idea è sempre la stessa: creare occasioni per stare insieme, soci e non, facendo politica dal basso. Abbiamo scelto argomenti su cui si possano sviluppare proposte da consegnare ai nostri consiglieri comunali ed elementi di possibile convergenza con l’Amministrazione, per indirizzi e azioni da inserire nello strumento urbanistico (PUG) in via di definizione.
Le recenti aperture della maggioranza, di cui una parte sembra davvero convinta del bisogno di una svolta radicale sui temi a noi cari, non ci lasciano indifferenti, tuttavia occorrerà verificare quanto siano effettive.
Ci sforziamo di cogliere anche piccoli segnali, dopo due anni di chiusura pressoché totale. D’altronde sul tavolo c’è il futuro della nostra città e delle generazioni che verranno.
Restiamo dell’idea che serva ricostruire un clima di maggior fiducia e rispetto tra cittadini e forze politiche di sinistra-centrosinistra, perché l’avanzata delle destre, sempre meno camuffate, è sotto gli occhi di tutti, confermata a ogni tornata elettorale. Guardare in casa nostra e farci un esame di coscienza collettivo è un dovere politico al quale non ci sottraiamo.
Invitiamo tutti i cittadini interessati a dar vita con noi ai cantieri di ApP, per provare insieme a mettere nero su bianco idee concrete per una visione ampia e davvero progressista di Piacenza. Non è richiesto alcun tesseramento, tantomeno contributi economici, basta la voglia di far politica insieme.
Per aderire o chiedere informazioni: alternativaperpiacenza@gmail.com