CORONAVIRUS: SETTE NUOVI CASI IN EMILIA ROMAGNA

Sette nuovi casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’ospedale di Parma e in buone condizioni.
All’ospedale di Piacenza, si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio.
Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.
Complessivamente, i casi di positività salgono così a 16, tutti sempre riconducibili al focolaio lombardo.
Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore.

TAMPONE NEGATIVO PER LA PIACENTINA RICOVERATA. LA DIOCESI “NIENTE SCAMBIO DELLA PACE”

La piacentina, collega del 38enne di Codogno, è risultata negativa al Coronavirus. Lo ha stabilito il tampone analizzato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna. La donna quindi non ha contratto il virus. Il secondo test negativo dopo il manager della MAE di Fiorenzuola.
Intanto l’Ausl ha messo a disposizione un numero telefonico per le emergenze 0523/317979

La Diocesi di Piacenza Bobbio ha diramato una nota circa le misure preventive e cautelar allerta del Coronavirus .

Il Vescovo ha disposto, a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative (attività di oratorio, feste …).

Per la Celebrazione della Messa, la Santa Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e si eviti lo scambio di pace.

CORONAVIRUS: UN RICOVERO A PIACENZA. E’ UNA DONNA COLLEGA DEL 38ENNE

C’è un ricovero per Coronavirus anche all’ospedale di Piacenza; si tratta di una donna, collega di lavoro del 38enne di Codogno. Si trova in isolamento nel reparto di Malattie Infettive con alcuni sintomi, è atteso l’esito del tampone.

E’ risultato invece negativo al tampone il dipendente della Mae spa di Fiorenzuola ora ricoverato all’ospedale Sacco di Milano, che ha cenato con il paziente risultato positivo, il 38enne ricoverato in rianimazione all’ospedale di Codogno. In isolamento domiciliare volontario l’infermiere triagista piacentino che ha accolto il paziente zero al Pronto soccorso di Codogno: benché sia asintomatico, sarà eseguito il tampone. Attivati i protocolli ministeriali per le due aziende coinvolte: Unilever in capo alla Regione Lombardia, Mae alla Regione Emilia-Romagna. Pieno raccordo tra ministero, Regioni e Aziende sanitarie per la gestione della situazione.

La sanità pubblica, in via precauzionale, sta già contattando tutte le persone per le quali è ritenuta necessaria un’ulteriore verifica perché valutate potenzialmente a rischio, pertanto ai cittadini si chiede di mantenere la maggiore tranquillità possibile. La raccomandazione è quella, in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori) di non accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso, ma di contattare il proprio medico di medicina generale, il numero 118 o il 112.

CORONAVIRUS: IN CORSO ACCERTAMENTI SULLA DITTA, A FIORENZUOLA, DOVE LAVORA “IL PAZIENTE ZERO”

Il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi aggiorna i cittadini, anche attraverso i social, sulle notizie che riguardano il primo contagiato della provincia di Piacenza. “Al momento – scrive il primo cittadino –  a scopo precauzionale è stata inviata una squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori nell’Azienda MAE di Fiorenzuola”

Il “paziente zero” è un manager di una società di Fiorenzuola che per motivi lavorativi trascorre lunghi periodi in Cina. L’uomo al momento si trova ricoverato all’ospedale Sacco di Milano, individuato con lo Spallanzani di Roma come quello adatto a trattare i casi di bioemergenze, per accertamenti.

Sarebbe ad aver contagiato il 38enne di Codogno che ha avvertito alcuni malesseri dopo essere stato a cena con l’amico, un paio di sere fa. Il condizionale e la cautela sono d’obbligo perché il tempo, tra il rientro dalla Cina e l’ipotetico contagio, sarebbe troppo lungo. 

All’ospedale di Codogno, insieme al 38enne, sono ricoverati la moglie e un conoscente. 

 

 

PIACENZA LOVES SICUREZZA: LINGUAGGIO NON CONVENZIONALE SUL TEMA

Non si parla né si fa mai abbastanza per la sicurezza. Purtroppo a confermarlo sono i numeri: ogni giorni tre persone muoiono sul lavoro e nove sulle strade. Il movimento Italia loves Sicurezza ha già organizzato, in cinque anni, oltre 1700 eventi in tutta Italia par parlare del tema in modo nuovo, a volte irriverente, ma incisivo. Come l’evento del 29 febbraio a Piacenza, al teatro dei Filodrammatici, con una serata non convenzionale sul tema sicurezza sul lavoro e fuori dal lavoro. 

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PUGNI: “IL MOVIMENTO 5 STELLE HA TRADITO LA FIDUCIA DEI CITTADINI”

“Il Movimento ha tradito la fiducia degli elettori, il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Ne è convinto il capigruppo in consiglio comunale Andrea Pugni che a Di Profilo ha commentato il tonfo delle regionali. Sulla sua permanenza nel Movimento “”è brutto lasciare e abbandonare perché il momento è davvero difficile, stiamo a vedere cosa accadrà dopo gli Stati Generali di maggio”.

 

 

A PALAZZO XNL LA PRIMA BIENNALE DEL COLLEZIONISMO EUROPEO

E’ stata definita la prima biennale del collezionismo europeo: la mostra La rivoluzione Siamo Noi. Collezionismo italiano contemporaneo, susciterà emozioni, provocherà per la sua indiscutibile e grande forza emotiva.

Una mostra in divenire, come si percepisce subito dall’allestimento con opere disseminate non certo caso nelle sale del palazzo, dedicata ai collezionisti, un omaggio ideale proprio a Giuseppe Ricci Oddi alla cui omonima galleria di via san Siro è collegato Palazzo XNL oltre che ospitarne una intera sezione. Si percepisce grande soddisfazione ed entusiasmo anche dagli sguardi, da parte degli attori che hanno contribuito non solo all’allestimento della mostra, visitabile dal 1 febbraio al 24 maggio, ma anche da parte di chi ha trasformato questo luogo per Piacenza. 150 opere, alcune di grandi dimensioni, scelte accuratamente da 18 prestigiose collezioni italiane.

Un vero documento su cinquant’anni di collezionismo, una collezione delle collezione, che consente al visitatore di entrare in un mondo privato, ricco di sorprese e provocazioni. La mostra è suddivisa in otto sezioni e permette di conciliare sia la componente più spettacolare che quella più intima ed emozionale.

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PALAZZO XNL, TOSCANI: “SARA’ UNA MOSTRA PROVOCATORIA”

Domani si alzerà ufficialmente il sipario su palazzo ex Enel, il gioiello di via Santa Franca che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha recuperato per creare uno spazio nuovo da consegnare alla città, sarà il cuore dell’arte contemporanea. Si chiamerà XNL e ospiterà mostre, eventi culturali, concerti musicali, conferenze e interviste. Un luogo strategico tra il conservatorio Nicolini, il teatro dei Filodrammatici, a pochi metri dal teatro municipale, collegato ad una porta interna alla galleria Ricci Oddi, palazzo XNL sarà un luogo aperto agli eventi, non statico, nulla a che vedere con un museo ma un luogo in divenire. 

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MARIANI: “LA STORIA DEL KLIMT E’ MOLTO BIANCOROSSA”

Sul Ritratto di Signora di Klimt ha scritto un libro “Il mistero del doppio ritratto di Klimt” uscito nel 2018, un anno prima del ritrovamento della tela.
Ci siamo fatti raccontare dal cronista di Libertà Ermanno Mariani le travagliate vicende della tela e soprattutto cosa è accaduto in questi 22 anni. “La storia del Klimt è molto biancorossa”.

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